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Autore: Andrea Micky    22/01/2020    2 recensioni
Gwen é sempre stata la mia concorrente preferita di TD e questa storia racconta come lei é diventata quella vista nella serie.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gwen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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A tutto reality Origini: Gwen

by Andrea Micky

Nel buio della sua camera, la piccola Gwen stringeva a sé il suo fratellino ancora in fasce, mentre sentiva i suoi genitori litigare per l'ennesima volta.
Il motivo era sempre lo stesso: il padre ambiva a fare carriera e per raggiungere tale suo scopo, stava trascurando la famiglia; la consorte glielo aveva fatto notare spesso, ed ogni volta, i 2 coniugi finivano col litigare.
Quella volta però, il litigio fu più violento del solito e ad un certo punto, la bambina sentì sbattere la porta di casa e la macchina del padre allontanarsi a gran velocità.
Pochi minuti dopo, la madre entrò nella stanza annunciando “Papà se n'é andato”.

Dopo il divorzio, Gwen cercò di andare avanti con lo stesso piglio di sempre, ma la cosa non fu facile.
Innanzitutto, il fatto di avere i genitori divorziati la faceva  apparire diversa agli occhi dei suoi amici, che piano piano finirono con l'abbandonarla, arrivando anche ad affibbiarle il soprannome di “Gwen Mezzafamiglia”.
Un giorno, durante la pausa pranzo, Gwen era seduta da sola su una panchina del cortile, quando 2 sue amiche di nome Josie e Tasha le si avvicinarono.
“Possiamo sederci con te?” le chiese Josie.
“Certamente” le rispose Gwen, felice di avere un po' di compagnia. 
Ma a parte quella richiesta, le 2 ragazzine non scambiarono una parola con la loro amica e quando ebbero finito di mangiare, si allontanarono in tutta fretta; e Gwen capì il perché, quando si rese conto di avere un chewing-gum masticato fra i capelli.

Per tentare di toglierlo, Gwen corse verso la toilette, dove vide Josie e Tasha parlare con Brittany, una delle ragazzine più in vista della scuola, che proprio in quei giorni organizzava una grande festa di compleanno, a cui tutti volevano partecipare.
“Eccovi gli inviti promessi. Non credevo che per averli avreste appiccato per una gomma ai capelli della vostra amica” ammise Brittany, mentre porgeva 2 buste alle sue interlocutrici.
“Veramente Gwen non é una nostra amica” precisò Josie.
“Già. Era solo una che incontravamo di tanto in tanto” confermò Tasha.
Udendo quelle parole, Gwen sentì il mondo crollarle addosso e capì  di non  poter più contare su nessuno dei vecchi amici.
E sapendo che lo scherzo appena subito avrebbe fatto preoccupare la madre, la bambina si chiese “Come faccio a non farlo sapere alla mamma?”.

Quella sera, quando rincasò all'ora di cena, la madre di Gwen notò con stupore che la figlia si era tagliata i capelli a caschetto, mentre di solito li portava lunghi.
“Gwen, come mai ti sei tagliata i capelli corti?” le chiese la donna.
“Volevo provare qualcosa di nuovo” si giustificò lei, cercando di essere il più convincente possibile.

Il sabato successivo, molti bambini si recarono alla festa di Brittany, che prometteva di essere molto divertente.
Anche Gwen ci sarebbe voluta andare, ma non essendo stata invitata, la bambina non poté fare altro che rifugiarsi in camera sua.
Per non far capire quanto fosse triste, Gwen si mise a cercare un libro da leggere e frugando nei vari cassetti, trovò invece un vecchio album da disegno, appartenuto alla madre.
Mentre fissava l'album, Gwen rifletté “Anche se non posso andarci per davvero, nulla mi impedisce di andarci con la fantasia”.
E presa in mano una matita, Gwen si mise a disegnare se stessa che andava a casa di Brittany, portando il pacco regalo più grosso di tutti e man mano che disegnava, la bambina sentiva la sua tristezza diminuire.
Così, ogni qualvolta era triste, Gwen si faceva coraggio disegnando, diventando sempre più brava man mano che cresceva.

