Capitolo 14) 24 dicembre 2020
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‘Hai bisogno d’aiuto?’ Jeremy dette la mano a Lysandra, che saliva i
gradini della scala accanto l’albero di Natale per posizionare la sua decorazione
a forma di L.
‘Grazie, amore’ la appese, ricevendo un bacio sulla sinistra, sulla
pelle che portava il segno cicatrizzato dell’ustione da acido, proprio sotto ai
tre anelli indossati all’anulare, uno sopra l’altro: dall’alto, il primo a
forma di zucca, seguito dal centrale, il classico diamante taglio brillante in
una semplice montatura di oro bianco, che le aveva donato in occasione del loro
fidanzamento formale e, in ultimo, la fede nuziale, in oro giallo. Quella in
cui Renner aveva fatto incidere, all’interno, al posto del suo nome di
battesimo…paradiso, ovviamente.
‘Sono le persone che abbelliscono la vita, la mia, per lo meno! Grazie
per essere qui, a festeggiare insieme a noi! Non ci sperai, quando vi raccontai
della leggenda della Fontana dei Quattro Fiumi e, invece, sono riuscito a farvi
tornare, tutti’ Jeremy lo declamò, con gli occhi lucidi.
‘Quante smancerie, sorellina! Vi state moltiplicando come conigli,
dovreste essere calmi, aver trovato la pace dei sensi dopo Paperino…’ Chris
prese in giro l’irlandese, indicando la pancia di tre mesi nascosta sotto
l’abito chiaro.
‘C’è mia sorella lì dentro, regolati, siamo anche diventati parenti…’
Joey lo rimproverò ed il gigante biondo alzò lo sguardo ceruleo al cielo. Quando
la piccoletta lo metteva in riga, abdicava, non ce n’era per nessuno, nemmeno
per Tom.
Suo marito!
'Voi che parlate di smancerie? Ci vuole coraggio! Avete organizzato
una doppia cerimonia surreale...esagerata, sotto tanti punti di vista' fu
Robert a scherzare con le due testosteroniche neo coppie.
Sebastian e Tom erano convolati a nozze coi loro rispettivi Chris,
giacché in Florida, da diversi anni, il matrimonio fra persone dello stesso
sesso era legale.
Ma i due avvocati d'Oltremanica, trasferitisi per esercitare la libera
professione a Fort Lauderdale, e Evans - che aveva lasciato il lavoro di
venditore d'auto alla concessionaria per prendere il patentino da investigatore
privato ed affiancare il suo ragazzo - avevano commesso un errore imperdonabile.
Coinvolti da pratiche burocratiche, traslochi e ricerche di
appartamenti, esami e studio, avevano incaricato dell'organizzazione della
cerimonia e della festa successiva proprio Stan, che non si era smentito.
L'originalità e l'eccesso innato, tipici della sua indole estrosa, lo
avevano portato a strafare: passi lo scambio dei voti sulla spiaggia, che aveva
alla base un'idea romantica, il brillante detective si era sbizzarrito...sempre
in riva al mare era continuato il party, con gli ospiti in costume da bagno e
pareo, wurstel arrostiti su falò improvvisati, birra ed alcolici a gogò, senza
contare gli stralunati e pittoreschi ospiti!
‘Disgraziati, stavo per morire di fame e sete a causa vostra, meno
male che avevo succo di frutta e cracker in borsa…e gli amaretti!’ la contabile
si era lamentata, senza sosta, durante la festa e continuava; non aveva potuto
mangiare le salsicce né bere alcolici...era già incinta del bambino, la cui
data presunta del parto era fissata la notte di Capodanno…il bimbo concepito
col suo Mark, ovvio.
Come previsto da Sebastian, era stata la prima del gruppo a sposarsi,
appena terminato il processo per la custodia di Joey, e il matrimonio e lo
stato interessante l'avevano leggermente addolcita...giusto un pochettino
‘Mi sono consolata con gli amaretti’. Ruffalo non glieli faceva mai mancare e
si era attaccata al sacchettino di biscotti pure in riva al mare ‘Li ho
sbranati, fissando con il naso all’insù i meravigliosi fuochi d’artificio, lì,
Seb, ti sei superato’. I giochi pirotecnici erano stati spettacolari, il gran
finale per una serata sui generis.
‘Porterai il piccolo, appena nato, nella tua stanza, per continuare a
fare conti e liquidare fatture? Poveri colleghi, tra pannolini puzzolenti e
biberon’ Evans la provocò, come al solito; Mark aveva chiesto e ottenuto da
Renner di poter prendere il suo posto di venditore, libero, e si era rivelato
piuttosto brillante e i genitori del nascituro – un maschietto, come rivelato
dall’amniocentesi – oramai erano entrambi impiegati dell’autosalone.
‘Vedremo, fai poco lo spiritoso, ti sguinzaglierò mio figlio contro!
Abbiamo tirato a sorte, sarai il padrino di battesimo e non ti azzardare a
dirmi di no!’ lo minacciò e l’amico alzò gli occhi al cielo, abbozzando un
sorriso più che soddisfatto.
