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Autore: Andrea Micky    24/01/2020    1 recensioni
Ecco una storia che mi sento d'inserire fra quelle che reputo meglio riuscite.
THE FAIRLY ODDPARENTS and relative characters are (c) of NICKELODEON
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chloe Carmichael, Cosmo, Timmy Turner, Wanda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fuga dal Paese dei Balocchi
by Andrea Micky

Il sole stava sorgendo nel cielo di Dimmsdale, quando si udì distintamente un gallo cantare.
Il suono acuto penetrò anche nella camera di Timmy Turner, svegliando lui e i suoi padrini fatati.
“Da quando i vicini hanno un gallo?” domandò sorpresa Wanda.
“Da quando Chloe ha deciso di provare le nuove sveglie ecologiche” spiegò Timmy, balzando fuori dal letto tutto pimpante.
“Anche noi ne avevamo una, ma ieri sera mi é venuta fame e così, l'ho mangiata” disse tristemente Cosmo, masticando gli ingranaggi di una sveglia.
“Come mai sei così mattiniero? Di solito il sabato poltrisci fino alle dieci” notò Wanda.
“Oggi io e i miei genitori andremo a Sballolandia, il più divertente luna park del mondo e ci staremo tutto il giorno” spiegò eccitato il ragazzino.
“Allora oggi staremo con Chloe, che per fare un favore al direttore dello zoo, deve badare ad alcuni esemplari di feroci tigri bianche” ricordò Cosmo, consultando il calendario.
“Oppure, io e Cosmo potremmo starcene da soli, parlando di come potremmo migliorare il nostro rapporto” propose Wanda, facendo gli occhi dolci al marito.
“Scusa cara, ma quelle feroci tigri bianche mi stanno chiamando” disse Cosmo, prima di svignarsela con una magia.

Quello stesso pomeriggio, poco dopo che l'inserviente dello zoo era venuto a riprendersi i felini, Chloe notò la macchina dei Turner percorrere il loro vialetto di casa.
E quando Timmy scese, aveva la faccia scura quanto un temporale.
Allora Chloe gli si avvicinò e gli chiese “Timmy, come mai siete già tornati?”.
“Siamo tornati perché Sballolandia era in realtà Fregaturalandia” spiegò stizzito Timmy.
“Non é che siete andati nel posto sbagliato?” domandò Cosmo, dopo che lui e Wanda avevano assunto le sembianze di 2 farfalle.
“Intendevo dire che quel luna-park faceva pena. Tutte le attrazioni erano scadenti” precisò Timmy.
FLASHBACK:
Timmy é sopra un lento trenino delle montagne russe, che viene superato da una lumaca.
Timmy cerca di sparare con una pistola ad acqua otturata, che si libera solo quando lui ci guarda dentro, inzuppandosi da capo a piedi.
Timmy é su una macchinina dell'autoscontro, che anziché partire salta in aria.
“Mi spiace che la tua giornata non sia andata bene. C'é qualcosa che possiamo fare?” gli chiese gentilmente Wanda.
Il ragazzino rifletté per alcuni secondi, prima di risponderle “In effetti una cosa ci sarebbe”.
Intuendo ciò che sarebbe successo, Chloe domandò “Posso partecipare anch'io? Un'associazione per l'infanzia con cui collaboro sta cercando un posto dove portare in gita una comitiva di orfanelli”.
“Certamente, Chloe” acconsentì Timmy, che disse “Cosmo, Wanda, vorrei che io e Chloe finissimo nel miglior luna park mai immaginato”.
Le bacchette dei due padrini fatati scintillarono, prima di trasportare il gruppetto davanti all'entrata di un un grandissimo luna park.
A dar loro il benvenuto, c'era un omino di mezza età piuttosto grasso, che, facendo un solenne inchino, disse “Benvenuti nel mio luna park, dove il divertimento non manca mai”.

