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Autore: Misterius Fan    23/01/2020    1 recensioni
Una paladina strappata dal suo mondo e catapultata nel nostro pianeta in un contesto futuristico. E che le vada o no, ne e da tempo diventata la sua guardiana.
Genere: Azione, Science-fiction, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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6.

Fine delle formalità, ritorno alla normalità

 
<< I metodi d’interrogatorio che avete elencato non sono tanto diversi da modi di fare dell’Agglomerato >> urlò uno
 
<< Bada che così facendo non ricaveremo un ragno dal buco e non avremo modo di sapere dove si nascondono >> ribatté un altro
 
<< Ciò però non giustifica che tra le torture usate pure quelle sessuali per far parlare i prigionieri dell’agglomerato, tra l’altro catturati dalla qui presente Nana >> prosegui orripilata Mikoto indicando Nana che se ne stava in un angolo della stanza dove si teneva il meeting posta in braccia conserte e in silenzio.
 
<< E con ciò suggerisci di ammorbidire il tiro col rischio di rimanere al buio mentre loro rimangono a piede libero >> le urlò contro un altro capo-Area
 
<< A me non me ne frega nulla dei metodi. Voglio i risultati che ci garantiscono di cancellarli entro la fine dell’anno >> intervenne Yoshitsugo
 
<< E perché tutta questa fretta? >> gli domandò uno dei presenti
 
<< Per una motivazione personale, che coincide con un altro dei punti di questo raduno >> rispose per poi alzarsi e continuare << Come sapete, solo i qui presenti in questa stanza, più qualche altro contatto all’esterno, sanno della mia vera natura aliena. E con ciò…. Abbiamo trovato il modo di ritornarci >> e tutto un tratto tutti i presenti tesero l’udito alla massima attenzione >>
 
<< Che intende dire ? >> domandò una delle poche capo-Aree presenti
 
<< Per il semplice fatto che…. Annuncio che l’anno prossimo darò la dimissioni >>
 
Prevedibilmente, i presenti rimasero allibiti
 
<< E IMPAZZITO? >> sbraitò uno dei presenti
 
<< Affatto. E ciò riguarda il metodo che dicevo prima. Il progetto Lilium >>
 
A Nana gli sfuggi un sorriso per il semplice fatto che fu lei a proporre quel nome
 
<< La prima nave spaziale a viaggiare a velocità superiori alla luce mediante una spaccatura dimensionale e raggiungere così pianeti ancora sconosciuti. E il pianeta di destinazione e già deciso…. Il mio pianeta di origine Daite >>
 
Il progetto, esposto ai presenti da suo padre, per Nana era frutto di un obiettivo ambizioso quanto egoistico: spendere risorse e denaro per una persona sola persona e un solo obbiettivo: riportare la sua ragazza Lyna sul suo pianeta di origine sfruttando il fenomeno delle spaccature dimensionali, riprodotti artificialmente, su una nave  in modo da poter raggiungere Daite mediante le coordinate spaziali conosciute da suo padre.
 
<< Quindi e per questo che vuole annientare questo gruppo criminale entro l’anno prossimo >> osservò uno dei presenti
 
<< Proprio così >> rispose Yoshitsugo al suo interlocutore << ci sono domande >>
 
<< Ne ho una io papà >> disse all’improvviso Nana << GIU LA TESTA >> e ci fu il finimondo
 
Tutt’un tratto le vetrate della stanza del raduno che offrirono il panorama esterno vennero infrante da dei colpi laser verdognoli partiti da degli androidi dalla pelle nera e armati di corazze di colore blu e pistole laser entrati poco dopo. Nana non ci pensò due volte a intervenire
 
<< EEEEEEEEEEEEEVVVVVVVVVVVVVOOOOOOOOOOOOOOOKKKKKKKEEEEEEEEEEEEEE >> intonò mentre un coro invisibile rispose << AAAAAAAAALLLLLLLLLLLTTTTAAAAAAAAAAAAIIIIIIIIIIIIRRRRRRRRRRR >> e una gigantesca figura femminile dalle orecchie a punta e dalle ali appuntite appare dal suo artefatto per poi circondarla e rivestendola con un’armatura: Fairy era apparsa
 
<< Grazie ragazzi. Mi stavo per annoiare >> e, armatasi delle sue pistole laser gemelle, si gettò in un’autentica sparatoria da saloon contro gli assalitori.
 
Mentre la figlia si divertiva, Yoshitsugo guidò i presenti verso un area sicura mentre s’impegnava a centrare con una delle armi degli assalitori rubata poco prima i nemici ma due sgherri dell’Agglomerato Ade gli sbarrarono la strada.
 
