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Autore: Andrea Micky    21/01/2020    1 recensioni
Ambientata dopo il secondo film, ecco una storia ispiratami da dei tie-in realmente esistenti.
WRECK-IT RALPH and relative characters are (c) of DISNEY
THANOS and relative characters are (c) of MARVEL
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Ralph Spaccatutto
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Il nuovo amico di Ralph
by Andrea Micky

Nonostante trovasse piacevoli le attività collettive proposte dai suoi colleghi di lavoro, Ralph Spaccatutto volle cercare su internet qualcosa con cui potesse divertirsi anche da solo.
Così, grazie ai consigli delle principesse Disney e al nuovo servizio di streaming disponibile su Buzzz Tube (di cui poté usufruire senza pagare grazie a Sisi), Ralph finì col diventare un appassionato di cinema.

Una sera, accompagnato da Sisi, Ralph lasciò Buzzz Tube in preda all’euforia, dovuta alla visione di Avengers: Infinity War.
“Certo che i film sui super eroi Marvel sono proprio belli. Se non avessi risolto i miei problemi anni fa, starei disperatamente cercando un modo per diventare uno di loro” ammise lo Spaccatutto.
“Non saresti stato il solo. E comunque, ti sarebbe bastato trovare un tie-in ed infilartici dentro per riuscirci” notò Sisi.
“Già. Peccato che nella nostra sala giochi non ce ne sia uno, perché avrebbe di certo un successone” disse Ralph, che s’irrigidì improvvisamente.
“Che ti succede?” domandò preoccupata Sisi.
“Mi é appena venuta un’idea, che potrei realizzare con un po’ d’aiuto” rispose lo Spaccatutto.

Come sempre, Lesotutte era intento a soddisfare le curiosità dei vari utenti, quando si ritrovò davanti il suo amico Ralph.
“Ciao Ralph. Cosa posso fare per te?” domandò il motore di ricerca.
“Vorrei sapere se esistono degli arcade dedicati ai super eroi Marvel” rispose lo Spaccatutto.
Dopo un rapido consulto della rete, Lesotutte rispose “Certamente. E t’interesserà sapere che ne esiste uno tratto dalla stessa saga a cui i Marvel Studios si sono ispirati per realizzare Avengers: Infinity War”.
“Davvero?” domandò eccitato Ralph.
“Sì. E in questo momento, un cabinato del gioco é in vendita su E-Bay” aggiunse Lesotutte.
“Vado subito a prenotarlo, allora” disse Ralph, correndo velocemente al sito di aste on-line.
“E come farai a pagarlo?” volle sapere il motore di ricerca.
“Ci ho già pensato” rispose lo Spaccatutto.

L’avatar del signor Litwak stava tranquillamente gironzolando per internet, quando s’imbatté in JP Spamley.
“Hey, amico! Guarda un po’ qui” disse il pop-up, mostrando il suo cartello pubblicitario.
Avvicinandosi, l’avatar visualizzò l’avviso pubblicitario, che diceva
Vuoi vivere l’emozione di combattere Thanos nei panni di uno dei super eroi Marvel?
Vuoi salvare l’universo in una delle più grandi avventure mai realizzate dalla Capcom?
Compra il cabinato Marvel Super Heroes
-Disponibile su E-Bay-

Nel mondo reale, il vero signor Litwak si mise a valutare l’offerta.
“Interessante. Di solito, i giochi tratti dai film vanno forte e inoltre, questo é stato realizzato da una ditta famosa per la qualità dei suoi giochi” rifletté l’uomo, massaggiandosi il mento.

Così, l’avatar di Litwak si diresse verso E-Bay, sotto lo sguardo soddisfatto di Ralph, che aveva seguito la scena da lontano.
“Grazie per l’aiuto e sopratutto, per il messaggio personalizzato” disse Ralph, rivolgendosi al suo amico pop-up.
“Non c’é di che” gli rispose JP, alzando il pollice.
Fortunatamente, su E-Bay non c’erano molti utenti interessati all’articolo ed il signor Litwak si aggiudicò il cabinato ad un prezzo vantaggioso.

