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Autore: Khailea    23/01/2020    0 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo: 
Jack 
Daimonas 
Ailea
Khal 
Lighneers 
Zell 
Astral 
Lacie 
Hope 
Grace 
Milton 
Seraph 
Alexander 
Johanna 
Samantha 
Nadeshiko 
Ayame 
Ryujin
Yume
Cirno
Vladimir
Annabelle
 
 
 
 
Terminato l’intervallo gli studenti, seppur di malavoglia, non impiegarono troppo tempo a tornare alle proprie classi.
Tra i vari professori in carico a quell’ora il gruppo aveva il professor Anshu, di geografia. L’uomo si presentava come una figura dalla corporatura snella ed alta, con dei capelli marroni impomatati all’indietro e degli occhiali senza bordi che si sistemava frequentemente.
Era vestito con un abito sul color castagna a quadri, ed era già in piedi ad aspettare tutti gli studenti.
-Questo sa già di scopa nel sedere.-
Commentò Ayame facendo ridacchiare Nadeshiko, mentre tutti si misero a sedere, e solo a quel punto il professore iniziò a parlare.
-Forse vi farà ridere vedere un professore che si comporta come tale, ma vi conviene farci l’abitudine. Al contrario dei miei colleghi io non metterò in ridicolo la mia professione vestendomi come se andassi al bar, ma nemmeno approfitterò della mia posizione punendovi immeritatamente, solo per divertimento.-
-E QUESTO E’ IL TUO PRIMO GRANDE ERRORE.-
L’urlo proveniva da un’altra classe, ed era chiaro appartenesse al professor Zero. Si udì poco dopo anche un profondo tonfo, che si sarebbe potuto attribuire alla sua assistente Reika che aveva tentato di colpirlo per l’urlo esagerato fatto, ma il professor Anshu non ci badò.
-Non datemi motivo per avercela con voi ed andremo d’accordo. Ora, possiamo iniziare la lezione.-
Concluse l’uomo, voltandosi per iniziare a scrivere alla lavagna.
-Almeno il professor Zero sembra divertente.-
Sussurrò intanto Cirno ad Ailea. Non avendo partecipato a molte lezioni non poteva sapere che genere di professore fosse l’altro, ma si basava solo sulla buffa interruzione di prima.
-Vedi che in un’ora cambi idea facilmente.-
Ribatté l’altra, che aveva avuto vari problemi proprio a causa del professor Zero.
-Però questo tizio è così noioso!-
Sbuffò in risposta Cirno sdraiandosi quasi completamente sul banco.
-Fino a quando la sua materia è più o meno facile mi va bene.-
-Oooh ma dai! Ed io credevo che fossi tosta.-
A quell’affermazione Ailea si voltò, guardandola torva.
-Come scusa?-
-Sembri una secchiona così.-
Rispose l’altra con un sorrisetto scaltro. La stava provocando per passare un po’ il tempo, ma non voleva offenderla.
-A chi hai dato della secc…ouch!-
Seraph, alle spalle delle due, aveva preso due grossi libri e li aveva tirati in testa ad entrambe.
-Silenzio.-
Sicuramente se non l’avesse fatto Ailea si sarebbe messa a litigare con Cirno, quindi in un certo senso aveva evitato ad entrambe che il tempo della loro punizione aumentasse.
-Secchione…-
Borbottò comunque l’azzurra massaggiandosi il capo. Nel frattempo il professore, finito di scrivere le basi alla lavagna, aveva iniziato una breve spiegazione.
Per il momento gli alunni si stavano comportando in maniera diligente, scrivendo in silenzio ed ascoltando attentamente, e tra questi c’era in particolare Khal.
La sua attenzione però venne interrotta da un piccolo foglio di carta, lanciato da una ragazza non molto distante da lui, su cui era scritto il suo numero di telefono.
A quanto pare nemmeno gli esami imminenti riuscivano a far contenere alcune di loro, ma non importava, ai suoi occhi erano solo spazzatura, e per questo buttò immediatamente il biglietto.
La lezione nel complesso passò molto rapidamente, ed ormai rimanevano solo le ultime due ore di lezione, ma quando la classe fu ormai vuota Ailea prese la mano del proprio ragazzo, fermandolo.
Il suo sguardo sembrava nascondere una forte irritazione, e questo lui l’aveva subito notato.
-Va tutto bene Ailea?-
-Cosa c’era scritto in quel bigliettino?-
L’aveva notato molto facilmente, ma non era riuscita a guardare cosa ci fosse all’interno.
Tutto ciò che aveva visto era quella ragazza ammiccare verso Khal.
-C’era il numero di telefono della ragazza che me lo ha lanciato. Ma l’ho subito buttato.-
Rispose lui provando il forte desiderio di schiacciare la testa a quella ragazza.
Se anche solo una piccola cosa poteva rovinare la relazione con Ailea allora non aveva il diritto di esistere.
-Tu però non me lo hai detto. Se qualcuno mi scrivesse il suo numero non vorresti saperlo?-
Solo l’idea lo riempiva di un forte odio, ma capiva le sue motivazioni.
Infondo anche lui avrebbe voluto sapere ogni singolo dettaglio delle giornate di lei.
-Mi dispiace, in futuro non ti nasconderò più nulla.-
Rispose quindi mostrandosi sincero, anche se sapeva bene fosse una bugia.
C’erano cose che, almeno per il momento, non era il caso di dirle.
-Grazie, voglio fidarmi di te.-
Disse infine Ailea, sempre tenendogli la mano, e procedendo verso la palestra, dove si sarebbero tenute le ultime due ore di quella giornata.
