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Autore: Andrea Micky    07/02/2020    1 recensioni
Tutti noi facciamo qualcosa di folle in vita nostra: io, ad esempio, ho scritto questa storia con protagoniste Karai e la sua amica Shinigami.
TEENAGE MUTANT NINJA TURTLES and relative created by PETER EASTMAN and KEVIN LAIRD
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Karai
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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La notte in cui sbocciò l'amore
by Andrea Micky

L'aereo proveniente da New York atterrò all'aeroporto di Tokyo in perfetto orario.
Subito dopo, iniziarono le normali operazioni di scarico dei bagagli, compiute dai solerti facchini, i quali, presi dai loro compiti, non notarono una clandestina muoversi furtivamente fra le ombre.

Grazie alle sue abilità ninja, Karai riuscì a lasciare l'aeroporto senza essere vista da nessuno, per poi incamminarsi verso una precisa area della città.
Ad un certo punto però, la ragazza si rese conto di essere seguita da qualcuno e si fermò, pronta al combattimento.
Karai attese pazientemente che il suo inseguitore fosse a tiro e quando lo sentì abbastanza vicino, si voltò sguainando la spada.
Ma con sua grande sorpresa, il pedinatore si rivelò essere un semplice gatto nero, con gli occhi stranamente luccicanti.
Improvvisamente, l'animale balzò dietro un bidone, da cui si levò una strana nebbia, da cui emerse una ragazza vestita di nero, con un capello a corno ed un mantello simile alle ali di un pipistrello, che disse “Salve, senpai. Non ci vediamo da un po'”.
“Shini! Che bello rivederti” disse Karai felice.
“Quando ho saputo dei recenti problemi del Clan del Piede ho immaginato che saresti tornata” si limitò a replicare la ragazza.

Poco dopo, mentre le prime stelle cominciavano a brillare in cielo, le 2 amiche si fermarono in vecchio parco, per parlare degli ultimi avvenimenti.
“Immagino come devi esserti sentita dopo aver appreso la verità su tuo padre” disse Shinigami, alla fine del racconto.
“Già. E da un lato, vorrei farla pagare a Shredder, ma dall'altro...” ammise Karai.
“Dall'altro, vorresti vivere in pace, dimostrando così che in te c'é qualcosa del tuo vero padre” l'interruppe l'amica.
“Proprio così” ammise tristemente Karai.
“Beh, intanto che decidi cosa fare, puoi stare da me” le disse Shinigami, sorridendole.
“Grazie” replicò Karai, sorridendo a sua volta.

Le 2 ragazze s'incamminarono verso la casa di Shinigami, quando notarono alcune ombre che si muovevano furtivamente sui tetti.
“Senpai...” avvertì Shinigami.
“Le ho viste” replicò Karai.
Per non coinvolgere degli innocenti in un'eventuale lotta, le 2 ninja deviarono il loro percorso attraverso un vicolo buio, nel quale s'incamminarono, rimanendo in attesa dei nemici.
All'improvviso, alcuni soldati robot piombarono giù dal cielo, circondando Karai e Shinigami.
“Sono i soldati robot di Shredder” disse Karai.
“E credo siano qui per te” aggiunse Shinigami, sfoderando la sua kusarigama (NDA: lama a forma di mezza luna agganciata ad una catena).
“Venderò cara la pelle” promise la ragazza, sguainando la spada.
Emettendo una serie di suoni meccanici, i soldati robot sfoderarono le loro armi e si lanciarono all'attacco.

Grazie ai loro circuiti, i robot potevano contare su una maggiore resistenza e su una maggiore abilità combattiva rispetto agli umani, ma le 2 ragazze si rivelarono comunque degli ossi duri per loro.
Ad un certo punto però, Shinigami venne colpita in piena nuca e crollò a terra, così che i soldati robot ne approfittarono per circondarla.
Ma vedere la sua amica in pericolo fece agitare Karai, che mutò nella sua forma di serpente e si lanciò in soccorso di Shinigami.
Nella sua forma mutante, Karai perdeva completamente il controllo di sé e di solito, tentava di impedire la cosa, ma quella volta la ragazza non si oppose e diede libero sfogo al suo lato animalesco, così che tutti i soldati robot vennero distrutti nel giro di pochi minuti.

“Senpai” la chiamò ad un certo punto una voce femminile.
Udendo quella voce, Karai recuperò istantaneamente il controllo e si rese conto che Shinigami la stava osservando.
“Shini...” disse la mutante, con una certa vergogna.
“Va tutto bene. É finita” la tranquillizzò la sua amica, avvicinandosi.
Allora, Karai tornò normale e ammise “Mi dispiace che tu abbia assistito a questo spettacolo indecente”.
“Rimettiamoci in marcia” si limitò a replicare Shinigami.

La luna piena splendeva alta nel cielo, quando le 2 ragazze raggiunsero una casa nascosta nella vegetazione del bosco.
Shinigami aprì la porta e disse “Fa come se fossi a casa tua, senpai”.
“Grazie” replicò lei.
Poco dopo, Karai era sdraiata sul letto riservato agli ospiti, intenta a riflettere.
“Non riesci a dormire?” le chiese Shinigami, affacciandosi sulla porta.
“No. Ho troppi pensieri per la testa” rispose Karai.
Allora Shinigami andò a sedersi di fianco all'amica e le suggerì “Cerca di indirizzare la tua mente verso cose più piacevoli. Come l'amore, per esempio”.
“Non ho tempo per pensare a queste cose” ribatté Karai.
“Non c'é nessuno di speciale nella tua vita?” insisté Shinigami.
“Ci sarebbe una persona...ma nello stato in cui sono, non posso certo ricambiarla” ammise Karai.
“E perché no?” volle sapere Shinigami.
“Perché ormai, non sono più umana. E poi, la nostra non sarebbe comunque una relazione normale” spiegò Karai.
“E se a questa persona, la cosa non importasse?” domandò Shinigami, avvicinando il suo volto a quello dell'amica.
Capendo il senso del discorso, Karai spalancò gli occhi e domandò sorpresa “Shini...ma da quando tu...”.
“Da molto tempo, senpai” le rispose Shinigami, prima di baciarla appassionatamente sulla bocca.
Karai non si oppose a quel gesto e lo fece a sua volta, mettendoci la stessa passione di Shinigami.
E a quel punto, le 2 ragazze si unirono nel corpo e nello spirito.

La mattina dopo, quando Shinigami si svegliò, vide Karai che si rivestiva.
“Te ne vai?” domandò sorpresa la ragazza.
Con tono risoluto, Karai disse “Si, Shini. Ieri notte é stato bellissimo, ma ho capito che non posso lasciare le mie questioni personali in mano ad altri. Fermerò Shredder personalmente e ricostruirò il Clan del Piede come lo intendeva mio padre”.
“Io vengo con te” disse Shinigami, con tono altrettanto deciso.
“No. É troppo pericoloso” obbiettò Karai.
“Proprio per questo non posso lasciarti sola” si limitò a rispondere Shinigami.
Capendo che dissuadere la sua partner era impossibile, Karai si limitò a sorriderle, dicendo “Ti ringrazio, Shini”.

Quel pomeriggio, Karai e Shinigami erano imbarcate su un aereo diretto a New York.
“Ehi senpai, quando dirai a tuo padre di noi?” chiese Shinigami.
“Quando sarà tutto finito” rispose Karai.

FINE

   
 
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