Fino alla scuola media, la vita di Gwen proseguì in quel modo, finché qualcosa cambiò.
Dopo l'esperienza vissuta con Josie e Tasha, Gwen aveva evitato di stringere nuove amicizie alle medie, ritrovandosi completamente isolata e inoltre, sebbene tale decisione la facesse soffrire, durante la pausa pranzo, la ragazzina si rifugiava in un angolo appartato del cortile, per non avere a che fare con nessuno.
Un giorno in cui pioveva però, Gwen fu costretta ad andare in mensa e per applicare il suo solito modus operandi, la ragazza si cercò un tavolo completamente libero e quando ne trovò uno in un angolo della mensa, vi si sedette soddisfatta.
Ma pochi secondi dopo, 3 ombre calarono su di lei e quando Gwen alzò lo sguardo, si ritrovò davanti 3 ragazzi dal look strano: il primo era un ragazzo con i capelli pettinati ad aculeo e numerosi piercing, la seconda era una ragazza grassoccia con la faccia tinta di bianco e i capelli rosa tagliati cortissimi e la terza era una ragazza magra con la faccia tinta di bianco e i capelli viola lunghissimi.
“Ehi bella, questo posto é nostro” disse il maschio.
“Oh, scusate” disse lei alzandosi
“Aspetta. Se vuoi, puoi restare” le disse quella coi capelli viola.
“Grazie” rispose Gwen, leggermente intimidita.
I 3 si sedettero e cominciarono a parlare fra di loro: Gwen orecchiava qualcosa ogni tanto e capì che quei ragazzi erano dei dark, che si chiamavano rispettivamente Mietitrice, Cadaveronzola e Marilyn.
Ma quello che la colpì di più, fu vedere quanto fossero uniti fra loro: a vederli facevano paura, ma avevano delle inaspettate doti positive.
La condivisione del tavolo si ripeté per parecchi giorni e Gwen subì inevitabilmente l'influenza dei 3 ragazzi, finendo con l'interessarsi sempre più all'universo gotico; e volendo saperne di più, Gwen si rivolse a sua nonna, che a sua tempo era stata un'affermata dark.

Un giorno, Gwen volle stare con la nonna per l'intero pomeriggio e quando la madre andò a prenderla, l'anziana le disse “Oggi ho comprato dei vestiti nuovi a Gwen e l'ho aiutata a rifarsi il look”.
Valutando quel cambiamento una cosa positiva, la madre disse “Ma davvero? Voglio vederla subito”.
E in quel momento, Gwen raggiunse le 2 donne e la madre rimase di stucco, in quanto il nuovo look della figlia non era esattamente ciò che si aspettava.
Infatti, Gwen si era fatta le meches azzurre ai capelli, si era data un rossetto dello stesso colore e indossava un abito azzurro e verde, abbinato ad un corpetto nero, con degli stivali.
“Allora, cosa ne pensi?” le chiese soddisfatta la nonna.
“Oh beh...é un look molto particolare. La fa assomigliare a te quando avevi la sua età” rispose la madre.
“Grazie. Le ho sistemato i capelli con la stessa tintura che usavo io” confessò l'anziana.
“Non mi dire” replicò la madre di Gwen, fissando preoccupata la figlia.
Il cambiamento di Gwen venne invece ben accolto dai 3 dark, che per essere certi della stabilità della cosa, la sottoposero ad una specie di rito d'iniziazione, ovvero scrivere una relazione su di un personaggio a loro congeniale.
Gwen allora realizzò una ricerca su Jack lo squartatore, che presentò sia a loro che ai suoi professori, ottenendo una valutazione positiva da entrambe le parti.
Da allora, anche il carattere della ragazza cambiò, in quanto Gwen divenne una dura ed imparò a rispondere alle ingiurie degli altri, anche se in realtà, dietro a quella scorza c'era sempre una ragazza timida e gentile.

