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Autore: Devil_san    11/02/2020    0 recensioni
In cui Izuku incontra Ichigo in tenera età, e questo cambia tutto. Ma alla fine non cambia proprio niente.
[Cross-over tra My Hero Academia & Bleach]
Genere: Azione, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Non Possiedo Boku No Hero Academia o Bleach

 

 


The Last Of The Real Ones






"Ichigo-san…" chiamò Izuku mentre dondolava con aria triste le gambette che penzolavano dalla panchina in cui i due erano seduti "secondo te posso diventare un Eroe?"

Ichigo, con occhi ancora irritati e puntati verso la direzione in cui i bulli di Izuku erano spariti dopo che li aveva spaventati facendo il poltergeist visto che in quel momento era in forma spirituale, con un espressione più gentile si voltò verso il bambino che aveva appena aiutato "Non lo so, Izuku, ci sono così tanti tipi di Eroi di questi giorni che la parola Eroe ha perso molto del suo significato originario. Tu che Eroe vuoi diventare?"

Determinato Izuku esclamò senza esitare "Uno come All Might!"

"Uno come All Might…" ponderò Ichigo, cercando di ricordarsi quel poco che sapeva dell'Eroe Professionista Numero Uno del Giappone. Dopo lunghi momenti di riflessione, Ichigo sospirò "Sinceramente non lo so se puoi o non puoi, Izuku. Sei così giovane che non posso, in buona coscienza, dirti di sì o no. Essere un Eroe… è pericoloso."

A tali parole, subito ad Izuku cominciarono ad accumularsi le lacrime agli angoli degli occhi, pronte da un momento all'altro a bagnargli le guance.

Un'altra risposta negativa.

"Tuttavia," proseguì Ichigo alzandosi in piedi senza voltarsi ancora a guardarlo "una cosa la so. Se vuoi essere capace di proteggere gli altri devi prima imparare a proteggere te stesso. Quindi, su! In piedi, Izuku! Oggi guariamo le ferite e domani iniziamo ad allenarci." Roteando sui tacchi, con la testa alta e gli occhi fieri, Ichigo dichiarò convinto a un sconcertato Izuku "Insieme."
 


I



Toshinori, sinceramente, era intimidito.

Quando Midoriya-shounen aveva accennato che conosceva un dottore che avrebbe potuto aiutarlo, pochi giorni dopo che avevano iniziato il suo allenamento infernale perché potesse ereditare il suo Quirk, One for All, non si era aspettato questo giovane la cui sua sola presenza lo metteva in soggezione.

Gli ricordava un po' Gran Torino-sensei.

Il che era terrificante.

E mentre Midoriya-shounen spiegava con apprensione e occhi speranzosi la situazione al dottore che non aveva smesso per un attimo di guardare accigliato il ragazzo che si contorceva le mani ansiosamente, Toshinori non poté fare a meno di chiedersi se questo giovane dottore, Kurosaki Ichigo, potesse davvero aiutarlo a stare meglio.

Certamente la palazzina fatiscente costruita lungo la costa a pochi minuti da Dagobah Municipal Beach Park non era quello che si aspettava, ma visto che il suo sensei viveva in una struttura simile nella Prefettura di Yamanashi, non ne era stato poi così sconcertato.

Neppure la vista del cartellone rovinato con su scritto 'Clinica di Primo Soccorso Kurosaki' che era a un passo dal cadere e ostruire l'ingresso, gli aveva fatto alzare più di un singolo sopracciglio.

Be', Midoriya-shounen aveva detto che il dottore era un recluso e tentava di tutto e di più per avere a che fare il meno possibile con la gente, ma non si sarebbe mai aspettato un dottore di andare a tali lunghezze per evitare le persone.

Veniva da chiedersi il perché.

…non era sicuro di voler sapere il perché.

