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Autore: Giadavnt    24/01/2020    0 recensioni
|| BloomxValtor ||
Il Grande Drago creò l'universo servendosi della sua Fiamma. In seguito la divise il 3 poteri con lo scopo di mantenere l'equilibrio tra il Bene e il Male.
Una nuova minaccia attenta alla pace e le Winx saranno costrette a collaborare con un vecchio nemico pur di vincere.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bloom, Valtor, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Valtor se ne stava steso sul suo letto a guardare il soffitto.
La stanza era, come al solito, al buio. 
Non aveva tolto neanche gli stivali o si era cambiato, anche se gli sarebbero bastati 2 secondi e uno schicco di dita per indossare il pigiama. 
Rimaneva soltanto li fermo, con le mani dietro la testa.
Non sapeva da quanto tempo fosse li, ne tanto meno gli importava. Aveva solo supposto che fosse piena notte, dato che era rientrato a sera inoltrata e dai piccoli spiragli delle persiane non filtrava la minima ombra di una luce.

Dopo la chiamata degli specialisti, le ragazze lo avevano trascinato in un pub della città e li avevano trascorso il resto della serata.
Passato l'iniziale fastidio per la vivacità delle sue accompagnatrici, aveva apprezzato la luce soffusa e l'ambiente rustico del posto, insieme alla poca confusione nel locale, tipica dei giorni settimanali.

Bloom, seduta al suo fianco, aveva fatto l'impossibile per coinvolgerlo nelle varie discussioni, con scarsi risultati ovviamente. 
Eppure i sorrisi che gli rivolgeva, in qualche modo, lo incollavano alla sedia, lasciando sfumare l'istinto di alzarsi e volare via.
Forse quei sorrisi o forse per quella strana aura di agitazione che le sentiva intorno.

Patto di Potere o no, la fata non era serena e, lui, questo poteva sentirlo chiaramente, come se fosse sulla sua pelle.

Che questa sua inerzia fosse dovuta proprio all'influenza dello stato d'animo della ragazza?
Scosse la testa scacciando il pensiero e si impose di alzarsi.
Piantò quasi violentemente i piedi per terra e dopo un attimo di stasi, andò diretto verso la porta, l'aprì e si inoltrò nei corridoi.

La biblioteca di Alfea era forse una delle cose che più aveva desiderato di avere. 
Innumerabili libri di magia e stregoneria contenenti un infinito sapere, capaci da rendere chiunque invulnerabile.
Posò lo sguardo su uno scaffale, riconoscendo titoli e volumi. Passò le dita sugli antichi tomi, pesanti ed usurati dal tempo. 
Ciò che tutti avevano sempre tentato di negargli, adesso era sotto le sue mani, a sua completa disposizione.

Barbatea, la bibliotecaria, era crollata addormentata sulla sua scrivania poco dopo il suo ingresso.
Lo aveva solo guardato incuriosita, come si guarda una persona alle 3 della notte che, invece di dormire, va alla ricerca di libri.

Ovviamente.

Riguardò i volumi. 
Magari la prossima volta.

Cambiò quindi reparto. 
Entrò nella sala dedicata ai libri su Magix, sui vari corpi celesti componenti la Dimensione Magica, le usanze e la conoscenza degli stessi.
La sala si sviluppava in altezza ed ogni scaffale era dedicato ad un pianeta. Il tutto facilmente identificabile.
Si staccò dal suolo, iniziando ad ispezionarli.

I libri di Solaria sembravano illuminati di luce propria. Spire dorate decoravano lo scaffale di legno e si univano in cima nell'intento di ricreare un'unica semisfera rappresentante il Sole. Il tutto circordato da raggi curvilinei e spirali.

Andros era inondato di azzurro con sfumature viola e verdi. Quella che sembrava una pianta marina, sporgeva direttamente dal muro e ondeggiava lentamente, come fosse immersa e mossa dalle correnti marine. Assiemd a piccoli coralli rossi, separava i libri dedicati alla storia del pianeta e alle famiglie reali e quelli dedicati all'immensità degli oceani con tutti i suoi abitanti e flora. Andavano inoltre a creare piccoli spazi di cui non si vedeva il fondo, da dove spuntavano bolle d'acqua riflettenti i colori dell'arcobaleno.

