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Autore: Pandora_chan    11/02/2020    6 recensioni
Metti un gruppo di ragazzi che parlano tra di loro di San Valentino vicino ad un trio di ragazze che origliano fuori dallo spogliatoio a fine allenamento. Quello che ne esce fuori è l'organizzazione di una festa atipica di San Valentino...
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Ryo Ishizaki/Bruce Arper, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly, Yukari Nishimoto/Evelyne Davidson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Oggi Tsubasa sembrava instancabile. Secondo me voleva veramente stenderci con questo allentamento!» Ryo come al solito si lamentava rientrando nello spogliatoio a fine allenamento.
«Ma dai, sei il solito pigrone Ishizaki. Sempre a lamentarti di tutto. Questa per Tsubasa è stata una semplice seduta di allenamento. Ricordi quando era Roberto a seguire gli allenamenti? L’unico a fine giornata ad avere ancora energie era lui!» Cominciarono a ridere tutti quanti, pensando all’energia infinita contenuta nel corpo del loro capitano.
«Ishizaki, sempre il solito. Però ad un buffet di dolci mangeresti ad oltranza eh, non ti sentiresti stanco per nulla!» Mamoru era sempre pronto a prendere di mira Ishizaki. Era il classico tipo dal carattere strafottente e sicuro di sé. Diverso dai suoi compagni.
«Ovviamente sono un uomo con lo stomaco d’acciaio…» - Si fece grande lui davanti ai suoi compagni - «Ora che ci penso tra poco sarà anche San Valentino.» Ed iniziò così uno sproloquio sulla mole di cioccolato -del tutto ipotetico- che avrebbe ricevuto quel giorno, di file e file di ragazze pronte a dichiararsi per lui e di quanti cuori si sarebbe ritrovato ad infrangere.
«Ah ah non farmi ridere Ishizaki, veramente pensi di ricevere, solo lontanamente, del cioccolato quest’anno?»
«Shh Izawa, sappiamo tutti della tua fama da sciupafemmene. Ma quest’anno sicuramente ti darò del filo da torcere.»
Continuarono a stuzzicarsi ancora per un po', a mano a mano gli altri compagni rientravano dal campo. L’ultimo a rientrare, come sempre, fu Yuzo. Era solito fermarsi di più rispetto agli altri. Davanti a lui aveva il mito di Wakabayashi Genzo, e non era semplice conviverci. Chiedeva a Tsubasa di fare una seduta extra di tiri in porta ogni giorno, e lui acconsentiva senza esitare. Erano uguali su questo, volevano entrambi migliorare le loro prestazioni calcistiche anche sacrificando ore di riposo.
«Ah no, questa volta sbagli mio caro Ishizaki. Ovvio, anche io come tutti voi mi aspetto di ricevere del cioccolato per San Valentino. Ma quest’anno lo voglio ricevere solo da una persona.»
Strizzò l’occhio in direzione di Ryo, dietro il quale era appena apparso Yuzo. In un secondo il suo volto avvampò, divenne rosso dall’imbarazzo e si avvicinò al suo borsone per prendere l’occorrente per cambiarsi.
«Ma cosa odono le mie orecchie? Allora anche il nostro sciupafemmene vuol mettere la testa a posto. E illuminaci, chi sarebbe la fortunata?» Ryo non si fece perdere un’occasione così ghiotta e mentre si incamminava verso le docce glielo chiese. Sapevano tutti quando fosse curioso ed impiccione degli affari altrui.
«Al momento non è dato saperlo… e poi onestamente non so neanche se me lo regalerà il cioccolato questa persona. Perciò, al momento ti lascio morire di curiosità fino a data da destinarsi!»
Tutti continuavano a ridere, parlare e a far casino dentro lo spogliatoio, quando all’improvviso Mamoru si vide arrivare dritto in faccia un guantone da portiere. Yuzo non aveva ancora smaltito il rossore, che se possibile era anche aumentato. Mamoru gli sorrise e gli riportò il guantone di sua proprietà.
«Allora… ci posso sperare di ricevere del cioccolato dalla mia persona per San Valentino?» soffiò questa frase così vicino all’orecchio di Yuzo che avvampò di nuovo e per l’imbarazzo lo spinse via con una gomitata. Non appena una delle docce fu libera ci si buttò dentro, nella speranza che tutto tornasse alla normalità.
 