<< Fermo dove sei e ti prometto che la tua fine sarà veloce e indolore >> disse il primo vestito con armatura bianca e lame energetiche ambo le mani
 
<< Tutti i pezzi grossi in un luogo solo. Tolti di mezzo loro, il caos politico/sociale farà il resto >> continuò l’altro, un omone tutto muscoli con pochi aree coperte di piastre di corazze rosse
 
<< Peccato però che avete fatto un errore >> disse Yoshitsugo mentre tirò fuori da una delle sue medaglie una gemma grigio pallida << Puntare sulla persona sbagliata >>
 
L’uomo sparò con l’arma al soffitto facendolo crollare in modo da distrarre i nemici e quindi avere il tempo di agire. Alzò il braccio con l’artefatto in mano in alto e intonò
 
<< EEEEEEEEEEEEVVVVVVOOOOOOOOOOOOOOKKKEEEEEEEEEEEEEE >> e un coro invisibile rispose mentre la spaventosa figura di un angelo scheletrico apparve per poi circondarlo << AAAAAAAAAAALLLLLLLLLLLLLLUUUUUUUUUUUUUDDDRRRRAAAAAAAAAAAA  >> e da esso uscì una figura in armatura d’argento armata di fioretto
 
L’omone caricò di energia rossa un pugno nel tentativo di colpirlo in pieno ma si ritrovò l’intero braccio reciso da una semplice stoccata da parte di Yoshitsugo. L’avversario non ebbe il tempo di accorgersi della perdita e urlare di conseguenza che si ritrovò con la faccia tagliata in tre. In soli 5 secondi, il primo nemico era eliminato.
 
<< Tsk, inaffidabile >> commentò seccato il tipo in armatura
 
<< No, semplicemente scarso >> ribatté con calma Yoshitsugo
 
<< Ma con me andrà diversamente >>
 
<< Vedi di farmi divertire almeno >>
L’avversario in armatura bianca si lanciò con le armi in pugno e cominciò a mulinarle all’impazzata contro Yoshitsugo, ma per lui tale velocità, ai suoi occhi, era come un filmato al rallentatore. Tutti quei colpi di lama vennero parati con semplici movimenti di fioretto e, approfittando di un affondo disperato dell’avversario, generò un apertura e con stoccate velocissime lo passò da parte a parte uccidendolo.
 
<< Uff… troppo facile >> commentò seccato
 
Nana, nel frattempo, aveva tolto di mezzo gli androidi e si accorse da fuori di un mezzo volante.
 
<< Immagino che vengano da li. Meglio assicurarsi che non ne arrivino altri >> pensò la ragazza in modo analitico mentre unì le sue pistole in un fucile di precisione << Bersaglio inquadrato. Bang! >>  e il colpo partito centrò in pieno il mezzo distruggendolo e facendolo precipitare in mare.
 
Tolti di mezzo i rispettivi avversari, e assicuratosi che non ce ne fossero altri nascosti, padre e figlia si de-trasformarono e si ricongiunsero con i capi-Area, messi al sicuro da Mikoto
 
<< Come e andata? >> disse Mikoto preoccupata mentre abbracciò i due
 
<< Una passeggiata >> disse Nana mentre cercò di liberarsi dalla presa della matrigna e, nel frattempo, i presenti risero per lo spettacolo.
 
Il giorno dopo, il meeting riprese e si parlò di tutte le seccature politiche/economiche che davano non poco fastidio a Nana. Ma la seccatura stava per finire. Qualche ora dopo Nana e il padre Yoshitsugo erano pronti a lasciare l’albergo per andarsene. E non erano i soli
 
<< Vengo con voi >> disse Mikoto mentre li raggiungeva di corsa
 
<< Non rimani par l’appetitivo di chiusura? >> disse Yoshitsugo incuriosito
 
<< Mi seccava e quindi ho deciso di tornare con voi >> disse lei con fare deciso
 
<< In tal caso… >> intervenne Nana << va bene. Sarebbe come se fossimo una famiglia >>
Mikoto, eccitata, non riuscì a trattenersi a spupazzarsi per l’ennesima volta la figliastra.
 
Il viaggio di ritorno fu per ceti versi più rapido di quello di andata ma, una volta che il modulo di trasporto Area raggiunse l’Area Legge, Yoshitsugo dovette congedarsi subito. Arrivati alla stazione dell’Area 1 trovarono al bancone degli arrivi…. Lyna. Una volta che Nana fu nel suo campo visivo, Lyna agitò le mani e la chiamò a gran voce
 
<< Nana >>
 
Quest’ultima, nel vedere Lyna, non riuscì a trattenersi e le corse incontro abbracciandola
 
<< Ooooff…. Ti sono mancata vero? >> disse Lyna col fiato mozzato mentre accarezzò la ragazza per i capelli
 
<< Dovrei dire la stesa cosa per te Lyna. >>
 
Le due ragazze risero felici mentre continuarono a farsi le coccole a vicenda, mentre Mikoto osservo divertita la scena.
 
<< Quindi lei sarebbe Lyna? Voglio proprio conoscerla >> pensò lei mentre si avvicino in direzione delle ragazze, per quanto seccata all’idea di doverle interrompere .
 
