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Autore: Out of this world    04/08/2009    20 recensioni
- Qualche anima pia può spiegarmi perché ho dovuto fare due bambini?! – esclamò Ginevra Weasley, entrando nella camera da letto che condivideva con suo marito, intento a leggere un libro seduto sul letto.
- Ne volevi tre? – domandò con fare innocente Harry Potter, alzando appena il volto dal suo tomo sul Quidditch.

Harry/Ginny senza pretese! :)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Non c’è due senza tre

 

 

- Qualche anima pia può spiegarmi perché ho dovuto fare due bambini?! – esclamò Ginevra Weasley, entrando nella camera da letto che condivideva con suo marito, intento a leggere un libro seduto sul letto.
- Ne volevi tre? – domandò con fare innocente Harry Potter, alzando appena il volto dal suo tomo sul Quidditch.
Ginny gli scoccò un’occhiataccia, mentre si infilava la camicia da notte.
- Fa poco lo spiritoso, Potter! Tuo figlio maggiore oggi pomeriggio ha fatto un volo terribile dalla sua scopa giocattolo!
- Oh, Ginny, si è solo sbucciato un ginocchio! – sospirò Harry, scuotendo la testa.
- Per forza che non si è fatto niente, è caduto su Al!
Era furente, glielo si leggeva negli occhi. Tuttavia, suo marito parve non accorgersene troppo.
- Neppure Al è in stato così confusionale – alzò le spalle.
Ginny cominciò a borbottare fra sé, preferendo non inveire su suo marito. Aveva passato una giornata anche troppo pesante per subirsi un litigio con lui. Fu così che si buttò sul letto, sbuffando rumorosamente.
- Ho caldo – annunciò, con il volto premuto sul cuscino.
- Spogliati – gli suggerì Harry.
- Sì, così facciamo il terzo figlio – sbottò Ginny, per poi rigirarsi a pancia in su.

Rimasero in silenzio per un po’, almeno fino a quando Harry si sporse verso di lei con fare giocoso.
- Come lo chiameremmo il terzo?
- Non ci sarà un terzo, Potter, abituati all’idea.
- Dai! Abbiamo due maschi, io voglio una femmina!
- E io voglio dormire.
Harry scosse la testa, tornando a leggere non del tutto convinto. Ginny intanto, cercando un po’ di frescura fra le lenzuola, si rigirava continuamente. Dopo un po’, Harry ci riprovò.
- Io la chiamerei Lily, se fosse una femmina.
Ginny si immobilizzò.
- Lily… Lily Luna, magari – ripeté pensieroso Harry.

- Me la immagino già, con i capelli rossi e i tuoi occhi.
Non dargliela vinta, Ginny. Non è lui che deve portarsi nella pancia un bambino per nove mesi, sei TU!

- Stavolta potrei prendere dei giorni di ferie, almeno, nel primo periodo dopo la sua nascita.
Ti sta raggirando, Ginny. Non si prenderà proprio nessun giorno dal lavoro per badare al bambino! Non l’ha fatto per James e Al, chi te lo assicuro che lo farà per “Lily”?

- Sai che carina, una femmina? A voi donne non piacciono di più, così potete vestirla e pettinarla come volete?

Chi te lo assicura che sarà poi una femmina, eh, Ginevra? Potrebbe essere un altro maschio! E tu non vuoi più maschi, vero?
- In fondo, ormai, James ha quasi tre anni e Al due, sarebbe il momento perfetto, così non sono né troppo grandi né troppo…
Ginny non ce la fece a sopportare ancora e ancora il marito. Di botto si alzò in piedi sul letto e, sotto il suo sguardo stupito, gli si buttò addosso.
- Smettila! – disse lamentosa, sapendo però in cuor suo che quando suo marito si metteva in testa qualcosa, poi riuscire a non farsi convincere era pressoché impossibile. Harry ridacchiò, mentre l’acchiappava e la stringeva forte a sé.