Dovette passare parecchio tempo prima che la vita di Gwen subisse uno scossone altrettanto significativo.
Quando Gwen aveva 16 anni, la sua famiglia dovette affrontare alcune difficoltà finanziarie proprio in concomitanza all'arrivo dell'estate e i soldi destinati alle vacanze furono usati per pagare conti e bollette.
Per aiutare la madre, Gwen si cercò un lavoro e alla fine venne assunta in una fattoria (“petting zoo” in originale NDA).

Nella fattoria vi erano diverse mansioni da svolgere, ma le principali consistevano nel nutrire gli animali e tenere pulito: a Gwen venne affidata la seconda, limitata però al campo degli animali (e sopratutto, ai loro bisogni fisiologici).
Quel lavoro era disgustoso, ma il desiderio di aiutare la sua famiglia spinse Gwen a continuare, finché...
Un giorno, la fattoria ospitò la gita di una scolaresca elementare, che lasciò un gran disordine dietro di sé.
Gwen stava raccogliendo i rifiuti lasciati sui tavoli del chiosco, quando notò una rivista abbandonata recante un annuncio che diceva VINCI 100.000 $.
Incuriosita, Gwen raccolse quella rivista e la portò a casa per leggere attentamente l'articolo, che parlava di un nuovo reality show ambientato in un hotel a 5 stelle (in realtà, un fatiscente campeggio) sull'isola di Wawanakwa, dove 22 concorrenti avrebbero trascorso 8 settimane, superando varie sfide ad eliminazione diretta, finché ne sarebbe rimasto solo uno.
L'inserzione finiva con il volto del conduttore, il famoso Chris Mclean, con un fumetto che diceva “PARTECPA ANCHE TU. INVIACI UN PROVINO E SARAI DEI NOSTRI”.
Gwen era incerta sul da farsi: lei non credeva nei reality show (anzi, li trovava stupidi), ma quei soldi avrebbero fatto comodo alla sua famiglia e un vecchio detto recitava “provare non costa niente”.
Inoltre, Gwen aveva un sogno nel cassetto: il suo sfogarsi disegnando l'aveva fatta appassionare alla pittura e la ragazza  sognava spesso di diventare una celebre artista, anche se per realizzare quel sogno erano necessari particolari studi, che la sua famiglia non poteva certo permettersi.
In quella, suo fratello arrivò annunciando “É quasi ora di cena...ma cos'é quello?”. 
Gwen allora gli spiegò la situazione e alla fine disse “Non so se provare o no”
“Gwen, io penso che tu sia una ragazza tosta e dovresti tentare. Hai molte buone qualità e inoltre, i dark come te vanno molto di moda” la incoraggiò il fratello.
“Dici così solo perché sono tua sorella” ribatté la gotica.
“Oh, capisco bene la tua paura” la punzecchiò il ragazzino.
“Ehi, io non ho affatto paura” ribatté scherzosamente Gwen.
“Scommetto che se stasera realizziamo il provino, poi non avrai il coraggio di spedirlo” la sfidò il fratello.
“Ci sto!” ribatté Gwen, accettando la sfida.
Quella sera, dopo cena, Gwen realizzò il suo provino aiutata dal fratello e non appena l'ebbe finito, lo spedì.
E mentre spediva il filmato, la gotica pensò “Chissà se il proprietario del giornale ha avuto il coraggio di realizzare e sopratutto inviare un provino”.