Ma Toshinori, perché il suo senso da eroe lo dettava, aveva fatto esattamente quello, e Izuku aveva borbottato qualcosa su 'vita corta' e 'non voleva affezionarsi troppo' e 'possibili bersagli' di cui non aveva capito niente, ma che gli dipingeva la bozza di un triste quadro che era stata la vita del dottore, quindi per il momento aveva lasciato perdere (ci avrebbe pensato più avanti) e si era preparato mentalmente a incontrare il fantomatico dottore.

Quando, pochi minuti prima, la porta era stata aperta da questo fiero e accigliato giovane la prima cosa che aveva notato erano i suoi luminosi capelli arancioni, un falò che si era improvvisamente acceso davanti agli occhi. La seconda cosa che aveva notato erano proprio loro, gli occhi; occhi troppo vecchi che avevano visto più cose di quel che lui poteva capire o immaginare.

La terza cosa che notò dopo il primo impatto fu che non poté fare a meno di notare che il dottore aveva delle spade appese sulla sua persona. Ora, non per giudicare, ma a che cosa servono a un dottore delle katane?

L'attimo in cui Kurosaki aveva posato gli occhi su Midoriya-shounen il suo cipiglio si era approfondito in uno preoccupato che era diventato uno di confusione quando, scivolandogli sotto il braccio, si era intrufolato all'interno della clinica con un affrettato "Paziente!"

Con un sopracciglio alzato, il dottore si era voltato a guardare il ragazzo con aria incuriosita prima di sospirare con aria stanca. Aprendo completamente la porta, con un cenno del capo, ordinò un piatto "Entra."

Toshinori, mentre varcava la soglia della clinica, non sapeva perché ma aveva come l'impressione che la sua vita, dopo oggi, non sarebbe mai più stata la stessa.
 


I



Ichigo-san li fissava.

Nervosamente Izuku si contorceva le mani, col cuore in gola mentre aspettava una risposta dal dottore che era rimasto in silenzio fin da quando aveva iniziato a spiegare la condizione medica di All Might – no, Yagi Toshinori (come si era presentato dopo un semplice sguardo impassibilmente freddo del dottore quando aveva esitato a dargli il suo nome), – senza rivelare la sua vera identità da eroe a Ichigo-san che aveva preso a fissare con aria accigliata il Pro-Hero fin da quando era entrato nella sua clinica.

Intanto detto Eroe fissava interessato il dottore che Midoriya-shounen era così sicuro che avrebbe potuto aiutarlo con i suoi problemi di salute.

Dopo lunghi minuti di silenzio, Ichigo punto i suoi occhi sul ragazzino.

"Izuku, com'è che conosci All Might?"

Izuku sputacchiò alle sue parole mentre Yagi spalancò la bocca dallo stupore mentre un rivolo di sangue gli scendeva giù per il mento per essere stato riconosciuto nonostante l'aspetto scheletrico che aveva nella sua vera forma.

"Ma-ma-ma che dici, Ichigo-san!" cercò di salvare la situazione Izuku "Lui non è All Might! Come puoi pensar-"

Ichigo sollevò la mano e il ragazzo si zittì.

"Oltre al fatto che fai schifo a mentire, Izuku, per me è impossibile non riconoscere All Might. Ho già avuto la possibilità di incrociarlo tempo fa quando era… nella sua forma più muscolosa, e la sua anima, ora come allora, è così dannatamente brillante e ingarbugliata che per me è impossibile non riconoscerla non importa in che forma lui si trovi." E sottovoce lo si sentì mormorare "Senza contare che non è la cosa più strana che abbia mai visto."

Guardando entrambi in faccia domandò "Quindi, come vi siete conosciuti?"

Torcendosi le mani, Izuku, sapendo che mentire era inutile e avrebbe solo irritato di più il dottore, rispose con un mormorato "Mi ha salvato da un villain."