Il volumi di Melody sembravamo ricreare strumenti musicali. Le copertine della prima fila costituivano chiaramente una tastiera, grazie all'alternanza del bianco e del nero. La seconda ritraeva il manico e la paletta di una chitarra elettrica. I vari titoli erano messi alle altezze più insolite nelle intestature dei libri ma, guardando attentamente, si poteva vedere come essi fungessero da note e rendessero le 5 corde dello strumento, un pentagramma completo di melodia.

Zenith spiccava tra i vari scompartimenti per la grande quantità di colore argenteo e metallico, che lo facevano contrastare pesantemente con la solennità del resto della biblioteca. Circuiti verdi attraversavano completamente il perimetro dello scaffale, emettendo una tipica luce a neon.

Ma lui cercava altro.

Passò affianco allo scaffale dedicato a Domino. Un elaborata cornice fondeva spirali dorate con altre viola, fino ad arrivare al borgogna. Al centro di tutta la collezione spiccava il libro con la storia della Compagnia della Luce, portato ad Alfea da Bloom stessa. 
Valtor si soffermò per un attimo a guardarlo. Aveva sentito di come quel libro potesse narrare del destino di tutti i discententi della famiglia reale di Domino e delle loro gesta.

La loro battaglia contro il Negativo poteva essere già predetta in qualche modo?

Per l'ennesima volta quella sera, scosse la testa, liberando la mente.
Il Destino non era ancora scritto: la minima variazione avrebbe cambiato tutto.
Ogni minima scelta di Bloom, avrebbe cambiato tutto.
Si concesse ancora un attimo, chiedendosi se anche il suo nome fosse scritto nelle pagine di quel libro o magari ancora trasparente, solo parte di possibili futuri che avrebbero potuto avverarsi o no.

Continuò poi a volare ancora più in su.
Eccolo finalmente!
Lynphea era tutta un insieme di sottili rami rampicati e foglie verdi su cui, si sorprese, risplendevano goccie di rugiada, nonostante l'ambiente chiuso. Piccoli fiori bianchi e rosa ricoprivano tutto un lato dello scaffale.
Iniziò a cercare tra i tomi, alla ricerca di qualcosa che potesse aiutarlo.
“Fiori e piante di Lynphea”, “Fauna di Lynphea”, “Il Salice Nero Piangente”, “Lynphea: Storia del pianeta”.
Valtor cominciò a spazientirsi.
“Città dei Boschi”, “La leggenda dei Basilischi Volanti”, “La Scalata d'Acqua”, “Incanti intrisechi del pianeta”.
Lo stregone si fermò rileggendo l'ultimo titolo. Lo sfilò dallo scaffale iniziando a sfogliarlo. Poi altri titoli gli saltarono all'occhio: "La Magia Nascosta della Natura" e "Nel cuore di Lynphea".

Prese anche quelli per poi tornare con i piedi per terra.
Si sedette alla scrivania più vicina, immergendosi nella lettura di quei grandi tomi.

***
Bloom si rigirò nel letto, risvegliandosi nuovamente dal sonno leggero che la accompagnava quella notte. Si alzò lievemente sui gomiti, scorgendo la sagoma di Flora raggomitolata nelle coperte.
Almeno lei sembrava dormire sonni tranquilli.

Si liberò delle coperte, alzandosi. Si occostò al balconcino, guardando il cielo nero senza luna.

Non ricordava di aver lasciato le tende aperte.

Magari uscire per un attimo le avrebbe fatto tornare la voglia di coricarsi sotto alle coperte. 
Aprì l'anta quel che bastava per passare, cercando di fare il minimo rumore possibile.
Solo dopo qualche attimo si rese conto di non risentire minimamente del cambio di temperatura.
Non aveva freddo, come si sarebbe invece aspettata.
Tornò con gli occhi al cielo.