Tutti gli studenti della classe erano già pronti ed in fila all’esterno, perché oltre alla professoressa Dumb c’era anche il preside.
La sua figura certo bastava, come quella di altri professori, ad ottenere l’assoluto silenzio.
Portava come suo solito dei capelli castano scuri pettinati all’indietro, che gli arrivavano poco sotto le spalle, ed era vestito con un completo nero.
I suoi occhi, dello stesso colore, non degnavano di uno sguardo gli studenti.
-Buon pomeriggio. Avrete già sentito dai professori le modifiche che sono state apportate alla struttura delle lezioni, ma non c’è solo questo che dovete sapere.-
Disse l’uomo iniziando il suo discorso, che probabilmente portava avanti dalla mattinata per ogni classe.
-Inizieremo dal regolamento studentesco, che alcuni di voi sembrano aver dimenticato. Questa scuola vuole allenare non solo la vostra mente, ma anche il vostro corpo, quindi vi è concesso lottare tra di voi e ferirvi a qualsiasi livello. Non abbiamo bisogno di deboli tra noi.-
Già l’argomento metteva in ansia alcuni degli studenti. Johanna ad esempio non riusciva a capire il bisogno di una simile regola. Per una come lei poi, che si concentrava molto sullo studio ma non era violenta, se fosse incappata in una lite con qualcuno sarebbe stato un grosso problema.
Per molti altri invece ciò rendeva la scuola solo più adatta a loro.
-Solo perché potete lottare tra voi non significa però non abbiate delle regole. La principale è che se proverete anche soltanto ad agire contro un professore verrete immediatamente espulsi. I professori poi potranno disporre di voi a proprio piacimento durante le lezioni, ciò significa che sono autorizzati ad usare la forza su di voi e ad imporre le punizioni che più preferiscono. L’unica tutela che avrete da questa scuola sarà la morte e la violenza sessuale, di questo non dovrete preoccuparvi in alcun modo in quanto siamo adeguatamente equipaggiati ad assicurarci la vostra sicurezza. Potete, se desiderate, saltare le lezioni, anche se nulla toglie i professori possano attuare delle ritorsioni, ma non potete in alcun modo interrompere le lezioni e sarete obbligati a frequentare gli esami. Non sono ammessi poi atti di vandalismo all’interno della scuola, e l’uniforma, come i libri, andranno rigorosamente tenuti in buone condizioni. Voglio oltretutto ricordarvi che i professori, per quanto possano punirvi o trattarvi come preferiscono, rimangono comunque professori e sono pagati per insegnarvi, ciò significa che potrete chiedere loro qualsiasi cosa riguardo le lezioni per avere un aiuto da loro, che otterrete di certo.-
Erano molto specifici almeno, anche se non erano cose che già gli studenti non sapevano.
-Questo è quanto. Spero per voi che passerete gli esami, ed a proposito…passandoli la scuola vi garantirà una somma di denaro per ristrutturare, se desiderate, i dormitori e gli appartamenti. Buona giornata.-
Quell’ultima parte del discorso accese l’attenzione di molti di loro.
Poter sistemare la propria stanza senza spender i propri soldi era allettante, ed era un incentivo in più, se già la bocciatura non fosse bastata.
Al termine del discorso l’uomo si allontanò, e la professoressa prese il comando.
-Bene rammolliti! Datevi da fare iniziando con venti giri di campo! Non permetterò a nessuno di voi di fallire i test fisici! Via! Via! Via!-
Tutti quanti iniziarono immediatamente a correre, ciascuno mantenendo il proprio passo, ma certi volevano fin da subito strafare, e tra questi c’era Cirno, che si stava mettendo a fare addirittura le piroette.
-Arriverai alla fine senza fiato così.-
L’avvisò Ryujin, dopo che avevano finito il primo giro di campo.
-Siamo stati seduti fino ad ora! Volevo tanto sgranchirmi le gambe!-
Disse la ragazza esultando, improvvisando pure un ballo russo mentre correva per far vedere quanto era piena di energie.
-Certo è impressionante così…-
Commentò Vladimir, anche lui vicino.
-Vuoi che ti insegni?-
Chiese la ragazza raggiungendolo, ma lui per tutta risposta rallentò esponenzialmente, fino a finire in fondo alla fila.
Qui c’erano Ailea, Hope e Johanna. Tutte e tre sapevano bene che una corsa così sarebbe stata molto pesante, soprattutto per la prima, quindi volevano evitare di svenire dopo i venti giri.
-Come mai hai rallentato così all’improvviso Vladimir?-
Chiese Johanna confusa.
-Volevo evitare una lezione di Cirno.-
-Voleva insegnarti a correre?-
Scherzò Hope guardandolo, ma quando lui annuì ne fu leggermente sorpresa.
-Oh…beh almeno può sfogare le sue energie qui.-
-Non è la sola.-
Disse Ailea, mentre venivano superate ancora una volta da Lacie.
-Nyaa sono velocee!-
Come Cirno anche lei non vedeva l’ora che arrivasse l’ora di ginnastica, e dopo il discorso del preside, al quale lei non aveva prestato molta attenzione, era subito scattata come se non lo facesse da anni.
-Nyaaa coraggio! Corriamo come gatti imbizzarriti nyaa!-
-Caspita, vorrei avere io la tua energia.-
Disse Annabelle, in un momento in cui era vicine. Sentendola la ragazza subito rallentò, prendendole la mano.
-Ma puoi! Basta correre con tutto il fiato che hai in corpo e gridare nya nya nya!-
Per lei era molto facile farlo, ma già quando aumentò la velocità per Annabelle fu difficile starle dietro.