‘E, comunque, avvocato, sono in attesa di partecipare alla tua festa
di nozze! Pensi che non abbiamo notato… ehm…quello?’ Hemsworth mandò
un’occhiata all’anulare della Paltrow, su cui spiccava un anello di
fidanzamento di tutto rispetto.
‘E’ una cosetta da nulla’ minimizzò Robert ‘poi vi darò i dettagli’.
Altro che dettagli: era riuscito a convincere la bionda a sposarlo, in
occasione delle festività natalizie, con una proposta in piena regola, in barba
alla storia della perfezione del loro rapporto di conviventi. Una coppia
perfetta erano e una coppia perfetta sarebbero rimasti, poco ma sicuro; ci
avrebbe scommesso tutte le macchine che possedeva e beh, signori miei, non erano
poche!
'Dove vi sistemerete, alla fine? Il broccolone ha trovato pace e ha
avallato l'acquisto della villetta che ci era tanto piaciuta?' Gwyneth, le
iridi luminose, cambiò argomento, incuriosita; Hiddleston era esasperato da suo
marito che aveva stroncato ogni proposta immobiliare sottoposta.
'Ho scoperto che broccolone e brontolone nel caso di Chris sono
termini che si sovrappongono! Sì, ho dato la caparra per la casa che mi avevi
consigliato tu, è a metà strada tra l'ufficio di Robert...cioè il nostro
ufficio' Downey Jr. aveva preso i due legali come soci, all'istante, complice
la passione di Chris per le auto e la promessa che avrebbero curato i modellini
di macchine con la sua stessa devozione 'e il Tribunale, oltre che vicino alla
magione che ci ospita...' spiegò, appendendo, a sua volta, la propria
decorazione.
'E che continuerete ad abitare?' Mark sapeva che i Renner avessero
avuto molti dubbi a rimanere nella villa che era stata testimone della morte di
Samantha, ancorché Joey non fosse stata messa al corrente dei dettagli e
avesse, in apparenza, superato il trauma della dipartita della Davis, aiutata
da un terapista e dall'amore di suo padre e di Lysandra.
Era stata proprio quest'ultima a spiegarle che la mamma fosse volata
in cielo, ritirando fuori la gradita storiella del Purgatorio, che le aveva
raccontato, a suo tempo, la sera di Halloween. Conoscendo la meticolosità con
la quale Samantha si dedicava a trucco, unghie, capelli e vestizione, Joey
aveva sottolineato al terapista che sua madre non sarebbe entrata presto in
Paradiso, a cantare con gli angeli...e probabilmente non aveva torto.
Fu Jeremy a rispondere per entrambi, una carezza alla fulva chioma
dell'altra metà del suo cielo 'Sì, ci sposteremo, per un paio di motivi. Il
primo è il desiderio di una casa che abbia delle caratteristiche di struttura e
arredamento decise da noi, il secondo la distanza dall'altro autosalone che
abbiamo inaugurato lo scorso mese'.
Lo disse, timidamente, ed usando il plurale, perché era stata una
vittoria della O'Neill che fosse risultato il primo al corso di autostima
frequentato e che la sicurezza acquisita, soprattutto grazie al suo amore, lo
avesse sbloccato; aveva quasi cancellato le sue ataviche insicurezze e i problemi
connessi alla dislessia!
Le sue doti manageriali - che Lys ribadiva avessero un gancio genetico
a quelle del compianto padre - avevano fatto schizzare le vendite delle vetture
e, coi ricavi, aveva deciso di aprire una seconda concessionaria, a Miami!
'Si divide fra le due attività, macina moltissime miglia...' la rossa
chiarì.
'A proposito di miglia...madame Renner, il suo regalo di Natale.
Nostro, mio e di Joey. Santa Claus è arrivato in anticipo, senza slitta' dalla
tasca della giacca, tirò fuori un mazzo di chiavi indicando il vialetto
d'entrata e lei si illuminò. Non poteva crederci, non era possibile...affrettò
il passo, mano nella mano con lui e con la bambina, seguita dai suoi
amici.
Una Ford Mustang decappottabile del 1968, rosso amaranto, in
condizioni perfette, era parcheggiata in bella vista, col muso in direzione
della villa. Sul vetro anteriore troneggiava una scritta, in pennarello rosso
'Al mio paradiso' seguita da un cuore, rosso anch’esso, ovvio, come la
carrozzeria.
'Mi sono dannato, alla fine l'ho trovata…amore mio, ti avverto...è
intestata a entrambi, dovrai condividerla con me...' gli occhi splendenti,
sentì le braccia della creatura di cui si era follemente innamorato attorno al
collo, il sorriso su cui aveva lasciato l’anima sulla propria bocca, la voce
commossa che gli sussurrava 'Ti amo, Jer... sei tu il mio paradiso…da quando
siamo insieme ho scoperto che il paradiso esiste anche sulla Terra'.
‘Ehm, ragazzi, non vorrei interrompere l’idillio…mi si sono rotte le
acque’ Scarlett, nel panico assoluto, segnalò l’imminente e anticipata nascita
del suo pargoletto!
FINE