La prima stella a conquistare il suo sguardo fu la Polare.
Un sorriso spuntò sulle labbra ricordando che, nonostante le diverse dimensioni, l'astronomia Magica era esattamente la stessa dell'astronomia Terrestre. 
Il cielo che guardavano era lo stesso anche se, tra di loro, Terra e Magix erano invisibili. I portali dimensionali faceva da “cerniera”, unendo i due spazi, qual'ora venissero aperti.

Sbattè più volte le palpebre, perchè le sembrava di vedere sfocato tutto intorno a lei. Ma la situazione non mutò.
Chiuse e riaprì nuovamente gli occhi. Nulla ancora.

Bloom...

Tu sei..?

Non ebbe il tempo di finire il suo pensiero che un gigantesco drago rosso iniziò a comparire davanti a lei: prima quasi trasparente, poi, man mano, i suoi colori e la sua forma divennero più nitide.

Grande Drago!

Bloom...sono felice di rivederti.

La fata notò come il Drago non aprisse la bocca, le parole le comparivano direttamente nella mente.
Sembrava fatto di pura luce rossa e dorata. Gli occhi, in cui non distingueva l'iride, sembravano fari nella notte e i lunghi baffi ondeggiavano nell'aria.

Anche io...

Vedo che oggi hai finalmente iniziato il tuo percorso.

Ho iniziato il mio percorso?
Ma non ho fatto nulla di particolare oggi...
Cosa...se potessi spiegarmi...

Non posso essere io a indirizzarti verso la via. 
Il tuo percorso è fondamentale per il risultato finale. 
Quando sarà il momento, tutto ti sarà chiaro.
Per ora posso solo dirti di seguire il tuo istinto, il tuo sesto senso.

Bloom tese le braccia verso il Drago. Lui poggiò appena il muso tra le sue mani, lasciandosi accarezzare e chiudendo gli occhi.

Te lo prometto.
Grande Drago...tu mi sarai vicino, vero?

L'essere di luce riaprì le palpebre. Anche se non poteva vederlo, Bloom era sicura che la stesse guardando negli occhi.

Te lo prometto.

Detto ciò, iniziò a svanire così come era arrivato, sbiadendo finchè Bloom non sentìì più il contatto del Drago con le sue mani.

***

La fata riaprì gli occhi nel suo letto.

Era stato tutto un sogno?

Guardò verso il balconcino ma tutto sembrava normale, Flora dormiva beatamente ed intorno a lei regnava il silenzio. 
Si guardò le mani, sentendo ancora la sensazione del contatto con la pelle dura del Drago. Inoltre la sua immensa luce le aveva impresso temporaneamente la sua figura sulla retina degli occhi, come quando si guarda il Sole per troppo tempo.

Non era stato solo un sogno.
Il Grande Drago era tornato in contatto con lei.
Aveva iniziato il suo percorso.

Per quanto questo la rendesse di gioia, non si spiegava il perchè, il come: cosa avesse fatto di tanto particolare.

Si era allenata la mattina e poi aveva fatto shopping con le ragazze e con Valtor. 
Per quanto questo potesse essere insolito, dubitava potesse aver dato inizio al suo percorso verso “agire come uno”.

Segui il tuo istinto.

Cosa le diceva ora il suo sesto senso da fata?
Il nulla più assoluto.
Forse non era ancora il momento.

Si ricoprì con le coperte e chiuse gli occhi.

***

Stella riaprì gli occhi di scatto.

La suoneria del suo cellulare aveva interrotto improvvisamente il suo sonno, portandola automaticamente in bad mode mattutina. 
Stava giusto per afferrare l'aggeggio dal comodino per lanciarlo dall'altro lato dell'ampia stanza ma poi, vedendo il nome sullo schermo, il broncio si trasformò in un grande sorriso.

-Brandon amore mio!-

-Tesoro, buongiorno! Siamo appena partiti da Fonterossa, a breve saremo lì.-

-Oh no! No no no no! Brandon non sono pronta!-

-Ma tu sei sempre fantastica amore mio!-
Stella cercò di non far trasparire la gioia che le tramettevano questi complimenti o avrebbe iniziato un'interminabile monologo su quanto amasse il suo ragazzo e non sarebbe riuscita a prepararsi neanche per la mattina dopo.