“Wow, questo posto sembra divertente” ammise Timmy.
“Se non sbaglio, siamo in Russia. E più precisamente, nel Pa...pa...e...se d...de...i” disse Cosmo, cercando di leggere l'insegna con su scritto il nome del parco.
“Veramente siamo in Italia. Ma questo non ha importanza. L'unica cosa che conta é che questi 2 bambini si divertano” l'interruppe l'omino, spingendo Timmy e Chloe dentro il parco.
“Se tutto andrà bene, raccomanderò il vostro parco ad un'associazione benefica per l'infanzia” promise la ragazzina.
“Ma bene. Più bambini ci saranno, meglio sarà” disse l'omino.
“A proposito...come mai ci siamo solo noi due?” chiese Timmy.
“Perché l'ultimo gruppo di ragazzi ha finito il turno e fra non molto, ne arriverà un altro” spiegò l'omino.
“Capisco” disse Wanda, squadrandolo con una certa diffidenza.

Poco dopo, mentre Timmy e Chloe si divertivano, Wanda e Cosmo tenevano d'occhio l'omino.
“Perché sei così diffidente Wanda? Quel tipo é simpatico” disse Cosmo.
“Non lo so, ma in lui c'é qualcosa che non mi convince” spiegò la fata.
In quella, Cosmo notò una bancherella di dolci e corse ad ingozzarsi, mentre la sua consorte notò invece una placca commemorativa appesa al muro.
Incuriosita, Wanda andò a vederla più da vicino e vide che sopra c'era scritto “In ricordo di Pinocchio e Lucignolo, i nostri 2 ospiti più celebri”.
Sgranando gli occhi, Wanda capì tutto e disse “Dobbiamo trovare  Timmy e Chloe. Non sanno di essere in pericolo”.
“Prima però, posso andare in bagno? C'erano delle gelatine alla prugna micidiali su quella bancarella” le chiese Cosmo.

Timmy e Chloe avevano appena finito un giro sulle giostre, quando Wanda apparve davanti a loro, dicendo “Ragazzi, dobbiamo andarcene subito. Questo posto é il Paese dei Balocchi”.
“Lo stesso del libro di Pinocchio!” esclamò Chloe.
“E allora? Che problema c'é?” domandò sorpreso Timmy.
“Non ti ricordi cosa succede a chi rimane in questo posto troppo a lungo?” gli chiese agitata Chloe.
Timmy stava per rispondere di no, quando improvvisamente lui e la sua amica si ritrovarono trasformati in 2 asinelli.
“Ecco cosa” rispose Wanda.
“Presto Wanda, desidero che io e Timmy ritorniamo normali” ordinò Chloe.
Ma proprio quando la fata stava per realizzare il desiderio, un retino automatizzato calò su di lei, facendole perdere i poteri.
E da dietro un baraccone, l'omino sbucò fuori dicendo “Avevo preparato questa trappola per una seccatrice dai capelli blu, ma andrà bene anche per una coi capelli rosa”.
“Maledetto imbroglione. Facci tornare subito normali” ragliò Timmy.
“Non capisco una parola di quello che dici e comunque, non me ne importa nulla” ghignò l'omino.
“Venderemo cara la pelle” disse Chloe, cercando di assumere una posa da combattimento.
“Ah, ma allora volete la guerra” ghignò l'omino che, contratti i muscoli, si trasformò in un omaccio muscoloso.
“Oh-oh!” gemette Chloe.
“Diamocela a gambe” esortò Timmy, galoppando via, seguito sia da Chloe che dall'omaccio.
“Trovate Cosmo: lui vi farà tornare normali” gridò Wanda.

In cerca di un nascondiglio, Timmy e Chloe si rifugiarono nella casa degli specchi; ma l'omaccio era sempre alle loro calcagna e li seguì.
Una volta dentro, i 2 ragazzini cercarono di confondere il loro inseguitore usando le loro immagini riflesse, ma questi disse “Non ci casco. Conosco questo posto come le mie tasche”.
“Vieni a prenderci, allora” lo sfidò l'immagine di Chloe davanti a lui.
“Trucco vecchio” disse l'omaccio lanciandosi invece sull'immagine dietro di lui...andando così a sbattere contro uno specchio.
Approfittando di quei pochi secondi di smarrimento del nemico, Timmy calciò uno degli specchi, facendolo crollare addosso all'omaccio stordendolo, per poi fuggire insieme a Chloe.

