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Autore: My fair lady    23/01/2020    0 recensioni
Sono belli, sono uniti, sono divertenti, sono incasinati. Sono amici. Sono gay. Sono i personaggi di questa storia. Imparerete ad amarli.
Genere: Commedia, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Premessa: 
Questa storia è scritta in maniera molto visiva, e più che un racconto, la considero quasi più una serie tv. Infatti ci sono molti dialoghi. E' una mia scelta personale, ed è il mio modo di scrivere. Ovviamente dove posso, voglio cercare di migliorare, ma non voglio snaturarmi. 
All’interno ci sono alcune parolacce, e alcune descrizioni soft di scene sessuali, ma proprio come in tv, non mostro mai l’amplesso completo. Non è una storia porno.
Alcune situazioni sono state ispirate da serie come “The L Word” e “Queer as folks” ma non ci sono personaggi presenti in questa serie.
 
 Pilot
 
"Hai due minuti per rompermi il culo con i tuoi problemi, Max"
Tre amici erano seduti sul tavolo di un pub, il Galaxy, che andava molto di moda tra i gay di New York.
Max ironizzò "Non bastano due minuti per rompertelo."
John rispose "Allora te ne concedo quattro."
"Ho problemi con il tipo con cui mi vedo ultimamente.... Mi tratta come fossi la sua ragazza. Vuole offrire sempre lui, e a letto…uff… meglio non parlarne. È vero che mi piacciono gli uomini ma sono gay. Sono un uomo. E voglio essere trattato da tale."
John era chiamato da tutti Tato, da Little Potato, come lo chiamava Alex quando si conobbero, e che ormai era diventato il suo nome ufficiale. 
Dave, il suo fidanzato sorrise "Beh, sempre meglio di essere soli, no?"
Max sbuffò "Che cosa potevo aspettarmi da uno che si faceva Alice Band?"
Tato rise più forte "Oh mio dio, si scopava un transessuale? Adesso è tutto più chiaro"
In quel momento un quarto giovane uomo si unì al trio, e si sedette con il morale a terra.
"Ciao ragazze. Ordinatemi qualcosa di forte."
John guardò Alex, il suo migliore amico e chiese "Beh, che è successo?"
"Lucas. Si è addormentato sul più bello...."
John scosse la testa "Che tristezza permettere a dei partner sessuali di condizionarvi la giornata. Fortunatamente io ho chiuso con i rapporti occasionali." e strinse la mano a Dave.
"Non siamo mica tutti così fortunati a trovare l’uomo perfetto." rispose Max "A me non sembra che Dave ti abbia mai deluso sessualmente, a giudicare dalla faccia soddisfatta che hai sempre. Allora non sai cosa si prova ad essere frustrati."
"Come se non avessi avuto anche io la mia quota di relazioni fallimentari"  sbuffò John. Lui e Alex si guardarono a vicenda e dissero all’unisono "Jeremy!"
John annuì "Proprio a lui pensavo. Comunque, ricordatevi che tra tre giorni abbiamo la cena mensile."
Max sbuffò seccato "Ma perché ci tieni a queste stupide cose? Ci vediamo praticamente sempre. Anzi. Forse avremmo bisogno di vederci di meno." poi guardò Alex "Stavo pensando di andare tra poco al Diablo. Che fai, vieni?"
Alex sorrise "Non rifiuterei mai. Venite anche voi pappagallini?"  chiese il ragazzo moro guardando la coppia.
Dave sorrise "Per me va bene. Che facciamo Tato?" chiese guardando il fidanzato.
John scosse la testa "Assolutamente no. Tu sei un bocconcino troppo appetibile. Non mi va di vedere gente strusciarsi su di te. Dopo devo pulirti prima di utilizzarti." ironizzò. "Persino Alex e Max che sono come dei fratelli riconoscono che sei attraente. Sentite, vi piacerebbe fare sesso con Dave?"
Max e Alex si guardarono e risposero all’unisono "Certo che no, tesoro. Non è il nostro tipo, e poi lui sta con te"
"Ragazzi…risposta sincera." disse John.
Max rispose "Me lo farei eccome." Alex annuì "Si, vorrei cavalcarlo fino a…ehm no?"
Dave guardò allibito quelli che credeva essere i suoi migliori amici qualche secondo prima, e invece ora aveva scoperto essere dei pervertiti.
Poi si rivolse al suo fidanzato che lo guardava con aria di trionfo come a dire 'te l’avevo detto' e il biondo sorrise "Sei tremendo…ma è per questo che ti amo."
E così si baciarono di nuovo.
Max fece una smorfia disgustata, e Alex lo imitò. "Uccidetemi se faccio la vostra fine."
Dave rispose "Non è così male, fidati."
Max iniziò ad alzarsi e mise sul tavolo dei soldi. Alex fece lo stesso.
Tato sorrise "Buon divertimento. E fate i cattivi, mi raccomando. E Alex…voglio il solito Selfie!"
Alex strizzò l’occhio.
Tra i due c’era una vecchia abitudine, nata molti anni prima, che ogni volta che uno dei due rimorchiava, doveva fare una foto del fortunato con il cellulare e mandarla all’altro. Anche se ormai per John era finito il tempo del rimorchio, per Alex no. Erano passati dal mandarsi gli MMS, ai selfie su Whatsapp.
Dopo che i due se ne andarono, il biondo si rivolse all’uomo dai capelli castani e gli occhi verdi e chiese "Andiamo a casa o vuoi fare un giro?"
Tato guardò il suo compagno con un’espressione indecifrabile. A volte, a John capitava di pensare al fatto che Dave fosse troppo per lui. Lui non era quel tipo di bell’uomo che faceva girare gli altri. Era più il tipo di uomo mulatto con un po’ di chili in più che passava sempre in secondo piano. Dave invece sembrava un attore.
"A cosa pensi?" chiese Dave.
John scosse la testa "A niente. Al fatto che ti amo."
Dave sorrise "Anche io ti amo."
  
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