-Graaazie sei sempre così dolce. Però tu cerca di tardare un pochino, puoi? Non so: i motori non funzionano al 100%, la navetta è pesante...-

-Agli ordini principessa!-
Poi fece un piccola pausa.
-In realtà ti ho chiamato anche per un'altra ragione...-
Il tono di Brandon era cambiato e la sua serietà mise sugli attenti la fata.

-Cosa...cosa succede? Dovete tornare su Eraklyon?- chiese sentendo come un colpo allo stomaco.

-No. O almeno si spera. Riguarda Sky...e Bloom.-

-So che hanno avuto una piccola discussione prima della partenza ma non credevo fosse qualcosa di grave...-

-No, non è questo. Sky... Sky non è qui con noi in navetta. Verrà da solo con una navetta del suo regno e sarà accompagnato da Diaspro.-
Stella si accigliò: la presenza di quella ragazza non premetteva mai nulla di buono.

-È un capriccio di quella viziata o un ordine di Re Erendor?-

-Un ordine. Anche dettato dai doveri di Sky verso il suo Regno in quanto Futuro Re. Non sto qui a spiegarti il perché. Noi ragazzi avevamo pensato che magari avvisare Bloom di ciò potesse essere la cosa migliore da fare.-
Una piccola pausa e Stella lo sentì sospirare.
-Stella, Sky è diverso in questi giorni. Quasi non ci parla più. In realtà parla poco con tutti. È sempre sovrappensiero e lo vedo più stanco ogni giorno. Diaspro si è offerta di fargli da assistente e Re Erendor ha accettato.-

-Evidentemente non ha imparato nulla dalle passate esperienze!- disse Stella con rabbia, mordendosi le unghie dal nervoso.

-Speravo che Sky non le permettesse di imporsi nuovamente nella sua vita in questo modo, ma temo stia già succedendo.-

-Avviserò Bloom. Almeno sarà pronta a reagire. Anche lei è stanca tra gli allenamenti, la minaccia del Negativo e Valtor come guardia del corpo. Altri pensieri non ci volevano proprio!-
Brandon annuì dall'altro lato del cellulare.

-A tra poco tesoro.-

-A tra poco amore mio.-
E i due interruppero la chiamata.
Passò un secondo di stasi poi Stella sospirò e scese dal letto con slancio, andando velocemente dalla sua amica.

***

-Cosa significa che Diaspro accompagnerà Sky?!- Aisha sollevò un sopracciglio rendendo ancor più evidente il suo disappunto.

-Quella ragazza non sa proprio stare al suo posto.- Musa si lasciò scivolare sul bracciolo del divano.
Bloom, di fianco a lei, si tormentava le mani mantenendo lo sguardo basso.

-Oh ma non preoccuparti, cara! Se proverà anche solo a dare fastidio mi occuperò io di lei!- Stella agitò con vigore il punto in aria.

-In realtà da' fastidio con la sua sola presenza.- Tecna, distesa in orizzontale sulla poltrona, sbuffò sonoramente per poi controllare il cellulare.
-Ragazze, Timmy e gli altri sono qui.-

Così, in poco tempo, si ritrovarono tutte in giardino ad abbracciare i proprio fidanzati. Bloom rimase un po' in disparte, guardando il cielo, aspettando una nuova navetta spuntare.
Sentì improvvisamente una mano sulla spalla e sobbalzò leggermente per poi sospirare sollevata vedendo Valtor al suo fianco.

-Cosa ha di strano il cielo oggi da meritare di essere fissato in questo modo?- disse con tono canzonatorio, seguendo lo sguardo della fata.
Bloom sospirò ancora.

-Nulla. Aspetto solo che arrivi Sky...-

-Non che sia una bella notizia...-costatò lui.
Bloom si riscosse un po', fissandolo con una chiara espressione interrogativa in volto.

-Intendo solo dire che non mi sembri felice o particolarmente emozionata. E pensare che eri pronta a rischiare la tua vita per andare su Eraklyon con lui.-
Era un'accusa mascherata da sarcasmo ciò che sentiva?