"Mmh…" fece Ichigo poggiando il mento su una mano "Il che gli sono grato. Ma non penso che essere salvato da un cattivo sia abbastanza perché tu possa trascinare dove ti pare l'Eroe Numero Uno del Paese. In particolare nella mia piccola e modesta clinica e a rischio di incorrere nella mia ira visto che ti ho già detto che non ho alcuna intenzione di prendere a carico pazienti a lungo termine. Quindi… qual è il vero motivo?" chiese rivolgendosi verso il Pro-Hero che era ancora in uno stato di shock.

Guardando il pavimento Izuku borbottò un quasi incomprensibile "Mi sta allenando… per diventare un Eroe."

Le sopracciglia di Ichigo si ritrovarono a sfiorare l'attaccatura dei capelli "Izuku, non per essere crudele, ma tu sei Quirkless. E per quanto mi dispiaccia dirlo nella società di oggi nessuno riconoscerebbe un Pro-Hero senza Quirk, prima di tutti il governo visto che non ti darebbe mai la licenza da Eroe Professionista. E la tua capacità di vedere i fantasmi non è esattamente utile al combattimento."

E mentre Izuku si rimpiccioliva su se stesso, mani che si annodavano tra di loro, Toshinori mormorò un incredulo "Fantasmi?"

Ichigo lo guardò uno sguardo annoiato "Sì, fantasmi. E ti assicuro che possono essere davvero fastidiosi."

"Aspetta un attimo…" boccheggiò All Might con i denti ancora sporchi di sangue "MI STAI DICENDO CHE QUELLI NON ERANO ALLUCINAZIONI DOVUTI HAI FARMACI!?"

Le altre due persone presenti si voltarono a guardarlo interessati "Dov'è che li avresti visti?" chiese Kurosaki-san sporgendosi verso di lui.

Toshinori iniziò inconsciamente a battere il piede per il nervoso "In ospedale, dovute a tutte le degenze che ho avuto durante la mia carriera. O di notte durante una pattuglia, in particolare quando ero più stanco del solito dovuto ad un motivo o ad un altro. Nei cimiteri. E anche in luoghi disastrati in cui sono state perse molte vite umane." Guardando dovunque tranne che a loro confessò "Ho sempre pensato che fossero il frutto della mia immaginazione. Soprattutto perché nessun altro sembrava capace di vederli, anche se erano proprio di fronte a loro. Col tempo ho imparato ad evitare di menzionarlo."

Con sguardo intrigato Ichigo si raddrizzò prima di dire "Be', un modo semplice per sapere se li puoi vedere per davvero o no, c'è." Allo sguardo confuso e speranzoso dell'emaciato eroe Ichigo indicò verso Shiro Zangestu appeso sulla sua schiena "C'è qualcosa di particolare appeso alla mia spalla?"

Toshinori lo guardò incerto prima di rispondere con un esitante "Una katana? Ma questo cosa c'entra?"

Ma Ichigo era troppo intrigato per rispondere "Ho solo una katana sulla mia persona?"

L'eroe era profondamente confuso dalle strane domande che il dottore gli stava ponendo ma doverosamente rispose "No, ne hai anche un'altra sul fianco destro."

Soddisfatto Ichigo si raddrizzò mettendosi comodo contro lo schienale della sua sedia prima di rispondere con un compiaciuto "Congratulazioni. Tu, Yagi Toshinori, sei davvero capace di vedere i fantasmi."

Toshinori si era perso "Io… non capisco?"

Con aria più seria, Kurosaki spiegò "Solo coloro che sono capaci di vedere i fantasmi possono vedere le mie spade, Yagi-san. Loro sono fatte della stessa materia di cui sono fatti i fantasmi."

"Oh." Fece Toshinori in comprensione.

"Oh," ripeté quando la realtà della situazione cominciò ad affondare nella sua mente "Quindi non me li stavo immaginando."

"No," lo rassicurò con gentilezza Kurosaki-san "non eri."