Qualche giorno dopo, la Game Central Station brulicava di personaggi, tutti in attesa del collegamento con Marvel Super Heroes.
“Ci siamo!” avvertì Felix Aggiustatutto, notando la nuova spina che veniva inserita nella presa multipla.
Subito dopo, da una galleria della stazione, marciando a passo sincronizzato, divisi in 3 file, arrivarono i personaggi del nuovo videogioco.
La prima fila, quella dei buoni, era composto da Spider-Man, Iron Man, Capitan America, Hulk, Wolverine e Psylocke.
La seconda, quella dei cattivi, era formato da Fenomeno, Cuore Nero, Magneto e Shuma-Gorath.
Infine, comparvero i 2 boss finali del gioco: il Dottor Destino e sopratutto, colui che era stato il vero motivo dell’acquisto del cabinato...Thanos, il possessore del Guanto dell’Infinito.
“Io sono Thanos! E distruggerò chiunque oserà sfidarmi!” dichiarò con tono minaccioso il possente boss finale, assumendo la sua posa di vittoria.
“Evviva! Bravo!” esultarono i presenti, battendo fragorosamente le mani.
Soddisfatto, Thanos fece qualche altro passo verso la folla esultante, ma scivolò, cadendo addosso agli altri personaggi del suo gioco, abbattendoli come birilli.
“Ops! Scusate” disse il boss, arrossendo imbarazzato.
“E sta più attento, imbranato” brontolò Spider-Man.
“Certo che quella mossa di combattimento è molto strana, anche se efficace” bisbigliò Zangief.
“Temo che quella non fosse una mossa di combattimento” gli rispose sottovoce Ralph.

Il giorno dopo, numerosi ragazzini vollero provare il nuovo gioco, ma solo uno di loro riuscì a completarlo.
“Allora, com’é il mio nuovo acquisto?” gli domandò il signor Litwak, al termine della partita.
“Bello, ma il boss finale é stato un po’ troppo facile da sconfiggere” gli rispose il ragazzino, leggermente deluso.
All’interno del videogioco, tutti i personaggi udirono quel commento poco lusinghiero e scoccarono un’occhiataccia al diretto interessato, che abbassò mestamente la testa.

Poco dopo, Thanos sedeva sconsolato sopra una panchina della Games Central Station.
“Hey, com’é andato il primo giorno di lavoro?” gli chiese gentilmente Ralph, sedendosi accanto a lui.
“Bene. Molti ragazzi hanno provato il mio gioco” rispose Thanos, tenendosi il mento fra le mani.
“Ma...?” volle sapere Ralph.
“Un ragazzino ha detto che sono un boss troppo facile da battere -rispose Thanos- E visto che la gente gioca proprio per combattere contro di me, potrebbero esserci delle ripercussioni negative”.
“Beh, non é colpa tua se i programmatori del gioco non ti hanno reso abbastanza impegnativo” lo confortò Ralph.
“A dire il vero, io potrei combattere con maggiore ferocia, ma non ci riesco” ammise Thanos.
“Hey, nella nostra sala giochi c’é un bel gruppo di sostegno per cattivi problematici. Magari uno dei suoi membri ti potrà aiutare” suggerì lo Spaccatutto.
“Proviamo” replicò Thanos, senza il minimo entusiasmo.

Dato che per quel giorno non erano previste riunioni del gruppo Cattivi Anonimi, Ralph e Thanos si rivolsero personalmente al cattivo che sembrò loro più esperto in materia di picchiaduro, ossia M. Bison, boss finale di Street Fighter 2.
“Dunque, Thanos, parlami del tuo problema” disse Bison, massaggiandosi il mento.
“Io sono il boss finale di Marvel Super Heroes e in teoria, dovrei essere il personaggio più difficile da battere. Solo che quando devo affrontare i giocatori, non riesco ad essere cattivo come dovrei” spiegò Thanos.
“Se posso dire la mia, dovresti ripetere a te stesso che anche se fai cose cattive, non sei cattivo per davvero” gli suggerì Ralph.
“Ma io VOGLIO essere cattivo. Solo che non ci riesco” precisò Thanos.
“Bisogna capire perché non ci riesci. Cosa ti succede quando combatti?” domandò Bison.
“Quando combatto, cerco di far uscire la rabbia, ma quella non vuole saperne di venire fuori” rispose Thanos.
“Forse hai solo bisogno di imparare a controllare le tue emozioni” ipotizzò Ralph.
“É proprio quello il mio problema” concordò Thanos.
“Andiamo a fare un po’ di pratica, allora” disse Bison, facendo ai suoi visitatori cenno di seguirlo.

Poco dopo, il trio di cattivi si era spostato nel primo bonus stage di Street Fighter 2, dove si trovava un’automobile che i giocatori dovevano distruggere per guadagnare punti bonus.
“Avanti, distruggi quest’auto” disse Bison, rivolgendosi a Thanos.
Ubbidendo all’ordine ricevuto, il titano sferrò un violento pugno al parabrezza del veicolo, facendo un grosso buco...in cui la sua mano rimase incastrata.
“Non arrenderti. Trasforma il tuo imbarazzo in rabbia” lo incitò Bison.
Annuendo, Thanos diede un violento pestone per terra, facendo uscire delle fiamme dal suolo, che distrussero le ruote dell’auto...ma che gliela fecero anche cadere sul piede.
Lanciando un urlo di dolore, Thanos si afferrò il piede ferito e si mise a saltellare per tutto il bonus stage.
“Non é andata bene, eh?” chiese Ralph, sorridendo forzatamente.
“Spero che in Marvel Super Heroes ci siano dei lottatori validi o il gioco sbaraccherà presto” si limitò a replicare Bison.