Aprì la bocca per rispondere a tono ma non trovò le parole.

Era felice? Certo che lo era! Insomma...
Sky era tornato sano e salvo dall'ennesima ribellione nel suo Regno.

Come poteva la sola presenza di Diaspro rovinare tutto?

Strinse i pugni in un riflesso involontario e abbassò lo sguardo.

-E quelli?- chiese poi, notando solo ora i 3 grossi volumi che Valtor portava sottobraccio senza alcuno sforzo.

-Studi.- rimase sul vago Valtor.

-Studi?-

-Mmh mmh.- annuì.
Colta dalla curiosità, la fata si abbassò all'altezza dei titoli.

-Se volevi informazioni sul pianeta di Flora potevi anche chiedere a lei.-

-Già fatto. Volevo saperne di più su una certa cosa. Magari potrebbe tornarci utile.- rispose lui con tono ovvio, guardandola dall'alto.
Non che normalmente non fosse così dato che la superava di buoni 20 centimetri. Così facendo, rimpicciolì di poco i libri per poi farli scomparire, trasportandoli chissà dove.
Bloom si illuminò.

-Davvero?!- esclamò entusiasta.
-Perchè non mi hai avvisato prima? Potevo aiutarti! Anzi, devo aiutarti!- gli prese la mano e lo guardò fisso negli occhi.
-Ti ricordi? Siamo in due in questa faccenda, ora.- disse ancora.
Valtor ricambiò lo sguardo e per un attimo, solo per un attimo, pensò che sarebbe volentieri rimasto a guardare quell'azzurro ancora per un po'.

-Non l'ho dimenticato...-
Bloom gli sorrise e aumentò la stretta delle sue mani intorno a quella dello stregone.

Flora, a pochi metri da loro, scambiò uno sguardo di intesa con Helia, sorridendo leggermente.
Non riusciva a capire cosa passasse realmente nella testa del loro “ex” nemico eppure vedeva nei suoi occhi un qualcosa di diverso, quando era in compagnia di Bloom.

Aveva notato che il suo solito cipiglio scompariva, donandogli un'aria più rilassata.
Ed ora, non aveva potuto fare a meno di notare come la guardasse attentamente negli occhi, dettaglio che non era sfuggito neanche ad Helia.
Le tornò in mente l'accaduto di pochi giorni prima, quando Valtor aveva portato in braccio Bloom in infermeria, senza curarsi di null'altro per poi rimanere al suo fianco.

-Forse non è così male come pensavamo...- le disse lui.

-No, non lo è.- rispose lei dando un altro sguardo ai due e sorridendo ancora.

-Bloom! Eccoli.- la richiamò Stella, guardando il puntino rosso spuntato in cielo, già con il tono irritato di chi non aspetta altro che intraprendere un'accesa conversazione.

L'incanto degli sguardi ammirato da Flora svanì, eppure...
Bloom gli teneva ancora la mano.

La navicella atterrò lentamente e, nel mentre, il portellone si aprì scoprendo le figure di Sky e, poco dietro di lui, di Diaspro.

-Sky!- Bloom gli corse incontro per poi fermarsi a poca distanza da lui, non ricevendo alcuna reazione da parte sua nel vederla.
Unì le mani sul ventre, sentendosi in imbarazzo come non mai.

Perchè non diceva nulla?
Perchè il suo volto era una maschera di pietra?

Con la coda nell'occhio vide Diaspro avvicinarsi con un ghigno sulle labbra mentre la fissava.

-Allora sono vere le voci che si sentono in giro. Hai patteggiato con il nemico.- disse guardando oltre le sue spalle, verso lo stregone rimasto fermo dove era prima.

-Valtor non è più un nemico.- scandì bene la rossa, sorprendendosi lei stessa del tono fermo che aveva usato, nonostante si sentisse completamente tremare.

-Ciò non cambia quello che è stato deciso.- rispose lei con tono risoluto.
Bloom potè giurare di sentire Stella mugugnare qualcosa, probabilemente trattenuta da Brandon.

