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Autore: lmpaoli94    17/01/2020    0 recensioni
[Crossover]
Federico, giovane ragazzo di 20 anni con una passione innata per gli anime e i manga di tutti i tipi.
Un giorno, mentre stava cambiando la sua residenza, sbanda paurosamente contro un individuo mascherato nelle fredde foreste del Nord del Giappone perdendo i sensi.
Al risveglio, non riesce a ricordarsi il suo nome e vaga come un anima smarrita verso l’ignoto affrontando pericoli e venendo arrestato ingiustamente e portato in una città misteriosa.
Chi ci vive in quel territorio nascosto da un bosco fitto e dimenticato dal mondo?
Come farà Federico a ritrovare la memoria?
Una missione molto rischiosa in compagnia di alcuni personaggi molto diversi tra di loro che lo aiuteranno in questa impresa e risolveranno una serie di misteri legati tra di loro che li metterà continuamente in pericolo.
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La riunione di tutta la popolazione che voleva combattere i quattro duellanti e le sue spie si era finalmente riunita.
L’appartamento di Saeko, tanto spazioso quanto ingombrante, si rimepì di tanta gente come non avrebbe mai creduto.
< Hai visto, Saeko? Molta gente vuole sposare la nostra causa e farà di tutto per aiutarci > fece Federico sorridente.
< Sì, sono davvero molto contenta. >
Ma Federico capì che nel suo sguardo c’era qualcosa che la stava continuando a preoccupare.
< Che cosa c’è, Saeko? >
< Ci sono tutti… tranne Shinichi. >
< Purtroppo non si ha più notizie di lui. Sembra scomparso nel nulla. >
< Non abbiamo più notizie o siete voi che non volete farmi sapere niente? >
< Che cosa ti viene in mente? >
< Avete paura che possa avere pietà di lui? >non vi dovete preoccupare. Ci ha traditi e merita essere punito. >
< Come puoi pensare che io o gli altri tuoi amici più stretti ti possano tenere nascosto una simile cosa? ci offendi molto, sai? >
< Scusa. E’ che mi manca tanto. >
< Lo comprendiamo tutti. Ed oltre a combattere quei dannati duellanti e le loro spie, stiamo anche cercando Shinichi. >
< Spero che non gli sia capitato niente di male. Non me lo potrei mai perdonare. >
< Adesso pensiamo alla nostra riunione, ok? >
< Sì, va bene. >
Essendo nel suo appartamento, fu Saeko la prima a fare gli onori di casa.
< Vi ringrazio per essere venuti qui numerosi > cominciò a dire la ragazza < Come ben sapete, ci sono state due esplosioni a Willon City che ha scosso i nostri cuori e le nostre menti.
Sappiamo tutti chi sono i veri responsabili e se ho chiesto il vostro aiuto era perché dobbiamo essere uniti per combatterli.
Anche se sono meno numerosi di noi, dalla loro parte hanno gente senza scrupoli che non ci penserebbe due volte a toglierci la libertà per impossessarsi del potere.
Ed è a questo punto che dobbiamo dire basta a tutto questo!
Basta rovinare le nostre vite!
Basta tormentarci!
Dobbiamo ribellarci ed essere consapevoli che dobbiamo farcela. >
< Peccato che la missione sarà più dura del previsto > fece una voce in fondo alla sala.
< Chi ha parlato? >
< Sono Maria Antonietta. >
< Maestà, è un vero piacere potervi accogliere nella mia umile dimora. >
< Lascia stare questi convenevoli Saeko e dammi pure del tu. >
< Ok… Che cos’è che ti preoccupa così tanto? >
< Il destino che ci aspetta. Non hai saputo l’ultima dei nostri nemici? In un solo colpo hanno fatto fuori l’intera setta dei cavalieri impossessandosi del castello vicino al santuario. >
< No. Non ne sapevo niente > rispose Saeko sconvolta.
