Film > Basil l'Investigatopo
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Autore: lmpaoli94    13/02/2020    1 recensioni
Olivia si sentiva così tremendamente sola nell’immensa libreria di Basil.
Dopo che avevano eliminato definitivamente il Professore Rattigan, Olivia non si sentiva così felice come credeva.
Nemmeno Basil era più lo stesso dopo la fine di quell’indagine, e la piccolina era in un completo stato di lettura che riusciva a distrarla nelle lunghe giornate.
Ma cosa sarebbe successo se proprio la piccola Olivia avesse avuto bisogno del grande maestro delle intuizioni per risolvere un problema infantile che colpiva il suo modo di essere?
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Dottor David Q. Topson, Olivia Flaversham
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Basil suonava malinconici spartiti atto per dimostrare e far risplendere tutta la sua inequivocabile tristezza.
nessuno gli sarebbe potuto essere d’aiuto, nemmeno il suo fidato compagno d’avventure Topson.
< Basil, la vuoi smettere con questa lagna? Non riesco a leggermi il giornale in pace. >
< Perdonami, Topson. Ma non è colpa mia se dopo la caduta di Rattigan la mia vita non ha più un senso. >
< Ma che diavolo ti viene in mente adesso? Tu continuerai a risolvere casi fino alla fine dei tuoi giorni e non ci sarà nessuno in grado di superarti nelle tue intuizioni. >
< Ah no? Ma allora perché nessuno vuole il mio aiuto? Insomma, Londra è un covo di criminali. C’è sempre qualcuno che potrebbe avere bisogno di me, invece niente. >
< Smettila di fare il guastafeste Basil e vedrai che prima o poi toccherà a te tornare in scena. >
< Sì, voglio proprio vedere quando. Intanto rimarrò immerso nei miei pensieri e suonerò melodie tristi così che possano farmi deprimere fino a quando ne ho voglia… >
Ma la vita di Basil non era diventata solo noiosa e monotona, anzi…
Doveva pensare che era un nuovo inizio per lui, soprattutto adesso che non si trovava da solo con la sua governante.
< Basil, perché non va a fare compagnia alla piccola Olivia? Sono sicuro che gli farà molto piacere. >
< Olivia? Perché è qui con noi? >
< Certo, sciocco che non sei altro! Sei stato tu ad aprirgli la tua biblioteca personale. >
< Capisco… Una piccolina che sta frugando tra i miei libri più importanti?! >
Tornando ad avere il senno della ragione, alla fine Basil si tolse la sua vestaglia per vestirsi della sua solita divisa da detective.
< Allora, dove sta la piccolina? >
< Nella tua libreria, Basil. >
< Ottimo lavoro, Topson. Sei in forma come sempre. >
< Era scontato che fosse lì. >
< Niente è così scontato, Topson. Adesso voglio proprio vedere che combina. >
Spiandola dalla porta, Basil vide Olivia leggere accuratamente e con interesse un grande volume di enciclopedia.
< Non sta facendo niente di male, Basi. >
< Ah, davvero? E se nel mentre non la stavamo controllando mi avesse rubato alcuni scritti importanti su alcuni casi risolti in precedenza? >
< Per te sono così importanti, Basil? >
< Certo. L’ordine delle mie cose è più importante di qualsiasi altra cosa. >
< Almeno quella bambina riuscirà a risistemare tutti tuoi fogli e i tuoi libri polverosi di cui io non posso nemmeno toccare. >
< Signorina Placidia, pensavo si ritrovasse in cucina. >
< Infatti è quello il mio posto, Signor Basil. Ma mi fa molta tenerezza vedere la piccolina come sta studiando. Secondo me diventerà molto più brava del padre. >
< Il padre è un umile costruttore di giocattoli. È normale che la bambina abbia acquisito tanta intelligenza… E adesso che ho più tempo per me stesso, la controllerò a vista in attesa che faccia qualche passo falso. >
< perché dovrei fare qualche passo falso, Signor Basil? >
Sentendo quelle parole dure, Olivia ci rimase molto male.
< Olivia, non volevo dire… ecco… >
< Sto solo leggendo alcuni libri d’avventura molto interessanti, Signor Basil. E non si preoccupi: dopo rimetterò tutto in ordine. >
< Ne sono convinto, Olivia. >
Non c’era nessun modo per distrarre la bambina.
