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Autore: Sakkaku    11/02/2020    3 recensioni
Dal testo:
Quello che doveva essere un normale viaggio da scuola a casa, si è trasformato in pochi istanti, in una tragedia. Nessun avvertimento, nessun segnale.
In un attimo ecco un cambiamento drastico che ti scuote dall'interno, ti fa sentire disorientato, terrorizzato come mai avresti pensato.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Istanti

 

E' strano come tutto cambia.
Un attimo prima sei tranquillamente seduto sul sedile dell'autobus, chiuso nel tuo mondo, con le cuffiette alle orecchie. Quello dopo, ti ritrovi con la faccia schiacciata nel sedile davanti a te, circondato da frammenti di vetro. Percepisci del sangue caldo che cola lungo il tuo volto, senza capire da quale punto esatto provenga.
Quello che doveva essere un normale viaggio da scuola a casa, si è trasformato in pochi istanti, in una tragedia. Nessun avvertimento, nessun segnale.
In un attimo ecco un cambiamento drastico che ti scuote dall'interno, ti fa sentire disorientato, terrorizzato come mai avresti pensato.
Quella mattina c'era qualcosa che non andava. Ero in cucina a fare colazione e continuavo a sentire una canzone nell'orecchio destro che si ripeteva in continuazione. La cosa strana era che non stavo indossando come di consueto le cuffiette. Mi sorpresi di percepire del fastidio per questa strana situazione, perché di solito era un sollievo isolarmi con la mia musica, lì ero nel mio mondo. Il fastidio si trasformò in irritazione, quando mi ritrovai a parlare con mia madre. Per lei poteva essere un problema grave e dovevo recarmi d'urgenza al pronto soccorso per farmi visitare. Quell'osservazione mi fece imbestialire. Come poteva essere un segnale di sordità se sentivo in modo chiaro e distinto ogni singola parola di quella canzone? Casomai doveva essere il contrario, se pensiamo con logica.
All'improvviso sentii le vertigini e tutto intorno a me prese a girare e divenne grigio.
Quando riaprii gli occhi, intorno a me c'era un grande caos e fumo. Ci misi diversi minuti per capire dove mi trovavo e cosa fosse successo.
Un'auricolare si era sfilato dall'orecchio ed era rimasto solo quello destro, con la frenata improvvisa ero caduto a terra. Ecco svelato il mistero del perché sentivo la musica solo da un orecchio. Mi domando per quanto tempo sono rimasto incosciente, considerando che i soccorsi non sono arrivati, saranno probabilmente passati solo una manciata di minuti, o perlomeno non di certo delle ore. Tolgo la cuffietta e percepisco dell'umido appiccicoso. Dopo aver guardato la mano, mi accorgo di essere ferito alla guancia e che è sporca di sangue.
“È questione di pochi istanti” mi ritrovo a pensare “Un attimo stavo tranquillamente seduto sul pullman a osservare la scena di un incidente, manco fossi uno sciacallo e quello dopo, giusto un paio di battiti di ciglia ed eccomi vittima di un altro incidente.”
All'improvviso capisco che quello che avevo visto durante lo svenimento, era esattamente quanto avevo fatto quella mattina prima di uscire di casa. Il discorso collegato al volume troppo alto delle cuffiette e mia madre che mi stava riprendendo per quel motivo, perché passo troppo tempo con le cuffiette e il mio udito ne avrebbe risentito. Oltre al fatto che secondo lei rischiavo di non sentire arrivare il pericolo... aveva ragione, ma solo in parte.
L'incidente era arrivato a me, però non dipendeva da un mio errore o per non aver prestato attenzione, perché distratto dalla musica o intento a sillabare le parole della canzone.
In questo momento mi ritrovo a riflettere su una cosa: in un battito di ciglia, possono capitare tante cose. È un gesto automatico che ha la durata di qualche frazione di secondo, ma in alcuni casi, può essere fatale. Come quando attraversi la strada: guardi a destra, a sinistra, di nuovo a destra e poi passi. Se in quell'attimo da sinistra però apparisse un'auto, che ha appena svoltato l'angolo? Nulla è sicuro, neanche i secondi in cui il semaforo è verde e ti consente di attraversare. Se per caso la sincronizzazione dei semafori fosse sbagliata? Verde sia per pedoni che per veicoli, come può quel secondo cambiare le cose?
Attimi della durata uguali a battiti di ciglia segnano un cambiamento che a volte può essere drastico. Secondi, attimi, hanno lo steso valore, sono un granello del tempo che scorre, eppure può essere infinito nonostante la breve durata, tutto dipende dalla nostra percezione.
Inconsciamente cerco disperatamente le cuffiette. È un gesto automatico. Quando sono a disagio, mi bastano poche note e mi sento tranquillo. In queste situazioni ognuno ha la propria reazione. Sento gente gridare di dolore o chiedere aiuto, riesco a vedere sangue, frammenti di vetro, sedili spostati, la lamiera del pullman piegata in maniera innaturale.
Voglio sparire.
Con mano tremante cerco il cellulare nella tasca della giacca e accendo la musica, mentre non mi preoccupo di sciogliere i nodi che legano le cuffie. Mi rannicchio e mi immergo nel mio mondo. Mi ritrovo da un'altra parte, lontano da questo disastro.
Nei film è tutto diverso, nella realtà la strage e l'odore ti colpisce come un pugno nello stomaco. Inizio a dondolarmi, avanti e indietro, avanti e indietro, con gli occhi chiusi. In qualche modo mi appisolo, o forse sono solo in uno stato di dormiveglia. Sinceramente non m'importa. Rimarrò così finché un soccorritore non mi trascinerà fuori da questo autobus.
Gli istanti passano inesorabili, eppure per me il tempo si è fermato. La musica ha questo potere, per questo le cuffiette non abbandonano mai le mie orecchie.



NdA:
Buonasera, questo è un testo scritto cosi, non so nemmeno perché mi è uscito in prima persona (di solito prediligo la terza), ho semplicemente trascritto le parole che mi frullavano per la testa. Sono consapevole che possa sembrare scollegato, frammentato o collegato senza seguire un grande senso logico e cronologico. E' una cosa che ho fatto di proposito, perché penso che in un momento simile, gli avvenimenti e le sensazioni che qualcuno percepisce non sono dettati da un qualsiasi ordine.
Grazie a chiunque deciderà di passare a leggere questo testo :) 

  
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