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Autore: Musical    02/02/2020    3 recensioni
Dopo che Peter ha incontrato Aro, tutto ciò che desiderava era ucciderlo... Come?
L'illusionista, cacciatore di vampiri part-time, fallisce diverse volte, ma alla fine riesce nel proprio intento, non come aveva previsto però...
Crossover Fright NightxTwilight
[Aro/Peter]
Genere: Commedia, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Peter Vincent, Sorpresa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dei passi percorrono il lungo corridoio di pietra, il rumore dei tacchi risuona nelle orecchie della donna, che porta un vassoio d'argento con sopra una lettera; è preoccupata, ma è il suo lavoro e ha l'obbligo di eseguirlo. La donna si ferma davanti a una porta e bussa, dopodiché la apre ed entra in una stanza vuota, con soli tre troni davanti a sé.
"È mai possibile che non riusciamo a trovare una segretaria che conosca le basi delle buone maniere?!"
Una mano delicata si alza per calmare il biondo.
"Non essere così severo, fratello, sono sicuro che la nostra amata Elena ha una buona ragione per interromperci."
Il vampiro si alza dal suo posto e offre una mano alla donna.
"Dico bene, mia cara?"
Elena ha paura, ma annuisce e dà ad Aro un foglio di carta in cui ci sono alcune parole scritte freneticamente, "Qualcuno ha telefonato e mi ha chiesto di scriverLe questo messaggio, signore."
Aro prende il foglio e lo legge, "Non ha detto chi era?"
"No, signore. Volevano solo sapere se questa era la magione dei Volturi e mi hanno subito ordinato di--"
"Posso...?"
Aro le guarda la mano e dopo averla presa inizia ad entrare nella sua mente, la donna ha detto la verità, come può vedere, una voce femminile ha parlato con Elena, dicendole le stesse cose scritte sulla lettera; una volta finito, Aro batte le mani e parla con gli altri vampiri.
"Miei amati fratelli. Siamo attaccati. Qualcuno, una povera," si volta a guardare negli occhi Elena, "Una donna sfortunata, una nostra sorella, ha chiesto disperatamente il nostro aiuto." Ritorna a guardare Caius e Marcus.
"Ha affermato che un vampiro, un neonato, ha iniziato a uccidere le persone della nostra specie, sangue del suo sangue."
"Dobbiamo intervenire!," ordina Caius su tutte le furie.
"Non hai ancora fatto la domanda giusta, fratello."
"Cosa stai aspettando, allora?! Parla!"
"È un neonato maschio o femmina?"
"Un maschio, secondo la nostra adorabile informatrice. Ma questa non è la domanda giusta, mia piccola Jane."
"Chi l'ha trasformato?"
Alla domanda flebile di Marcus, il sorriso di Aro si allarga e i suoi occhi rossi scintillano di gioia e di indomabile aspettativa. "I nostri vecchi amici," risponde, leccandosi poi il labbro superiore, "I Cullen."



"Aro è qui!"
"E non è solo!"
"Ma non hanno promesso che ci avrebbero lasciato in pace?," domanda Jacob mentre abbraccia Renesmee.
"Non quando rompiamo la promessa di smettere di combinare problemi," Bella inizia a rispondere.
"E trasformare un uomo in un vampiro, senza il loro consenso, è un problema," conclude Edward per lei.
"Accidenti, sono qui da anni e ancora non capisco le sciocchezze della vostra specie."
Edward lancia un'occhiata a Jacob, ma ci sarà un altro momento per parlare di specie e regole da seguire. I Cullen si preparano per l'incontro con i Volturi, sapevano che lo straniero avrebbe creato problemi, ma Alice si era opposta dal cacciarlo, dicendo che sarebbe andato tutto bene; ora è il momento di mostrare ad Aro le loro motivazioni.
Edward, Carlisle, Emmett e Alice raggiungono Aro, Jane, Alek, Demetri e Felix.
"Alice... Che gioia rivederti, dopo tutto questo tempo. Edward, spero che te e la tua famiglia stiate tutti bene."
"Sappiamo cosa vuoi, Aro."
"Davvero? Oh," il vampiro sorride e fa un passo nella direzione dei Cullen, "Se è così, suppongo che non sia necessario ricordarvi che un comportamento simile al vostro non è assolutamente accettato. Soprattutto, dopo quello che è successo anni fa."
"Ha chiesto lui di essere trasformato," interviene Edward.
Gli occhi di Aro diventano più luminosi, il suo sorriso è molto sinistro e offre una mano per leggere la mente di qualcuno, si offre Carlisle, con stupore dei Volturi.
"L'ho trasformato io, come potrai vedere."
Aro gli prende la mano e inizia a vedere attraverso i suoi ricordi.