< Immagino come ti senti, Saeko… Sapere che la povera Lady Oscar, essendo una persona molto legata a lei, non c’è più per colpa di quei bifolchi… E la cosa più incredibile è che tutti sono morti d’infarto. >
< Ma questo non è possibile! > protestò Naruto < Come si può morire d’infarto tutti assieme? >
< Osi mettere in discussione la mia parola? >
< Certamnente! È una farsa bella e buona che ci hanno voluti appioppare quei dannati duellanti per spaventarci. >
< Ti dico che è la verità. L’ho visto con i miei occhi. >
< Mi dispiace, ma non riesco a crederti. >
< Che cosa ne vuole sapere un ninja ingenuo come te? Sappiamo tutti che eri sotto il controllo di Orochimaru e che è grazie alla sirena Lucia se sai riuscito a liberarti. >
< Stai forse dicendo che sono inutile?! >
< Sto dicendo che la tua parola non conta come la mia. >
< Solo perchp sei una Regina questo non ti da il diritto di offendermi! >
Gli animi si stavano piano piano agitando in quella sala brulicante di gente e ci vole un bel po’ prima che Saeko con l’aiuto di Goro e di Federico potesse calmare le voci.
< Litigare non servirà a niente > fece Federico < Questo è quello che vogliono i nostri nemici. >
< E tu chi diavolo sei per darci consigli? Sei un estraneo piombato qui all’improvviso > mormorarono Bulma e Chichi.
< In fondo l’ho arrestato io. >
< E ti pare una cosa da vantarsene, Ryo? >
< Stavo solo scherzando, Saeko. >
< Questo non è il momento. >
< La situazione sta degenerando… Fate silenzio! > gridò Ran facendosi sentire da tutti < Federico non è diverso da noi. Anche lui ha bisogno di una mano pr poter tornare alla sua vita e noi non possiamo sottrarci nell’aiutarlo. L’unione fa la forza. Non scordatevelo. >
< Io non prenderò mai ordini da un essere umano che non è del mio mondo! >
< Allora se sei contro di noi, puoi anche uscire da casa mia Inuyasha. >
< Con piacere. Andiamo Kagome. Qui non siamo desiderati. >
< Sei tui che stai cercando di rovinare tutto > protestò Kagome mollando la sua presa > Ran ha ragione. Dobbiamo essere uniti se vogliamo vincere questa guerra. >
< Il nemico è molto più forte di noi. Non riusciremo mai a salvarci se ci ribelliamo a lui. >
< Questo è sbagliato > mormorò il Professor Oak intromettendosi < Con la’aiuto del Professor Kappa e di Mewtwo, siamo arrivati ad avere un parco di pokémon talmente feroci che i quattro duellanti dovranno dimostrare ben oltre la loro forza e la loro intelligenza. >
< Vorrei ricordarti che il mostro di Jaden Yuki ha sconfitto il Dragonite che gli avevi prestato in una sola mossa > fece Obaba.
< E tu come fai a saperlo? >
< L’ho visto con questi stessi occhi. Quella battaglia, anche se è durata pochi secondi, mi ha tenuto incollata in cima alla mia abitazione e l’ho guardata tutta. >
< Dragonite era un pokémon eccezionale > fece il Professor Kappa < Ma non era il più forte. Presto la creatura perfetta sarà pronta per combattere dopo essere stata ammaestrata. >
< E quanto tempo ci vorrà? Gionri? Mesi? Anni? >
< No. Il nostro compito è quasi completo. >
< Voglio proprio vedere… >
< Abbi fede, Obaba. È solo questione di tempo. >
< Come mai questa frase non mi è nuova? >
< Stavolta sarà diverso. Rpomesso. >
< Staremo a vedere… Avete in serbo un pokémon talmente mostruoso e forte da spazzare tutto quello che incontra? >
< Esatto. E si trova in questa sfera > fece Ash Ketchum accompagnato dai suoi amici Misty e Brock.
< Ciao, ragazzi. Non pensavo che arrivaste anche voi. >
< E’ tutto apposto, professore. Il pokémon è pronto. >
< Molto bene. Sei in grado di farlo combattere? Ti darà ascolto? >
< Sì. È stato molto faticoso, am credo che riusciremo nel nostron intento. >
< Molto bene. Adesso possiamo realmente cominciare la nostra battaglia! > gridò il Professor Oak con tono trionfante.
Mentre dopo questa notizia tutti gli animi si stavano rilassando, Federico vide una figura femminile in fondo alla sala che lo mise in allarme.
