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Autore: jarmione    10/02/2020    2 recensioni
PERDONATE IL TITOLO OSCENO (non me ne veniva in mente uno migliore)
Narcissa ha sempre amato Lucius e, nel cuore della notte, lui è il suo unico pensiero.
Azkaban può portare un uomo alla follia, ma lei per lui ci sarà sempre
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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"Questa storia partecipa alla Flash Challenge: Bacio indetta dal gruppo Facebook Il Giardino di Efp"
Prompt 23: Immaginare un bacio
 
 
 
Era una notte gelida ed il vento soffiava così forte da far piegare gli alberi del giardino.
Le persiane erano ben sigillate e le tende tirate in modo tale che la luce dei lampioni non penetrasse.
Alle tre del mattino, Narcissa non riusciva ancora a chiudere occhio. Se ne stava seduta in cucina, da sola e senza elfi domestici in giro a tormentarla.
Avvolta nella vestaglia grigia, teneva fra le mani una tazza di tè caldo e davanti a se una pergamena bruciacchiata e sporca di terra.
Una lettera di Lucius da Azkaban.
Le scriveva istruzioni su come agire con il signore oscuro, come aiutare Draco nella sua missione di uccidere Albus Silente.
Le raccomandava la massima discrezione e la massima serietà. Nessun contatto con esterni.
La scrittura era ben marcata e si vedeva che era stata redatta in maniera frenetica. Azkaban riusciva a portare un uomo alla follia.
Non vi erano parole di conforto, dolci o che la tranquillizzassero.
Era abituata. Lucius non aveva mai avuto parole dolci per lei, però la amava davvero e la dimostrazione l’aveva avuta quando lui le aveva chiesto di sposarla e quando erano in attesa di Draco.
Le mancava, le mancava terribilmente.
Chiuse gli occhi. Lo vedeva.
Era lì con lei, non sorrideva ma i suoi occhi non smettevano di guardarla. La sua mano accarezzava le accarezzava il volto delicatamente.
Le sue labbra sottili si avvicinavano e si posavano sulle sue; un bacio dolce che riservava solo a lei.
Ma quel bacio era solo pura immaginazione. A lei mancavano quelli veri.
“Ti amo, Lucius” sussurrò.
 
*****
 
Più lontano, nella cella 394 di Azkaban, un mormorio caldo si diffondeva per la stanza fredda.
“Idem”
  
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