Un giovane osservò Carlisle con un'espressione di pura impazienza, "Cosa stai aspettando? Hai tutto il cazzo di tempo che vuoi, cosa che io non ho, per contemplare il passato, quindi sbrigati e fai quello che devi fare, con-beh... Qualunque cosa tu abbia bisogno di fare."
"Perché vuoi diventare uno di noi?"
L'uomo distolse lo sguardo e serrò le mani sulla poltrona, "Ho le mie ragioni."
"Questo lo so, altrimenti suppongo che,in caso contrario, tu non ti saresti presentato in casa nostra--"
"È una fottuta cosa genetica della vostra specie?!"
"Chiedo scusa?"
Il giovane agitò la mano, "Sì, quei... Tutti quei discorsi vittoriani e insignificanti. Non potete andare subito dritti al sodo? O la vostra specie è allergica a questo tipo di discorsi?"
Carlisle sorrise, "Devi perdonarmi," iniziò quando il giovane gli lanciò un'occhiataccia evidente, "Sono stato trasformato molto tempo fa, e a volte dimentico che, al giorno d'oggi, gli umani parlano in modo diverso rispetto alla mia epoca."
L'uomo cercò di trattenerlo un sorriso, ma non riuscì a non sussurrare, "Siete tutti uguali."
Carlisle fu sorpreso e curioso, "
Tutti? Quindi, noi non siamo i primi vampiri che incontri."
L'uomo non rispose, ma inclinò il collo per essere morso, e il vampiro biondo sospirò, "Mi dispiace molto, ma questo farà male."
"Come l'inferno?"

"Devo uccidere tutti i vampiri."
"Anche noi?"
L'uomo bevve un sorso d'alcool, "Probabilmente... Non siete ancora sulla mia lista."
"Sono curioso di sapere chi c'è allora."
"Non sono affari che ti riguardano," dichiarò secco, poi bevve di nuovo dalla bottiglia.
Carlisle sorrise consapevolmente e mise del sangue nella bevanda del neonato, "L'alcool puro è molto pericoloso per un vampiro, credimi, aggiungici del sangue," gli suggerì, ricordando cosa gli accadde anni fa con Charlie Swan.
"Cosa farai dopo che avrai ucciso tutti i vampiri?"
Il giovane iniziò ad osservare il fuoco, "Forse mi ucciderò."
Carlisle guardò il ragazzo, poi decise di scrivere un numero del proprio cellulare, e glielo diede, "Se un giorno cambierai idea, chiamami, sarò felice di aiutarti."

Aro lascia andare la mano di Carlisle, respira affannato, ma si aggiusta immediatamente i capelli e riprende la sua solita calma e compostezza.
"Dov'è il neonato?"
"Alla ricerca del suo obiettivo," risponde Alice.
"Allora... Sarà il caso di andarcene," Aro si rivolge poi alle sue guardie, "Lasciate i Cullen, per ora, abbiamo un neonato pronto ad ucciderci tutti."
Il resto dei Volturi osserva stranamente Aro, ma lo seguono, ignorando completamente i Cullen.
"Spero davvero che tu abbia ragione, Alice."