“Quel viso non mi è nuovo… Eppure credo…”
Fissandola accuratamente, Federico si ricordò del momento prima di fare l’incidente con la sua auto.
“Ho visto una coppia in atteggiamenti intimi mentre mi stavo riposando dalla guida dopo aver portato la macchina per tutto il giorno.
Erano un uomo mascherato e una donna dai capelli lunghi chiari… E non posso dimenticarmi di quello sguardo gelido.
Ahimé sono stato visto e forse è colpa loro s ein questo periodo non ricordavo proprio nulla… Il mio passato sta riaffiorando piano piano.”
Deciso a parlarci a quattr’occhi, Federico crcò di avvicinarsi alla donna, ma mentre quest’ultima lo guardò spaventata, anch’ella si alzò di scatto.
< Fermati! >
Muovendosi velocemente per tutta la sala, Federico riuscì a raggiungrla appena fuori dal palazzo dove Saeko abitava.
< Dove vai così di fretta? >
Ma la donna non rispose, distogliendo lo sguardo Da Federico.
< Rimanere zitta non farà altro che peggiorare la tua situazione… Dimmi chi sei. Non è la prima volta che ci vediamo. >
< Esatto, giovane sconosciuto. Non è la prima volta che ci vediamo… Ma sarà anche l’ultima! >
Tirando fuori dal suo vestito una pèistola molto antica, la giovane donna gli sparò contro ferendolo di striscio.
Il colpo in canna si udì in tutto il vicinato, mettendo in allarme tutti coloro che erano riuniti nell’appartamento di Saeko.
Vedendo che stava provando a scappare una seconda volta, Federico dovette fare di tutto per inseguirla e riacciuffarla di nuovo.
< Lasciami andare! La Contessa Du Barry non può arrendersi ad un moccioso come te. >
< La Contessa Du Barry… Sei tu che ho visto in quella foresta insieme a Kevin Mask, vero? >
< Esatto. Dovevo proteggere il mio buon nome da tutti ed essere vista da te insieme a quel wrestler mascherato mi avrebbe portato un sacco di problemi… Ed è per questo che ho causato il tuo incidente con l’aiuto del mio amato. >
< Adesso è tutto tremendamente chiaro… Sei tu l’inizio dei miei problemi! >
< Ma non sarò l’ultima… I membri dei quattro duellanti hanno sentito tutto grazie alle mie spiate. Preparatevi a soccombere una volta per tutte. >
Non essendosi reso conto che aveva a che fare con una talpa, Federico non ci vide più dalla rabbia.
< Maledetta! Ti meriti di morire! > gridò Federico cercando di strozzarla.
Ma le abilità della donna erano ben molte ed era molto difficile coglierla nel sacco.
Infatti, con un colpo sotto la cintura, la Contessa Du Barry si liberò dalla presa di Federico.
< Adesso non fai più il superiore > mormorò la donna tossendo < Metterò fine ai tuoi problemi togliendoti di mezzo. >
Ma prima che la donna potesse sparare il secondo colpo in canna, quest’ultima fu attaccata mortalmente alle spalle.
Avendola colpita all’altezza del polmone sinistro, La Contessa morì sanguinante dinanzi agli occhi increduli di Federico.
< Chi… chi sei tu? >
< Ma come? Non riconosci il tuo salvatore? >
Una volta toltosi il cappuccio che gli corpiva il viso, Federico si ritrovò dinanzi un malconcio Shinichi allo stremo dlle forze.
< Shinichi… Sei davvero tu? >
< Visto? Sono arrivato in tempo rpima della tua dipartita… Credo che ho parzialmente ripagato i miei crimini. Almeno lo spero. >
Non riuscendo a reggersi in piedi, il povero Shinichi crollò a terra senza energie.
Cercando di soccorrerlo, Federico fu aiutato da una Saeko allibita.
< Ha il battito molto debole. Portiamolo dentro e nutriamolo. È visibilmente dimagrito. >
< Sì, hai ragione… >
< Ce la fai ad aiutarmi a portarlo di sopra? >
< Sì, nessun problema > disse infine Saeko non riuscendo ancora a credere di aver ritrovato Shinichi.
   
 
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