Quando sei nata correva l’8 settembre 1749, il giorno della Nascita della Vergine Maria, a Torino, tua città di Nascita, fervevano le preghiere e le luminarie.
Tuo padre era Luigi Vittorio, principe di Carignano, un nipote del re Vittorio Amedeo II di Sardegna e della sua amante Jeanne de Luynes, tua madre Cristina d’Assia ..
Amata e vezzeggiata, istruita, crescesti nel lussuoso, avito palazzo, palazzo Carignano, che nel 1600 costruì Guarino Guarini, le estati a Racconigi, luminose e dorate ..
 
Amavi leggere e sognare  e le violette, a volte, il solo vederle era una emozione, dicono che sia svenuta una volta a scorgerle, ignorano che quel giorno sapesti che dovevi sposarti e lasciare la tua casa, quei fiori erano dinanzi a te come il ritratto del futuro marito, che era bello sul serio, sia sulla tela che di persona, al contrario del delfino Luigi Augusto, che sposò poi Maria Antonietta.

Bionda, agile e delicata, avevi grandi occhi azzurri, che sulle prime colpirono Luigi Alessandro di Borbone Penthiévre, prince de Lamballe, nipote del figlio legittimato di Luigi XIV, Luigi Alessandro di Borbone, comte de Toulouse, unico maschio rimasto al Duca di Penthiévre, il tuo amato suocero.
 
Le nozze per procura il 31 gennaio 1767, poi il lento viaggio verso Versailles. Tuo marito che dire? .. era splendido e dissoluto, amava il gioco e le donne, tanto da  morire di una malattia venerea dopo un anno appena …
Era il maggio 1768, lo vegliasti fino all’ultimo respiro, morì tra le tue braccia..
Vedova e ricca, rimanesti in Francia, attraverso le nozze eri una principessa di sangue, godevi dell’affetto del Duca mio suocero e compivi le opere di carità e noblesse oblige, facendo celebrare messe su messe per l’anima immortale di Alessandro..


 
Nel 1771, durante le feste di Carnevale, organizzate da Madame Noailles, Gran Maestra della Casa, nei propri appartamenti avesti la ventura di parlare con la delfina, lei contava quindici anni e poco più, tu ventuno .
 
Amiche, confidenti, le vostre espressioni variavano tra “mio cuore adorato” e “angelo”, come scriveva l’eroina di Rosseau, Julie d’Etange, quando scriveva alla sua cugina e confidente Claire, non a caso “ La nouvelle Héloise” era tra i tuoi testi preferiti..


Siete stati amiche, complici, confidenti, nulla di più, anche se in seguito voci e libelli di torbido e laido stampo hanno attribuito cose turpi e immorali, senza fondamento .

Una amica, una sorella, che poi divenne Regina nel maggio 1774 quando  Luigi XV morì .. 
Ti nominò Sovrintendente  della Sua Casa, un posto di alto rango, il più alto per una dama di compagnia a Versailles, ma era solo forma, la sostanza dell'amicizia era mutata, che nell’estate 1775 giunse Madame de Polignac ..
Rimanesti sola..
Anche Madame Polignac era nata l’8 settembre 1749, come te, una amara e curiosa ironia..

Fluivano i giorni e gli anni, avevi la tua carica, la religione, la compagnia di tuo suocero, non volesti più sposarti.
E una passione, il tuo caro amico/amante del tuo seguito M. de Vapoulier, citato anche nel tuo testamento del  1792 ( i suoi capelli erano oro e rame.. )

1789, in giugno morì il delfino Luigi Giuseppe, poi vi furono altri funebri eventi, la presa della Bastiglia, pareva ieri,  il tempo di Alessandro e del lutto, invece una fata aveva soffiato sulle candele..


Andasti in  esilio, in quel di Aix, poi tornasti, alle Tuileries, a un richiamo della tua Amica, unica leale rispetto ai principi ..
Erano trascorsi pochi mesi dopo Varennes, la fuga sgominata di Luigi XVI, nella foresta delle Ardenne, da un banale M. Sauce, in italiano salsa, la tua Amica aveva i capelli bianchi e l’affanno nelle mani ..


Tu eri e sei leale..
Hai fatto testamento e sei tornata.. 
La discesa dentro gli orrori, un gorgo senza fine,
nel mese di agosto 1792 hanno assaltato di nuovo le Tuileries, la Regina e la sua famiglia imprigionati.
Tu  con loro ..
 
Vi hanno  separato.. cerchi di importi di non essere qui, ma in altri  luoghi, di non avere di fronte il Tribunale rivoluzionario e i suoi membri che cercano di farti firmare sordide accuse.
Come il carcere, buio, privazioni, scarso cibo..   
            
Nei primi giorni di settembre del 1792,  a Parigi e in altre città francesi ebbero luogo i  cosiddetti "massacri di settembre”. 

La folla travolse le difese di diverse prigioni nelle quali erano detenuti gli aristocratici, secondo i racconti, i carnefici si accanirono particolarmente su di te, principessa di Lamballe, principalmente a causa della tua intimità con la regina, eri morta e si accanirono sul tuo corpo, ti decapitarono.
La tua testa mozzata venne issata su una picca e portata in corteo; per dare un “ultimo bacio ad Antoinette”, arrivando sotto le finestre della torre del Tempio, dove era detenuta la sovrana deposta con la famiglia. La regina fu invitata a gran voce ad affacciarsi per darti l'ultimo saluto, ella però non vide mai la testa e informandosi di cosa stesse succedendo, appena lo apprese da una guardia, cadde svenuta. La figlia  scrisse più avanti: "Fu la prima volta che vidi perdere il controllo a mia madre!".
I tuoi resti verso le 7 della sera vennero recuperati dal cittadino Jaques Poitel, il quale, per ordine del Duca de Penthievre, tuo ricco suocero, aveva pagato per riaverti, mescolandosi nelle schiere dei sanculotti ormai ubriachi. E vedendo che le tue spoglie erano state lasciate incustodite in un cantiere del quartiere Chatelet a Parigi, lieprese, fece richiesta ufficiale della testa alla Comune e li portò la notte stessa a VERNON.. ove furono sepolti vicino a un roseto bianco.
Luigi XVI affermò che la condotta da te serbata, durante le disgrazie della famiglia  reale, fu la migliore conferma che Antonietta non avrebbe potuto desiderare amica migliore di te.
Nel 1929, Pio XI  ti attribuì la qualifica di martire  dichiarandoti "venerabile".