"E anche voi due potete vederli." Concluse Toshinori ripensando alle parole scambiate tra i due pochi minuti prima. Al cenno affermativo di entrambi, chiese "E' un Quirk?"

Kurosaki sorrise divertito "No. Gli umani possiedono questa capacità da ben prima che nascessero i Quirk." Con una scrollata di spalle aggiunse "Ma solo in pochi ogni generazione riescono a svilupparla."

"Uh." Fece Toshinori stupito. Non aveva mai sentito parlare di poteri che non fossero legati ai Quirk prima. A meno che non si trattava di storie di fantasia o vecchie leggende metropolitane prima dell'avvento dei Quirk. Ma quelle erano solo quello, storie. Storie inventate dall'immaginazione e paure della gente (che a quanto pareva non erano davvero solo storie di fantasia).

"Di questo possiamo parlarne in un altro momento," disse gentilmente Ichigo, ben consapevole di aver scosso fino alle fondamenta il mondo dell'uomo, prima di rivolgersi a tutti e due "allora, mi stavate dicendo che tu, Yagi, stavi allenando Izuku per diventare un Eroe, giusto?"

Al cenno affermativo dei due continuò domandando "E come avreste intenzione di farlo visto che Izuku non ha un Quirk?"

I due cospiratori si guardarono tra di loro, incerti se rispondere o no, facendo cadere un silenzio titubante nella stanza.

Dopo vari minuti di silenzio, Ichigo sospirò "Va bene, ho capito. Se non volete dirmelo, non vi costringerò a farlo."

Entrambi i mortali tirarono un sospiro di sollievo. Pericolo scampato (…per ora).

Alzandosi dalla sua sedia si diresse verso l'eroe che lo guardò con aria grata e confusa "Dunque, dimmi di nuovo quali problemi di salute hai." E chinandosi verso il biondo, con le mani, avvolte da un alone verde, protese verso di lui, iniziò a visitare il suo nuovo paziente.

Quaranta minuti più tardi, Ichigo si risedette alla sua scrivania finendo di scrivere gli ultimi appunti sulla condizione di Yagi. Gli altri due lo guardavano con il fiato sospeso, e dopo diversi minuti di silenzio da parte del dottore che aveva preso a tamburellare la penna mentre rifletteva sulla situazione, Izuku non riuscì più a trattenersi dal chiedere speranzoso "Allora, puoi aiutarlo?"

Alzando gli occhi dalla sfilza di appunti che aveva preso, Ichigo rispose con aria estremamente seria "Ho bisogno della sua cartella clinica per esserne sicuro, ma sì, credo di sì." Lanciandogli un occhiata sbieca mentre Yagi si rivestiva continuò "Il fatto che tu possa vedere i fantasmi dovrebbe anche aiutare. Dovrei poter usare le tecniche più avanzate di guarigione spirituale su di te senza temere un qualsiasi tipo di ripercussione sulla tua persona."

"Guarigione spirituale?" chiese perplesso Yagi.

"Mettiamola così," gli disse Ichigo con un sorriso furbo "io ti dico il mio segreto se tu mi dici quello tra te e Izuku."

Yagi aprì la bocca, prima di chiuderla di botto.

"Come pensavo." Disse Ichigo alzandosi dalla sua sedia dirigendosi verso la porta invitandoli a seguirlo con un gesto della mano, immediatamente seguito dagli altri due.

"Per il momento non ho alcuna intenzione di iniziare alcun tipo di trattamento per i tuoi mali, almeno fino a quando non recupero la tua cartella clinica e so di preciso tutto quello che hai. Non vorrei rischiare di peggiorare la tua situazione per sbaglio."

Toshinori annuì con la testa, perfettamente d'accordo con la logica del dottore. C'era solo un piccolo dettaglio di cui era incerto, e non perse tempo a dargli voce "E per la mia cartella clinica? Devo recuperarla io per te?"