Wanda era intrappolata sotto il retino da alcuni minuti, quando Cosmo la raggiunse.
“Ehi, che mi sono perso?” chiese lui.
“Oh, Cosmo. Timmy e Chloe sono diventati 2 asini...” iniziò a spiegare Wanda.
“Cosa? Me lo sarei aspettato da Timmy, ma non da una bambina studiosa come Chloe” esclamò sorpreso Cosmo.
“Intendevo dire che sono diventati 2 asini a causa di un incantesimo e adesso tu devi trovarli, per farli tornare alla normalità” sbraitò Wanda.
“Ah, ho capito. Lo farò subito...dopo essere tornato in bagno” promise Cosmo, premendosi la pancia, per poi sfrecciare via.

Timmy e Chloe stavano correndo a perdifiato, quando vennero raggiunti dall'omaccio.
“Sei mio” disse lui, quando era ormai vicino a Timmy.
“Giù le mani dal mio amico” intimò Chloe, che, calciando una leva, mise in funzione una giostra rotante, che colpì in pieno l'omaccio con uno dei suoi sellini, scagliandolo lontano.
“Grazie, Chloe” disse Timmy, mentre si rimetteva a correre.

Ancora bloccata sotto il retino, Wanda stava volando in cerchio da diverso tempo, quando vide Cosmo arrivare di corsa.
“Allora, li hai trovati?” chiese preoccupata.
“Non ancora. Certo però che qualche indicazione per le toilette potevano metterla” brontolò Cosmo.
“Cosmo, io stavo parlando di Timmy e Chloe” sbraitò Wanda.
Notando lo sguardo inferocito della sua consorte, Cosmo indietreggiò assicurando “Ah, già. Vado subito a cercarli (Proot). Beh, magari non subito”.  

Sfinito per il continuo correre, Timmy si fermò dicendo “Io non ce la faccio più”.
“Allora contrattaccheremo” stabilì risoluta Chloe, notando una corda per saltare, che giaceva abbandonata sulla strada.
In quella, l'omaccio arrivò di corsa, ma Timmy e Chloe, anziché fuggire, afferrarono i manici della corda coi denti e gli corsero incontro, per poi girargli intorno ripetutamente, legandolo come un salame.
E mentre l'omaccio cercava di liberarsi, i 2 ragazzini gli sferrarono contemporaneamente un violento calcio nel sedere.
“Se non riuscirò a vendervi, userò la vostra pelle per fare un tamburo” giurò l'omaccio, mentre i 2 asinelli si allontanavano.

Tenendosi le mani sulla pancia, Cosmo si stava muovendo fra i vari baracconi.
Ad un certo punto, il padrino fatato scorse nuovamente il retino sotto cui era bloccata la moglie; pertanto, Cosmo si nascose dietro un cespuglio, riflettendo “Meglio che Wanda non sappia che non ho ancora trovato Timmy e Chloe”.
“Guarda che ti sento” lo avvertì Wanda.
“Come fai a sentire i miei pensieri?” domandò sorpreso lui.
“Stavi parlando a voce alta, idiota” rispose lei.
(NDA: mi rendo conto che questa scena avrebbe funzionato meglio in forma visiva che scritta).

