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Autore: Red Saintia    21/01/2020    7 recensioni
Le festività, soprattutto quelle natalizie, hanno la capacità di tirare fuori il meglio e il peggio di noi. Perché anche le cose belle ognuno di noi le vive in modo personale.
Uno spaccato di vita reale con un leggero brivido thriller, per una ricorrenza che, in qual si voglia modo, va festeggiata. E voi... di che Natale siete?
Questa storia partecipa a "Xmas Song, indetta dal gruppo facebook Il Giardino di Efp"
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pro Natale: #Prompt 4 - “Non ho nemmeno un soldo per i regali quest’anno. Come la prenderà se mi presento a mani vuote?”


 
Siamo alle solite, non ci credo, non è possibile! Mi ero ripromesso che c’è l’avrei fatta, che mi sarei privato persino dell’aria per respirare. Avrei abolito vizi, uscite extra e spese superflue. L’obbiettivo era uno solo, arrivare con un budget decente per farle un sorprendente e inatteso regalo di Natale.

No… non ci credo, sono a stento arrivato al giorno 22 del mese, a meno di tre giorni dalle festività e l’unica cosa che mi è rimasta addosso è l’ansia e il terrore del suo sguardo deluso quando mi regalerà uno striminzito sorriso di circostanza dicendomi che non ha importanza se mi sono presentato a mani vuote.

Non ha importanza? Ma scherziamo?

Dio solo sa quanta falsità e ipocrisia c’è dietro queste parole. Perché su… avanti ammettetelo, voi donne aspettate le ricorrenze e le festività con la stessa bramosia di una iena che osserva da lontano il leone sfamarsi.
Voi marcate il territorio con velate allusioni e discorsi subliminali mirati esclusivamente a lasciar intendere ciò che desiderate. Maestre nell’arte del restare sorprese quando scartate il tanto agognato regalo, ben sapendo di conoscerne già il contenuto. E al diavolo… chissenefrega, dammi il pacchetto e prega di non esserti sbagliato se non vuoi passare un brutto quarto d’ora.

Adesso io mi ritrovo in una posizione al quanto scomoda. Sono sulla graticola in attesa del mio verdetto. Cammino ansioso per le vie del centro con il mio amico Roy e rimango basito dal constatare come i prezzi siano letteralmente triplicati solo perché è Natale.
Una bastardata che proprio non riesco a mandar giù.

“Secondo te la prenderà male se mi presento a mani vuote?” Roy mi guarda mentre si accende l’ennesima sigaretta della giornata. La sua pazienza sta raggiungendo la soglia massima, e quella domanda gli lascia intendere chiaramente che ha perso un intero pomeriggio insieme a me per nulla.

“Da quant’è che stai con Lara?”

“Un anno e mezzo… più o meno, ma che c’entra questo?”

“Semplice… dovresti conoscerla almeno un po’ e prevedere la sua reazione. Sapere se ti terrà a stecchetto fino a che non le sarà passata l’incazzatura, oppure si farà una grossa risata e non ci penserà più.”

Come sempre i modi diretti di Roy centravano esattamente il nocciolo della questione. Ero io che dovevo prevedere la sua reazione, ero il suo ragazzo, niente di più logico.

“E se le regalassi una pianta? Di un certo valore… s’intende, cioè non troppo costosa ma importante” lo sguardo del mio più caro amico attraverso gli occhiali da sole, bocciarono senza bisogno di parole quella proposta.

“Cioccolatini?”

“Ma non è mica S. Valenttino… che siete ragazzini delle medie?” mi avvolse in una nuvola di fumo, ed io tossii stanco e sfiduciato, totalmente privo di idee.

“Giuro che tra un po’ mi metto ad urlare. Io detesto scervellarmi per fare regali, è una cosa che non sopporto!”

“Il problema non è fare regali Will… il vero problema è che tu non hai soldi. E senza quelli hai praticamente le mani legate.”

“Non è colpa mia se questo mese tra bollette e l’auto da sistemare ho speso l’altra metà del mio stipendio. Ci sono stati degli impresti…” cercai di giustificarmi

“E allora spiegaglielo, vedrai che ti capirà…” disse sarcastico. Lo osservai attento, perché sapevo che avrebbe aggiunto ciò che realmente pensava, Roy era fatto così.

“Avanti spara, che vuoi dire in realtà?”

Lui si fermò, si tolse gli occhiali, gettò la cicca nei rifiuti e parlò gesticolando platealmente come suo solito.
“Voglio dire… che Lara capirà senz’altro le tue ‘spese extra’ quando verrà nel tuo appartamento e vedrà sulla tua nuova mensola quella serie di manga introvabile che non riuscivi a terminare da una vita e che hai miracolosamente completato pagandola un occhio della testa. Oh si… vedrai che sarà talmente comprensiva che sarai fortunato se ti rivolgerà la parola nel prossimo millennio.”

