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Autore: GattyP    15/02/2020    2 recensioni
Nuova avventura di Niamh, che deve riportare a casa una persona a cui tiene particolarmente. E' possibile che non mondo magico non ci sia un attimo di pace?
Genere: Avventura, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Victorie Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure di Niamh O'Neill'
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Capitolo 1.

 

Ritorno ad Hogwarts

 

 

Un attimo di pace. Finalmente! Era una bella domenica di ottobre, con un bel sole, quasi primaverile, e Deirdre e Patrick, dopo pranzo, erano usciti fuori, a fare una passeggiata (e a vedere se incontravano le adorabili foche che si riposano lungo la spiaggia) con i miei genitori. Charles stava ninnando Fenella, che, sul suo lettino, stava chiudendo gli occhi, mentre Sikr, uno dei nostri due elfi (in realtà erano dei Montague, ma i miei suoceri ce li lasciavano durante la giornata) aveva appena messo a dormire Killian. Miracolo: silenzio… silenzio quasi assoluto!!!

Purtroppo, in quel momento ho sentito i piedini dei due piccoletti correre verso la porta di casa nostra e un’aquilotta urlare: - Aintín Niamh! Aintín Niamh! Tá ulchabhán tagtha! (zia Niamh! zia Niamh! E’ arrivato un gufo!)

Subito i gemelli, ancora non scivolati nel sonno, hanno aperto gli occhi e si sono messi a sedere battendo le manine e chiamandoci, mentre Deirdre, mia nipote, apriva velocemente la porta e si precipitava verso di me sventolando una lettera.

Sospiro da parte mia. Avremmo dovuto rifare tutto. Intanto  l’aquilotta continuava a strillare Aintín Niamh! Aintín Niamh! Buffo! Le avevamo insegnato a parlare in inglese, naturalmente (come tutti sanno, in Irlanda, a parte alcune zone in cui si parla ancora irlandese come prima lingua, si parla inglese), ma la piccola aveva imparato l’irlandese dagli elfi (e un po’ anche da noi, ad essere sinceri, dato che ogni tanto lo utilizziamo) e, quando era emozionata, si esprimeva nella lingua dei nostri antenati celti. E ora era molto emozionata, agitando come una forsennata la lettera che, evidentemente aveva appena ricevuto.

Fenella approfittò della distrazione per fuggire dal lettino (c’erano le sbarre, ma con un pizzico di magia, non so quanto involontaria, riusciva benissimo a bypassarle), ma per fortuna sono riuscita a bloccarla, prenderla per il pigiama, coprirla di baci (unico modo per impedirle di fuggire… è sfuggente come una serpentella!) e passarla velocemente a mio marito, mentre il povero elfo, Sikr, ricominciava a ninnare uno ora sveglissimo Killian, che ci chiamava con la sua vocina insistente. Uhm, tutto da rifare! Sarebbe stata dura, quel giorno, metterli a dormire per il riposino pomeridiano!

 

Ok, forse è meglio che mi presento, prima di continuare a raccontare la storia… Io sono Niamh… Niamh O’Neil Montague. Ho 21 anni, ex Tassorosso ed ex insegnante (di Cura della Creature Magiche) ad Hogwarts (ho interrotto la carriera docente l’anno scorso, quando sono nati i gemelli) e ora, a parte l’incarico (quasi gratuito) di Presidente  della Riserva Magica Irlandese del Connemara, mamma a tempo pieno, di due bellissimi gemelli.

Presidente della Riserva magica del Connemara! Il titolo è molto figo, ma ho solo il compito di controllare che gli animali magici del Connemara non siano disturbati (il che è difficile, dato che nel territorio del Parco non abita quasi nessuno) e non disturbino i pochissimi turisti che vengono fin da noi. E’ più impegnativo fare la mamma a tempo pieno… Mi sono sposata infatti, con Charles, due anni fa e dopo una decina di mesi sono nati i piccoletti, Fenella e Killian, che ora poco più di un anno e, quando non piangono, urlano, chiacchierano o giocano con me e loro padre (quanta energia hanno i bambini piccoli?), scorazzano per tutta l’isola seguiti da noi o da qualcuno della nostra famiglia, soprattutto zii o nonni.

