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Autore: Ghostclimber    04/02/2020    4 recensioni
Fare l'allenatore è un lavoro molto stressante.
Moichi Taoka ne è la prova schiacciante.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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-Ma perché il Ryonan ci deve sempre far sudare sette camicie?- si lagnò Sakuragi, uscendo dallo spogliatoio degli ospiti.

-Perché siamo più bravi di voi, razza di demente.- bofonchiò Koshino tra i denti.

-EHI! MA COME TI PERMETTI, RIMBAMBITO?!- sbraitò Sakuragi.

-Hanamichi, basta, ti prego, non fare casino!- supplicò Kogure. Sakuragi lo ignorò bellamente e Mitsui lo prese per le braccia, impedendogli di fare a fettine Koshino.

-SE SIETE COSÌ BRAVI COM'È CHE AVETE PERSO, EH?!- ululò Sakuragi.

-ABBIAMO PERSO DI UN PUNTO, BABBUINO, AVETE AVUTO FORTUNA!- gli urlò di rimando Koshino, apparentemente incurante del pericolo o forse estremamente fiducioso della forza nelle braccia di Mitsui, che sembrava reggere abbastanza bene Sakuragi, nonostante il peso e la mobilità di un'anguilla disperata.

Un'ombra calò sui giocatori e un vocione ringhiò: -Devi sempre dare spettacolo, imbecille.- sulla testa di Sakuragi calò un Gorilla Punch da diecimila megatoni che lo spedì a terra a frignare di danni cerebrali, assicurazioni e cause legali.

-Akagi, non è il caso,- scherzò Ikegami, -La violenza sugli animali è una cosa molto brutta.- l'intera squadra del Ryonan scoppiò a ridere, mentre Sakuragi cercava di rimettersi in piedi e veniva placcato dagli amici della Gundan che, annusato il pericolo, erano intervenuti in forze.

-Anzai sensei,- soffiò Taoka, -Io davvero non so come faccia a sopportarli!

-Ho ho ho... Moichi caro, tu te la prendi troppo!- ribatté Anzai, alzando un po' la voce per sovrastare la voce di Sakuragi, che lanciava improperi irripetibili.

-Ah, con quei capelli non può essere altro che un clown!- infierì Koshino, e Akagi si buttò a peso morto sulla Gundan che schiacciava Sakuragi: dopo l'ultimo insulto, Sakuragi si era infervorato così tanto che era riuscito a spostarsi nonostante avesse sulla schiena qualcosa come tre quintali di persone. -ITEEE!- guaì Sakuragi.

-ADESSO BASTA! PIANTATELA TUTTI QUANTI!- ruggì Taoka. I ragazzi della squadra lo fissarono un po' intimoriti e non aggiunsero altro, ma rimasero a guardare Sakuragi, che ancora cercava di districarsi, con aria divertita.

-Coach Taoka! Coach Taoka!- chiamò Hikoichi, apparendo al fianco dell'allenatore: -In questa partita, Rukawa ha segnato quarantacinque punti, mentre Sendoh solo ventitré, cosa ne pensa di questo divario? Secondo lei perché Sendoh ha fatto così pochi punti? È un tipo diverso di gioco? Rukawa ha avuto fortuna? Crede che influisca il fatto che Sendoh non è riuscito ad andare di corpo stamattina?

-HIKOICHI, STA' ZITTO!- ringhiò Taoka, mentre gli altri ragazzi della squadra cercavano di guardare altrove per l'imbarazzo.

-Mi sono perso qualcosa?- chiese Sendoh, emergendo dallo spogliatoio tutto lindo e profumato, con i capelli acconciati alla perfezione e il solito sorriso splendente da testimonial Mentadent.

-Hikoichi ci ha detto che non hai fatto la cacca stamattina.- lo informò Koshino.

-Ah, sì, ma adesso ho risolto, non c'è...

-SENDOH! PORCA MISERIA, SEI SEMPRE IN RITARDO! ASPETTAVAMO SOLO TE PER CHIUDERE LA PALESTRA! DATTI UNA MOSSA!- urlò Taoka, e Sendoh si fece piccolo piccolo per passargli di fianco senza incorrere nella sua ira funesta.

Sgattaiolò fuori dalla palestra, seguito dai compagni, mentre Taoka bofonchiava: -Io quel ragazzo un giorno lo ammazzo, sarebbe capace di arrivare in ritardo anche al suo funerale.

-Ho ho ho! Moichi, non prenderla così male, arriva in ritardo ma non così tanto!

-Anzai sensei, il ragazzo deve imparare che bisogna presentarsi in orario!

-Coach.- chiamò Uozumi, col suo solito vocione da oltretomba, -Faccio strada io a quelli dello Shohoku per l'aula magna?

-L'aula magna?- chiese Taoka, momentaneamente smarrito.

-Sì, coach!- esclamò Hikoichi a mezzo centimetro dal suo orecchio, tirando uno degli ultimi nervi rimasti integri dell'allenatore, -Il rinfresco!