Le ragazze finito l’allenamento cominciarono a riordinare il campo, chi si occupava di rimettere a posto i palloni e chi i gli attrezzi utilizzati durante la giornata.
«Ero vicina allo spogliatoio a sistemare delle cose ed ho sentito i ragazzi parlottare su San Valentino.» esordì Kumi, mentre insieme a Yukari recuperava i palloni usati quel pomeriggio dai ragazzi e li riponeva nella cesta.
«Ma dai, allora anche loro riescono a far discorsi frivoli che non riguardino il calcio. Ma guarda un po' che sorpresa» Era veramente sorpresa Yukari, ed anche un po' curiosa… «E dimmi un po', cos’hai sentito?»
Si conoscevano da diversi anni ormai. Kumi, Yukari e Sanae erano le manager della squadra di calcio fin dal primo anno delle medie.
«Ehm, vuoi sapere tutto ciò che ho sentito o hai intenzione di chiedermi qualcosa in particolare?»
Il volto di Yukari diventò rosso dalla vergogna, nonostante Kumi non avesse nominato nessuno in particolare.
«Eh… no…beh ecco…Ahhh insomma! Se vuoi dirmi ciò che hai sentito bene altrimenti amen! Che poi a me di San Valentino neanche interessa!»
Kumi cominciò a ridere a crepapelle vedendo Yukari in preda ad un timido farfugliamento. Erano amiche, ma alcuni argomenti ancora la rendevano imbarazzata. Tutti loro avevano intuito che a Yukari piacesse Ryo, ma entrambi erano troppo imbranati per rendersene conto.
«Va bene, va bene…comunque non hanno detto niente di che. Izawa prendeva in giro Ishizaki che fantasticava sulla montagna di cioccolato che riceverà in regalo. Secondo te, qualcuna avrà il coraggio di regalarglielo del cioccolato?» Amava stuzzicarla con queste cose, per farla ingelosire.
«Ah non ne ho la più pallida idea, ma se qualcuna glielo regalerà che ben venga per lui!»
Yukari si era innervosita, l’idea che qualche ragazza potesse regalare a Ryo del cioccolato effettivamente non era da escludere. Erano cresciuti ormai, e per quanto lei faticasse ad ammetterlo Ryo era diventato più alto e più spiritoso. Mentre riponeva le cose nel magazzino, due figure in lontananza attirarono la sua attenzione.
«Ehi Kumi, sbaglio o quelli laggiù sono Tsubasa e Sanae? Guardali come sono carini insieme. Chissà che fine faranno quei due…»
«Chi lo sa Yukari, sono anni che si corrono dietro. Somigliano ad un’altra coppia di miei amici… Lo sanno, ma non se lo dicono…» e ridendo chiusero il magazzino ed andarono incontro a Sanae, che nel frattempo aveva salutato Tsubasa.
«Ciao Manager, cosa stai facendo? Contieniti, i tuoi occhi sbrilluccicanti mi accecano…» Yukari e Kumi cominciarono a ridere nel vedere l’espressione fra le nuvole di Sanae, rimasta imbambolata ad osservare la schiena di Tsubasa che si allontanava.
«Abbiamo visto che eri in compagnia poco fa… Cosa vi siete detti?»
“Se possibile Yukari è anche peggio di Ryo…beh d’altronde qualcosa doveva pur accomunarli” Sanae si riprese dai suoi pensieri e rispose con molta tranquillità.
«Mi stava spiegando che tipo di allenamenti voleva mettere in pratica in questi giorni e voleva avere qualche consiglio. Niente di più.» Ed era vero, niente più di quello. Ma a lei andava bene anche così. Le dedicava del tempo, ascoltava i suoi consigli e li metteva in pratica. Le andava bene così.
«Ah capisco. Sai prima Kumi ha origliato nello spogliatoio maschile e sai di cosa parlavano? San Valentino!» ed infine aggiunse «Tu, Sanae, cosa farai per San Valentino?»
«Niente, cosa dovrei mai fare per San Valentino? Non ho un ragazzo e praticamente passo tutto il mio tempo qui al club… Se anche volessi… non avrei materialmente tempo di preparare qualcosa…» fece una piccola pausa e riprese dicendo amareggiata «Poi, per chi dovrei prepararlo? Nonostante passino gli anni…resto sempre una manager.»      
A Kumi venne in mente una fantastica idea e la propose subito alle ragazze che acconsentirono. Attesero insieme l’uscita di tutti i ragazzi dallo spogliatoio e appena fuori la scuola prese parola.
«Ragazzi, stavano pensando noi ragazze di organizzare una serata al karaoke per il quattordici, dopo gli allenamenti. Cosa ne pensate?». Tutti in coro furono entusiasti della proposta. «Ok perfetto, creerò un gruppo su whatsapp e lì daremo le nostre adesioni. Poi mi occuperò io di prenotare la sala per quella sera. Va bene?». Di nuovo acconsentirono tutti.
«Bene, allora ci vediamo domani ragazzi. Yukari, Sanae, a domani!» La prima ad andare via fu Kumi, insieme ad altri ragazzi della squadra che abitavano vicino.
«Vado anche io Sanae, è già tardi e i miei sicuramente mi stanno aspettando. Ci vediamo domani. Ciao ragazzi, ciao capitano.»
«È buio, non sarebbe il caso che tu l’accompagnassi per un pezzo di strada? Abiti vicino a lei, non è sicuro mandare una ragazza da sola a casa.» esordì Tsubasa a bassa voce guardando verso Ryo.
Rosso, divenne talmente rosso che ringraziò la poca luce che illuminava quella sera di febbraio.
«Ehi, Nishimoto aspettami. Anche io vado da quella parte, ti faccio compagnia per un pezzo di strada.». Era imbarazzato e non la guardò negli occhi neanche per un secondo. Fecero il tragitto quasi completamente in silenzio, parlando del tempo e degli allenamenti. Difficilmente si ritrovavano da soli. Non erano abituati.
 