-R-rallenta! Inciamperò così!-
Soprattutto per la coda, che la intralciava un po’ aveva rischiato già un paio di volte, ma alla fine non riuscì ad evitarlo e si sbilanciò all’ultimo momento.
Era certa che sarebbe caduta, finita travolta dagli altri studenti, ma sentì qualcuno sollevarla, e con garbo rimetterla in piedi.
-Uh?-
Quel qualcuno era Lighneers.
Il ragazzo non aveva pianificato d’aiutarla, ma siccome era vicina a lui nel momento in cui era scivolata aveva rischiato di caderle addosso, e lui per evitare di venir trascinato l’aveva sollevata e messa in piedi.
Senza dir niente poi il ragazzo aveva aumentato la propria velocità,  in modo da non dover parlare con lei.
Non aveva voglia di far amicizia, era stato solo un caso.
-Che gentile.-
Disse però la ragazzina con un sorriso.
-Non farti fregare nya. E’ un brontolone.-
Disse tuttavia Lacie, indicando Lighneers che svoltò l’angolo della palestra.
-Non ci ho ancora parlato, quindi non so dirti se hai ragione.-
Ribatté Annabelle, che preferiva non giudicare un libro dalla copertina.
-Non per intromettermi, ma Lacie ha in parte ragione. Lighneers, così si chiama il nostro amico, in questi ultimi giorni si è comportato in maniera molto brusca con tutti. Forse il fatto ti ha aiutata è un segno che il suo umore sta migliorando.-
A parlare era stato Ryujin, che non apprezzava parlare alle spalle di nessuno, quindi quando Lacie aveva fatto quell’osservazione aveva preferito correggerla.
-Beh, spero di conoscerlo meglio allora prima o poi.-
Disse infine la rossa con gentilezza, ma sentiva come una specie di brivido freddo lungo la schiena…questa sensazione era data sicuramente da Ayame, che correndo non molto distante da lei aveva visto tutta la scena.
-Dannata mocciosa…sarei dovuta cadere io sul mio amoruccio…-
Brontolò a denti stretti, mentre manteneva un passo pacato.
-Ancora problemi di cuore Ayame?-
Yume vedendola non ci aveva messo molto a capire il motivo del suo malumore, e visto le piaceva sempre il gossip non aveva tardato ad arrivare.
-Voglio essere io a cadere su Lighneers! Non quella ragazzina!-
Non avendo visto la scena Yume non riusciva ad intuire a cosa si riferisse, ma almeno aveva capito cosa voleva fare.
-Beh, allora è facile. Fai come me.-
Nel giro di un secondo Yume individuò uno dei ragazzi carini della classe, e raggiungendolo lo afferrò per un braccio, facendolo cadere a terra assieme a lui e finendogli sopra.
-Oh, scusami…però niente male come posizione…potremmo replicarla?-
-Tiratevi su voi due! Muovetevi!-
La professoressa Dumb non dava certo il tempo per riposare, e così entrambi si videro costretti a rialzarsi, ma almeno Yume aveva dato un chiaro esempio ad Ayame.
-Sei sicura di voler far così?-
A porre quella domanda era stata Milton, ed incuriosita Ayame, senza dir nulla, le diede il tempo per spiegarsi.
-Lo so noi non parliamo molto, ma so anche quanto tieni a Lighneers. Tuttavia…se i metodi che hai usato fino ad ora non funzionano per farlo innamorare non è il caso di cambiarli?-
-Oh…-
Effettivamente aveva usato sempre e solo una strategia diretta ed a stampo sessuale.
Magari Lighneers era ancora vergine?
Il pensiero di prendere la sua purezza lo eccitava ancor di più, ma allo stesso tempo le fece pensare forse era il caso d’andarci più piano.
-Vedrò cosa fare. Io sono questo infondo…però grazie.-
Milton rispose solo con un sorriso, felice di non averla offesa.
-Non pensavo fossi una sostenitrice della ship Ligame.-
Ridacchiò intanto Jack che aveva sentito la conversazione tra le due, anche se fino ad ora era sempre rimasto vicino a Daimonas per assicurarsi nessuno lo infastidisse.
-Non mi definirei così, però almeno se usa dei metodi più gentili magari Lighneers non si arrabbierà.-
Spiegò subito Milton guardandolo.
-Non penso smetterà mai di provare.-
Commentò Daimonas tenendo il capo basso. Per lui una semplice corsa di venti giri era molto semplice, ed erano già arrivati a metà ormai.
-Su questo lo credo anche io. Dicono la speranza sia l’ultima a morire, ma non hanno mai visto l’amore che prova quella ragazza.-
-Io userei il termine ossessione.-
Zell si era intromesso nel discorso involontariamente quando aveva sentito l’ultimo commento di Jack.
Non voleva assolutamente spettegolare, però avevano tutti ragione a pensare Ayame non si sarebbe mai arresa.
-Sarebbe bello però pensare che un girono ci sarà qualcuno che potrebbe amarmi così tanto.-
Disse Milton con riferimento al futuro.
-Sono cose a cui non penso. Se accade bene, altrimenti c’è altro a cui pensare.-
Rispose invece Zell, placando una conversazione su un simile argomento.
Jack intanto era stato stranamente in silenzio, e se qualcuno si fosse voltato avrebbe potuto notare che aveva iniziato a fissare Daimonas…non appena questo ricambiò lo sguardo però lo distolse subito.
-Va tutto bene Jack?-
-Sì, volevo solo assicurarmi non fossi stanco!-
Rispose l’altro con una punta d’agitazione.