FLASHBACK
Non appena la scolaresca scese dal bus, i ragazzi si sparpagliarono dappertutto.
Ad aiutare l'insegnate c'erano 2 teppisti condannati a varie ore di volontariato che, in un momento di pausa, si sedettero ad un tavolino e cominciarono a parlare tra loro.
“Non vedo l'ora di finire questa storia del volontariato” disse il più grosso dei 2, che tutti chiamavano Ox (cioè Bue NDA) per via della sua stazza.
“Non appena avrò finito qui, cercherò di guadagnare un po' di grana. Fortunatamente, ho un grosso affare per le mani” disse l'altro
“E di che si tratta?” gli chiese Ox.
L'altro spiegò “Su questa rivista che ho fregato ad un novellino, si parla di un reality show, in cui si possono vincere 100.000 bigliettoni. Ho già mandato il mio “provino” e mi hanno accettato; certo il mio agente di sorveglianza ha detto che mi devono tenere d'occhio, ma penso che andrà tutto bene.”
“Tu sei un duro. Vincerai sicuramente, Grossa D” assicurò Ox.
“Ti ho già detto che odio quel soprannome. Io mi chiamo Duncan!” ringhiò l'altro.
Duncan non era particolarmente robusto ma alcuni suoi particolari (la maglietta col teschio, il collare con le punte, i piercing e la cresta verde) mettevano Ox in soggezione.
“Potrei anche incontrare qualche bella pollastra durante lo show e in quel caso, farei il bis” rifletté Duncan.
“Non ne sarei affatto sorpreso” ammise Ox.
Poco dopo, la scolaresca ripartì e il ragazzo lasciò la rivista sul tavolo, ma dato che non gli serviva più, non ci fece caso.

Qualche giorno dopo, mentre tutti lavoravano sodo alla fattoria, una delle ragazze addette alla supervisione, anziché fare il suo dovere, si stava facendo filmare con una videocamera.
Il motivo era semplice: la ragazza stava realizzando un provino per il reality ambientato a Wawanakwa e lo aveva concluso dicendo “Se vincerò, userò il premio per rendere il mondo un posto migliore”.
“Figurati- commentò un ragazzo vicino a Gwen- quella la conosco. Si chiama Ann e non le importa niente degli altri: li usa per raggiungere i suoi scopi e poi li getta via quando non le servono più”.
“Spero di non incontrare mai qualcuno come lei” sbottò Gwen
In quella, dopo aver sbolognato il suo lavoro a qualcun'altro, Ann fece per andarsene, ma Gwen la fermò.
“Dove credi di andare?” le chiese
“Ho cose più importanti da fare. Piuttosto, pensaci tu a sistemare questa robaccia” rispose arrogantemente lei, indicando una carriola piena di letame.
Gwen allora, sorridendo deliziata, prese la carriola e rovesciò l'intero carico sulle scarpe nuove di Ann: uno scherzo che divertì tutti, ma che le valse il licenziamento per comportamento indisciplinato.

Qualche giorno dopo, mentre faceva colazione, Gwen vide il postino infilare una lettera nella cassetta della posta.
Mentre prendeva la busta, la ragazza pensò “Sarà certamente una bolletta da pagare”, ma con suo grande stupore, Gwen vide che si trattava di una lettera da parte del network a cui aveva inviato il provino e il suo stupore crebbe ancora di più, quando lesse nella lettera che l'avevano accettata come concorrente.
Quello stesso pomeriggio, Gwen si recò in un ufficio del network a firmare il contratto con le regole dello show e subito dopo, preparò le valige.

Gwen attendeva la barca che l'avrebbe portata all'isola di Wawanakwa senza dimostrare particolare entusiasmo, mentre i suoi familiari e i suoi 3 amici dark la osservavano in silenzio.
E quando la barca arrivò, Gwen prese i suoi bagagli dicendo “Pare che ci siamo”.
“Oh Gwen, abbi cura di te” le disse la madre.
“Mamma, non sono più una bambina” la tranquillizzò lei.
“Vai Gwen! Polverizzali tutti!” la incoraggiò il fratello alzando il pollice destro, mentre i 3 dark annuirono in silenzio.
Gwen si sentì un groppo in gola, ma s'imbarcò senza dire nulla e mentre l'imbarcazione si allontanava, la ragazza si voltò un'ultima volta verso la riva e agitò la mano in un cenno di saluto.
 

FINE

   
 
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