«Beh manager, che ne dici se torniamo a casa anche io? Siamo rimasti solo noi fuori dal cancello.» Sorridendo Tsubasa si voltò verso Sanae, la quale acconsentì senza problemi. Spesso facevano quel tratto di strada insieme, piaceva ad entrambi passare per il parco. Allungavano un po' il percorso, ma il panorama che rilasciava quel posto ne valeva la pena.
«Carina l’idea per il giorno di San Valentino. Farà bene anche ai ragazzi svagarsi un po' quella sera… ultimamente agli allenamenti non si risparmia nessuno. Si meritano una serata di relax.»
Come sempre Tsubasa precedeva Sanae, la quale manteneva una piccola distanza tra di loro. Distanza che le permetteva di osservarlo, senza dover incrociare il suo sguardo ed arrossire.
«Già è vero. Ho saputo dai ragazzi che oggi Ryo si è lamentato della durezza degli allenamenti.» sorridendo si fermò sul piccolo pontile che affacciava sul laghetto del parco e continuò il discorso.
«Certo, possibile che voi ragazze quel giorno non avete niente di meglio da fare che passarlo con noi maniaci del calcio?» e si voltò verso Sanae.
Per l’imbarazzo lei distolse lo sguardò e cercò di mettere insieme un pensiero. «Non è questo… Ecco…Beh abbiamo pensato che passare una serata tutti insieme fosse piacevole. Al di fuori del campo intendo. E poi, non è detto che a qualcuno di noi non faccia piacere passarlo insieme.»
Si rese conto dopo della frase che aveva appena detto e il suo viso avvampò di calore all’improvviso. Si affrettò a riprendere il passo per tornare a casa e cancellare l’imbarazzo che aveva creato.
«Ma si manager, anche a noi fa piacere stare con voi. Ne approfitteremo per ringraziarvi per tutto quello che fate per noi… Siamo arrivati a casa tua. Buonanotte manager, a domani!» Tsubasa si voltò ed andò via. Sanae rimase per pochi istanti vicino al cancello a vedere la figura di Tsubasa scomparire.
«Buonanotte capitano! A domani!». Urlò sorridendo. Si, anche se il tempo mancava avrebbe sicuramente preparato qualcosa per San Valentino per il suo capitano.
 
“La prossima settimana torno a Nankatsu. Ho qualche settimana di riposo dal campionato. Ti chiamo appena arrivo. Genzo”. Tsubasa lesse il messaggio e subito inviò un messaggio nel gruppo whatsapp appena creato da Kumi. Tutti, proprio tutti, furono felici della notizia del ritorno di Genzo.
 
Date alle donne occasioni adeguate
ed esse saranno capaci di tutto.
(Oscar Wilde)
 
 
Note: in teoria avrei voluto scrivere una one-shot per San Valentino, ma scrivendo mi sono detta che sarebbe uscito fuori un capitolo troppo lungo. Perciò eccomi qui, a dividere questa one-shot in una piccola long. Sarà breve e divertente, spero! Ovviamente il prossimo aggiornamento, salvo intoppi, avverrà il 14 stesso!
   
 
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