-Grazie, sto bene comunque.-
-Grandioso!-
Improvvisamente il ragazzo si sentì molto teso, ma quando venne superato sia da Seraph che da Grace poté cambiare argomento.
-Ehi, non stanno andando un po’ troppo velocemente?-
Chiese infatti agli altri, e trovò la risposta in Astral, non molto lontano da loro.
-Stanno facendo una specie di gara, senza esagerare fortunatamente.-
-Non pensavo Seraph si facesse trascinare in queste cose.-
Commentò Daimonas, che vedeva sempre la ragazza diligente e pacata.
-Il suo lato competitivo prende il sopravvento certe volte.-
Rispose Astral con un leggero sorrisetto da sotto la maschera. Era un dettaglio che la ragazza aveva tirato fuori anche quando avevano fatto sesso, nessuno dei due voleva darla vinta all’altro.
Era comunque un dettaglio che preferiva non far sapere agli altri, per la sua sicurezza…
-Almeno fino a quando non esagerano può essere una cosa divertente.-
Disse Milton che, al contrario loro, preferiva il passo calmo e pacato.
-Tu come mai non ti sei unito a loro?-
Domandò Jack al ragazzo.
-Perché non sono pazzo. Dopo questa corsa ci sarà sicuramente qualcosa di più pesante.-
-Con tutte le corse che tua sorella ti fa fare avrei detto invece che eri molto allenato.-
Scherzò Milton guardando Lacie in lontananza, ma il ragazzo non aveva molta voglia di parlarne.
-Mah…-
-Uffa, anche io però voglio correre come loro!-
Ad urlare era stata Nadeshiko, che volendo prendere esempio sia da Seraph che da Grace e Lacie, aveva cercato di correre al massimo, ma non le riusciva mai a superare.
-Nadeshiko ti stancherai così.-
Disse Sammy quando la ragazza fu abbastanza vicina, ma l’azzurra partì nuovamente con uno sprint.
-Ce la devo fare! Sembra divertente!-
-Non lo sarà però se dopo non avrai le forze per i prossimi esercizi.-
Tentò di dire Johanna pur di convincerla, ma la ragazza era troppo testarda per ascoltarle.
Almeno mancavano già cinque giri per ciascuno, circa.
C’era intanto qualcuno che si teneva lontano dai vari discorsi, e questi due erano Khal ed Alexander.
Per parlare assieme purtroppo erano dovuti star leggermente distanti dalle rispettive ragazze, e questo non aveva mancato d’attirare alcune ragazze.
Khal per primo però si era mostrato molto più aggressivo del solito, non voleva assolutamente infatti che Ailea avesse qualcosa contro di lui.
-Andatevene, o vi spezzo le gambe.-
Il suo sguardo glaciale era riuscito perfino a raffreddare le voglie del piccolo gruppetto creatosi, e così i due fratelli erano potuti rimaner in disparte.
In verità, però, Alexander stesso vedendo il fratello così avrebbe voluto andarsene.
-Alexander.-
-Dimmi.-
-Cosa ne pensi di Ailea?-
Iniziò il maggiore, con una domanda che mise subito in crisi l’altro.
Una qualsiasi risposta sbagliata l’avrebbe potuto portare al patibolo.
-Non ha nulla di inferiore rispetto ad altre, anzi per molti versi eccelle.-
Almeno era rimasto sul vago, seppur quelle affermazioni erano vere, ma si riferivano soprattutto al combattimento.
Sembravano però esser state accettate dall’altro.
-Bene, allora potresti anche diventar suo amico. Ci tengo siate vicini ed abbiate un buon rapporto. Io stesso vorrei cercare di esser più simpatico agli altri.-
Erano tutte bugie, e lo sapevano entrambi, ma aveva a che fare esattamente con il favore che Khal voleva dal fratello.
In ogni parola c’era quindi qualcosa sotto…
-Sono certo che mi aiuterai in questo, dopo tutto sei mio fratello.-
-Sì.-
Non aveva scelta, se voleva continuare a vivere.
-Fantastico. Ne parleremo più avanti ovviamente, ma prima tu pensa a render più solido il rapporto con Ailea, per favore.-
-Sì.-
Dopo un altro paio di minuti tutti gli studenti terminarono la corsa, e poterono entrare nella palestra, dove la professoressa li divise in due parti.
La prima metà la fece mettere in una serie di file posti davanti alla parete dove c’erano delle scale a muro in legno, mentre gli altri vicino a delle corde.
-Cominciamo con gli addominali, arrampicatevi, mettetevi a testa in giù, e fate delle serie da cinquanta! Voi invece dovrete fare cento salti con la corda!-
Metà della classe andò quindi a saltare con la corda, mentre l’altra dovette far le flessioni.
-Finalmente si fa qualcosa di interessante!-
Gridò Cirno correndo verso la parete, raggiungendo il punto più alto con un salto e mettendosi a testa in giù per iniziare le flessioni.
-Oooh come sei brava!-
Disse Nadeshiko che, invece, s’era mossa con molta più calma.
-Non c’erano dubbi in questo. Non avrò nemmeno bisogno di fare una pausa!-
-Stai dicendo quindi che sei senza cervello?-
Scherzò Vladimir, visto era la diretta conseguenza della frase della ragazza, che gli rispose con una linguaccia.
-A prescindere non esagerare, o quando scenderai da lì non ti reggerai in piedi.-
Disse invece Zell, che sapeva bene quel tipo di esercizio come funzionava, ed infatti aveva sistemato le gambe in una perfetta posizione in modo non gli facessero male.
-Uffa come siete pesanti! Non sono micca una rammollita.-
Protestò Cirno, aumentando la velocità per dimostrare aveva ragione.