-Cosa? Cosa è stato deciso?...-

-Oh, non ne sai niente?- Diaspro si portò teatralmente una mano davanti alla bocca in una finta espressione di sorpresa.
-Vorrà dire che ti darò io la bella notizia.- sorrise soddisfatta.

-Bloom di Domino, per ordine del Re Erendor, sei bandita dal Regno di Eraklyon e, date le circostanze, anche il tuo fidanzamento con il Principe Sky è annullato.-
Bloom sbarrò gli occhi mentre per un attimo sentì il mondo attorno a lei vorticare.

-Che cosa?!- Stella, liberatasi probabilmente di Brandon, era corsa al fianco della rossa, stringendole le spalle come a darle sostegno.

-Bloom è un pericolo troppo grande per Erakyon! Volete forse farmi credere di non sapere che la ribellione era in realtà tutto orchestrato da colui che chiamate “il Negativo”?-

-Cos..No! Non ne sapevo nulla!- Bloom sentì le lacrime sfuggire al suo controllo e scivolarle sulle guance.

-E chi ci assicura che questo sia vero?- le ringhiò contro Musa, avvicinandosi anche lei a Bloom, così come tutte le altre Winx.

-Semplice. E' stato il Negativo stesso a rivendicare l'attacco. Se non credete a ciò che vi dico, chiedete pure al Principe Sky...- disse Diaspro, continuando a sorridere.
Inutile dire che tutti si voltarono in direzione del diretto interessato che fino ad allora non aveva mosso un muscolo.

Sky chiuse gli occhi per poi annuire.

-Ehi, amico!- Riven si tese in avanti, dando voce ai pensieri di tutti gli specialisti.
-Perchè noi non ne sapevamo nulla?-

-Il tutto è stato deciso poco dopo il vostro ritorno a Fonterossa.- le parole pronunciate da Sky sembravano ghiaccio e Bloom si sentì perforata da ognuna di esse.
Sentì di nuovo le lacrime sfuggire al suo controllo.

Perchè Sky non le diceva nulla?
Perchè non provava a guardarla? Neanche solo per sbaglio i suoi si erano posati su di lei.
Era come se fosse trasparente.

Sentì come se un pugno l'avesse colpita al petto.

-Sky...- provò a chiamarlo ma dalle sue labbra fuoriuscì solo un sussurro.
Aveva la domanda sulla punta della lingua ma aveva paura di una possibile risposta.
-A te... a te sta bene tutto questo?- chiese poi, a bassa voce, che lei stessa si sentì appena.

Il Principe finalmente di voltò verso di lei, accigliandosi, e Bloom si sentì prendere fuoco, come se migliaia di frecce infuocate le fossero state lanciate contro.
Negli occhi azzurri del suo ragazzo(?), solitamente così luminosi, non c'era altro che odio.

-Sei un pericolo per il mio Regno. Devi stargli alla larga.-

Disprezzo.

Rabbia.

Rabbia trattenuta pronta ad esplodere da un momento all'altro.
Brandon gli si avvicinò velocemente afferandogli il braccio e scuotendolo.

-Ehi! Ma ti senti?! Ti sembra questo il modo di parl...- non finì la frase che Sky si liberò dalla sua presa con un gesto brusco del braccio.
Alcune studentesse di passaggio si fermarono per un attimo ad osservare. Subito dopo, ripresero a camminare velocemente, allontanandosi.

-Se sei dalla sua parte, non ti disturbare a tornare o rivolgermi più la parola.- fulminò anche lui per poi voltarsi dirigendosi verso la navicella, senza dire altro, così come era arrivato.
Diaspro fece per seguirlo poi, come se in quel momento si fosse ricordata, si rivoltò verso il gruppo.

-Quasi dimenticavo.- alzò la mano, facendo comparire a qualche centimetro di altezza una pergamena arrotolata. L'afferrò per poi lanciarla con non curanza ai piedi di Bloom.

-Questa è la tua copia del mandato, se non credi ancora a ciò che ti abbiamo detto.- poi si voltò salutando appena con la mano.

-Addioo.- cantilenò, raggiungendo Sky vicino alla pedana della navicella.

Bloom sentì qualcosa dentro di lei rompersi.