Sì, perché abitiamo in un’isola tutta nostra, l’isola di Lith, dove abbiamo sistemato una casetta preesistente trasformandola in una specie di castello (ci hanno aiutato gli amici e gli elfi di famiglia di Charles che, diciamolo tra di noi, appartiene ad una delle famiglie più ricche del mondo magico, i Montague). Fenella è veramente birichina (da chi avrà preso?) e fugge sempre dietro alle pecorelle, alle caprette, alle foche, ai gufi, a Blacky (il mio amico corvus glacialis… teoricamente un animale legato alla magia oscura virtualmente immortale, opposto teorico delle fenici, dato che si autoiberna, alla fine di ogni ciclo vitale, in un cubetto di ghiaccio, per rinascere quindi come pulcino; in realtà è il mio migliore amico da quando ero piccina e mi ha aiutato innumerevoli volte) mentre suo fratello (gemello) Killian ci ronza sempre attorno e sembra non volersi staccare mai da noi… La notte, poi, sono terribili: si svegliano ad orario alternato (ma come fanno? sembrano sincronizzati al contrario) e ci tormentano con un pianto disperato se non andiamo subito da loro (la nostra salute mentale si sta deteriorando!). Per fortuna ho Charles che mi dà una mano nella gestione dei piccoletti, perché, magia o non magia, stare dietro a due bimbetti magici non è semplicissimo…

E  ho una famiglia molto numerosa!  I miei mi hanno avuto prestissimo (a sedici anni, nell’anno della famosa battaglia di Hogwarts!) e, dopo di me, sono nati Seanna e Ryann (anche loro gemelli) che ora hanno diciannove anni: Seanna (mia sorella) convive con Ginevra MacArthur  (la sua ragazza) da un paio di anni a Cambridge, dove entrambe frequentano un corso medimagico; Ryann e la sua compagna, Lorna, si trovano ora nello Swaziland insieme a Rolf Scamander a studiare non so quale specie di scorpione magico che il mio avventato fratello e quella falsa santarellina di Lorna vogliono allevare in Inghilterra. Da incoscienti come sono, torneranno solo tra tre mesi e, nel frattempo,  mi hanno lasciato la loro figlioletta, Deirdre, che ora ha quattro anni (erano incoscienti anche da piccoli, dato che l’hanno avuta quando erano due ragazzini!) e che vive più con me e Charles che con i suoi genitori. Il che, per lei, è una fortuna, penso, perché i due come genitori sono proprio un disastro… Io e Charles vogliamo un bene dell’anima a Deirdre, ma anche lei è piccola e richiede tante attenzioni!

Per fortuna i miei mi danno una mano a badare a tutta la tribù di piccoletti. Mia mamma, che si chiama Lily e fa la bibliotecaria a Clifden, e  mio babbo, che è impiegato al Ministero Magico Irlandese, Peter O’Neil, appena possibile si trasferiscono a Lith insieme al mio ultimo fratello, Patrick, che è coetaneo di Deidree e gioca sempre con lei… Mi manca qualcuno? Sì, mio fratello Conan, che ha sedici anni ed ora è a scuola, a Cork (frequenta la scuola magica in quella città) e solo nei fine settimana torna a casa dai miei. E’ un po’ che non lo vede, perché saggiamente (almeno dal suo punto di vista) sta lontano da casa mia per paura che gli affibbi qualche piccoletto da controllare…

Ok, confesso. Ci danno una mano anche un paio di elfi, bravissimi, che ci hanno “prestato” i miei suoceri… Non so come si possa vivere senza un paio di elfi che svolgono con piacere qualsiasi cosa tu possa chiedere. E, all’occorrenza, si trasformano anche in fantastici baby-sitter! Purtroppo per noi, però, la sera tornano a casa loro, dai miei suoceri,  lasciandoci in balìa dei piccoletti che non ne vogliono sapere di andare a dormire…

 

- Aintín Niamh! Seo an litir! Litir an ulchabháin… (Zia Niamh! Ecco la lettera! La lettera che ha portato il gufo…) - mi diceva intanto la mia adorabile nipotina consegnandomi una lettera tutta spiegazzata che evidentemente era riuscita a prendere al gufo che era appena arrivato - Deir Mamó gur mise è (La nonna dice che è per te)!

Poco dopo è entrata anche mia madre (mio padre era rimasto fuori con Patrick, evidentemente): - Scusa, Niamh, la piccola non vedeva l’ora di portartela…

- Va benissimo, mamma - le ho detto. E poi, guardando il mittente: - Toh… è stata inviata da Hogwarts… strano, cosa vorranno? La grafia sembra quella di Minerva…

Subito ho aperto la lettera, mentre Charles si avvicinava, anche lui incuriosito Killian (anche lui fuggito dal lettino… uffa, questa magia “involontaria” dei piccoletti!) ora si era aggrappato alla mia gonna, mentre Deirdre cercava di allontanarlo dandogli la manina e dicendogli che la mamma (cioè io) dovevo un secondo leggere una importante lettera giunta dalla famosa scuola inglese…

Un attimo di pace! Ho aperto la lettera e subito l’ho letta ad alta voce.