Colpito e affondato. D’altronde i migliori amici servono anche a questo. A sbatterti in faccia la realtà delle cose che tu invece cerchi di mascherare.
“Ma io dovevo averla! Era di vitale importanza, un’occasione del genere non si sarebbe più presentata, ci stavo dietro da troppo tempo.”

“Guarda che non devi mica convincere me. Sono in questi precisi momenti della vita che ringrazio Dio di essere felicemente single.”

“Non sei d’aiuto Roy”

“Infatti non volevo esserlo. Anche se… potrei sempre prestarti dei soldi, che ovviamente, mi restituiresti in tutta comodità con un piccolo margine di interessi.”

“Ma grazie, sei un vero amico, ma la mia risposta è no! Così sembrerebbe che sei tu a farle il regalo e non mi piace questa cosa.”

“Non penso che tu abbia molta scelta… poi vedi tu.” Rispose laconico mentre smanettava con lo smartphone lasciandomi rimuginare sui miei problemi abbandonato ormai esausto su di una panchina.

Lo sguardo perso tra i volti delle persone festose e allegre che mi ronzavano intorno, e un certo magone che potrei tranquillamente paragonare al senso di colpa che si faceva largo nella mente per poi attanagliarmi lo stomaco.
Un’artista di strada allietava i passanti strimpellando la chitarra sulle note di Losing my religion dei R.E.M e devo ammettere che era davvero molto bravo. Ascoltandolo improvvisamente la nebbia che avevo nella testa scomparve.

“Quella è la nostra canzone…”

“Eh? Che dici?”

“Quella lì, è la nostra canzone.”

“Ma quale? Quella che sta suonando quel tizio?”

“Sì proprio quella. La davano alla radio durante il nostro primo appuntamento. E’ grazie a quella canzone che io e Lara scoprimmo di avere gli stessi gusti in fatto di musica.”

“Grandioso… allora puoi sempre chiedere a quel tizio di suonarle una serenata da parte tua.” Guardai Roy e mi alzai dalla panchina afferrandogli la testa tra le mani stampandogli un bacio sulla fronte.

“Mi hai quasi letto nel pensiero amico mio. Ma io farò di meglio…”

Si divincolò perplesso dalla mia presa
“Fai quello che vuoi, ma ti prego non baciarmi un’altra volta… non in pubblico almeno.”

Forse avevo la soluzione
“Realizzerò per lei un CD con le nostre foto. Quelle di quando ci siamo conosciuti, dei nostri viaggi e delle ricorrenze trascorse insieme. La colonna sonora saranno le canzoni che hanno accompagnato la nostra storia. Cavoli Roy, perché non ciò pensato prima. Lara adora queste cose, le piacerà da morire.”

“E’ tipico di te Will. Regalo fatto in casa, dell’ultimo minuto e a costo zero. Direi che se fai centro ti sei salvato il culo anche stavolta.”

“Non potresti semplicemente essere felice per la genialata che ho avuto? Te ne sarei grato”

“Aspetto i  risultati per congratularmi. Ma se fossi in te io quei fumetti li nasconderei per il momento, credimi è meglio.”

“Ah… uomo di poca fede, andrà bene vedrai. Adesso andiamo che ho un mucchio di lavoro da fare e il tempo è poco.”

Finalmente quel Natale cominciava ad avere il gusto della festa anche per me.
E’ vero, forse non sarà un regalo costoso o da grandi firme, ma di sicuro è fatto con il cuore, ed è qualcosa di unico e solo nostro che nessuno può avere.

E voi che ne pensate… le piacerà?





Personalmente... a me piacerebbe, e lo considererei di enorme valore. Salve a tutti, e ben tornati da queste parti. Spesso accade di ritrovarsi senza soldi proprio poco prima di determinate ricorrenze, adesso se avete anche solo un po' di dimestichezza con la tecnologia avete l'alternativa per non presentarvi a mani vuote.
P. S.
Non penso di dover specificare che Losing my Religion è uno dei più grandi successi dei R.E.M. 
Vi dico invece che è davvero la colonna sonora di una storia importante, la mia.
D'altronde se in ciò che raccontiamo non mettiamo anche un po' di noi stesse che gusto c'è?
Spero vi sia piaciuto il mio punto di vista maschile su come le donne intendono il concetto di "ricevere un regalo"
Grazie come sempre, ci si rivede per l'ultima storia della raccolta. Un abbraccio a tutti

 
   
 
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