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Autore: pampu    06/02/2020    2 recensioni
[storia scritta a quattro mani da pampu e blu992]
“Dio, Stiles!”
“Che c’è?” domanda Stiles strappando il telefono dalle mani dell’amico.
Scott allarga le braccia. “Siete così imbarazzanti che lo capisco pure io che non siete solo amici.”
“Ecco, vedi? Non capisci proprio niente” sbotta Stiles lasciandosi cadere sul letto. “Spiegami cosa c’è che non va.”
“Amore di lupo? Davvero? E sei ancora vivo?”
Stiles alza gli occhi al cielo. “Lo dico anche a te. E siamo fratelli.”
“Appunto, siamo praticamente fratelli e non cerco di mordere chiunque mi faccia un apprezzamento.”
“Solo perché si sta addomesticando non significa che siamo qualcosa.”
“Sei serio?”
“Sì.”
Scott scruta per un po’ l’amico ma l’odore di sincerità che emana è così forte che si ritrova a scuotere le spalle e rimettersi a giocare con lui.
Genere: Fluff, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stiles sta passeggiando nella riserva ormai da quasi due ore. Sta per fare buio, ma stare lì, in silenzio, lo rilassa come poche cose. 

È ancora arrabbiato, davvero non capisce perché Derek non gli abbia detto di essere andato da Breaden! Dopotutto credeva di essere stato chiaro con lui: voleva vederlo felice, non gli interessava con chi, ma non voleva essere escluso dalla sua vita. 

Inciampa in una radice e si ferma: il buio gli impedisce di vedere bene dove si trova ma è quasi certo di non essere mai arrivato fino a lì. La mano corre istintiva sulla tasca dei pantaloni trovandola vuota. Fantastico! Ci mette esattamente cinque secondi per rendersi conto di essere da solo, in una parte della riserva sconosciuta, senza telefono e senza nessuno in grado di trovarlo. Si appoggia ad un tronco cercando di impedire ad un attacco di panico di avere la meglio su di lui quando un rumore attira la sua attenzione. 

“Okay, okay, niente panico. Non posso restare qua tutta la notte, sono troppo esposto. Der mi ha insegnato ad orientarmi con le stelle. Devo solo trovare un punto da dove posso vedere il cielo” si dice per calmarsi mentre riprende a camminare. 

Sa di vagare completamente a caso ma restare fermo lo renderebbe una preda più facile. Anche se Derek non ha mai smesso di ricordargli che lo sarebbe comunque. Se solo fosse lì, lo guarderebbe sicuramente con la sua solita espressione giudicante. Se solo fosse lì, lo avrebbe già trovato e portato a casa dopo avergli fatto una bella ramanzina che si meritava tutta. Ma Derek non era lì, aveva preferito andare da Breaden senza peraltro dirgli nulla. Quindi non gli restava che arrangiarsi da solo, uscire da lì e poi, magari, chiamarlo per dirgli che poteva benissimo cavarsela da solo. 

Comincia ad avere i primi dubbi dopo essere passato per la seconda volta davanti allo stesso albero. La prima volta non ne era certissimo così gli aveva fatto un segno con il coltellino che aveva sempre con sé. La speranza svanisce quando, nonostante avesse cambiato direzione, si trova ancora davanti a quel fottutissimo albero. “Ti odio!” urla Stiles. 

Sa che non ha il minimo senso, specialmente visto che il soggetto a cui è rivolto è felice e lontano da lui. E nemmeno sa dove si trova in quel momento. Ma non può fare a meno di essere arrabbiato con lui perché è solo colpa sua. E se morirà, dovrà sentirsi responsabil-no, non può assolutamente pensare di essere un altro senso di colpa di Derek, non se lo merita. 

Si fa forza e ricomincia a camminare sperando di aver azzeccato la direzione giusta quando un rumore lo fa sobbalzare. Svolta a sinistra e quelli che sembrano passi lo seguono. Aumenta la velocità e anche la creatura che ha dietro si velocizza. Comincia a correre disperato fino ad inciampare e ruzzolare senza fiato. Due occhi brillano nel buio. “Derek?” si trova a sussurrare. 

Stiles!” 

“Scott? Cosa ci fai qui?” 

“Ti stiamo cercando da ore.” 

“Mi-mi dispiace. Non volevo farvi preoccupare. Ero uscito solo per fare un giro e schiarirmi le idee e invece...” 

“Sei finito qui.” 

“Non so nemmeno il perché.” 

Perchè sei innamorato” gli dice Scott caricandoselo sulle spalle. 

“Non sono innamorato di Derek.” 

“Certo. Quindi non mi hai chiamato Derek sperando fosse lui il principe azzurro venuto a salvarti?” 

“No, io...” 

“Fratello il tuo cuore sta per esplodere. E sto correndo io, non tu.” 

Stiles stringe maggiormente la presa e affonda il viso nel collo di Scott. “Merda! Sono innamorato di Derek” sussurra. 

“Andrà tutto bene” lo conforta appoggiandolo a terra, davanti al loft di Derek. 

Perchè siamo qui?” 

“Diciamo che lo abbiamo usato come base per le ricerche.” 

“Vi ho proprio fatto spaventare, mi dispiace. Papà?” 

“Non sa niente. Gli ho detto che eri a dormire da me.” 

“Grazie.” 

“Dai, andiamo a scaldarci. Stai congelando.” 