- Era solo un’idea, non uccidermi, ti prego – le sussurrò con gli occhi che gli brillavano.
- Certo, solo un’idea – bofonchiò Ginny, posando il volto nell’incavo del suo collo.
Harry stava giusto per rispondere, quando la porta si aprì in un cigolio.
James, con il suo peluche preferito in mano regalatogli da Hagrid, li guardò curioso.
- Cosa succede, Jamie? – domandò Harry, mentre teneva ancora stretta a sé sua moglie. James lo fissò un attimo, pensieroso. Poi, dopo essersi morso un labbro, scoppiò in singhiozzi.
- Mi fa male! – pianse forte, mentre toccava il ginocchio che appena qualche ora prima si era sbucciato.
Harry e Ginny sbatterono un paio di volte le sopracciglia, per poi sciogliersi in un sorriso dolce. Ginny si staccò dal marito, per poi andare da James, che ancora piangeva in piedi sulla porta, con il peluche lasciato cadere ai suoi piedi.
- Su, vieni amore – gli disse Ginny, prendendolo in braccio. Proprio in quel momento, però, si accorse di un’altra figura dietro James, appena nascosta nel buio del pianerottolo.
- Cosa c’è, Al? – gli domandò preoccupata. Il bambino la fissò con i suoi occhi smeraldini, per poi alzare le spalle, e superarla per andare da suo padre.
- Qualcuno si sentiva solo – rise Harry, sporgendosi per prenderlo e posarlo accanto a sé sul letto, mentre Al annuiva ridendo.
Ginny, intanto, con James ancora in braccio, lo coccolò un po’, cercando di calmarlo. Quest’ultimo parve un po’ rincuorarsi, anche grazie al papà che aveva iniziato a fare facce buffe sia a lui che a Al, facendoli ridere.
- Fa ancora male? – domandò dolcemente Ginny al suo primogenito, che scosse la testa, recuperando un po’ della sua abituale vivacità.
- Bene! Allora, vieni qua, Jamie, devo chiedervi una cosa! – esclamò entusiasta Harry, mentre James si dimenava fra le braccia della madre per scendere. Quest’ultima lo lasciò andare sul letto.
- Cosa, cosa? – domandò eccitato James.
- Ascoltatemi – cominciò serio, guadagnandosi le occhiate curiose dei suoi due figli.
- Che ne dite… la volete una sorellina?
Ginny si portò una mano al volto.
James, dal canto suo, corrugò la fronte, per poi scuotere energicamente la testa, provocando così ilarità in Ginny.
- Perché no?! – esclamò deluso Harry.
- Perché c’è già Al! – rispose James, alzando gli occhi al cielo, come se fosse una cosa troppo facile da capire.
- Ma lui non è una femmina! – ribatté Harry.
- Io non ne satei situro!
Albus, troppo piccolo per capire la presa in giro, si mise comunque a ridere, mentre Harry tirava al suo fratellino uno schiaffetto delicato in fronte.
- E invece il vostro papà vuole una femmina! Al, sei con me?
Albus Severus rise, battendo le mani.
- Sì! E tu Jamie, la vuoi la sorellina? – Harry fulminò con gli occhi il suo primogenito che, alla vista del suo sguardo minaccioso, saltò in piedi sul letto e cominciò a saltellare.
- Sì, sì, una sciotellina!
Ginny, intanto, aprì la bocca strabuzzata.
- L’hai corrotto! Lui non la vuole! – esclamò indicando James, che saltava ridendo sul letto. Harry alzò le spalle, con la chiara espressione angelica che sua moglie non poteva sopportare.
- Non fare quella faccia, Potter – lo minacciò, puntandogli un dito contro. Quest’ultimo sorrise pacifico, mantenendo intatta la usa espressione.
- Potter, mi sto avvicinando.
- Ti vedo, amore, e so che tu in confronto a Lord Voldemort sei un pasticcino alla panna! Cosa potresti farmi?
Neanche a ripeterlo una seconda volta, Ginny gli si avvicinò correndo con la mano pronta a picchiarlo giocosamente, quando lui, prendendo in braccio prima Albus e poi James in malo modo, corse fuori dalla stanza, fra le risate generali.
- Aiuto, aiuto, un pasticcino alla panna ci rincorre! – lo sentì urlare Ginny, mentre James urlava e Albus continuava a ridere.
Rimasta sola nella stanza, Ginny si ritrovò nuovamente a sospirare. Pensò e ripensò poi, alla fine, quando vide sbirciare spaventati nella stanza James, Albus e Harry con le espressioni più spassose che avesse mai visto, credette di sentire il cuore nel suo petto esplodere di felicità.
- E va bene, Harry! Metti a dormire i tuoi uomini, io intanto, visto il caldo insopportabile, mi leverò la camicia da notte!
In quel momento, un Harry Potter molto veloce, scaraventò i suoi figlioletti a letto.

 

 

Cosa si può fare in un giorno particolarmente iniziato male, statisticamente noioso e scientificamente caldo? La mia seconda short-fic su Harry/Ginny, naturalmont *___*
In questo periodo mi è tornata la malinconia di Harry Potter, che ci potete fare? Quest’idea mi è venuta ieri sera nel letto, pensando: “ma quella povera crista di Ginny, tre figli doveva sfornare? Lei era così entusiasta? Ed è venuto fuori tutto ciò.
Spero comunque che vi sia piaciuta! Detto questo, bye bye e buon proseguimento di vacanze a tutti =)

  
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