Anime & Manga > D.Gray Man
Ricorda la storia  |      
Autore: NebulaChain    04/08/2009    1 recensioni
« E’ bella la pioggia, vero? »
« Zettai iie ('assolutamente no'). »
« Il suo suono è così deciso, copre ogni altro rumore con imponenza. »
Mi stai ascoltando con attenzione,come sempre d’altronde, guardandomi con la coda dell’occhio.
La mia faccia è alzata verso il cielo grigio, i miei occhi fissano un punto indefinito, con una punta di malinconia. Sono fatto così, lunatico e con frequenti sbalzi d’umore.
« Vorrei essere anche io imponente come la pioggia. »
Ci teniamo per mano, le nostre mani di bambini di appena nove anni, piccole e un poco screpolate a causa del tempo gelido calato sul posto.
Eravamo seduti in giardino, sotto il gazebo, su quella sedia a dondolo talmente grande che noi due, talmente piccini, c’entravamo in due.
« Tu sei più simile al sole che alla pioggia. »
[Jasdebicest.]
Dedicata al mio Devit.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altro personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

© La foto è mia personale.

~ Dedicata al mio fratellino Devit.
Ad un anno dal nostro allontanamento.



A
me {pioggia}





- Flashback -

« E’ bella la pioggia, vero? »

« Zettai iie ('assolutamente no'). »

« Il suo suono è così deciso, copre ogni altro rumore con imponenza. »

Mi stai ascoltando con attenzione,come sempre d’altronde, guardandomi con la coda dell’occhio.
La mia faccia è alzata verso il cielo grigio, i miei occhi fissano un punto indefinito, con una punta di malinconia. Sono fatto così, lunatico e con frequenti sbalzi d’umore.

« Vorrei essere anche io imponente come la pioggia. »

Ci teniamo per mano, le nostre mani di bambini di appena nove anni, piccole e un poco screpolate a causa del tempo gelido calato sul posto.
Eravamo seduti in giardino, sotto il gazebo, su quella sedia a dondolo talmente grande che noi due, talmente piccini, c’entravamo in due.

« Tu sei più simile al sole che alla pioggia. »

- Fine flashback -

* * *

Sei qui sdraiato sul letto accanto a me, dormi tranquillo e beato sotto le coperte.
Non so di preciso che ore sono, se sia notte o mattino,e a dir la verità non me ne importa.
Tanto non riesco a dormire.
Ho sognato quella scena, di quando eravamo piccoli. Mi sembra ieri, e invece sono già passati più di sei anni.
Siamo cresciuti sempre insieme io e te, da bravi gemelli, ognuno faceva le stesse cose dell’altro, sebbene sia caratterialmente che fisicamente eravamo l’opposto.
La parte dominante, eri - e sei - tu. Ti ho sempre invidiato per questo,sai?
Risoluto, scatenato, anarchico, istintivo. Un’arma impropria e letale.
Come può una persona che dorme così pacatamente essere tutto ciò? Ci penso solo adesso, dopo tutti questi anni.
Mi scappa una flebile risatina.
Io, da bravo fratello gemello, mi limitavo a seguirti e appoggiare i tuoi piani e le tue idee; non so, forse agli occhi degli altri apparivo come un tipo superficiale e leggero, strambo, che sorrideva per qualsiasi cosa, magari pure un po’ stupido.
Ti ho sempre voluto bene più che a chiunque altro.
Morirei per te, si.
Perché nonostante tutto mi hai sempre trattato in modo speciale, mi hai manifestato un affetto che agli altri non hai mai mostrato.
Forse sei qualcosa di più di un fratello. Un amico, un padre, un angelo custode o cos’altro…?

Mi piacerebbe sapere se anche per te è cambiato qualcosa.

Sembra quasi che tu mi abbia letto nella mente, difatti emetti una specie di verso nel dormiveglia.
Chissà perché adesso mi viene l’impulso di prenderti tra le braccia?
Forse dovrei andare a rinfrescarmi, già.
Mi alzo svogliatamente e, senza nemmeno indossare le ciabatte, percorro il tratto che vi è dal letto al bagno, passando accanto alla finestra. Sento un ticchettio più o meno costante.
Mi fermo per guardare fuori.

