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Autore: Soul Mancini    28/01/2020    6 recensioni
Si sa, perdere la vista è traumatico, ma non ci si chiede mai quanto possa essere spaventoso cominciare a vedere per una persona che ha sempre vissuto nel buio.
Ho cercato di interpretare i pensieri e le sensazioni di una ragazza che si risveglia a seguito di un'operazione che le ha donato la vista.
- Partecipa alla challenge "Drabbles, Drabbles e ancora Drabbles" indetta da HarrietStrimell sul forum di EFP.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Risveglio
 

 
 
 
 
Socchiudo le palpebre e qualcosa mi acceca. Cos’è, luce?
Non posso lasciarmi accecare, ora che vedo.
Mi bruciano gli occhi, ma la curiosità è troppa: voglio sapere come appaiono le cose che finora ho solo toccato, voglio conoscere i colori di cui mi hanno tanto parlato.
Cautamente, lascio filtrare tra le ciglia un frammento di ciò che mi circonda.
Mi hanno detto che le pareti dell’ospedale sono bianche. Quindi è bianco quello che vedo? È così terribilmente luminoso.
Quasi rimpiango il mio buio totale.
Pian piano mi accorgo che, in mezzo a tutto questo bianco, ci sono delle macchie, alcune indefinite e altre dai contorni più marcati. Incredibile, non pensavo esistessero così tanti colori.
Quella cosa orizzontale e allungata dev’essere la sbarra del letto. È un colore diverso dal bianco. Chissà se è verde, grigio o giallo.
Frastornata da questo caleidoscopio, chiudo gli occhi. Mi pulsano forte le tempie.
 
 
 
 
 
 
 
 
Prompt 4 di Gennaio 2020: Bianco
   
 
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