Sempre in fuga, Timmy e Chloe raggiunsero le montagne russe del parco.
Fortunatamente, i 2 ragazzini trovarono un trenino già pronto, che partì non appena ci salirono sopra.
“Uff, finalmente abbiamo seminato quel tipo” sospirò Timmy.
“Non credo” lo corresse Chloe, indicando un secondo trenino che sfrecciava sui binari, su cui c'era l'omaccio.
“Non mi sfuggirete” giurò lui, nel momento esatto in cui i 2 trenini prendevano velocità.
Rannicchiandosi nel vagone, Timmy e Chloe riuscirono a non essere sbalzati fuori dal trenino, mentre il veicolo affrontava a gran velocità una salita, seguite da una lunga serie di parabole.
“Ehi, se non fossimo in pericolo, direi che quest'esperienza é divertente” ammise Timmy.
Ma proprio quando i 2 trenini affrontarono l'ultima parabola, l'omaccio, il cui trenino era in alto, riuscì a balzare su quello dei ragazzini, che stava in basso.
“Oh, no!” gemette Timmy.
“Presto, Timmy. Aiutami a sganciare i vagoni” lo esortò Chloe, mentre armeggiava col perno che collegava i vagoni alla motrice.
Timmy fece quel che gli era stato detto, ma a causa degli zoccoli che avevano al posto delle mani, i 2 ragazzini non riuscirono nel loro intento.
“Finalmente vi ho presi” ghignò l'omaccio, quando era a pochi metri dalle sue prede.
Ma proprio in quel momento, da uno dei vagoni uscì una zaffata di odore pestilenziale, che mise KO l'energumeno.
“Ehi, non si può avere un po' di privacy?” domandò infastidito Cosmo, mentre sbucava fuori dal vagone.
“Cosmo! Ci hai salvati” gioirono i 2 ragazzini.
“Oh, 2 asini parlanti. Il che mi ricorda qualcosa che dovevo fare” rifletté il padrino fatato, massaggiandosi il mento.
“Cosmo, siamo Timmy e Chloe. E devi farci tornare normali” spiegò concitata la ragazzina.
“Ed anche in fretta” esortò Timmy, notando che il percorso delle montagne russe era incompleto e che, di conseguenza, il trenino si sarebbe sfracellato al suolo.
“Desiderò che tu faccia tornare me e Timmy normali e che ci riporti subito a casa” disse Chloe.
Alzando la sua bacchetta magica, Cosmo ritrasformò Timmy e Chloe in 2 esseri umani, per poi trasportarli nel giardino di casa Turner.
Contemporaneamente, l'omaccio si riprese e vide che di lì a pochi secondi, il trenino su cui viaggiava sarebbe precipitato da un'altezza di parecchi metri.
“Mi sembrava che alcune attrazioni non fossero ancora a norma” brontolò l'omaccio, mentre il veicolo compiva il gran balzo.
 
“É bello essere di nuovo casa e sopratutto, essere nuovamente umano” gioì Timmy, massaggiandosi le braccia.
“Si, ma mi sembra di aver dimenticato qualcosa” notò Cosmo.
“Abbiamo dimenticato Wanda nel Paese dei Balocchi -realizzò Chloe- Ma con un semplice desiderio...”.
Ma Cosmo le mise una mano sulla bocca, dicendole “Non giudicate duramente un povero marito che vuole un po' di tempo per sé stesso.”
Ma proprio in quel momento, sputando pezzi di retino dalla bocca, un'infuriata Wanda comparve alle spalle del marito, dicendo “Sono qui. Mi sono liberata dal retino a forza di morsi”.
“Un ottimo uso della tua bocca” si lasciò sfuggire Cosmo.
Wanda stava per incenerire il marito con un fulmine, ma l'arrivo del furgone dello zoo costrinse i 2 padrini fatati ad assumere la loro forma di scoiattoli.
A bordo del veicolo c'era il direttore dello zoo, che chiese “Chloe, potresti occuparti delle nostre tigri bianche per un altro po' di tempo? Sono molto irrequiete e solo tu riesci a calmarle”.
“Temo che non sia possibile, perché nei prossimi giorni devo occuparmi di diverse specie erbivore” gli rispose Chloe.
“Veramente, un posticino dove lasciarli lo conosciamo” intervenne Timmy, sorridendo furbescamente.

Strisciando carponi dopo la caduta, l'omaccio raggiunse l'entrata del paese dei Balocchi, dove riassunse le sue sembianze paffute.
Proprio in quel momento, il furgone dello zoo parcheggio a pochi metri da lui e da uno dei finestrini si affacciò il direttore, che gli chiese “Mi scusi, é qui che possiamo lasciare i nostri ragazzi per un paio di giorni?”.
“Certamente” rispose l'omino, sfoderando un sorriso a 32 denti.
“Benissimo” disse allora il direttore, mentre dal retro del furgone saltavano fuori una mezza dozzina di tigri bianche.
“Oh, no!” gemette l'omino, notando che i felini si leccavano le labbra, dopo aver posato lo sguardo su di lui.
A questo punto, c'é una dissolvenza, seguita dall'apparizione  dell'omino, che fugge inseguito dalle tigri bianche, mentre urla “Basta! Chiudo l'attività e mi trasferisco a Timbuctù”.

FINE

   
 
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