Vladimir facendo spallucce, aspettando il proprio turno, guardo Zell, visto erano stati loro a consigliarla.
-Almeno abbiamo provato ad avvertirla.-
-Già.-
-Almeno tu hai tanta energia per fare questi esercizi Cirno, a me tra un po’ cadranno le braccia.-
Disse Jack scherzando mentre le teneva a penzoloni, ma Nadeshiko subito gliele prese.
-Se devi fare quella cosa in cui ti stacchi le cose, non farlo!-
-Cosa cosa?-
Rispose il ragazzo prendendola in giro, mentre ridacchiava.
-Miiii! Milton digli di non farlo!-
Visto quest’ultima era sempre con lui e Daimonas Nadeshiko dava per scontato a lei l’avrebbero sempre ascoltata, ma quest’ultima si trovò un po’ in difficoltà sul da farsi.
-Tranquilla, non credo farà nulla. Anche perché altrimenti darebbe nell’occhio e tutti lo fisserebbero.-
-Il destino delle star è quello di star sempre sotto i riflettori.-
Scherzò ancora il ragazzo, che ormai era alla fine della sua serie da cinquanta. Non sentendo la fatica era molto facile come cosa, e poteva farlo anche mentre parlava.
Visto alcuni dovevano aspettare questi si erano messi vicino alla parete, in attesa, ma per qualcuno non era un così forte dispiacere.
-Almeno posso godermi la vista di Lighneers.-
Sospirò Ayame, guardando il ragazzo e mandandogli un bacio. Anche Ailea visto non stava facendo nulla buttava l’occhio su Khal, che non mancava mai di ricambiare lo sguardo, come se non smettesse mai di fissarla.
-A proposito Ailea, ho sentito che qualcuna prova a soffiarti il ragazzo.-
Alla frase di Ayame la bruna la guardò, corrugando la fronte e tenendo gli occhi quasi spalancati per la rabbia.
-Chi?-
All’altra quasi venne da ridere per quella furia che aveva scatenato, data la sua espressione, ma si spiegò immediatamente per evitare facesse una strage.
-Intendo la ragazza che ha mandato il bigliettino a Khal oggi. A parte che, a quanto pare, è il più popolare della scuola, assieme ad Alexander, quindi tutte sono dietro l’angolo in attesa vi lasciate.-
Almeno non doveva preoccuparsi troppo che qualcuna ci provasse con Lighneers, anche se l’avrebbe ammazzata a prescindere.
-Moriranno nell’attesa.-
Rispose Ailea guardando malamente ogni ragazza presente, che non fosse sua amica.
-E’ una cosa ci capita da sempre, ma Khal ama soltanto te ed abbiamo sempre detestato le altre ragazze. Quindi puoi stare sicuramente tranquilla.-
Ad intromettersi nel discorso era stato Alexander, che siccome precedentemente aveva avuto una conversazione con il fratello, a riguardo d’esser più vicino ad Ailea, doveva parlarle quanto più possibile.
Vicino a lui c’era anche Hope, che serrò le labbra leggermente gelosa per la notizia.
-A quanto pare siamo sulla stessa barca Ailea.-
Scherzò la bruna guardandola, mentre Alexander le prese la mano per rassicurarla non sarebbe andato da nessuna parte.
-Dobbiamo solo affondare quella di tutte le altre.-
Rispose l’altra ragazza, senza scherzare più di tanto.
-Non capisco proprio cosa le ragazze ci trovino in voi. Non siete belli, simpatici, affascinanti, forti, coraggiosi, intelligenti…-
-Sìsì, come il tuo Lighuccio. Prevalentemente è per l’aspetto ed i soldi.-
Tagliò corto Alexander, facendo gonfiare le guance ad Ayame per esser stata interrotta.
-Quindi capita più spesso di quanto pensassi.-
Disse intanto Ailea, provando un forte fastidio alla bocca dello stomaco, come se avesse bevuto dell’acido.
-Sì, ma meno da quando io e Khal stiamo con te ed Hope. A prescindere come ti ho detto però lui ama solo te e non ti farebbe mai del male.-
-Grazie…anche se vorrei sapere chi è la troia ha mandato il biglietto.-
Sbuffò la ragazza guardandosi attorno.
-Oh, è quella lì.-
Ayame senza alcuna titubanza indicò una ragazza, come loro, in fila per le flessioni, e subito Ailea si voltò verso di lei.
-Ne sei sicura?-
-Direi di sì visto ero lì.-
-Ailea, qualsiasi cosa tu voglia fare ricorda che siamo a lezione.-
Disse immediatamente Hope, capendo la gelosia ed il fastidio ma non volendo l’altra si cacciasse nei guai.
-Lo so, per questo sarò brava.-
Sorrise l’altra, come se nulla fosse.
Quando finalmente dei posti si liberarono tutti poterono iniziare a completare la fase delle flessioni, e, subito dopo Jack, la prima a terminare fu Cirno.
-Ve l’avevo detto che ero foooorteeee! Oi oi la testa…-
Per esser stata così a lungo a testa in giù una volta rialzatasi a tutta velocità la testa le aveva iniziato a girare tremendamente, tanto che si era vista costretta a sedersi.
-Io te l’avevo detto.-
Disse Zell, che a sua volta aveva terminato, gongolando un po’.
-Hai bisogno di qualcosa Cirno?-
Chiese Milton con gentilezza.
-Che qualcuno gli tolga quel sorrisetto…-
Borbottò la ragazza indicando Zell, che allargò il sorriso ancor di più involontariamente.
