Non dire gatto...
Notte di Natale a Little Whinging.
Seduta sulla sua poltrona preferita che, per l'occasione, è stata posizionata accanto all'albero decorato, Arabella Figg si appresta a ricevere i doni dei suoi gatti.
La lunga teoria di felini procede lenta: nonostante i gusti discutibili, infatti, la donna ci tiene molto a ringraziare ciascuno di loro con un buffetto e un'aringa.
«Oh, Baffi! Che deliziosa cavalletta smembrata!...»
«Grazie di cuore, Mascherino: questo pipistrello decapitato è davvero carinissimo».
«Pallina! Ma che meraviglia di topino scorticato...»
«Quest'anno ti sei proprio superato, Mr. Tibbles: non ho mai ricevuto, prima d'ora, una coda di murtlap così bella...»
E così via.
L'ultimo della fila è un grosso gatto soriano, che si avvicina all'arzilla signora e le porge un pacchettino incartato in stoffa scozzese.
«Oh, grazie di cuore, mio caro, per questa bellissima... teiera d'argento?!»
Stupita, la donna alza gli occhi e si trova davanti una strega dallo sguardo severo.
«Sono io, Arabella» mette subito in chiaro costei. «Buon Natale. E no: l'aringa non la voglio, grazie».
Miao a tutti!
Beh, l'associazione di idee per questo piccolo scritto è così banale che quasi mi vergogno a specificare...
Mrs. Figg - gatti - M. McG.
Personalmente ho sempre ammirato molto questa intrepida Maganò, quindi ringrazio di cuore Gee per avermi stimolata a renderle omaggio!
I nomi dei gatti sono quelli riportati nei libri. Al contrario degli altri Mr. Tibbles, essendo un mezzo kneazle, non può che donare alla sua padrona un pezzo di creatura magica...
Notte di Natale a Little Whinging.
Seduta sulla sua poltrona preferita che, per l'occasione, è stata posizionata accanto all'albero decorato, Arabella Figg si appresta a ricevere i doni dei suoi gatti.
La lunga teoria di felini procede lenta: nonostante i gusti discutibili, infatti, la donna ci tiene molto a ringraziare ciascuno di loro con un buffetto e un'aringa.
«Oh, Baffi! Che deliziosa cavalletta smembrata!...»
«Grazie di cuore, Mascherino: questo pipistrello decapitato è davvero carinissimo».
«Pallina! Ma che meraviglia di topino scorticato...»
«Quest'anno ti sei proprio superato, Mr. Tibbles: non ho mai ricevuto, prima d'ora, una coda di murtlap così bella...»
E così via.
L'ultimo della fila è un grosso gatto soriano, che si avvicina all'arzilla signora e le porge un pacchettino incartato in stoffa scozzese.
«Oh, grazie di cuore, mio caro, per questa bellissima... teiera d'argento?!»
Stupita, la donna alza gli occhi e si trova davanti una strega dallo sguardo severo.
«Sono io, Arabella» mette subito in chiaro costei. «Buon Natale. E no: l'aringa non la voglio, grazie».
Miao a tutti!
Beh, l'associazione di idee per questo piccolo scritto è così banale che quasi mi vergogno a specificare...
Mrs. Figg - gatti - M. McG.
Personalmente ho sempre ammirato molto questa intrepida Maganò, quindi ringrazio di cuore Gee per avermi stimolata a renderle omaggio!
I nomi dei gatti sono quelli riportati nei libri. Al contrario degli altri Mr. Tibbles, essendo un mezzo kneazle, non può che donare alla sua padrona un pezzo di creatura magica...