Ignare che Mikoto era in procinto di approcciarsi a loro, le due ragazze, sempre rimanendo calorosamente strette, cominciarono a farsi domande:
 
<< Che hai fatto in questi giorni? Ho saputo che nel Settore 25 hai messo a cuccia un bestione >>
 
<< E tu invece? Ti sei messa a sgominare un attentato in un Albergo >>
 
<< Ha parlato quella che odia vedere i Telegiornali perché dicono solo brutte notizie >>
 
<< Infatti e tutta colpa degli schermi televisivi. Ad ogni angolo svoltato me ne capitava sempre uno di mezzo che trasmetteva l’ultim’ora. >> e, istintivamente, poggio la sua fronte in quella di Nana, incurante della folla che poteva vederle << ma conoscendoti sapevo che non avrei avuto nulla di cui preoccuparmi >>
 
<< Io invece ti vedevo rannicchiata in un angolo a disperarti per la solitudine, ma a quanto pare mi sono preoccupata per niente >>
 
<< Non per interrompere le vostre carinerie ma mi sembra giusto fare le presentazioni >> disse Mikoto alle spalle di Nana spaventando le due ragazze.
 
Lyna, vedendo la donna, rimase leggermente colpita dal suo fascino. Poi era scesa insieme a Nana, quindi dedusse che era una sua conoscente
 
<< Ah… lei sarebbe…. ? >> domandò Lyna
 
<< Mi pare giusto fare le presentazioni >> intervenne Nana per lei << Lyna, lei e la mia matrigna Mikoto Nakatani. Mikoto, lei e Lyna Takahashi…. La mia ragazza >> concluse con un po d’imbarazzo l’ultima frase
 
<< Nana… così d’improvviso… >> esclamò imbarazzata Lyna per aver rivelato senza mezzi termini della loro relazione ma Mikoto la tranquillizzò
 
<< Va tutto bene. Sono già al corrente. Dunque saresti tu Lyna vero >> e si avvicinò a lei mettendole le mani al viso e avvicinandosi per studiarla, con lieve imbarazzo della ragazza << Sei carina lo sai? >>
 
<< Spero che non sia  quella che chiamano una MILF >> pensò Lyna sudando freddo per i suoi atteggiamenti libertini a riuscì a rispondere con calma << L.. la ringrazio, signorina Nakatani >>
 
<< Puoi chiamarmi semplicemente Mikoto >> le rispose lei sorridendo << Ci tenevo a ringraziarti per aver salvato mia figlia in alcune occasioni >>
 
<< Quindi lei sa che io…. >> intervenne Lyna tutta rigida in volto
 
<< Tranquilla. Il tuo segreto e al sicuro. Chiunque da il suo contributo e ben accetto nelle nostre fila >>
 
<< In tal caso…. Si figuri >> concluse lei sollevata
 
Mikoto si allontanò da Lyna e fece per allontanarsi ma non prima di voltarsi in direzione delle ragazze
 
<< Rimarrei a chiacchierare con voi un po’ di più ma il dovere mi chiama. Vi auguro una buona serata >> e, dopo un inchino formale, lasciò la stazione
 
Anche le ragazze fecero un inchino formale in segno di risposta e, una volta sole, fecero per prendersi per mano e uscire a loro volta
 
<< Dunque Lyna…. che hai fatto in questi giorni ? >> domandò Nana in segno di curiosità
 
<< Ah… beh ecco, e successo che…. >>
 
Il resto della serata fu di fatto dedicato alle giornate in solitaria di Lyna, inclusa quella con la prof.ssa Yukari. Nana però decise di non rivelarle del progetto Lilium per un motivo ben preciso: farle una sorpresa.
 
<< Ehhhh furbetta >> commentò sarcastica Nana mentre picchiettava la testa di Lyna e quest’ultima si fece scudo con il cuscino (avevano deciso di dormire insieme per quella notte) << Com’e stato farsi baciare da una persona più grande di te, cara la  mia libertina? >>
 
<< Diciamo che… e stato difficile starle dietro mentre cercavo un apertura per liberarmi >> rispose lei imbarazzate mentre ripensava a quell’episodio << ma la verità e che… non era la mia prima volta >>
 
Sorpresa da quella rivelazione Nana aumentò la sua curiosità
 
<< Davvero? E quando e successo? >>
 
<< Nel mio periodo a Daite. Direi che è il caso che cominci a raccontarti di me >>
Nana sobbalzò. Finalmente aveva l’occasione di conoscere di più la sua ragazza e quanto accaduto prima che arrivasse, seppur forzatamente, a lei.
 
<< Ma prima, Lyna…. essendo rimaste separate per 4 giorni, non credi che mi meriti qualcosa? >>
 
Lyna, intuendo la richiesta, fece un sorriso furbo prima di risponderle
 
<< Uff… sei proprio affamata di queste cose, vero? >>
 
Avvicinatesi l’un l’altra, le due ragazze si diedero un bacio. Seppur per 4 giorni, venne percepito come se fosse passato molto più tempo. Concluso quel momento di passione, Lyna prese la parola
 
<< Dunque… da dove potrei cominciare? >> e cominciò a raccontare a Nana della sua vita su Daite
 
 
Note dell'autore: Il passato di Lyna, verrà raccontato nel raconto Sorrow Angel: In that time che scriverò prossimamente 
   
 
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