Still my (beloved) prat
I’m serious. It doesn’t matter that you’ve got that
stupid accent, or that your bits are different to my bits, because being a
Derry Girls, well, it’s a fucking state of mind. And you are one of us.
[Michelle Mallon, Derry Girls, 2x06 “The President”]
James si fermò un attimo sulla
soglia di casa, osservando Michelle appendere la giacca arancione
all’attaccapanni, cercando di trovare le parole giuste per iniziare quel
discorso di ringraziamento su cui stava rimuginando da ore; la mora si voltò
nella sua direzione, scandagliandolo attentamente mentre un sopracciglio le
scattava in aria «Ti sei incantato?» chiese al cugino riscuotendolo dai suoi
pensieri.
Il ragazzo si passò una mano
tra i ricci castani «Pensavo a quello che mi hai detto oggi» ammise lasciando Michelle
leggermente interdetta «Credo…se non mi avessi inseguito e non mi avessi detto
quelle cose, sarei veramente andato via con la mamma» un’ombra passò sul volto
della ragazza, che a stento dovette trattenersi dall’incominciare una tirata
tutt’altro che elogiativa su sua zia Katie, che per poco non era riuscita a
fregare ancora una volta il suo stesso figlio «E sono sicuro che una volta a
Londra tutto questo mi sarebbe mancato molto di più di quanto non mi manchi la
mia vecchia vita» aggiunse con estrema sincerità il ragazzo.
Michelle annuì, sforzandosi di
mantenere il suo solito atteggiamento altero e strafottente «Vorrei ben vedere»
disse piccata «Chi sceglierebbe una vita da mezze cartucce in Inghilterra
quando ha la possibilità di starsene qui con un gruppo con i controcazzi, umh?» James sorrise dolcemente,
osservando grato la cugina; ben interpretando la sua espressione come anticipatoria
di una imminente dimostrazione di affetto, Michelle gli puntò un dito contro il
petto, guardandolo con gli occhi chiari ridotti a due fessure «Non ti passi
nemmeno per l’anticamera del cervello di abbracciarmi, piagnucolare o roba del
genere» gli intimò, alzando tono di voce con aria battagliera «Oggi ti ho
abbracciato abbastanza per una vita intera, capito?» suo malgrado, Michelle non
riuscì proprio ad evitare di sorridere leggermente mentre diceva quelle parole,
venendo imitata dal cugino «E ricordati che rimani comunque uno stronzetto
inglese»
«Ma non hai detto che sono…»
«Sì, sì, hai ormai l’anima da
Derry Girls, come ti pare, ma rimani comunque una faccia da culo britannica
almeno nell’aspetto»
James inclinò la testa,
osservando incuriosito la ragazza «E come faccio a sembrare di Derry anche
esteriormente?»
Con un miracolo probabilmente «Lascia stare che è meglio» Michelle scosse la
testa, incrociando le braccia «Vai benissimo così» quelle parole le uscirono
dalla bocca senza che nemmeno se ne rendesse conto, lasciandola di sale mentre
James spalancava la bocca, a sua volta stupefatto. Dopo quasi due minuti di
imbarazzante silenzio, la mora si schiarì la gola, facendo una smorfia «Oh
cazzo, questa era davvero melensa…fa una cosa, cancella questa giornata, va
bene? È stato tutto bello e carino, ma il capitolo si chiude qui, da domani
torneremo ad essere le nostre versioni normali, tu un imbranato cronico con su
scritto IRA Abbattimi in fronte e io la mattatrice che spingerebbe Ian
Paisley in persona a diventare cattolico pur di…»
«Michelle ti prego» gemette
James, non volendo ascoltare nel modo più assoluto il proseguo di quella frase;
la mora, riacquistata la sua solita baldanza, sorrise maliziosa scrollando le
spalle, incominciando poi a salire le scale diretta in camera; il ragazzo
tentennò qualche secondo indeciso sul da farsi, per poi lanciarsi all’inseguimento
di Michelle, salendo i gradini a due a due per raggiungerla e abbracciandola
con forza da dietro. Michelle gelò sul posto incapace di parlare mentre il
ragazzo la ringraziava nuovamente a bassa voce.
Dopo qualche secondo di
completa immobilità, la ragazza incominciò a riacquistare un minimo di
controllo «Oi, scollati!» borbottò mentre, ben attenta a non mostrare il volto
commosso al cugino, cercava di divincolarsi dalla presa con cui James la stava
abbracciando «Ti voglio bene» le sussurrò il ragazzo.
Ricacciando con fatica indietro
le lacrime, Michelle sbuffò «Oh, fanculo» borbottò con voce malferma, ottenendo
in risposta solo una risatina di James
Storia che partecipa alla Challenge “Portatrici di fandom
nascosti” indetta da Marika Ciarocchi sul
forum EFP. Si tratta di un’iniziativa meravigliosa volta a supportare noi
poveri fan di fandom poco conosciuti che non hanno la dignità di una sezione
dedicata sul sito, che in questo caso mi vede qui a promuovere la mia serie tv
preferita in assoluto, Derry Girls.
La quantità di lacrime che ho versato per il finale della
seconda stagione è imbarazzante e probabilmente inumana e sono qui che friggo
nell’attesa della terza stagione per scoprire come si evolveranno i rapporti
tra le nostre (ora ufficialmente cinque!!!) Derry Girls. In questa brevissima
storia ho voluto immaginare come si sarebbero potuti comportare Michelle e
James una volta tornati a casa dalla manifestazione di Bill Clinton.
Ho cercato di rimanere il più IC possibile, per cui
ovviamente le parti di Michelle sono leggermente sboccate, altrimenti non sarebbe
Miss Motherf*cker-this-motherf*cker-that, mentre
James come al solito è un pasticcino.
Em