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Autore: Rose Heiner    03/02/2020    1 recensioni
A tutti gli amori mancati per un kilometro di troppo di distanza. A quelli che ce l'hanno fatta. Agli aerei, ai treni, alle notti insonni con un trolley e il cuore pieno di paura. A noi e alla nostra lontananza. A Laura, che ha gli occhi più tristi del mondo.
Breve serie di flashfic e one shot.
Salutarsi è una pena così dolce che ti direi addio fino a domani.
(William Shakespeare)
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Love of my life

You will remember
Ti ricorderai, amore,
When this is blown over
quando questo momento sarà soffiato via
and everything's all by the way
e tutto passato.
When I grow older,
E quando diventerò vecchio,
I will be there at your side to remind you
sarò lì al tuo fianco per ricordati
how I still love you...
quanto ti amo ancora...
I still love you.
Ti amo ancora.
(Freddie Mercury)

 
 
Non lo riesci a sentire più il tuo cuore che batte, vero, Laura?
Hai ancora nel petto il rombo dell’atterraggio, le ruote di un trolley che  scivolano veloci sul pavimento. L’aeroporto fa rumore tutto intorno, ma stavolta Laura non lo ascolta. E’ ferma in quegli occhi azzurri che la stringono forte e al sicuro in uno sguardo. E’ immobile su quelle labbra stirate in un sorriso bello... bello che non trovi altre parole per descriverlo, Laura, bello che quando l’hai immaginato nel buio della tua stanza, con gli auricolari nelle orecchie, non pensavi ti potesse portare via il respiro in un secondo. Bello che sarebbe un sogno rimanere qui per sempre immobile, immobile il tempo e la distanza di quei cinque passi. Adesso è il momento di corrergli incontro. Adesso puoi volargli tra le braccia, Laura. Vai. Vai per quante volte hai desiderato arrenderti. Vai per tutte le volte che quest’amore ti è stato strappato via.
-Scusa...-
Laura avverte la stretta calda attorno al suo corpo ben salda, due braccia che le cingono la vita senza intenzione di mollare, un sussurro nell’orecchio. C’è polvere di stelle nell’aria.
-Abbiamo di nuovo un solo giorno, scusa...-
-Vuol dire che mi puoi parlare di Londra per un giorno intero.-
- Ancora, hunnie?-
Un profumo indefinito di buono, il profumo delle estati migliori della sua vita, quello delle strade alla prima gita a Firenze, delle lenzuola morbide e condivise, le invade i polmoni.
-Dimmi: che fai quando piove?-
-Guardo la pioggia.-
Laura sorride. Forse Londra ha il cielo grigio e piange perché anche lei ha un amore lontano. -E basta?-
-E penso, hunnie.-
-E che pensi?-
-Che mi manchi. Ogni volta che piove penso che mi manchi da morire. -
Laura trattiene una lacrima. Una volta le è capitato di leggere da qualche parte che a Londra non ci sono mai temporali, ma che la pioggia è gentile e costante. Una pioggia sottile che si insinua sotto i vestiti, che ticchetta sui marciapiedi e sui cuori.  A Londra piove ogni giorno.
   
 
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