“Che
carine le mie cugine ad averci offerto la possibilità di
rimanere a palazzo per
questa notte” – Helen, intenta a spazzolare la sua
lunga chioma bionda, lusinga
Anna ed Elsa in presenza del marito, il quale già coricato a
letto, sembra fin
troppo silenzioso.
“Sono
esausta, penso che crollerò stanotte” –
continua lei, senza sapere che parla da
sola visto il totale disinteresse del coniuge.
E così
poco dopo si sdraia accanto a Westergard e dopo avergli dato un lieve
bacio a
stampo, si addormenta.
La candela
posta al lato di Hans resta accesa, mentre l’uomo
approfittando del sonno della
moglie, lascia la camera e si appresta a gironzolare nel castello.
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“Non mi
hai detto che c’era quel verme alla festa? Anna, se avessi
saputo lo avrei
cacciato fuori a calci” – si altera Kristoff,
sentendo dalla regina della
presenza del nemico.
“E non
è
finita qui. Ho visto Helen molto stanca e non me la sono sentita di
farla
ripartire ed affrontare un viaggio lungo fino a West Isle. Ho pensato
di
offrirgli ospitalità” – comunica a
Bjorgman che ad occhi sgranati esclama –
“Cosa??”
“Si,
tesoro. Che colpa ha mia cugina se suo marito è un
idiota!” – sostiene lei.
“Non
dormirò sereno stanotte sapendo Hans a pochi passi da
noi”
“Amore,
devi essere tranquillo” – sul letto sul quale i due
si trovano, Anna si
inginocchia dietro al marito e comincia a massaggiargli le spalle.
“Come
posso
starmene sereno e contento, se quel vigliacco dorme nella camera
accanto. La
prossima volta consultati anche con me quando prendi certe
decisioni” – deluso e
irritato, l’ex montanaro indossa una camicia e lascia la
stanza.
“Ma
dove
stai andando? Torna qua” – lo chiama la giovane
donna, non ricevendo alcuna
considerazione.
Dispiaciuta
per aver ferito il compagno, indossa la vestaglia e le sue babbucce e
cerca di
raggiungerlo.
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Westergard
cammina lungo gli immensi corridoi del palazzo reale, mentre scruta
ogni
dettaglio di quel luogo. Osserva scrupolosamente i dipinti, restano
immobile di
fronte a quello della famiglia al completo.
“E
bravo
il montanaro. Ti sei sposato e sei diventato re, re di Arendelle..non
un re
qualsiasi, uno tra i regni più potenti e ricchi”
– parla disgustato riferendosi
a chi considera morto di fame.
Poi gli
occhi si spostano su Anna.
“Come
sei
cambiata piccola e ingenua Anna. Sei una donna adesso e ammetto che non
hai più
l’aria da debole e sciocca principessa, ribelle e
capricciosa” – la sua visione
sulla sua ex inizia a mutare.
“Se
avessi
finto per più tempo, anziché svelare sin da
subito le mie intenzioni, adesso
indosserei la corona e avrei te al mio fianco” –
furioso per aver perso una
grande occasione, batte un pugno sul muro.
Non sa che
qualcuno alle sue spalle lo ha appena visto.
“Hans!
Cosa ci fai a quest’ora qui?”
“Anna”
–
esclama lui. Poi continua –“ Finalmente ci
ritroviamo soli faccia a faccia” –
le si avvicina e la guarda con l’aria di chi pianifica
qualcosa.
“Non
hai
risposto alla mia domanda. Come mai ti aggiri di notte per le stanze
del
castello” – ribadisce lei, perdendo la pazienza.
“Non ti
scaldare, ragazzina” – ridacchia, spostandole un
ciuffo dal viso.
Lei si
scansa, disgustata dal solo contatto con Hans.
“Ragazzina?
Se pensi che sia ingenua come quando ci siamo conosciuti, ti sbagli di
grosso”
“Certo,
peccato che prendi sempre e comunque scelte assurde nella vita,
specialmente quella
amorosa” – commenta, con aria snob, la decisione di
Anna di sposare Kristoff.
“Non
osare
parlare di mio marito con questa aria di superiorità. Non
sei degno neppure di
allacciargli le scarpe” – in quel momento la regina
è fuori controllo. Arrabbiata,
punta un dito verso l’ex, come a minacciarlo e mostra una
grinta che Westergard
non ha mai visto.
“Wow,
mi
piace questo aspetto di te, sai?”
“Tornatene
a letto, o chiamo Helen e vi rispedisco a West Isle in un
battibaleno” – così dicendo
si volta e torna alla ricerca di Kristoff.
Le parole
di Hans la trattengono per qualche istante –
“Faresti questo a tua cugina?”
Senza cedere
all’ennesima provocazione, la sovrana lo ignora e riprende il
passo.
“Non
sai
con chi hai a che fare” – conclude, dirigendosi
verso l’uscita, con in mente un
chiaro obiettivo. Stavolta nessuno gli avrebbe impedito di raggiungerlo.
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Anna rientra
in camera sperando che Bjorgman sia lì, pronto per chiarire.