Alcuni minuti dopo, Ralph e Thanos erano seduti sulla panchina della Game Central Station dove si erano conosciuti qualche ora prima.
“Beh, io non mi arrendo e continuerò a cercare una soluzione al tuo problema” promise ad un certo punto lo Spaccatutto, cercando d’incoraggiare il suo compagno.
“Ralph, perché sei così gentile con me?” domandò Thanos.
“Perché anni fa ho avuto un problema simile al tuo e perciò, so cosa vuol dire non sentirsi in pace con se stessi” rispose lo Spaccatutto.
“E come ne sei riuscito a risolverlo?” volle sapere Thanos.
“Mi ha aiutato un’amica” rispose Ralph, guardando la metà del medaglione che portava al collo.

In quel momento, Sonic il riccio sfrecciò fuori da Burger Time con le braccia cariche di hamburger.
Ma a causa dell’alta velocità a cui il riccio si muoveva, i panini che Sonic trasportava gli volarono via dalle mani, finendo così addosso a Ralph e a Thanos, inzaccherandoli da capo a piedi.
“Hey, stai più attento” gli gridò Thanos, mentre si ripuliva la faccia.
“Oooh, mi scusi, Signor Boss Finale Famoso” replicò il riccio blu, con tono di scherno.
Infuriato, Thanos afferrò l’animaletto per la collottola e gli intimò severamente “Se in futuro non starai più attento, ti darò una lezione che ricorderai per il resto della tua vita. E visto che nel tuo gioco potrai rigenerarti senza problemi, ripeterò il trattamento fin quando sarà necessario. Sono stato chiaro?”.
“Chiarissimo” rispose terrorizzato Sonic.
Soddisfatto della risposta, Thanos lasciò andare il riccio blu, che corse via più velocemente del solito.
“Hey, sei stato fantastico. Sopratutto per uno che non riesce ad arrabbiarsi” si complimentò Ralph.
“Beh, a volte mi arrabbio. Ma solo quando qualcuno fa qualcosa di male e si merita una lezione” specificò Thanos.
“Questo mi fa venire un’idea. Tu torna nel tuo gioco e aspettami nello stage in cui lavori” disse Ralph, correndo via.
“OK!” rispose Thanos, apprestandosi a fare ciò che gli era stato detto.

Poco dopo, Thanos era nel suo stage, in attesa del ritorno di Ralph.
“Chissà che idea ha avuto Ralph per aiutarmi” si chiese il titano, scervellandosi nel tentativo di trovare una risposta.
Improvvisamente, Thanos udì Ralph invocare aiuto e corse nello stage del porto, dove trovò Fenomeno e Cuore Nero che si passavano lo Spaccatutto come se fosse una palla.
“Ragazzi, sto per vomitare” avvertì preoccupato Ralph.
“Hey, mettetelo subito giù” ordinò Thanos.
“Ci stiamo solo divertendo con un collega venuto da fuori” brontolò Fenomeno, preparandosi ad eseguire un nuovo passaggio.
“Vi state comportando da irresponsabili. Se succede qualcosa a Ralph nel nostro gioco, non potrà rigenerarsi” spiegò Thanos, iniziando ad innervosirsi.
“Esagerato. Abbiamo tutto sotto controllo” assicurò Cuore Nero, preparandosi a ricevere il nuovo passaggio.
Ma proprio in quel momento, Ralph venne lanciato troppo forte e dato che il demone mancò la presa, lo Spaccatutto finì in acqua.
“Ops!” disse Fenomeno.
“Tranquillo. Adesso lo ripesco e ricominciamo daccapo” minimizzò Cuore Nero, facendo un gesto spazientito con la mano.

“VOI 2 NON FARETE UN BEL NIENTE!” urlò infuriato Thanos.
E senza dire altro, il titano viola lanciò contro i 2 personaggi una bolla trasparente, che intrappolò entrambi al suo interno.
Poi, agendo con fulminea rapidità, il titano fece emergere dal terreno 2 lastre di pietra, con cui schiacciò ripetutamente  Fenomeno e Cuore Nero.
In quel momento, la bolla si dissolse, ma Thanos non diede ai suoi avversari il tempo di reagire, in quanto li fulminò con una scarica elettrica generata dal suo guanto.
Sebbene storditi da tutti i colpi ricevuti, Fenomeno e Cuore Nero tentarono di reagire, ma Thanos fu più svelto di loro e usò la sua super mossa più potente, che consisteva in un vortice da cui una pioggia di rocce si abbatté con violenza su Fenomeno e Cuore Nero, causando l’azzeramento delle loro barre vita.
“Pietà! Ci arrendiamo!” supplicarono i 2 personaggi.
“Bene. E adesso, aiutate Ralph” ordinò severamente Thanos.
Senza farselo ripetere, Cuore Nero si avvicinò al bordo della banchina e fece penzolare la sua coda nel punto in cui Ralph era caduto in acqua.

