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Autore: Sarah Shirabuki    11/02/2020    0 recensioni
Questa storia va collocata alla fine di Soledad 2 - 20 anni dopo. Vi consiglio di leggere la mia saga " Soledad " per conoscere meglio i personaggi.
In punto di morte, la Regina degli Esiliati Bianca Baskerville ha solo un ultimo desiderio.
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Soledad'
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Per un solo istante per Kevin Baskerville il tempo sembra fermarsi: il sangue vola sul suo viso, macchiandolo. Il suo unico occhio osserva una scena che gli risulta insopportabile: Bianca sta sanguinando. La sua amata sposa è stata colpita dalla spada di Allen, loro fratello. Loro fratello che, ancora troppo sconvolto per poter fare o dire alcun che, si limita ad indietreggiare pur restando sulla difensiva: infatti il maffiore gli ha appena rivolto uno sguardo infuocato, carico di odio e risentimento. Ma, a differenza delle aspettative dell'ex Re dei vampiri così come degli altri presenti, non si scaglia contro di lui. La sua furia cieca non si scaglia contro il viola come invece si sarebbe aspettato accadesse, no: nulla di ciò avviene. Il maggiore non pare quasi rendersi conto di essere ancora in battaglia: fa cadere la propria spada per poi avvicinarsi alla moglie, del tutto incurante che il fratello potrebbe approfittare della sua distrazione e del suo stato per colpirlo di sorpresa, eppure Allen non lo fa: non se la sente, non ne ha il coraggio anche se la ragione gli dice che questa è la sola occasione che ha per porre fine alla battaglia che oramai, dura da così tanti anni che nemmeno sa più quanti siano in effetti. Ma non può farlo. Non può e non vuole vincere in questo modo sleale e vile, deve e vuole consentire a Kevin di dare l'ultimo saluto alla moglie. Perchè si, è così: Bianca Baskerville sta lentamente morendo, quel bellissimo fiore macchiato di sangue troppo presto sta lentamente appassendo, lasciando questo mondo, e di ciò anche Kevin è perfettamente consapevole. Ma non vuole, non può ammettere, non può accettare di stare realmente perdendo per sempre la donna che ama, la donna che lo ha sempre sostenuto e protetto nonostante fosse lui l'uomo, fosse lui che aveva il compito di proteggere lei e la loro famiglia. La donna che ha da sempre nutrito un amore smisurato per lui, quell'amore che le fece addirittura accettare il fatto che Pia avesse dato alla luce suo figlio, aiutandola addirittura nel parto. Tutte le scene della loro vita insieme gli scorrono davanti come in un film mentre si inginocchia, prendendo la moglie tra le braccia. Lei pare percepirlo ed apre gli occhi per un momento e, nonostante per lei stia ormai giungendo la fine, sorride per poi posare una mano insanguinata sul viso del marito. " Non piangere... ". Sussurra solamente. Lui prende la mano libera di lei tra le proprie per poi scuotere il capo. 

" Non mi lasciare... ". E' quasi un sussurro la sua voce, un sussurro che tuttavia lei pare udire benissimo. Lei lascia che una lacrima solitaria scenda anche dai suoi meravigliosi occhi color ghiaccio, lo specchio dell'unico occhio di Kevin, se ci pensa bene: solo ora lo nota, ma hanno lo stesso, identico colore degli occhi. Anche in questo sono legati, anche questo li rende ancor più uniti di quanto lo siano già stati. 

" Non fare così, Kevin: io sono felice. Mi hai dato così tanto in questa vita, l'amore, dei figli meravigliosi, una ragione di vita. Ti ho amato più di chiunque altro al mondo, non potevo chiedere nulla di più al destino se non farmi morire tra le tue braccia... ". Lui la guarda shoccato per poi scuotere il capo: ma com'è possibile? Il ritmo del sangue di Bianca è regolare, non ha paura nonostante stia per... l'argento blocca ogni proprio pensiero come se gli fosse stato ordinato.

" Ti amo ". Sussurra quasi impercettibilmente, poi si avvicina maggiormente al viso dell'amata consorte. 

" Kevin... ". Lo chiama solamente l'azzurra, per poi riprendere un pò di fiato come se avesse compiuto chissà quale sforzo mentre il suo sangue continua a sgorgare senza sosta da quella ferita che non si rigenera, in quanto procurata dall'arma di un altro Baskerville. " Ti prego, non fermarti: questo bacio non sarà come tutti gli altri e lo sappiamo entrambi. Ti prego, lo desidero con tutta me stessa... ". Per un solo istante lui non pare capire più nulla: posa istintivamente le labbra su quelle della moglie, baciandola quasi con furia, come se fosse disperato ma allo stesso tempo arrabbiato con qualcosa o qualcuno. E questo anche lei lo percepisce chiaramente: amore, disperazione, furia. Questo bacio non è nulla di paragonabile a tutti gli altri. Fa per ricambiare ma la morte decide di essere meschina, portandola via con sè. Kevin se ne rende conto: si stacca lentamente dalle labbra della sua regina, sulle sue è rimasto ancora imprigionato l'ultimo respiro di lei che ha voluto donarglielo con quest'ultimo atto d'amore: ha votato la sua vita a lui, ed ora ha voluto che fosse lui in un certo senso, a riprendersela. Per questo quel bacio era così diverso: era un bacio d'addio. Il maggiore dei fratelli Baskerville posa a terra il corpo dell'amata, guardandola. 

" Ti vendicherò, mia amata sposa. Te lo giuro ". Mormora solamente per poi alzarsi, pronto a compiere il suo destino di Re degli Esiliati. 


Salve amici, come va? Ed eccomi qui con una nuova storia, stavolta proveniente dalla seconda parte della mia saga " Soledad ". Per conoscere meglio i personaggi, vi consiglio di leggervi le storie da cui è stata tratta. Grazie a chi recensirà o comunque leggerà la mia storia. Un abbraccio, alla prossima!
  
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