-Il rinfre...- Taoka sbiancò. Tra i ritardi di Sendoh, l'attitudine alla rissa di Koshino, l'umorismo becero di Ikegami, Fukuda che si era lussato una spalla cercando di fare le trazioni con un braccio solo, Uekusa che aveva cominciato a soffrire di asma e la demenza irreparabile di Hikoichi si era completamente dimenticato di aver parlato di un rinfresco e non aveva organizzato nulla.

-Non si preoccupi, professore!- trillò Hikoichi, -Ho organizzato tutto io, ci sono snack vari, macedonia, gelato, bibite, e ho anche procurato una bottiglia di whiskey per lei e Anzai sensei se volete festeggiare!

-Ah.- Taoka era sinceramente stupito.

-Anzai sensei, cosa devo farmene di quelli lì?- chiese Uozumi, indicando dietro di sé. Sakuragi stava cercando di liberarsi degli amici e di Akagi, per poter andare a spaccare il culo a Koshino, e se avesse tenuto duro a breve ci sarebbe riuscito.

-Ho ho ho.- rise Anzai, e Taoka ululò: -Ma come fa a rimanere sempre così calmo?!

-Ci penso io.- disse Ayako. Si rimboccò le maniche, estrasse il ventaglio dalla tasca della felpa e avanzò a passo di marcia. In tono fermo e deciso, disse: -E allora?!

-Oh. Scusa Ayako, hai ragione, è una scena poco dignitosa.- disse Akagi, alzandosi da Sakuragi. Questi, liberatosi del peso del capitano, si alzò in piedi ruggendo; i ragazzi della Gundan furono spediti ai quattro angoli della palestra per il contraccolpo, ma Ayako avanzò con sicurezza: -E allora?- ripeté, in tono ancor più minaccioso, guardando Sakuragi dal basso in alto, mentre Akagi si inchinava ripetutamente di fronte a Taoka per chiedere perdono.

Lui abbassò lo sguardo, con il viso ancora contratto in una smorfia di ira funesta, poi visualizzò il ventaglio. -Scusa.- pigolò.

Lui e Akagi si misero in fila insieme ai compagni e seguirono Uozumi fuori dalla palestra, ancora bettibeccando, ma a bassa voce e senza menare le mani.

-Ho ho ho. Il segreto è trovare un valido collaboratore, come la nostra Ayako!- dichiarò Anzai, poi si accostò alla sua arma segreta e seguì i ragazzi fuori dalla palestra.

Ayako si sistemò la felpa con calma, ripose il ventaglio e li seguì fischiettando un motivetto, ma Taoka la richiamò: -Ehm... Ayako-san!

-Sì? Mi dica, Taoka sensei.- rispose lei, voltandosi con un sorriso in volto.

-Mi chiedevo se... sì, insomma, se non hai niente da fare... sabato sera vorresti uscire?- Ayako indietreggiò e sembrò rimpiangere di essere rimasta indietro, sola con quel vecchio pervertito.

-Ehm... oh... ecco, io... sa, Taoka, è un onore, certo, ma... credo che tra noi ci sia troppa differenza d'età. Mi dispiace.

-Ti prego! Cinque anni non sono poi così tanti, e tu sembri molto matu...

-CINQUE ANNI?!- sbottò Ayako.

-Aya-chan, va tutto bene qui?- chiese Miyagi, affacciandosi alla porta della palestra. L'aveva persa di vista e si stava facendo mille film mentali, uno più orrendo dell'altro, per cui era tornato a cercarla.

-TAOKA-SAN, IN CHE SENSO CINQUE ANNI?

-Aya-chan, che succede?- chiese Miyagi, fiondandosi a difesa della sua bella.

-Mi ha chiesto di uscire!- riferì Ayako, scordandosi di fare la sostenuta in sua presenza per lo shock.

-Tu, vecchio porco pervertito!- sibilò Miyagi.

-Ehi, guarda che ho ventidue anni, non cinquanta!- Miyagi, che si stava lanciando contro di lui con un pugno alzato, pronto a colpirlo anche se era un professore, si fermò a metà strada.

-Eh?

-Ho detto che ho ventidue anni, cinque anni di differenza non so...

-VENTIDUE?!

-Ho ho ho!- rise Anzai dalla soglia, -Te lo dico sempre, Moichi, dovresti rilassarti un po'.

-Ma... ma...- balbettò Miyagi, sconvolto, poi si voltò verso Ayako: -Io non voglio essere conciato così tra cinque anni!- si lagnò.

-Allora accetta un consiglio, ragazzo.- disse Taoka, mesto, -Non fare l'allenatore. Fare l'allenatore è molto stressante.








Mi vergogno profondamente di aver scritto questa storia.
No, non è vero.
Tutto nasce da un thread di commenti con amirarcieri e Ste_exLagu su Twitter, quindi la colpa non è solo mia. Grazie per l'ispirazione, ragazzi, e menzione d'onore al cortisone che sto prendendo perché sono deficiente e ho bevuto una tisana a cui sono allergica.
Spero che questa fic vi abbia fatto ridere e che la mia somiglianza con Daffy Duck si affievolisca in fretta.
Battete un colpo (non in testa, rischio di peggiorare e poi sono ca**i vostri) se avete gradito!
XOXO
   
 
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