Ichigo fece un gesto noncurante con la mano "Naaah… tranquillo. Posso tranquillamente recuperarla da solo senza problemi."

Arrivati alla porta di ingresso, Ichigo li salutò con un semplice "Ci vediamo la prossima settimana." Prima di chiudersi la porta dietro di sé.

I due rimasero per un momento immobili a fissare la porta, storditi dall'ex abrupto conclusione dell'incontro. Toshinori non riuscì a evitare di chiedere "Ma lui è sempre così?"

Izuku annuì vigorosamente con un convinto "Sì."

"Uh."

Scendendo dai gradini e seguito da Midoriya-shounen, Toshinori rimase in un silenzio contemplativo prima di chiedere alcuni minuti più tardi, quando erano nuovamente sulla via per la discarica abusiva dove faceva allenare il suo successore "Midoriya-shounen, visto che tu lo conosci da più tempo, secondo te sarebbe una buona idea raccontare il segreto di One For All a Kurosaki-san?"

La domanda posta, non era soltanto per carpire qualche dettaglio in più sul misterioso dottore e tentare di decidere se era degno di fiducia per tale segreto, ma anche per vedere la capacità di giudizio del suo successore e se doveva martellargli il concetto di segretezza in testa.

Midoriya-shounen rimase in silenzio per un po', riflettendo (il che era già un buon segno), prima di rispondergli "Io… io penso di sì. Cioè, oltre al fatto che sapendo tutta la verità lui sarebbe capace di aiutarti al meglio anche dopo che tu…" e non trovò il coraggio di finire la frase, ma Toshinori sentì lo stesso il resto, anche dopo che tu non avrai più un Quirk, il giovane continuò con i motivi per cui pensava che fosse una buona idea "E poi, anche se non sembra Ichigo-san ci tiene alle persone, e non ferirebbe mai volontariamente alle persone a cui tiene. Lui è un protettore, e muoverebbe mari e monti per aiutare le persone sotto la sua protezione, i suoi amici e la sua famiglia."

Girandosi a guardarlo negli occhi, con aria determinata affermò "E tu sei già sotto la sua protezione. Ti ha riconosciuto, ti ha accettato, e Ichigo non tradirebbe mai la fiducia delle persone che sono sue." Sgonfiandosi da quell'attimo d'impeto d'ardore, Izuku continuò un po' più quieto "E poi, anche Ichigo-san ha i suoi segreti. E sa bene che certi segreti è meglio che restino così, segreti."

Toshinori era sorpreso dalla forza della convinzione del ragazzo, non si aspettava una tale fiera difesa del dottore da parte di Izuku, e con aria pensosa tornò a guardare davanti a sé "Allora ci penserò."

I due rimasero in silenzio per il resto della camminata lungo il mare e quando furono davanti al mucchio di spazzatura che ingombrava la spiaggia di Dagobah, Toshinori batté le mani con un "Forza, è ora di riprendere l'allenamento."

Izuku, a tali parole, rispose con un animato "Sì!"

 



 

 

Note dell'Autrice:

Ed eccoci qui con un altro Cross-over.
(Dark Devil-san facepalm disperata e si dispera con un lungo lamento di "Perché sto iniziando così tante storie multi-capitolo!?)
L'idea per questa storia è molto vecchia, in effetti più vecchia dell'altro cross-over pubblicato con questi due fandom, e sembra che finalmente stia riuscendo a scriverla. Aspettatevi diversi colpi di scena, almeno spero di sorprendervi, e un retroscena elaborato.
Probabilmente dividerò la storia in due tipi di capitoli, uno che segue la storia principale e l'altra che tratta di momenti quotidiani che non sono esattamente indispensabili per seguire la storia (e che non seguiranno un filo lineare secondo la trama di BNHA).

Farewell
Dark Devil-san

PS: Questa storia la troverete anche su Ao3 & Fanfiction.net


 

  
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