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Autore: Sofifi    09/02/2020    8 recensioni
Lily Luna Potter: figlia premurosa, alunna giudiziosa, seduttrice sfrenata.
Una serie di omicidi ad Hogwarts stravolgerà l’anno scolastico e la più giovane dei Potter, ben presto, si renderà conto di essercene invischiata sino al collo!
Col padre e lo zio a scuola ad indagare, Lily dovrà fare i conti con sua identità frantumata e le sue maschere: ne ha una per ogni occasione, ma come farle convivere? E, infine, cosa sceglierà? Rivelerà a tutti i suoi segreti e aiuterà gli auror a trovare il colpevole o manterrà il silenzio, salvaguardando così la propria reputazione?
Coppie: Albus/Scorpius, LilyLuna/Sorpresa, Harry/Ginny, e molte altre...
Genere: Angst, Drammatico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Albus Severus Potter, Harry Potter, Lily Luna Potter, Ron Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Albus Severus Potter/Scorpius Malfoy, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Black Widow'
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PERSONAGGI PRINCIPALI:
Lily Luna Potter, Serpeverde, 5°anno, fidanzata di Tom Davies
Tom Davies, Corvonero, 7°anno, fidanzato di Lily Luna Potter
Albus Severus Potter, Grifondoro, 7°anno, fidanzato di Scorpius
Scorpius Hyperion Malfoy, Serpeverde, 7°anno, fidanzato di Albus
Harry Potter, ex Grifondoro, auror
Ronald Bilius Weasley, ex Grifondoro, auror
Carter Morgan, ex Corvonero, auror
James Sirius Potter, ex Grifondoro, auror

ALTRI PERSONAGGI PRESENTI NEL PRIMO CAPITOLO:
Oliver Smith, Corvonero, 5°anno
Nathaniel Cowley, Serpeverde, 6°anno
Benjamin Roberts, Serpeverde, 6°anno
Lysander Scamander, Serpeverde, 6°anno
Harper Keen, Serpeverde, 3°anno
Brent Vadery, Serpeverde, 3°anno
Lauralie Garcia, Serpeverde, 4°anno

Anthony Goldstein, ex Corvonero, professore di Difesa Contro le Arti Oscure e Capo della casa di Corvonero
Aurora Sinistra, professoressa di Astronomia
Malcom Baddock, ex Serpeverde, professore di Pozioni e Capo della Casa di Serpeverde
Minerva McGranitt, ex Grifondoro, Preside di Hogwarts

 




Black Widow

La Vedova Nera


 

CAPITOLO 1



 

1. 1

Lily camminava avanti e indietro per il corridoio del quinto piano, ostentando indifferenza.
L’attesa la stava divorando. Mai si era trovata nella situazione di dover attendere un amante, prima di quel pomeriggio.
Sbuffò, appoggiandosi alla parete di fronte al bagno dei prefetti.
Avrebbe aspettato Oliver per altri dieci minuti poi, se il ragazzo non si fosse fatto vivo, se ne sarebbe andata.
Passato il tempo stabilito, durante il quale non si palesò nessuno, Lily decise di attardarsi ancora per un po’. Non riusciva davvero a sopportare l’idea di essere stata piantata in asso.

Dei passi veloci in avvicinamento la distrassero dai propri pensieri.
La preside McGranitt avanzava frettolosamente al fianco di Anthony Goldstein, professore di Difesa Contro le Arti Oscure e Capo della casa di Corvonero.
Prima che potessero superarla, si fermarono.
Lily rimase a guardare quei due, senza capire. Non stava facendo nulla di sbagliato standosene lì.
La McGranitt si sistemò il cappello e il professor Goldstein si voltò verso il corridoio, nascondendo gli occhi arrossati.
“Potter. Devo chiederti di tornare subito in Sala Comune”, disse l’anziana, utilizzando un tono meno freddo e duro del solito.
“Mi scusi, Preside, posso sapere almeno il perché?”
“Purtroppo no, non ancora. Affrettati e se incontri qualcuno avvisalo di fare lo stesso.”
Quello della McGranitt aveva tutta l’aria di essere un ordine. Lily allora annuì e si diresse verso le scale più vicine.
Non appena la studentessa ebbe svoltato l’angolo, Anthony tirò fuori dalla tasca un vecchio fazzoletto di stoffa e ci si soffiò sopra il naso.
“Non ci posso credere!” piagnucolò per l’ennesima volta. “Dopo tutto quello che ha fatto Luna per la scuola, proprio a lei questa sventura!”
La McGranitt poggiò la mano sulla spalla del suo ex-studente. Anche lei aveva gli occhi lucidi.



