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Autore: Sabriel Schermann    16/01/2020    10 recensioni
Roth si tirò in piedi, spalancando l’immensa porta della propria grande casa, nella città immaginaria di Elkland.
Da giorni aveva la sensazione che qualcosa non andasse: c’era troppo silenzio, nulla accadeva da troppo tempo, oramai.
Come avrebbero fatto il mondo dei giganti e il mondo degli elfi a sopravvivere, se il loro creatore pareva scomparso nel nulla?
[Storia partecipante alla sfida "12x12" indetta da Soul Dolmayan su EFP]
[Storia partecipante alla challenge "Infinity Prompt Challenge" indetta da HarrietStrimell sul forum di EFP]
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Le Strane Avventure del Signor L.'
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Elkland

 

 

 

 

 

 

 

 

Roth si tirò in piedi, spalancando l’immensa porta della propria grande casa, nella città immaginaria di Elkland.
Da giorni aveva la sensazione che qualcosa non andasse: c’era troppo silenzio, nulla accadeva da troppo tempo, oramai.
Facendo tremare la terra sotto gli enormi piedi, il gigante si diresse veloce verso la città degli elfi.
Non avrebbe mai ringraziato abbastanza il signor L. per aver dato vita a un universo in cui creature così differenti fossero in grado di convivere in pace.
L’astio e la guerra erano fenomeni tipicamente umani, non certo appartenenti ai loro mondi di fantasia.
In lontananza, anche grazie alla sua altezza e alla potente vista, Roth riuscì a scorgere delle figure vagare laboriosamente in ciò che pareva in tutto e per tutto un mercato; o meglio, un mercatino, date le dimensioni.
Su di un arco si poteva leggere chiaramente: “Benvenuti nella parte migliore dell’anno”.
Accadeva di rado che il mondo dei giganti e quello dei nani venissero a contatto l’uno con l’altro; tuttavia, quando ciò avveniva, si trattava indubbiamente di questioni importanti.
Roth mosse un passo in avanti, senza accorgersi della presenza di un minuscolo individuo paffuto accanto ai propri talloni.
«Fermo, fermo, per tutti gli elfi!» udì una voce stridula gridare, «finirai per schiacciarmi!»
Il gigante si arrestò di scatto, notando una figurina saltellare ai suoi piedi, nella speranza di essere notata.
Acuì la vista: «Fusha!» sbraitò, lasciandosi scivolare a terra, provocando un intenso tremore.
L’elfo fu costretto a scostarsi per non essere schiacciato dal peso dell’amico.
«Se ti avvicini al mercato spaventerai tutti» strepitò il nano, avvicinandosi al corpo massiccio dell’altro.
«Lo so bene, ma c’è una ragione molto seria se ho superato i confini di Elkland» disse allarmato il gigante, avvicinando il faccione al minuscolo essere posto accanto a lui.
«Non accade nulla da settimane, ormai. I grifoni sono spariti, insieme alle altre creature.
Non ti sembra strano questo silenzio?» continuò, con un’espressione terrificata in volto.
Come avrebbero fatto il mondo dei giganti e il mondo degli elfi a sopravvivere, se il loro creatore pareva scomparso nel nulla?
«Forse sono state le arpie, sai quanto siano malvagie» strillò il nano.
«Non ne sono sicuro, Fusha. Potrebbe essere accaduto qualcosa nel mondo degli umani» ribatté Roth, preoccupato.
«Come possiamo fare per attirare la sua attenzione?» sospirarono all’unisono.

 

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Il signor L. si svegliò di soprassalto, come se un trambusto assordante gli avesse penetrato veementemente l’udito.
Gli parve di aver riposato per secoli interi: la testa vorticava, gli arti gli dolevano ma, soprattutto, un pensiero persistente lo attanagliava: doveva scrivere.
I suoi personaggi rischiavano di venir dimenticati, se non avesse subito afferrato una penna.
Gli avevano persino domandato aiuto, gridando in sogno il suo nome.
«Signor L.! Padre!»
Li aveva uditi chiaramente, non c’era alcun dubbio.
Si accasciò sullo scomodo cuscino d’ospedale, volgendosi verso la finestra: l’impatto con quell’auto doveva avergli scombussolato il sistema nervoso; ma, dopotutto, non era la prima volta che i suoi personaggi, i suoi unici amici, dimostravano di esistere realmente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Disclaimer: si ringrazia Juriaka per il suggerimento del nome dell’elfo


   
 
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