Tutti quanti però si zittirono quando sentirono un forte tonfo che rimbombò per la palestra, quando però ne cercarono la fonte nessuno la trovò, o almeno, quasi.
Ailea non appena il posto vicino alla fantomatica ragazza si era liberato subito vi era salita, ed al momento buono le aveva preso la testa, piegandola sul lato e sbattendola con violenza contro il legno. Grazie alle gambe incastrate questa non era svenuta, anche se stava sanguinando.
-Ascoltami bene, se fai di nuovo la zoccola con il mio ragazzo, ti spezzo le gambe, hai capito?-
Era stata una mossa rapida, e subito aveva ripreso le flessioni come se niente fosse, ma il suo sguardo aveva terrorizzato la malcapitata, che spaventata scese immediatamente da lì.
-Ahaha, grande! Mi stai sicuramente più simpatica ora.-
Disse Ayame allungando una mano per battere il cinque ad Ailea; chiunque difendesse il proprio “territorio” in quel modo era degno di una briciola del suo rispetto, visto avrebbe fatto altrettanto anche lei.
A sua volta l’altra le batté il cinque, con molto meno astio nei suoi confronti rispetto a quando si erano conosciute.
-Ora sicuramente mi stai più simpatica. Grazie.-
Le aveva dato una mano ad “avvertire” quella ragazza, quindi poteva anche superare il fatto inizialmente aveva quasi aggredito Khal.
-Non pensi di esser stata troppo dura? Rischi poi che la prof ti abbia vista.-
Replicò invece Hope guardandole entrambe come a rimproverarle.
-Se qualcuna ci provasse con Alexander faresti lo stesso.-
Ribatté Ayame serenamente.
-Sicuramente mi darebbe fastidio e le parlerei, ma non sono una che arriva alle mani.-
-A prescindere difenderesti la tua relazione. E’ questo ciò che conta.-
Disse invece Ailea spiegando il suo punto di vista, riprendendo poi a parlare.
-Grazie anche a te Alexander comunque, per aver cercato di rassicurarmi prima.-
-Non c’è di che.-
Rispose il ragazzo pacatamente, anche se cercò di non dilungare la conversazione.
Quella ragazza era fin troppo simile al fratello certe volte…
Nel frattempo si erano tenuti anche gli esercizi con la corda, con gli studenti che ne avevano una ciascuno.
Seraph e Grace, che erano state tra le prime a finire la corsa visto la loro improvvisa competitività, avevano avuto un leggero fiatone ad entrare, ma che sparì subito.
Una volta prese le corde entrambe preferirono andare con più calma rispetto a prima.
-Niente male prima, comunque.-
Disse ad un tratto Grace, senza però guardare l’altra.
-Anche tu non sei stata male.-
Rispose a sua volta Seraph.
-Niente male? Ma se avete fatto come i bambini che fanno a gara a chi arriva primo.-
Replicò Astral mettendole leggermente in imbarazzo.
-E’ questione di allenamento. Persone che allenano assiduamente il proprio corpo non hanno problemi a concedersi qualche rivalità.-
Disse Seraph guardandolo leggermente rossa.
-Va bene va bene, non serve vi giustifichi. L’importante è che non siate a pezzi.-
-Ma che coppietta adorabile.-
Li canzonò Grace, senza malafede, ma solo per mettere ancora più in imbarazzo Seraph, che appunto le rispose.
-Ma taci…-
Nel frattempo che i tre parlavano, non troppo distante da lì si trovava Lacie, che ad ogni salto faceva colpire con violenza la corda sul pavimento.
-Grr, chiacchiera come se nient’altro importasse nya.-
Pe puro caso era finita con suo fratello nel gruppo, ma lui era troppo impegnato a divertirsi con Seraph pure per notare era arrabbiata!
Questo la irritava ancora di più.
-Ehi micetta, va tutto bene?-
Chiese ad un certo punto Yume.
-Sì. Nya.-
-Dici? Sbatti la corda così forte che mi fai vento. Se fossi un ragazzo sicuramente ci proverei con te ahahah.-
Scherzò la ragazza per distrarla, intuendo perfettamente cosa stava succedendo.
-I ragazzi fanno schifo nya.-
Replicò però Lacie, diminuendo la forza che usava, anche se lo faceva involontariamente.
-Alcuni sì, ma non tutti.-
-Brutus faceva schifo, Lighneers è sempre cattivo, Khal fa schifo…e anche Astral nya!-
Nuovamente la forza raddoppiò, tanto che i colpi quasi si sentivano perfettamente per la stanza.
-Brutus era il tuo ex giusto? Si è comportato male quindi hai ragione. Gli ex fanno schifo. Lighneers in questo periodo lo vedo teso, ma so io cosa gli farebbe bene, se non cacciasse Ayame. Khal non so perché ti fa schifo, avete avuto una storia?-
Chiese Yume avvicinandosi per far gossip.
-Che schifo nya! E’ viscido, è come un serpente attorno ad Ailea nya.-
Spiegò subito Lacie, rabbrividendo solo al pensiero di aver qualcosa a che fare con lui.
Era una sensazione presente fin dall’inizio, sia per il suo istinto animale che per la sua persona.
Ma in entrambi i casi dubitava di sbagliare.
-Capisco, capisco.-
Aveva tralasciato spiegazioni su Astral, perché sapeva bene era la principale fonte del fastidio per l’amica.
-Mi irritano nya!-
Nel mentre parlavano avevano continuato a saltare la corda, ma durante questo esercizio più si muoveva più Yume continuava a percepire un fastidio nella propria zona intima, ed anche se cercava di non badarvi iniziava veramente a darle fastidio.