1. 2

Nathaniel Cowley, schiacciato tra Scorpius Malfoy e Benjamin Roberts su uno dei tanti divanetti di pelle della Sala Comune, continuava a lanciare occhiate piene di aspettativa in direzione della porta.
Malcom Baddock, il Capo della Casa di Serpeverde, aveva riunito tutti gli studenti che aveva trovato in quella stanza, ed era bombardato di domande prontamente lasciate senza risposta.
Gli ultimi ritardatari continuavano ad entrare: Ileen, Harper e Brent, Lily Luna Potter, Lauralie Garcia...
Ogni volta che la porta si apriva, Nathaniel faceva un piccolo balzo, seguito da uno sbuffo.
“Calmati, Nat. Arriverà”, provò a tranquillizzarlo Benjamin.
“Ben, è successo qualcosa di grosso. Hai notato com’è agitato Baddock?”
In effetti, il professore non aveva una bella cera e continuava a guardarsi attorno con circospezione, come se fosse all’erta.
“Lo sai che Baddock è uno impressionabile...” rispose Benjamin, certo che la reazione dell’insegnante fosse semplicemente esagerata.
“Okay, p-potete seguirmi. La preside c-ci aspetta in S-Sala Grande”, prese finalmente la parola l’uomo, dopo aver spuntato gli ultimi arrivati da una lista che teneva nella mano sinistra.
“Aspetti, professore. Manca ancora Lysander!” strillò Nathaniel, balzando in piedi e attirando l’attenzione di tutti.
Baddock sbiancò e inghiottì il groppo che gli si era formato in gola, prima di rispondere. Glissò completamente l’obiezione che gli era stata posta.
“Dobbiamo andare, la preside McGranitt ci aspetta.”



1. 3

Lily aspettò che la maggior parte degli studenti uscissero dalla Sala Comune, poi si accodò con le sue amiche alla processione.
Le lamentele di Nathaniel Cowley non bastarono a distrarla dal suo incedere lento e sensuale. Scuoteva i fianchi con un movimento appena accennato, quasi disinteressato, teneva la schiena diritta e il mento leggermente alzato.
Sentiva degli occhi puntati su di sé. Gli occhi di Scorpius. Lo aveva sorpreso troppe volte a guardarla per meravigliarsene ancora. Essere ammirata da lui era diventato abitudine.
Non si voltò. Non ricambiò il suo sguardo. Non ce n’era bisogno affinché lui continuasse a desiderarla. Si beò della sensazione di onnipotenza che le provocava far eccitare il fidanzato di suo fratello, dimenticandosi per un sol momento Oliver Smith e l’umiliazione subita.
Quando entrò in Sala Grande si concesse di lanciare un’occhiata veloce al tavolo dei Corvonero.
Tom era impegnato in una conversazione, ma Oliver la stava guardando, gli occhi colmi di un sincero dispiacere.
Forse non mi aveva piantato in asso”, pensò Lily. “Forse è semplicemente stato impossibilitato a venire. In ogni caso, mai saprà che lo stavo aspettando. Mai, mai, mai.”
Alzò le sopracciglia e subito si voltò, proseguendo diritto verso il fondo della sala.
Prese posto tra Madalynn ed Ileen. Lo sguardo attento della Nott era rivolto al tavolo dei professori.
“Guarda, Lil. C’è tuo padre!”



1. 4

Harry Potter era arrivato al castello quel pomeriggio, assieme al suo braccio destro Ronald Weasley e al neo-collega Carter Morgan.
Un omicidio. Quello era il motivo per cui erano stati chiamati.
Un omicidio ad Hogwarts.
Gli auror seguirono la preside lungo il perimetro del castello poi, quando arrivarono proprio sotto la Torre di Astronomia, videro.
Harry si voltò di scatto, portando una mano davanti alla bocca per trattenere un conato di vomito, e Ronald lo superò assieme a Carter.
La vittima era irriconoscibile, completamente sfigurata.
“Per le mutande di Merlino! Questo si è completamente grattugiato la faccia contro il muro mentre cadeva”, commentò il rosso sgranando gli occhi, mentre si avvicinava al corpo… o a ciò che rimaneva di esso.
“E non solo”, continuò Carter, già inginocchiato accanto alla vittima, arricciando il naso. “Qualcuno ha provato a bruciarlo vivo.”
Harry fece qualche passo in avanti barcollando.
“Sei sicuro che non gli abbiano dato fuoco dopo averlo ucciso?”
“Sì, guarda”, cominciò Carter, alzando il braccio del morto in direzione di Potter. “Non fare caso alla spalla slogata. Quello credo che sia per la caduta. Concentrati sulle mani.”
“Sono escoriate… E ha un’unghia spezzata”, notò Harry dopo una rapida occhiata.
“Esatto. E proprio qui...” Carter indicò un pezzo di stoffa della divisa bruciacchiata, “eccola incastrata.”
“Ha provato a sfilarsi la divisa.”
“E anche parecchio di fretta. Poi deve essere stato colpito da un incantesimo o qualcosa… Fatto sta che si è ritrovato aggrappato lassù, proprio sul bordo, mentre andava a fuoco. E credo non sapremo mai se alla fine sia scivolato, solo o con l’aiuto di qualcuno, o stremato si sia lasciato cadere.”
Le parole dell’auror non lasciavano dubbi. Quel povero ragazzo era morto tra atroci sofferenze.
Harry rabbrividì. Il corpo, asciutto e slanciato, poteva benissimo appartenere ad un coetaneo di suo figlio, magari a uno dei suoi amici.
Ronald si voltò in direzione della sua ex professoressa di Trasfigurazione, pensieri molto simili a quelli del cognato a fargli compagnia.
“Avete già riconosciuto il ragazzo?”
La McGranitt, che sembrava essere invecchiata di almeno cento anni dall’ultima volta che si erano visti, annuì quasi impercettibilmente.