Nel loro cammino verso Volterra, qualcuno spara al braccio di Felix, con un proiettile d'argento, e tutti i vampiri si allarmano, poi un dardo fiammeggiante colpisce il petto di Demetri; nessuno di loro viene ucciso, ma sicuramente si sono indeboliti.
Alek e Jane circondano Aro per proteggerlo, quando vedono qualcuno camminare verso di loro, indossando un lungo cappotto nero, pantaloni di pelle e stivali neri, nella mani tiene due pistole.
"Chi sei?," Demetri chiede.
"Quel fottuto di Van Helsing!"
Aro sbuffa divertito, "È morto centinaia di anni fa!"
"Beh... È-è... Sarebbe ora che qualcuno prenda il suo posto."
Lo sconosciuto punta una pistola contro Alek, ma Jane interviene con il suo potere, facendo sì che questo nemico inizi a provare dolore, Felix e Demetri approfittano di questo momenti, prendendolo e iniziando a combattere contro di lui; le guardie dei Volturi sono in svantaggio, non solo perché combattono contro un neonato, c'è qualcos'altro sotto, Aro ne ha il sospetto. Quando Demetri e Felix vengono sconfitti, Alek e Jane coordinano i loro poteri per distruggere il vampiro ostile, e all'inizio sembra funzionare, il neonato urla, stringe i denti, chiude gli occhi e si strappa i capelli, avvertendo una forza bollente salirgli in gola, e le sue labbra non riescono a trattenere le parole.
"Fermate. Questa. Merda. Adesso!"
Entrambi i vampiri si fermano, storditi da ciò che è accaduto, dopodiché Jane ricomincia, ma viene fermata nuovamente dalle parole del neonato.
"Cristo Santo! Stavi ascoltando prima?!," l'uomo si alza e si toglie la neve dai panni, "Ora, non voglio combattere di nuovo con voi. Tutto quello che voglio, e non per Natale, non fate battute a riguardo, è quel succhiasangue, per ora!," e indica Aro.
Aro fa un passo, entusiasta di vedere un tale corpo trasformato con un tale potere, così potente, così magnifico, "Mio caro, giovane, Vincent. È una sorpresa vederti in questo nuovo e assoluto--"
"Taglia le tue cazzate! E preparati!"
"Non mi inviti nemmeno a cena?"
Peter tace, poi nega, "No, no. No! Facciamo in fretta e lascia che ti uccida."
Il neonato cacciatore di vampiri guarda gli altri vampiri, poi parla di nuovo con una voce grave, "Andate via, lasciatemi solo con lui."
Tutti e quattro seguono il suo ordine, davanti allo sguardo stupito di Aro, "Il tuo potere, mio caro, è straordinario, come funziona?"
"Non vengo in Italia con te e gli altri membri della band gotica."
"Perchè no?"
"Ho--" Peter muove vagamente la mano, "Altri piani."
Aro si avvicina al giovane neonato, accarezzando i suoi corti capelli castani, "L'immortalità ti sta d'incanto, davvero."
Peter evita il suo sguardo, se fosse ancora umano, sarebbe arrossito completamente, ma ora la sua pelle abbronzata ha un leggero colorito sugli zigomi, "No! È una merda, grazie mille!"
"Allora perché hai voluto diventare uno di noi?," Aro guida delicatamente Peter verso il basso per annullare la differenza d'altezza e raggiungerlo.
L'illusionista deglutisce rumorosamente pensando alla ragione, è stata una decisione istintiva, voleva diventare abbastanza forte da uccidere questo bastardo e tutti gli altri, ma ora che lo ha finalmente davanti, Peter può solo avvicinarsi a quel vampiro, reclamando quelle labbra velenose e accattivanti, "Volevo--"
Non termina la frase perché bacia il vampiro e lo abbraccia grossolanamente, desideroso di sentire qualsiasi parte del proprio corpo attaccata a quella del vampiro; Aro conduce Peter sulla parete di una montagna, stringendogli il collo senza bisogno di essere delicato, "Sciocco, stupido umano."
"Vedo che hai fatto progressi con gli insulti, succhiasangue."
"Invece tu sei diventato piuttosto prolisso."
Peter morde il collo di Aro, provocando un scia di brividi lungo la schiena del suo partner, "Giovane--Mio caro!"
Peter si ferma e lancia uno sguardo infastidito ad Aro, "Qual è il tuo problema? Sto cercando di--"
"Uccidermi, qui?"
Peter sbuffa e sorride, ricordando una delle loro discussioni, "Forse," e gli bacia il collo dopo aver spostato una ciocca di capelli neri.
"Ho la forza di ucciderti, ora, potrei farlo in qualsiasi momento."
Aro passa una mano tra i capelli di Peter e li tira leggermente per vedere il viso del neonato; nulla è cambiato se non gli occhi, non dorati come quelli di Cullen, né rossi come i suoi, sono ambrati, come se avessero rubato l'anima del fuoco; la pelle di Peter è diventa più dura, l'unico cambiamento che non gli piace, a parte questo è tutto perfetto, anche la puzza insopportabile d'alcool.
"Lo sai? L'alcool è proibito da ora per l'eternità."