“Bel lavoro. Siete stati bravissimi tutti e 3” si complimentò lo Spaccatutto, una volta ripescato.
“Tutti e 3?” domandò confuso Thanos.
“Sì. Visto che tu ti arrabbi solo con chi si comporta male, ho detto ai tuoi colleghi di maltrattarmi, in modo da sollecitare la tua reazione” spiegò Ralph.
“In effetti, grazie alla tua idea ho combattuto come mai prima d’ora. Inoltre, credo di aver imparato a gestire meglio le mie emozioni” ammise Thanos.
“Fa piacere sapere che non ci siamo presi tutte quelle botte per niente” dissero Fenomeno e Cuore Nero, mentre finivano di riprendersi dalla batosta ricevuta.
La discussione venne interrotta da Spider-Man, che, volteggiando nella parte alta dello schermo con la sua ragnatela, avvertì “Tutti ai vostri posti! La sala giochi apre fra 10 minuti”.
Sapendo che non c’era tempo da perdere, tutti i personaggi di Marvel Super Heroes si posizionarono nei rispettivi stage, mentre Ralph tornò di corsa nel proprio gioco.
“Speriamo che vada tutto bene” si augurò lo Spaccatutto, durante il tragitto.

Quella sera stessa, poco prima della chiusura, il signor Litwak notò che c’era nuovamente la fila davanti a Marvel Super Heroes.
“Accidenti!” brontolò il ragazzino impegnato a giocare.
“Che succede?” domandò l’uomo.
“Ho speso tutti i miei gettoni per raggiungere Thanos. Ma quando l’ho affrontato, mi ha polverizzato” spiegò il ragazzino.
“Davvero? Avevo sentito dire che era un boss facile da battere” ricordò il signor Litwak.
“Le assicuro che questo in gioco, Thanos é tosto quanto la sua controparte cinematografica” disse il ragazzino.
All’interno del videogioco, tutti i personaggi udirono quel commento e fecero un gran sorriso a Thanos.
“Complimenti! Alla fine sei diventato un boss finale come si deve” gli disse Iron Man.
“Non ce l’avrei mai fatta senza Ralph” replicò Thanos, sorridendo a sua volta.

***

Qualche tempo dopo, Ralph era in video-chiamata con Vanellope, per aggiornarla degli ultimi avvenimenti.
“E così, hai risolto ancora una volta la situazione” disse la ragazzina, al termine del racconto.
“Già. Adesso Thanos e un boss rispettabile e il suo gioco ha avuto così tanto successo che il signor Litwak ha recuperato uno dei suoi seguiti, intitolato Marvel versus Capcom” spiegò Ralph.
“Ralph, il nuovo gioco sta per essere collegato” lo avvertì Thanos.
“Devo andare. Ci risentiamo presto” promise lo Spaccatutto.
“D’accordo” replicò Vanellope, chiudendo la chiamata.

Come la volta precedente, la Game Central Station era affollata di personaggi in attesa del collegamento del nuovo gioco.
Ma non appena il collegamento venne effettuato, tutti i personaggi che popolavano Marvel Versus Capcom irruppero nella Game Central Stazion in preda al panico.
“Scappate! Lui sta arrivando!” avvertì un tipo biondo con una divisa azzurra, correndo via.
Subito dopo, un massiccio essere umanoide con indosso un’armatura rossa e viola si materializzò dal nulla.
“Tremate! Onslaught é qui!” disse con voce minacciosa il nuovo arrivato.
A quel punto, il personaggio mutò aspetto, trasformandosi in un gigante dal volto scheletrico, che si mise a sparare raggi laser dagli occhi, costringendo tutti i presenti a cercare un riparo.
“Ah, ah! Niente deve restare in piedi. Distruggere é bello” ghignò Onslaught, in preda all’euforia.

Per ripararsi da quella sparatoria a base di laser, Ralph e Thanos si rintanarono dietro una poltrona della stazione.
“Quel tipo non ha certo problemi a fare il cattivo” disse Ralph, sbirciando prudentemente dal suo riparo.
“Poco ma sicuro” concordò Thanos, mentre un raggio laser gli sfrecciava sopra la testa.

FINE

 

   
 
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