Carissima Niamh,

tutto bene? Qui sentiamo tutti la tua mancanza e tutti i colleghi sono dispiaciuto per la tua assenza, in quest’anno scolastico: eri una vulcanica, simpatica presenza qui ad Hogwarts e, malgrado l’insegnante che ti ha sostituito sia bravissimo e competente - te ne ho parlato in una mia precedente missiva - ci manchi. Ma soprattutto manchi ai tuoi ragazzi che domandano sempre di  te e mi chiedono continuamente quando verrai, come ci hai promesso, a fare la conferenza sui corvus glacialis.  

Tuttavia il motivo di questa mia missiva è un altro. E’ appena arrivata una persona che tu e Charles conoscete  molto bene, proveniente da molto lontano. E, d’accordo con Harry  (che mi ha subito contattato, per assicurare a tutta la faccenda la maggiore riservatezza possibile), ci è sembrato giusto chiedere a te e a Charles di venire subito da noi. E’ infatti necessaria  la vostra presenza  immediata  ad Hogwarts: mi dispiace non poter essere più esplicita, ma quando verrete capirete la necessità di questa mia richiesta. Lascio una carrozza davanti all’Ufficio Postale di Hogsmeade.

Vi aspetto al più presto. Fammi sapere se non puoi. Un abbraccio forte. Minerva.

P.S. Non portate i gemellini

- Enigmatica, Minerva - ha detto Charles - Se vuoi, posso accompagnarti, ma non so se possiamo lasciare i piccoli…

Mia madre è subito intervenuta: - I bambini li teniamo io e babbo, se voi volete. Potete materializzarvi ad Hogsmeade anche subito. Sono le 15.00 e, se fate veloci, sarete qui di nuovo per cena. Altrimenti mandateci un patronus e ci fermeremo questa notte, e anche tutto domani…

- Sì, non preoccupatevi - ha detto mio padre, che era entrato  qualche minuto prima insieme a Patrick - Ci pensiamo noi.

Beh, meglio così. Vogliamo un sacco di bene ai piccoli (a tutti e tre, Deidre compresa) e sapevamo di lasciarli in ottime mani.  Chissà perché ci aveva mandato a chiamare? Minerva era stata enigmatica… chi era che era arrivato? E perché doveva vederci subito? Non poteva essere più esplicita?

Così, salutati tutti (mentre Deirdre e Patrick, sentendosi “grandi” ci dicevano che si sarebbero presi loro cura dei “piccoli”), siamo subito partiti.

Qualche minuto dopo, via passaporta, eravamo ad Hogsmeade dove, usciti dall’Ufficio Postale, abbiamo subito trovato la carrozza, mossa da invisibili thestrall, che ci aspettava.

- Grazie, ragazzi, possiamo andare! - ho detto loro (non li vedo, ma immaginavo che fossero al solito posto) e la carrozza si è subito mossa alla volta di Hogwarts. 

Naturalmente, considerando che c’era almeno un quarto d’ora prima di arrivare al castello, da bravi genitori senza figli tra i piedi, abbiamo approfittato per giocare un po’ tra di noi… Ci bastava un cenno d’intesa, in effetti, e subito partivamo, approfittando di ogni momento libero. Anche perché a Lith, tra piccoletti sempre attaccati a noi  e una tribù di parenti e amici sempre presenti, non riuscivamo più di tanto a farlo. E anche la notte spesso dormivamo come due sassi nei pochi momenti rimasti liberi tra una chiamata e l’altra da parte dei piccoletti, nel nostro letto che, malgrado i nostri patetici tentativi di collocarli nel loro lettino, si riempiva quasi subito di due o tre piccolini distesi tra me e Charles…

Alla fine arrivammo al Cancello di Hogwarts che avevamo appena concluso il nostro “gioco” preferito (non lo facevamo da un sacco di tempo!) ed eravamo molto, molto sereni.

- Presto, ricomponiamoci - ho detto a Charles tirandogli la camicia che, non so come (oddio, lo so benissimo come) era finita dall’altra parte della carrozza. Dov’era finito il mio…

Era domenica, non c’erano lezioni e, nel primo pomeriggio, dopo il pranzo, molti studenti si preparavano ad uscire per andare ad Hogsmeade oppure camminavano tranquillamente nel parco del castello, parlottando tra loro o giocando a freesbee zannuti o a calcio babbano. Che bella Hogwarts!
Siamo scesi dalla carrozza.

- Ehi, prof! - sentii dire da una voce femminile. Una ragazza stava correndo verso di noi.