Finito quindi il giro con la corda andò subito al bagno, per darsi una rinfrescata.
-Scusami, possiamo chiacchierare dopo in caso Lacie.-
-Ok nya.-
Nel frattempo che le due avevano chiacchierato intanto, Sammy non appena aveva visto che Annabelle era nel suo stesso esercizio si era precipitata da lei, felice di poterci chiacchierare e passare le ore.
-Ciao Annabelle! Come stai? Hai conosciuto un po’ gli altri?-
Chiese subito la piccola curiosa.
-Va tutto bene, grazie. Sì ne ho conosciuti alcuni, sembrano gentili.-
-Perché lo sono! Poi ti divertirai tanto con noi credimi!-
Era così entusiasta che non avrebbe mai potuto dirle di no, ma ogni volta che si fermava per un po’ per parlarle la professoressa usava il fischietto per costringerla a continuare.
-Sammy è meglio che fai attenzione, altrimenti la prof potrebbe metterti in castigo.-
Disse Khal vicino a lei, non per sincero interesse ma solo per esser tra le sue simpatie.
-Oh, però io voglio chiacchierare…-
-Puoi farlo, ma mi raccomando non smettere di saltare.-
Continuò lui con un sorriso. Nel mentre Annabelle si era guardata un po’ attorno, ed aveva notato che nel gruppo c’era lo stesso ragazzo che prima l’aveva aiutata.
-Ehi, lui si chiama Lighneers, giusto?-
Chiese ai due indicandolo con la testa.
-Sì, lo conosci?-
Domandò Khal rispondendole.
-No, ma volevo ringraziarlo. Arrivo subito.-
Disse solo la piccola, allontanandosi lasciando i due confusi, ma Ryujin spiegò subito il perché.
-Prima le ha evitato di cadere.-
-Oooh, speriamo però non sia in una di quelle brutte giornate. Non vorrei se la prendesse con lei.-
Commentò Khal, ben sapendo che nell’ultimo periodo il verde era facilmente irritabile.
-Dici non dovremmo lasciarla sola?-
Chiese Ryujin preoccupato.
-Ma no! Lighneers non le farebbe niente.-
Ribatté Sammy guardandoli. Intanto Annabelle aveva già raggiunto Lighneers, continuando a saltare, e questo quando l’aveva notata aveva sbuffato irritato.
-Ciao! Io sono Annabelle, volevo ringraziarti per prima.-
Disse subito la ragazza gentilmente, ma lui quasi nemmeno la guardò.
-Come ti pare.-
-Non ti dispiace star così lontano rispetto agli altri?-
-Se lo sono ci sarà un motivo.-
Ribatté lui ironicamente, ma nonostante i toni lei non se la prese.
Sapeva abbastanza bene come trattare con questo tipo di persone.
-Sembra però ti conoscano molte persone, quindi non hai l’aria di uno che sta per i fatti suoi.-
-E’ a questo che voglio rimediare.-
Non gli importava particolarmente se era sgarbato o meno con una ragazza che nemmeno conosceva, ma non era così irritato da cacciarla malamente.
Oltretutto ormai aveva anche finito di saltare la corda, e senza dir nulla poté allontanarsi assieme a quelli che avevano finito.
Fu in quel momento che la classe sentì quel forte rumore che aveva interrotto la maggior parte delle chiacchiere, ma praticamente nessuno aveva capito cosa fosse stato.
-Si è fatto male qualcuno?-
Chiese istintivamente Johanna guardandosi attorno.
-Sì, ma non è stato un caso.-
Rispose Daimonas senza nemmeno pensarci, e quando lei lo guardò confusa indicò con la testa Ailea, dall’altra parte della stanza.
-Ha schiacciato la testa a quella ragazza.-
Effettivamente la suddetta poco dopo corse via, il che rese ancor più confusa la bionda.
-Ma…perché l’ha fatto?-
-Probabilmente perché ha dato un bigliettino a Khal.-
Con il suo udito il ragazzo sentiva la maggior parte dei discorsi, ma allo stesso tempo era una persona che si guardava sempre attorno ed aveva visto la scena; pur non essendo rilevante aveva un’ottima memoria, ed era bastato fare due più due.
-Ma così è esagerato!-
Protestò Johanna che non amava il ricorso alla violenza.
-Non so cosa dirti. Questo genere di cose non mi sono vicine.-
Molti comportamenti altrui non li capiva, ma spesso non voleva nemmeno.
“Ha marcato il territorio”
Disse Mostro spiegando tale comportamento.
-Anche a me darebbe fastidio se qualcuno desse dei bigliettini a Mattia…ma non so se reagirei come lei.-
Continuò Johanna, non giudicando i motivi ma i mezzi.
-Cosa c’è di sbagliato in dei bigliettini?-
Chiese questa volta Daimonas.
-Non è tanto il biglietto in sé, ma il contenuto…questa ragazza forse voleva provarci con Khal, e non è una bella cosa visto ha già una ragazza.-
-Perché allora dovrebbe farlo?-
I sentimenti umani erano veramente qualcosa di misterioso, e capirli non era mai così semplice.
Perfino per loro stessi però certe volte sembravano altrettanto strani.
-Forse perché a molte persone non importa di ferire gli altri per avere ciò che vogliono…se il bene di una coppia però è forte non vacillerà nemmeno se tutto il mondo proverà a separarli.-
Disse infine la ragazza, con quella sua vena romantica.
Al termine degli esercizi i due gruppi dovettero scambiarsi, ma qualcuno ancora non era tornato.
Si trattava di Yume, che si trovava ancora nelle docce dello spogliatoio.
