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Autore: Kikkakokkole98    24/01/2020    5 recensioni
"E siamo più allegrati tutti quanti
che se non ridiamo adesso
lo faranno sotterra
in eternità
quelle capocchie esilarate ed esalate dei nostri teschi!"
Suvvia, ragazzuoli, cerchiamo di farci condizionare dall'allegria e dalla paxxerellaggine! Siamo tutti un po' più felici! Non siete ancora convinti, eeehhh? Beh, allora questa è la poesia che farà per voi, ihih!
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E siamo più allegrati tutti quanti

che se non ridiamo adesso

lo faranno sotterra

in eternità

quelle capocchie esilarate ed esalate dei nostri teschi! 

 

Perché noi poeti

quando scriviamo poesie

siamo sempre tanto tristi? Perché

sempre ci lamentiamo

dell'amore odioso, della vecchiezza sempre giovane

e del governo ladro che ci piove? Perché

quella marmaglia di poetastri n-centeschi, con 2 ≤ n ≤ 9 ∧ n ∈ N

(per non parlare poi dei duemileschi!),

perché, dunque, sono sempre tristi? Da tempo immemore

non bazzicavo qui sopra su EFP fanfic

a causa dei miei impegni personali e universitari

(per fortuna che mi sono pigliata la laurea e ho mandato a fambroccolo tutti quei professoracci!!!)

ed essendo tornata

ho trovato la sezione poesia più colma di malumore che mai!

- mi viene da pensare ad esempio al sensibile alessandroago

in preda a crudelissime tempeste amorose sotto zero

distruggenti il corpo e tormentati lo spirito

oppure ancora al delicato signor Pasta

che nei momenti plumbei della sera

tenzona con antiche rimembranze irrisolte.

 

Certamente, si dovrà democraticamente accondiscendere

nei sacrosanti principi della tolleranzologia voltairiana

acché ognuno possa spennelluzzare

con i pastelli belli delle rimucce e dei versetti suoi propri

ciò che più personalmente ed intimamente

vada pur esperendo. Epperò, epperò 

vorrei eziandio controargomentare

come questi nostri pennellucci e pastelluzzi

sempre tinteggeranno colorature nerastre e disperate

se non faremo prendere un po' d'aria, di calore, di luce e di amore

a quel sacrosanto strumento di Madre Natura che è il nostro cervelletto!

 

Vediamo poi come anche dalla Storia

(magistra di tantissime belle cosette)

dei lagnosissimi e tristissimi patrii poeti

si possa imparare ad ammirare, esterrefatti

il gianico rovescio della medaglia! Che infatti

non fece una gran bella vacanzona al Nord Italia

- tra Bologna, Padova, Verona, Ravenna...

tutte città bellissimissime, stracacchio! -

Dante Alighieri in esilio 

lontano da certa gente di Firenze che lo voleva trucidare?

E non aveva dato una nuova scossa alla sua vita

in preda della più virile e fascistoide avventura

quel giovane nasone di Ungaretti

(che, davvero, somiglia in modo impressionante a Paul di Langfocus!)

andando al fronte nella Grande Guerra

e divertendosi a contare i compagni che saltavano a pezzi in trincea?

E perdipiù, non ebbe per un bel po' di tempo forse Leopardi (#mainagioia)

la bella Silvia allegra e canticchiante

che gli gironzolava tutti i giorni per casa

perfino in camera sua

- AGGRATISE !!! -

coi suoi capelli giocosi, il suo bel davanzale e il bel didietro

prima che crepasse male di [please insert stereotypical pre-contemporary era disease here]?

 

 Vedete, allora, amici poeti miei del giorno d'oggi

la vita è solo una questione di points of sight!

C'è chi vede il bicchiere mezzo vuoto

che lo guarda e lo riguarda come uno stoccafisso salmonato

schifandolo tutto e non osando bere

e c'è chi lo vede mezzo pieno

se lo scola soddisfatto tutto d'un fiato con la manica alzata

rutta

e dice: "Ah, che gran bella bevuta di monossido di diidrogeno!"

 

E allora, dopo codesta gran bella paternale

mi concederete di cantare ancora e ancora

(finché non mi sarò sgolata e la vicina di casa mi avrà presa a scopate):

E siamo più allegrati tutti quanti

che se non ridiamo adesso

lo faranno sotterra

in eternità

quelle capocchie esilarate ed esalate dei nostri teschi! 

   
 
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