Nel loft Stiles trova tutto il branco ad accoglierlo. Lo abbracciano come se non lo vedessero da giorni quando, in realtà, era scomparso solo da poche ore. Sta cercando di evitare che Peter lo tocchi troppo quando la porta si spalanca di nuovo. “Stiles!” 

Quella voce lo fa bloccare sul posto riportando a galla tutta la sua rabbia. “È tutta colpa tua!” gli urla contro. 

“Colpa mia? Per quale ragione? Ti ho forse detto io di andare da solo nella riserva, di notte, senza telefono?” 

“Mi hai mentito! Mi hai raccontato un sacco di palle. Mi hai lasciato solo mentre io...” Stiles si blocca a causa di quello che stava per dire. 

Derek sembra trattenere il fiato. “Mentre tu?” mormora appena. 

Stiles non risponde ma corre a chiudersi in bagno. Si rannicchia contro la porta maledicendo se stesso e la sua linguaccia lunga. Sente il brusio fuori, i presenti che pian piano se ne vanno e il silenzio che resta poco dopo. 

Stiles.” 

“No.” 

“Dai, esci.” 

“Ho detto di no.” 

Perchè?” 

“Puzzo.” 

Un rumore strano proviene dalle sue spalle che si trovano improvvisamente senza appoggio facendolo crollare all’indietro. Derek si accovaccia al suo fianco e lo annusa. “Hai sempre il solito odore” gli dice. 

Stiles distoglie gli occhi dallo sguardo di Derek. “Sei stato tu a dare l’allarme?” gli chiede. 

“Mi hai buttato giù il telefono e non rispondevi più. Ho chiamato Peter e John gli ha detto che eri uscito di corsa. Ho preso il primo volo che sono riuscito a trovare.” 

Perchè?” 

Derek si avvicina e lo bacia piano. Stiles sente il fiato mancargli e lo stomaco chiudersi ma in maniera piacevole. “C’è ancora del vischio e non me ne sono accorto?”  

“Idiota! Perché ti sei arrabbiato così? E non dire perché ti ho mentito, non è vero.” 

“Tu perché mi hai baciato?” 

“Penso per il tuo stesso motivo.” 

“E Breaden?” domanda. 

“Cosa c’entra lei adesso?” 

“Non eri con lei?”  

“Certo che no. Ero da Cora visto che è incinta e tra poco divento zio.” 

Stiles si copre gli occhi con le mani. “Sono uno stupido. Mi dispiace così tanto. Sono arrivato a conclusioni senza... e tu sei corso qua per niente e l’hai lasciata sola e...” 

Derek lo zittisce baciandolo di nuovo. “Sono venuto qua per te. Mi sembra un motivo più che valido. E hai ragione, dovevo dirtelo. Ma la gravidanza era a rischio e Cora non voleva dirvelo prima di essere certa che tutto andasse bene.” 

“Ora cosa facciamo?” 

“Direi che dovresti farti una doccia calda e poi, visto che tuo padre pensa che tu sia da Scott, resti qui a dormire, con me.” 

Stiles si morde un labbro. “C’è una possibilità di fare cosacce con te? Magari sotto la doccia. O nel letto. O in entrambi i posti.” 

“No, Stiles, non faremo niente.” 

Perchè?” 

Perchè voglio fare le cose con calma.” 

“Ma...” 

“Niente ma, fila in bagno. Ti rimetto la porta.” 

 

Stiles si rigira tra le braccia di Derek e gli strofina il naso nel collo. “Ora dovremmo dirlo a tutti gli altri?” 

“Credo lo sappiano. Peter mi ha lasciato una bottiglia di vino prima di andarsene.” 

“E me lo dici solo ora?” 

“No, Stiles, non ti farò ubriacare. Anzi, non ti ubriacherai mai più. E devo uccidere ancora Peter.” 

Perchè? È stato così carino a prendersi cura di me.” 

Derek prende il telefono, apre la chat con lo zio e gli mostra una sua foto: è nel letto dell’uomo, la bocca spalancata e quella è bava? “Okay, puoi ucciderlo. Sei anche bravo. E cancellala, subito!” 

“Non ci penso proprio.” 

Stiles fa scivolare la mano sul petto di Derek e comincia a scendere sicuro. Il mannaro gli blocca il polso. “Fai il bravo!” 

“Cancella la foto!” 

Derek alza gli occhi al cielo e ubbidisce. “Contento? Ora dormi.” 

Stiles sorride vittorioso, si avvicina a Derek e lo bacia. “Credo di amarti” sussurra. 

“Io ne sono certo.” 

“Del fatto che ti amo? Sei così sicur-"  

“Sono certo del fatto che ti amo io, idiota" risponde Derek, dandogli un bacio tra i capelli. 

“Io… io se fossi un lupo" comincia Stiles, “se fossi un lupo saresti il mio compagno. Ne sono sicurissimo!”  

“Bene."  

Stiles si allunga, sfiora piano le labbra del mannaro, poi lo guarda negli occhi. Sono sempre stato così inconsapevolmente fortunato ad averti al mio fianco, meraviglioso sourwolf!”  

Derek, di tutta risposta, se lo stringe contro, consapevole, da sempre, di essere lui quello fortunato tra i due.  


Note di Pampu: ed eccoci alla fine di questa storia estremamente flufflosa e nemmeno piena di cosacce. Grazie a chiunque sia arrivato fin qui, chi ha commentato o solamente letto in silenzio. Grazie a tutti, davvero! Speriamo davvero vi sia piaciuta e vi abbia fatto sciogliere a dovere. Speriamo anche di tornare presto con qualcosa di nuovo.

   
 
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