1. 5

Nathaniel Cowley strizzò con forza il braccio di Benjamin non appena si accorse dei celebri ospiti seduti al tavolo dei professori.
Avrebbe voluto correre incontro ad Harry Potter, chiedergli cosa ci facesse ad Hogwarts e dove fosse Lysander, ma l’unica cosa che riuscì a fare fu immobilizzarsi.
Il brusio nella sala continuava ad alzarsi, ma lui non riusciva a spiccicare parola, la gola secca come mai prima.
“Seduti, tutti. In fretta”, ordinò la preside.
Benjamin trascinò l’amico sino al tavolo, muovendosi rigidamente, quella sensazione di angoscia che aveva pervaso Nat poco prima aveva ormai raggiunto anche lui.
La McGranitt si sistemò gli occhiali sul naso, come per temporeggiare. Tutti notarono l’espressione seria che le rigava il viso quando riprese a parlare.
“Se vi ho radunati qui”, cominciò “è perché proprio quest’oggi si è consumata una terribile, terribile tragedia. Vi sarete certamente accorti della presenza del signor Potter e del signor Weasley... E l’uomo accanto a loro è l’auror Carter Morgan. Questi signori non sono qui in visita di piacere, ma sono stati chiamati per investigare sulla morte di un vostro compagno.”
Nathaniel non riuscì a muovere la testa per guardarsi attorno, sapeva che non avrebbe trovato altri posti vuoti oltre a quello, quello di Lys.



1.6

Aurora Sinistra quel pomeriggio aveva raggiunto la Torre di Astronomia aspettandosi di trovare già tutto sistemato per la lezione serale. Lysander Scamander era sempre stato un ottimo assistente: puntuale, preciso, scrupoloso… Eppure quel giorno le aspettative dell’anziana professoressa vennero deluse.
Stentò a riconoscere la sua stessa aula: telescopi a terra, sedie rovesciate… E soprattutto una gran, gran puzza di bruciato nell’aria.
La donna corrugò le sopracciglia, piegandosi per raccattare qualche libro, quando notò un particolare che le era sfuggito prima. Una bacchetta giaceva sul pavimento.
“Lysander!?”
Nessuno rispose.
La donna capì subito che doveva essere successo qualcosa al suo alunno .
“Lysander!?” provò ancora, la voce incrinata per la preoccupazione.
Si avvicinò al parapetto in pietra e vi si appoggiò, lasciando scivolare lo sguardo verso il basso. Per un secondo barcollò. Aveva già visto quella scena molti anni prima, anche se da un’altra prospettiva.
“Lysander...” sussurrò, portandosi la mano davanti alla bocca.
Non poteva che essere lui, quella macchia scura e immobile.



1.7

Lily si alzò per tornare con i compagni in Sala Comune, lo sguardo stranamente puntato al pavimento. Si soffermò forse per la prima volta nella sua vita sulle venature delle piastrelle in marmo grigio, il collo piegato verso il basso. Lysander. Nessuno avrebbe risposto più a quel richiamo, a quel nome… che lei stessa aveva pronunciato più volte una calda sera di maggio.
Sentì il labbro tremare e subito lo morse, fino a farsi male.
“Lily.”
Harry si era fatto strada tra i ragazzini intenti a tornare nelle rispettive Sale Comuni per raggiungere la sua bambina.
“Come stai?”
La ragazza si voltò verso il padre, mostrando il viso turbato, ed Harry subito l’abbracciò.
“Eravate amici?”
Lily scosse la testa.
“Avevamo scherzato, qualche volta”, rispose, assumendo un’espressione indecifrabile, prima di rizzare nuovamente la schiena. “Era un mio compagno di Casa.”

 




 

NOTE:
Ciao a tutti e grazie per essere arrivati fin qui. Sono ancora una novellina per quanto riguarda le long, e ammetto di aver avuto un po' di difficoltà nello scegliere come dividere graficamente i capitoli in paragrafi. Quella che vedete qui pubblicata è la mia scelta finale, che spero sia decente, ma in ogni caso sono aperta a suggerimenti e consigli.
Questo capitolo forse non è molto entusiasmante, infatti non siamo ancora entrati propriamente nel vivo della storia, ma state sicuri che le cose si complicheranno... presto.
Spero che la storia vi stia piacendo e che stia cominciando ad appassionarvi. Un bacio e a presto!  
  
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