Basi la guardava con tale riluttanza che la piccolina fece quasi finta di nulla.
< Signor Basil, sarebbe meglio lasciare Olivia alla sua lettura. >
< Signora Placidia ha ragione. Come sempre, dopo tutto. >
< Signora Placidia, è colpa mia se ho chiesto a Basil d “interrompere” la lettura di Olivia. Da qualche giorno a questa parte si sta comportando in maniera molto strana. >
< Perchè? Io non vedo niente di strano in una bambina che legge. >
< Perché lei solo l’apparenza, Signora Placidia. Non è un afferrata detective come noi. >
< Sarà come dite voi, ma almeno faccio dei manicaretti che sono la fine del mondo. >
< Davvero? Non vedo l’ora di assaggiarli. >
< Dovrà attendere la cena, Signor Topson. Ovvero tra un’ora esatta. >
< E sarà in quel momento se scopriremo la bambina alzarsi da quella sedia oppure no > fece Basil. >
< Signor Basil, devo dire… >
< Chiamami semplicemente Basil, Olivia. Non farmi sentire più vecchio e inutile di quello che sono. >
< D’accordo… Hai molti libri affascinanti, Signor Basil. Ci passerei tutte le mie giornate qua dentro. >
< Ma perché invece non vai a giocare come tutti gli altri topini della tua età? Adesso che Londra è un luogo sicuro… >
< Londra non è un luogo sicuro. Soprattutto ora che le ombre si sono fatte più fitte. >
< Quali ombre? Di cosa stai parlando, Olivia? >
< Niente, Basil. Stavo solo scherzando. >
Ma Basil intuì che la bambina stava nascondendo qualcosa.
“E se quella bambina avesse scoperto alcuni dei miei casi che non sono riuscito a portare a termine? Sarebbe un gran peccato non essere riuscito a nascondere tale mia vergogna.”
< Olivia, tra poco sarà pronta cena ed io ti devo pregare di uscire. Devo sistemare alcune cose qui dentro che mi sono dimenticato. >
< E devi farlo proprio adesso, Basil? >
< Purtroppo sì, piccola mia. Altrimenti rischio di dimenticarmene ancora. >
Per Basil non fu difficile convincere Olivia.
< Va bene, però poso tornare in biblioteca dopo cena? >
< Se avrò finito con i miei lavori, sì. >
< Posso darti una mano? >
< No, grazie. Ce la faccio da solo… Ma puoi dare una mano alla governante, se vuoi. lei non ti dice mai di no. >
< Ok, affare fatto! >
Appena Basil e il Signor Topson rimasero da soli, Basil controllò immediatamente in quella moltitudine di libri che non mancasse niente.
< Ci metterò un sacco di tempo a riordinare tutto questo disastro… Quella bambina poteva fare meno confusione, però. >
< Basil, ma cosa stiamo cercando per l’esattezza? >
< Non lo so. Ma se manca qualcosa qua dentro lo scoprirò. >
Ma dopo più di un’ora, Basil non riuscì a trovare niente di compromettente.
< Signor Basil, la cena è pronta > fece la governante richiamandolo dall’altra stanza.
< Basil, adesso dobbiamo andare. >
< Tu vai pure, Topson. Io ti raggiungo presto. >
< Non è buona norma far aspettare la tua governante. >
< Lo so bene! Ma non mettermi fretta. Io posso anche mangiare più tardi. Devo solo sistemare l’ultimo scaffale e… >
Con grande sorpresa, alla fine Basil vide che mancava un libro molto importante sullo scaffale principale.
< Basil, cos’hai scoperto? >
< Vedi Topson, qui mettevo tutti i miei libri preferiti che stavo leggendo e che mi aiutavano a risolvere i miei casi… Secondo me Olivia mi ha rubato un libro così importante da aver attratto anche lei nel mistero. >
< Basil, Olivia non farebbe mai una cosa del genere. >
< Questo non possiamo saperlo, Topson. Ecco perché tutti sono sospettati. Anche tu. >
< Ma che diamine ti viene in mente?! Vorrei proprio sapere di quale libro si tratta. >
< Appena lo ritroverò saprò dirtelo. >
   
 
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