Aveva sempre considerato “Spezzare un cuore”  come un modo di dire figurato.
Eppure, in quel momento, sentì chiaramente spezzarsi qualcosa dentro di lei, in migliaia di minuscoli pezzi. 

Un dolore caldo si espanse in tutto il petto, come se del veleno le stesse circolando all'interno, uccidendola lentamente.
La ragazza strinse gli occhi, abbassando la testa e coprendosi il viso con le mani.

Nello stesso momento, Valtor sentì come un'ondata attraversarlo.

Pesante, nera.
Puro dolore si immerse nelle sue membra,portando ricordi a galla e riaccendendo istinti tenuti a riposo da troppo tempo.

Sky e Diaspro cominciarono a salire insieme sulla navicella quando, improvvisamente, entrambi caddero sulle ginocchia tenendosi il collo.
La ragazza cadde distesa scivolando lungo la pedana, le mani ancora alla gola e il viso arrossato come non mai, annaspando, alla ricerca di aria.

-Ma cosa...-
Il gruppo guardò spaventato la scena. Cosa stava succedendo?!

Stella sentì Bloom scostarsi dalla sua presa.
Ebbe appena tempo di articolare un pensiero che la rossa, invece di correre verso Sky, -come avevato pensato- si voltò correndo dietro al gruppo.

-Bloom!- si voltò di scatto spaventata, così come le altre.

-Valtor!- gridò invece lei, raggiungendo lo stregone.
-Valtor smettila!- gli strinse il braccio, cercando di scuoterlo con tutta la forza che aveva in corpo.
-Basta! Lasciali stare!-

Le altre non riuscirono a proferire parola.

Lo stregone aveva gli occhi rossi; sembravano iniettati di sangue.
Le gambe divaricate solidamente puntate al terreno e il busto propenso in avanti, in una posizione d'attacco, quasi ignaro della fata al suo fianco che cercava di richiamarlo.
Ringhiava, scoprendo i denti stretti e teneva una mano alzata davanti a sè, semichiusa, come se stesse stringendo un qualcosa di invisibile al suo interno.

E tutto divenne chiaro.
Flora portò una mano davanti alla bocca nel tentativo di soffocare un urlo che però non uscì ugualmente.

-Valtor basta! Ti prego! Ti prego...- Bloom si strinse di più a lui, poggiando la fronte sulla spalla dell'uomo, presa dal pianto e dei tremori.
Solo allora Valtor sembrò riprendersi.
I suoi occhi tornarono normali e la mano si riaprì di scatto.
I sussulti di Sky e Diaspro finalmente liberi di respirare si sentirono chiaramente nel silenzio creatosi.

Nessuno proferì parola.

Appena riuscì ad a mettersi in piedi, la bionda corse su per la pedana della navetta trascinando anche Sky, ancora in ginocchio a tossire.
Mentre il portellone si chiudeva, si udìì chiaramente la voce di Diaspro urlare.

-Mi correggo Bloom! Non sei un pericolo per Eraklyon! Lo sei per tutti!-
Un'accusa che si rivelò immediatamente una minaccia quando aggiunse:

-E farò in modo che tutti lo vengano a sapere!-


 

Angolo Autrice

Ragazzi e regazze, chiedo umilmente scusa per l'immenso ritardo. 
Chi ha avuto o ha a che fare minimamente con l'università può immaginare in che condizioni possa essere in questo momento.
Sorpassando sulle mie giustificazioni, finalmente sono riuscita ad aggiornare.
Credetemi, avevo metà capitolo scritto da non so quando, incapace di continuarlo.
Solo rileggendo nuovamente prima della pubblicazione, mi sono resa conto di quanto " cruenta " (si?) fosse la scena che avevo scritto. Probabilmete il mio umore influenza pesantemente i miei scritti e prometto di cercare di migliorare questo mio lato. 
Ma ormai ero riuscita a scrivere e mi sembrava giusto pubblicare.

Detto ciò, come al solito, mi scuso per eventuali errori e vi do appuntamento al prossimo aggiornamento, sperando che possa avvenire quanto prima.

Baci ♡
Giadavnt

  
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