- Ciao, Myriam - le dissi abbracciandola. Era Myriam Prewett, una delle mie alunne (di qualche anno prima) preferite e, dall’ultima volta che l’avevo vista, era ancora cresciuta ed ora era più alta di me (ok, lo confesso, non sono altissima) - Che bello vederti!

Dietro a lei arrivarono anche quattro o cinque altri ragazzi: c’erano James Potter ed Jorge Ezer, Jasmite Flith e George Smithson… tutti i mei ex alunni, tutti felici di vedermi (che carini!)

- Viene ad insegnare di nuovo? - mi ha chiesto Jorge

- No… e poi so che il vostro nuovo prof è bravissimo! - gli ho detto - Mi mancate tanto, ma non riuscirei proprio, con i bambini…  forse il prossimo anno…

Dopo aver fatto qualche domanda, ci siamo salutati (mi hanno fatto promettere che sarei venuta prestissimo per la conferenza sui corvus glacialis) e ci siamo avviati verso la Presidenza.

- Buongiorno, professoressa! Buongiorno signor Montague. Avviso subito la Preside del vostro arrivo. E’ in Presidenza, insieme al signor Potter e agli altri - ci ha spiegato Gazza.

Subito ci siamo avviati, ma incontravamo in continuazione i miei ex colleghi e i miei ex alunni, che erano tutti contenti di vedermi.  Finalmente giungemmo nella torre in cui è collocata la Presidenza, vicino alla quale ci imbattemmo in altri miei due ex alunni.

- Ti raggiungo subito - ho detto a Charles, che, stoicamente, era rimasto al mio fianco durante quel breve tragitto che era stato interrotto tante volte dagli incontri - Saluto un secondo i ragazzi e arrivo. Tu intanto precedimi dalla McGranitt…

Poi, qualche minuto dopo, ero dal mio amico gargoyle.

- Buongiorno, professoressa - mi disse quella bruttissima statua.

- Ciao, amico mio - gli dissi - Tutto bene?

- Certo. Ma c’è un po’ di movimento oggi. Tutti parlano di lei e del signor Charles, ma soprattutto di lei… Ci è molto mancata. Tutto bene a casa?

- Sì, grazie. Mi dispiace aver lasciato, quest’anno, ma non ce l’avrei fatta con dei bambini così piccoli. Ma mi mancate tanto tutti… - gli ho detto. Ed era vero.

Poi, ho continuato: -  Ora vado a vedere cosa vuole la preside - e ho salutato anche il mio amico gargoyle.

Sono salita anch’io sulle scale e sono entrata, finalmente, in Presidenza… La prima cosa che ho visto, è stata… una biondina sconosciuta abbracciata a mio marito! E anche Charles la abbracciava e sembrava tutto contento! Ma….! E i due parlottavano piano piano, guardandosi fissi! Ma che succedeva?

Ho staccato un attimo gli occhi da quella strana immagine. Non che mio marito non possa abbracciare chi vuole, ci mancherebbe, ma… sembravano molto affiatati. Ma chi era quella biondina? E intorno c’erano altre persone che sorridevano e ci guardavano. Cosa avevano da sorridere? C’erano Minerva ed Harry Potter, ma anche Teddy Lupin, Dennis Canon e un altro tipo che non conoscevo… C’era qualcosa che mi stava sfuggendo… tutti sorridevano, come se assistessero a qualcosa di bello… cioè… a mio marito che stringeva una sconosciuta e parlottava sottovoce con lei!

In quel momento la biondina ha alzato la testa, mi ha visto, ha fatto un gigantesco sorriso e si è staccata da Charles, correndo verso di me. Aveva qualcosa di familiare, in effetti… assomigliava un po’ a mia sorella… e anche alla sorella di Charles…

- Che bello vederti, mamma! - mi ha detto. abbracciandomi, mentre io la guardavo stupita - Sono io, sono Fenella… Fenella, tua figlia… sono arrivata… dal futuro… per un incidente… ho bisogno del vostro aiuto per tornare a casa…

 

____________________________

Ecco di nuovo Niamh in un'altra sua avventura. La vicenda, come vi siete accorti, è ambientata nell'ottobre 2019, un paio di anni dopo l'ultima ff e Niamh e felicemente sposata e impegnata nel ruolo di mamma di due bellissimi (e impegnativi) gemelli. Naturalmente qualcosa deve sempre capitare a scombussolare la "tranquillità" della nostra irlandesina preferita... Un cordiale saluto a tutti e a presto (non so quando potrò pubblicare il secondo capitolo: purtroppo non posso assicurare la stessa regolarità delle precedenti ff. Non vi farò comunque aspettare mesi: di questo sono sicuro...). S.

   
 
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