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Autore: ShadeOfCool    16/01/2020    1 recensioni
Lettera ad un amore non amore.
Dal testo: "Sapessi Andrea. Sono anni ormai che il mio cuore è pronto. Ci nuoto nell'amore che ho da donare."
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Mi sono solo svegliata una mattina e il profumo della tua pelle era improvvisamente più importante del caffè. Ho rovistato a fondo nel mio armadio, cercando qualcosa che vi si avvicinasse anche di poco. Ed ho pensato “dannazione i vestiti che perdono il loro profumo, dannazione quelli che non lo hanno mai avuto, dannazione”. Forse è vero che più ripeti una parola e più perde senso. Dannazione. Dannazione.

Mi manchi, Andrea, mi sono avvolta nel mio stesso abbraccio stanotte, è vergognoso. Credo di aver aspettato fin troppo, perché non torni? Ho pensato che nella camera da letto starebbe bene una tenda bianca, dicono faccia la stanza più grande. Sì, d’accordo, avevi ragione: il blu è troppo scuro per tutte e quattro le pareti. Ma a me piace, davvero. Mi sembra che d’inverno faccia caldo e faccia freddo d’estate, ti giuro che mi piace così.

Sai, Andrea, piango tutte le notti da qualche settimana. Ma sto bene, davvero. È che la notte io la eviterei. Secondo me non ce n’è bisogno. Potessi, lavorerei anche di notte. Ma non posso, alla mezzanotte mi suona una sveglia dentro, come fossi una qualche specie di Cenerentola, e così inizio a piangere.

Ah, se solo esistessi, Andrea, non dovrei inventarti. Se fossi un uomo in carne ed ossa, e non solo un’idea, giuro che farei del tuo corpo un tempio, il mio unico e amato. Mi coprirei il capo e toglierei le scarpe prima di entrare, imparerei tutte le preghiere a memoria e dalla mia bocca uscirebbero solo parole buone e misurate, avrei il controllo del mio cuore e della mia mente, la mia vita sarebbe in ordine, avrebbe un significato. Con questo non voglio dire che ascenderei al cielo come una santa, solo che riuscirei a sopportare il dolore, piangerei per un motivo, riuscirei a fare telefonate, chiedere informazioni all’aeroporto, uscirei più spesso, anche se non per vederti, solo per fare due passi, così poi avrei qualcosa da raccontarti. Giuro che non sarei gelosa, né possessiva, e mi piacerebbero le partite di calcio e non piangerei se non ti piacesse il teatro.

Certe volte faccio la spesa e ti vedo lì, a dirmi che è un virtuosismo comprare delle carote da quattro euro. Oppure al cinema, quando il sedile accanto al mio è libero ed io penso che l’abbiano lasciato libero di proposito, perché sanno che ti sto aspettando.

Sapessi Andrea. Sono anni ormai che il mio cuore è pronto. Ci nuoto nell’amore che ho da donare. Ho scritto più di cento poesie e se tu non arrivi che ne faccio? Arriva, ti prego. Io sono pronta e sono tua. Come la canzone, sono tua, sono tua, sono tua, sono tua.

E se non dovessi chiamarti Andrea, me ne farò una ragione. Io ci tengo ai nomi, e sarei felice se questo che ho inventato per te fosse poi davvero il tuo. Ma è altrettanto straordinario e nuovo e piacevole scoprire che mi sbagliavo, che potrei amarti anche se tu fossi Armando, o Gianmaria, o Lamberto.

Infine, spero sarai felice di leggere questa lettera, di sapere che ti aspettavo anche quando non sapevo di aspettarti.

A presto, amore mio.
   
 
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