Adam non poteva credere che avesse scelto lui. Non c'era alcuna spiegazione razionale sul perchè Eric non avesse scelto Rahim. Rahim...Era irrealistico. Senza paura. Bello, gentile, il classico tipo il cui nome si può trovare in un quaderno contornato di cuoricini. Adam non era mai stato scritto in un diario.
No, forse non era vero. Amy gli aveva voluto bene. Ma loro erano stati una casualità. Entrambi cercavano qualcuno per spezzare la solitudine, e ad Adam era piaciuta quella fresca genuinità della bionda, così come a lei era piaciuta quella gentilezza tenuta nascosta, che poteva vedere solo lei, se fortunata.
Perchè allora Eric aveva scelto un fallito senza prospettive come lui? Certo prima di Rahim non c'erano orde di ragazzi gay in circolazione. L'indiano tirato a punto e Adam. Ma ora esistevano pozioni, e che opzioni.
Adam pensò preoccupato che forse la sua scenata sul palco, che sicuramente avrebbe pagato non appena visto il padre, avesse costretto Eric ad accettare la sua mano. La platealità forse lo avevava spiazzato, non aveva avuto la possibilità di ragionarci su. Non poteva essere veramente la prima scelta di Eric. Presto si sarebbe accorto di quanto seguire il suo cuore invece della testa non era stata una mossa intelligente, e lo avrebbe lasciato.
Adam irrigidì i muscoli della mano,sospirando. Vedeva Eric, con quel bel sorriso sicuro venirgli incontro. Si preparò un sorriso per accoglierlo, tentando di non far vedere all'altro la sua triste rassegnazione.

" E' solo questione di tempo. Non sarai mai tu. Non sarai mai tu."