"Non sei mio padre!"
"No. Ma posso diventare il tuo Maestro."
"Il mio cosa?"
"Il tuo Maestro," Aro gli sfiora la guancia con un amorevole gesto, "Mio caro, giovane, Vincent. Ora sei un neonato, hai bisogno di disciplina e regole, non puoi farlo da solo, hai bisogno di qualcuno che ti insegni come comportarsi."
"Comportarsi?!"
"Qualcosa non va, mio a--"
Peter spinge via Aro, guardandolo incredulo, "Qualcosa non va, dici? Eh, è tutto sbagliato! Tu che dici che ho bisogno di un Maestro è sbagliato, che ho bisogno di qualcuno che mi insegni come comportarmi è sbagliato, il tuo sguardo! Il tuo modo di guardami è sbagliato!"
"Come dovrei guardarti, allora?"
"Non come se fossi un premio da mettere in mostra, tanto per fare un esempio! O come uno strumento!," s'indica mentre fa un passo in direzione del vampiro, "I-io so perché mi vuoi, lo sai? Più di prima."
"Davvero?"
"Già, davvero! Prima era perché potevi togliermi la vita, e ti piaceva l'idea di giocare al gatto col topo. Ora che non hai più l'opportunità di bere il mio sangue, trovi allettante l'idea di avermi tra i tuoi ranghi di soldati. Beh, notizie dell'ultimo minuto, succhiasangue, non ti seguirò nella tua tana di zombie luccicanti, né ora né mai!"
Aro afferra il collo di Peter e lo lancia a una decina di metri di distanza, rompendo alcuni tronchi d'albero, "Se è così, allora sarà un piacere ucciderti!"
Peter si rimette in piedi, pronto a combattere ad armi pari, "Fatti sotto, walking dead!"
I due vampiri iniziano a combattere, in una battaglia di forza, velocità e astuzia, entrambi hanno l'intenzione di uccidere l'avversario, ma ben presto Peter, essendo un neonato, prevale: su un precipizio, l'illusionista riesce ad afferrare il collo di Aro e gli fa sbattere la testa sulla scogliera, stringe, stringe, con tutta la rabbia, con tutta la frustrazione che ha in corpo, mentre Aro cerca di liberarsi.
Sotto il proprio tocco, Peter sente che il collo del vampiro inizia a spezzarsi, quasi ci riesce, quando improvvisamente allenta la presa, incapace di finire l'obiettivo che si era prefissato mesi prima.
Aro alza le palpebre per guardare Peter, i suoi occhi ambrati sono pieni di lacrime, come può un vampiro avere ancora la possibilità di piangere?
"Perché stai piangendo?"
"Non lo sto facendo!"
Aro alza una mano e riesce a malapena a toccare lo zigomo di Peter, "Posso avere l'onore?"
"Per l'amor del cielo, no! Non ti lascio fare i tuoi trucchi su di me!"
"Perché non vuoi seguirmi?"
"L'ho già fatto, stronzo!"
È diventato un vampiro, un mostro come quello che ha ucciso i suoi genitori, solo per essere... Il suo eterno nemico, piuttosto che un misero umano, ha dato via la sua anima per trasformarsi in un vampiro, ma non è abbastanza stupido da seguire Aro in Italia, diventando uno dei tanti, ha già rinunciato a qualcosa, ora è il turno di Aro.
"Avevano detto che eri rimasto sorpreso da un essere umano disposto a regalare la propria vita a qualcuno dannato come voi!," era sicuro di fare la cosa giusta dopo aver sentito una simile frase.
Il Volturi guarda profondamente negli occhi di Peter, come se cercasse di capire cosa voglia dire il neonato, e un attimo dopo sorride maliziosamente, "E ti sei davvero fidato di loro?"
Peter perde la presa, sta, sta dicendo--
"Oh, mio povero, caro, giovane, Vincent. Anche se sei un neonato, rimani ancora così ingenuo. Tu, un infantile essere umano, hai davvero pensato che ti avrei voluto solo perché ti eri trasformato in un vampiro? Ti voglio, certo, il tuo potere è meraviglioso, sarà una magnifica aggiunta alla mia collezione."
Il suo cuore era morto, settimane fa, eppure Peter lo sente spezzarsi... Voleva diventare un vampiro, aveva ordinato a una donna di chiamare la Magione dei Volturi per far sapere ad Aro che era pronto, adesso è pronto, ma niente è più importa ormai, è ancora uno stupido, inutile, devastato umano... Guidato dalla sua rabbia, Peter lancia Aro verso una roccia, "Non osare seguirmi! Dimentica il mio nome!!!," gli ordina per poi scappare.
Aro rimane fermo, immobile, a fissare i fiocchi di neve cadere, poi si alza... Stava litigando con qualcuno? Sicuramente. Ricorda di aver detto una bugia, una vendetta dettata dalla propria sofferenza di alcuni mesi fa, ma perché? Perché aveva sofferto? Cosa l'aveva fatto soffrire?... Aspetta, sono secoli che non sente dolore, è un vampiro, non può essere triste, ha la sua congrega, Volterra, tutti i Volturi... Decide di tornare a casa, anche se ha la sensazione che manchi qualcosa.

   
 
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