Piove.
Proprio come quel giorno.
Appoggio le dita sul vetro. I lampioni all’esterno sono ancora accesi, ed illuminano il vetro della finestra che funge da specchio; i miei lunghi capelli biondi naturali sono tutti scompigliati.

Tsk. Odio il disordine, se si tratta dei miei capelli.

« Tu sei più simile al sole che alla pioggia. »

Ho un brivido lungo la schiena, il mio cuore accelera il suo battito.
Basta, devo staccarmi da qui. Ma sento come una calamita che mi attrae saldamente, non mi vuole lasciare andare.
Starei qui davanti finché… finché… finché cosa?

« Ehi, che ci fai già in piedi, Jasdero? »

Non mi ero accorto che si fosse svegliato, ora lo vedo riflesso dietro di me che si gratta la testa e sbadiglia.
Mi volto.

« Di solito ci vogliono le cannonate per farti alzare! »

Sorride, ironico.

« Potrei farti la stessa domanda! »

« Allora lasciamo stare. »

Forse non ha capito…
Indico fuori.

« Devit… piove. »

Sento i suoi passi che si avvicinano, si ferma a pochi centimetri da me, e appoggia un braccio sulla mia spalla.

« E allora? »

O forse fa finta di non capire.

Tic… tic… tic

Ah… ecco, sta finendo.
Le nubi pian piano si sfoltiscono, il cielo si rischiara e il paesaggio circostante comincia una lenta metamorfosi di colore.

« Finalmente è uscito il sole! Sei contento, fratellino? »

Mi da un colpetto in testa.
Mi limito ad annuire.

« Sai, penso che il sole ti somigli in un certo senso. »

Ho un altro brivido lungo il corpo.
Mi abbraccia.

« Senza luce sarebbe una vita deprimente e vuota. Io morirei senza la luce del mio sole. »

 

 

No, non stringermi così.

Si, stringimi più forte.

Fermati, non respirare sul mio collo.

Voglio sentire il tuo respiro caldo sulla mia pelle.

No, ti prego, non guardarmi con bramosia.

Fissami con quegli occhi dolci e mortali.

Ti stai avvicinando così pericolosamente, non lo fare…

Ancora, avvicinati ancora, e poi…

Ora no, non baciarmi così impunemente.

Non potrei voler di più, in questo momento.

 

 

La città comincia a muoversi.
Il tempo è fermo solo per noi due, un amore incestuoso consumato davanti alla finestra dalla quale filtra un raggio di sole che scalda i nostri due corpi, le cui ali si sono finalmente dischiuse senza timore.
Lo abbiamo sempre desiderato entrambi, vero?

* * *

- Flashback -

« Perché piangi, fratellino? »

« Perché ora l’altalena è tutta bagnata… »

« Presto uscirà il sole, poi andremo a giocare! »

« … Me lo prometti? »

« Te lo prometto! »

- Fine flashback -





The End.



Da oggi è un anno che io e te non ci sentiamo, Devit, e ho voluto pubblicare questa fanfiction che scrissi per  te quando ci conoscemmo e approfondimmo la nostra amicizia (l'ho modificata un po', perchè dopo 12 mesi e passa si era arrugginita un poco).

Se sei arrivato qui casualmente, sappi che ti ho mandato una e-mail al tuo indirizzo di quando chattavamo insieme, con scritte un po’ di cose che vorrei leggessi.
Se invece sei giunto qui proprio grazie alla mail… beh, sono contenta. E spero sinceramente che tu decida di rispondere.

Per tutti gli altri che hanno letto… spero vi sia piaciuta. *-*
P.S.: ho inserito AU perchè mentre scrivevo mi sono immaginata il tutto avvenire nella nostra epoca.


NebulaChain

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > D.Gray Man / Vai alla pagina dell'autore: NebulaChain