-Accidenti, che fastidio! Forse ho indossato un intimo che mi ha irritata, o è stato tutto quel sudore? Spero che lavandomi a fondo almeno passi in fretta.-
Brontolò la ragazza andandosi ad asciugare.
La infastidiva molto quando capitavano quel genere di cose.
Un po’ di fastidio era assolutamente normale e poteva derivare da vari fattori, tra cui soprattutto l’igiene, ma questo le impediva anche di divertirsi con chi voleva.
Per questo però era ben attrezzata a casa con degli adeguati prodotti.
-Là fuori avranno finito? Sono così noiosi questi esercizi, ma per oggi non posso fare altro.-
Disse la ragazza sospirando, tornando finalmente fuori dallo spogliatoio, per vedere i due gruppi scambiatisi.
-Oh, almeno non avrò più bisogno di saltare.-
Rapidamente la ragazza quindi raggiunse i suoi compagni, e durante il tempo seguente continuarono i primi allenamenti in vista degli esami.
Solamente quindici minuti prima della campana si poterono fermare per andarsi a lavare ed a cambiare, ed in seguito furono liberi di fare ciò che volevano, o almeno quelli che non erano in punizione.
-Ragazzi, dopo la punizione venite anche voi alla mesa della scuola per parlare dei gruppi di studio? Così possiamo farlo tutti assieme.-
Disse subito Hope non appena furono tutti vicini.
-Certo, tra mezz’ora arrivo.-
Rispose Ailea dirigendosi assieme a Cirno verso la struttura apposita.
-Solo mezz’ora. Non sarà niente di  che.-
Disse quest’ultima sicura.
-Lighneers, tu che dici?-
-No.-
Alla risposta secca del ragazzo la bruna non ci rimase particolarmente male, ma non era lo stesso per Ayame.
-Oh ma Lighuccio, potresti farmi da professore privato.-
Il ragazzo non rispose, e senza aspettare seguì le altre due. Hope dispiaciuta per l’amica le mise una mano sulla spalla, sorridendole come a dirle di non farci caso, ma non era semplice per l’altra.
-Coraggio, intanto prendiamo posto.-
Disse infine Grace, e così tutti loro si spostarono verso la mensa.
I tre che dovevano invece subire la punizione andarono verso la struttura apposita senza dir nulla, fino a raggiungere la porta, dove la professoressa Sasaku li stava aspettando.
-Bene, siete arrivati. Era da tanto non ci vedevamo.-
Ridacchiò la donna guardandoli, ma nessuno rispose. La donna quindi, continuando a sorridere, aprì la porta, e dentro la stanza si trovava già lo studente che come Lighneers era stato mandato lì.
-Prego, sedetevi.-
Disse la donna facendoli accomodare sulle sedie prontamente sistemate.
-Allora…iniziamo dalle ragazze, siamo educati.-
Disse la donna, avvicinandosi per prima a Cirno.
-Tu volevi giocare con la neve giusto?-
-Volevo render la lezione più divertente.-
Non importava quale fosse la sua risposta, alla fine sarebbe sempre finita allo stesso modo.
-Beh, una tipetta così mi da l’impressione che resista bene al freddo, ma al suo peso? Alzati e mettiti a quattro zampe, prego.-
Fissandola con fare torvo la ragazza si vide costretta a fare come diceva, anche se non intendeva portarle un briciolo di rispetto.
-Brava cagnolina.-
Poco dopo, premendo un pulsante, la donna fece scendere dal soffitto quattro grossi blocchi di ghiaccio dalla forma quadrata, che vennero posizionati sulla schiena di Cirno.
-Se ne fai cadere anche soltanto uno la punizione verrà triplicata.-
-Ah! Crede sia un problema?-
Ridacchiò la ragazza, anche se il peso era notevole. La professoressa a quella frase le diede una ginocchiata al fianco, ma anche così Cirno, pur sbuffando, non cadde.
-Bene, ed una è sistemata. Ora veniamo a te…se non sbaglio una delle ultime volte ti ho cucito le labbra.-
Incominciò la donna sfiorando il viso della ragazza, che non rispose.
-Eppure è proprio perché parlavi troppo che sei stata mandata qui. Non sia tenere a freno la lingua? Tirala fuori intanto.-
Seppur controvoglia, Ailea fece come le aveva detto, e la donna gliela afferrò con una piccola tenaglietta, dalla cui altra parte v’era appesa una cordicella legata ad un teaser in funzione.
-So che non è molto elegante, ma mettiamola così. Se starai dritta e composta, e terrai la lingua abbastanza in bocca, il teaser non ti toccherà. In caso contrario…beh, speriamo tu sia abbastanza intelligente da capirlo.-
Se stava ferma non sarebbe successo nulla, questo era l’importante.
Nel mentre la donna si era spostata da Lighneers.
-Oh, per te che sei nuovo qualcosa di facile facile.-
-Che onore.-
Rispose ironicamente il ragazzo, senza alcuna paura delle conseguenze.
-Bene. Buon pranzo allora.-
Disse la donna porgendogli un intero pacchetto di sigarette.
-Uscirai da qui quando le avrai finite.-
Se credeva che quello fosse un problema per lui allora era veramente stupida.
Non gli avrebbe fatto sicuramente bene, ma quelle punizioni erano quantomeno infantili e sciocche a suo parere.
Rimasto solo l’ultimo ragazzo nessuno dei tre badò alla punizione che gli avrebbe dato, pensavano solamente al fatto il tempo in ogni caso sarebbe passato, e che presto sarebbero potuti uscire da lì.
   
 
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