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Autore: Shira    10/02/2020    0 recensioni
"Ma tu e la mamma come vi siete conosciute?"
Ed è rispondendo a questa domanda che Heaven e Cassandra ripercorrono le pagine della loro storia, dall'incontro, al primo appuntamento, passando per complicazioni, segreti e bugie.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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«Ah, Cass, oggi non posso venire in mensa con te, mi fermo nei giardini di Storia con una mia compagna di corso, il professore ci ha diviso a coppie per un progetto e sono con lei, quindi inizieremo a lavorarci»

«Oh, va bene, non preoccuparti! Vorrà dire che ne approfitterò per studiare un po', tanto devo scrivere la relazione per il seminario di Letteratura Italiana. Ma stasera vieni a prenderti una birra, no?»

«Sì, sì, certo!».

Il primo semestre era iniziato da poco, ma aveva già sparso i suoi frutti di disperazione e fatica, era il primo lunedì di Novembre.

E forse proprio perché era una lunedì, Cassandra non aveva la minima voglia di studiare da sola, per questo, una volta terminato il pasto, decide di raggiungere la facoltà di Storia. Certo, si rendeva conto che Megan e l'altra ragazza dovevano lavorare al progetto e che, per questo, di certo non avrebbe potuto dedicarle del tempo, ma almeno avrebbe studiato con la compagnia di qualcuno che conosceva.

Varcò il cancello che divideva i giardini dalla strada, gli occhi di ghiaccio si mossero intorno, a scrutare i numerosi tavolini che gli studenti occupavano per le più disparate attività, e, nel contempo, si muoveva lungo il sentiero, alla ricerca della sua amica – ed ex. Le ci vollero solo pochi secondi per individuarla, ma – a quel punto – si fermò in quell'esatto punto, immobile, persino incurante di tutti coloro a cui stava intralciando la strada, costringendoli a passare sull'erba per superarla e poter proseguire verso la Biblioteca.

Megan era effettivamente lì, con i libri aperti sul tavolino prescelto, il quaderno posto di fronte a sé e la penna stretta nella mano destra. Solo che insieme a lei c'era anche la ragazza più bella che Cassandra avesse mai visto: un corpo da urlo, dei capelli neri come la notte e – poteva quasi sentirlo da lì – lisci e setosi come le ali di un angelo, ma – soprattutto – Madre Natura le aveva donato due occhi in cui sembrava di scorgere la profondità del mare. Eppure, non fu tutto questo a far avere quella reazione così intensa a Cass, quanto piuttosto il fatto che, pur non avendo mai incontrato quella ragazza, la riconobbe all'istante. Era lei. Era saturnocontro. Era la ragazza il cui profilo instagram stalkerizzava pesantemente da ben un anno.

In quel momento la testa di Megan ruotò appena in quella direzione, e, per evitare di essere vista, Cassandra si mosse rapidamente verso destra, così da essere nascosta alla vista grazie al muro della Biblioteca. Aveva odiato quell'edificio, ed ora, per la prima volta, si ritrovava ad amarlo. Non poteva farsi vedere e fare la figura dell'idiota, anche se – certo – Megan avrebbe potuto avvisarla che studiava con la donna dei suoi sogni!

Per la prima volta – ok, forse la seconda considerando il momento in cui era stata lasciata – sentì un carico di rancore non indifferente nei confronti di Megan.

Si allontanò, prendendo anzi il sentiero di destra, così da non passare nuovamente di fronte ai giardini, ma uscire dal cancello posteriore, per non essere vista.

Lasciò passare ancora qualche ora – non poteva rischiare l'altra leggesse i messaggi sul cellulare, nel caso Megan l'avesse incautamente lasciato visibile sul tavolo – prima di scrivere all'amica.

 

«Dove sei?»

«A casa, perché?»

«Ti ho vista oggi ai giardini!»

«Ah, ecco! Mi sembrava di averti intravisto, pensavo di avere le allucinazioni»

«Quella è Heaven! L'artista di saturnocontro!»

«Sì, lo immaginavo. Cioè, mi sembrava di averla riconosciuta, ma non ero sicura. Sai, io non la stalkero come te <3»

«Studi con la ragazza che stalkero e non me lo dici?»

«... ti rendi conto di quanto sia inquietante il fatto che neanche lo neghi?»

«Perché dovrei negarlo? Ho fatto anche un profilo Instagram vuoto apposta»

«...»

«Si chiama the.wolf, se vuoi aggiungermi»

«Ma se hai appena detto che è vuoto... comunque l'ho invitata stasera con noi...»

«Fantastico!»

«... ma ha detto che non viene, ha già un impegno»

«Con un fidanzato?»

«Mica gliel'ho chiesto!»

«Bhe, dovevi»

«... posso ricordarti che sei impegnata?»

«Ma se odi Amanda!»

«Sempre impegnata sei. Dai, parlando di cose serie, a che ora passi?»

«Vengo per le 21, così mangiamo un boccone»

«Good! Ti fermi a dormire qui?»

«No, guarda, pensavo sotto un ponte»

«... da Amanda magari?»

«Stai dicendo che non mi vuoi?»

«Sto dicendo che il fatto che preferisci dormire a casa della tua ex che della tua ragazza dovrebbe farti riflettere»

«Seh. A dopo, ciao»

 

Con uno sbuffo, Cassandrà lanciò il cellulare in un angolo del tavolo, producendo un rumore infernale che le valse un'occhiata di rimprovero da parte di tutti i presenti in aula studio. Megan non capiva, non aveva mai capito; lei aveva smesso da tempo di credere in qualcosa di diverso dal puro sesso, ed Amanda le dava ciò di cui aveva bisogno: un corpo caldo che soddisfaceva ai suoi desideri, un conto in banca da cui poteva attingere anche lei ed una posizione lavorativa una volta terminato gli studi. Ma non le piaceva stare con lei più del tempo necessario, non avevano praticamente nulla di cui parlare.

  
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