Peccato che
di lui non c’è ombra.
Una folata
di vento improvvisa spalanca la finestra all’improvviso.
Così
Anna
si accinge a chiuderla e in quell’istante nota una luce in
lontananza che la
attrae.
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Quando
Kristoff, dispiaciuto per la discussione con la moglie, varca
l’uscio della
stanza si trova davanti l’assenza di lei.
“Amore?
Dove sei?” – chiede.
Di Anna nessuna
traccia. L’ex montanaro decide di aspettarla.
Ma i
minuti passano e anche le ore e i timori di un marito colpevole per una
litigata banale, cominciano a pesare. Così inizia ad
ipotizzare le motivazioni…forse
è arrabbiata e ha preferito una stanza degli ospiti al letto
matrimoniale.
Ogni forma
di pensiero gli salta alla mente.
Pensa addirittura
a Hans.
“Che
sia
con lui?” – un’assurdità tale
che in due secondi svanisce subito dalla mente
del giovane re.
C’è
un
particolare, però, che attira la sua attenzione.
Un anello
sul pavimento, a pochi metri dalla finestra.
La fede
nuziale che Anna indossa e custodisce gelosamente giace a terra.
La paura
comincia a pervadere il cuore di Kristoff che, spaventato, corre fuori
dalla
camera e grida nei corridoi il nome della moglie.
“Hey,
Kris! Cos’è questo baccano?” –
domanda Elsa, svegliata di soprassalto dal
cognato.
“Non
trovo
più Anna!”
“Che?
Non
è che sarà andata in bagno” –
ipotizza la maggiore.
“Come
lo
spieghi questo gettato via?” – indica
l’anello del matrimonio.
A quel
punto, Elsa si allarma. Chiama la servitù e chiede loro di
setacciare l’intero
castello.
Nel giro
di pochi minuti i soldati perquisiscono ogni zona del palazzo, non
tralasciando
neppure le aree circostanti ad esso.
“Nulla
da
fare. La regina non si trova” – comunica,
dispiaciuto, il capo delle guardie.
“Non
è
possibile” – si agita Kristoff.
“Vedrai
che a breve tornerà, forse è andata a fare visita
a Ingrid” – le teorie di Elsa
sono tante e tutte speranzose. Non intende immaginare che sua sorella
possa
essere svanita nel nulla senza ragione alcuna.
O forse
una ragione potrebbe esserci, pensa il quinto spirito.
Senza dare
spiegazioni al cognato, raggiunge la camera degli ospiti dove Helen
dorme
ancora.
Anche lui
non è a letto e ciò la allarma maggiormente.
Ma finalmente
lo riconosce mentre cammina, in solitudine, per i corridoi.
Furiosa
avanza nella sua direzione, scagliandogli contro un masso ghiacciato di
enormi
dimensioni.
“Hey ma
sei matta?!” – esclama lui.
“Hans,
maledetto, ci sei tu di mezzo, vero? Confessa”
“Elsa,
smettila. Stai facendo il suo gioco”-
interviene il giovane sovrano, allontanandola dal luogo.
La custode
della Foresta Incantata immagina quanto Hans stia godendo della loro
disperazione.
“Sei
stato
tu! Cosa le hai fatto?”-
continua Elsa,
non trattenendo la sua rabbia.
Ed ecco
che tutto si sistema, magicamente, quando la figura di Anna compare di
fronte a
tutti.
“Annie!”
–
esclama la sorella maggiore, andandole incontro abbracciandola.
“Come
mai
siete qui?” – chiede la regina.
“Amore
mio, non ti trovavamo più. Che fine hai fatto?”
La sovrana
fissa Kristoff senza mostrare emozione alcuna.
Poi si
rivolge ai familiari – “Volevo un momento per me.
Adesso ho sonno, vado a letto”
Nell’allontanarsi,
Hans e Anna si rivolgono uno sguardo.
Il re di
West Isle, ridacchia soddisfatto, e si congeda rientrando nella sua
camera.
“Cosa
le
prende?” – chiede Elsa, notando le stranezze della
sorella minore.
“Non lo
so, l’importante è che stia bene e che ora
è qui” – conclude Bjorgman, prima di
tornare anche lui a coricarsi.
Varca
l’uscio
e nota la moglie immobile, fissa con lo sguardo sulla finestra ancora
aperta.
“Tesoro,
questo è tuo. L’ho trovato a terra”
– le porge l’anello.
“Grazie”
–
è ciò che dice Anna. Afferra l’oggetto
e lo ripone nel cassetto, sotto lo
sguardo spiazzato del coniuge.
“Buonanotte”- conclude poi, stendendosi
al bordo del letto,
stranamente distante dal marito, contrariamente al solito visto che ama
addormentarsi
tra le sue braccia.
“Notte”
–
risponde lui, chiudendo gli occhi. Difficilmente prenderà
sonno quella notte.
Sente in
cuor suo che qualcosa sta cambiando e che con il ritorno di Hans nelle
loro
vite ci saranno nuovi casini.