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Autore: _Broken Dream_    15/02/2020    3 recensioni
I Five-0, Steve, Danny, Chin e Kono, ormai sono una famiglia, una vera Ohana.
Steve e Danny oltre che a essere colleghi sono anche amici, il loro rapporto si è consolidato nel tempo, c'è sempre stato feeling tra loro, nonostante l'inizio burrascoso fatto di pallottole ed inseguimenti.
E poi c'è Grace, che farà unire maggiormente il suo papà Danno e l'ormai Zio Steve.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Chin Ho Kelly, Danny Williams, Grace Williams, Kono Kalakaua, Steve McGarrett
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'From Uncle to... Dad'
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Disclaimer: I personaggi non mi appartengono. La storia non è scritta a scopo di lucro ma per puro divertimento personale. I personaggi e alcune situazioni sono prese direttamente dallo show Hawaii Five-0 e appartengono al Canale Televisivo Americano CBS. Le immagini non sono di mia proprietà ma sono state copiate da google immagini.




My love goes out of my heart and into the wind
Out my guitar and under your skin
Into your house and out of your headphones
That's where my love goes

Wherever you go, I'll follow
Don't worry about tomorrow
I will be in your shadow
Walking right beside you everyday
I'll be the one to save ya
When I put my pen to paper
Feels like it brings us closer
Even when you're so far away

Bullet trains and aeroplanes
I can choose the easy way
So I'll send a signal just for you

My love goes out of my heart and into the wind
Out my guitar and under your skin
Into your house and out of your headphones
My love goes out of your door and into the street
Down through the floor and up through your feet
Into your car and out of your radio
That's where my love goes

You will never be lonely
Just relax and listen to me
I breathe the air that you breathe
I am always with you in disguise

Bullet trains and aeroplanes
I can choose the easy way
So I'll send a signal just for you

My love goes out of my heart and into the wind
Out my guitar and under your skin
Into your house and out of your headphones
My love goes out of your door and into the street
Down through the floor and up through your feet
Into your car and out of your radio
That's where my love goes

That's where my love goes
Tell me, can you hear me now
I'm screaming out so loud
Oh, it goes out of my heart and into the wind
Out my guitar and under your skin
Into your house and out of your radio

Oh oh

Out of my heart and into the wind
Out my guitar and under your skin
Into your house and out of your headphones
My love goes out of your door and into the street
Down through the floor and up through your feet
Into your car and out of your radio
That's where my love goes
Yeah, that's where my love goes
Oh oh
My love goes out of your door and into the street
Down through the floor and up through your feet
Into your car and out of your radio
That's where my love goes



Danny POV

 

Mi guardo allo specchio e sono agitato come poche altre volte ero stato. Si può dire che questa occasione sia l'ennesima prima volta per me. Ho già vestito questo ruolo, si fa per dire, in questo caso però sembra tutto diverso e non pensavo la mia vita avrebbe preso questa piega. Gli ultimi mesi sono stati particolarmente movimentati, pieni di sorprese, alcune migliori di altre, e soprattutto caratterizzati da novità.
Non riesco a capire se mi sento a mio agio in questi panni oppure no.
Sento bussare alla porta.
-        Allora! Sei pronto? Danny, giuro che sei LA peggiore. -
Mi volto a guardare quel terremoto che è appena entrato nella stanza insieme alla mia prima gioia, a mia sorella maggiore e alla mia sorellina acquisita grazie al lavoro. Sono incantevoli. Per me lo sono sempre ma oggi hanno superato loro stesse.
Mi stanno per venire, per l'ennesima volta oggi, le lacrime agli occhi.
-       O mamma mia. Ti sei imbambolato? Non hai mai visto quattro giovani donne in vestito elegante? -
Quattro donne. Già, quattro. Ormai Grace è una giovane donna anche lei. Per me rimarrà per sempre la mia bambina ma non posso negare che si sia trasformata da una scimmietta ad una splendida creatura. Tutto merito mio e forse un po’ anche di Rachel, non posso certo negare la sua bellezza. Diciamo che abbiamo fatto un bellissimo lavoro entrambi. Effettivamente credo di essere momentaneamente entrato in modalità stand-by, non ho nemmeno reagito al “sei LA peggiore”. Un momento, “LA”?
-       La peggiore, in che senso la peggiore? Al massimo “il peggiore”. E poi, il peggiore in che cosa, scusa? Sono il migliore io. Sempre. In qualunque cosa. Come ti permetti, ingrata che non sei altro. È così che ti ho cresciuto in questi anni? Non c'è più rispetto per i più grandi. Ah, ah, ferma lì, non osare pronunciare la parola “anziano”, lo vedo dalla tua faccia. -
Le si è stampato quel sorrisetto impertinente. La cosa peggiore è che la stessa espressione la vedo spuntare anche sul viso di Grace. Stare a stretto contatto con la zia non le fa bene.
-        Attenta a te e a quello che insegni a mia figlia! -
-       Tutto Danny ma proprio tutto, compreso... -
-       No! Non ci provare, non lo dire neanche per scherzo. Vuoi che muoia, qui, oggi? Lo vai tu a spiegare il motivo del mio infarto improvviso a tutti? -
-       Potrebbe essere finalmente la mia occasione tanto attesa. Se tu avessi per caso un mancamento, servirebbe una sostituta. -Stiamo come al solito dando spettacolo. Alice sta cercando di provocarmi e farmi innervosire. Lo so. La conosco. C'è da dire che almeno mi ha fatto dimenticare l'ansia che stavo provando prima del loro arrivo. L'ansia. Eccola, sta tornando. Cosa sto per fare? Sento lo stomaco completamente aggrovigliato, mi sudano le mani e mi tremano le gambe.
Cambierà idea. Si renderà conto dell'enorme sbaglio che sta per compiere. Dovrò rivoluzionare tutto. Mi dovrò trasferire, di nuovo. Dovrò ricominciare tutto dal principio. Trovare una nuova casa, nuovi amici, un nuovo lavoro. Oddio, mi sento soffocare, la cravatta è troppo stretta. Fa caldo qui dentro. Mi gira la testa.
-       Danny, Danny? -
-       Danno? Papà? -
Mi concentro nuovamente su di loro.
-       Si? Che c'è? -
-       Respira! -
Me lo dicono in coro. Sono felici per me. Lo vedo dalle loro espressioni. Sono contento di averle qui con me in questo momento.
-       Allora ragazze, pronte al controllo di tutti gli elementi necessari per affrontare questa giornata? - 
La guardo con un misto di confusione e terrore. A cosa si starà riferendo? 
-       Serve: una cosa blu, una regalata, una prestata, una nuova e una vecchia. -
O mamma mia, mia sorella è impazzita del tutto.
-       Di blu abbiamo la cravatta, anche se è più azzurro che blu. Di nuovo l'abito, di vecchio abbiamo te stesso. -
Penso la ucciderò, devo solo capire se farlo immediatamente oppure più tardi quando tutto sarà finito e mi sarò calmato. Le altre traditrici si stanno divertendo come non mai.
-       Alice, lascia in pace tuo fratello. Dagli il pacchettino per la cosa regalata. Sei un incanto Tesoro. -
È la voce di mia madre. Tra le donne della mia vita mancava proprio solo lei. Non mi ero accorto fosse arrivata. Si avvicina e come sempre mi da un bacio sulla guancia seguito da una carezza.
Mi sto per commuovere, mi sto per commuovere per davvero. Smettila Danny, se se ne dovesse accorgere Alice, lo andrebbe sicuramente a riferire a tutti e l'aneddoto verrà raccontato nei secoli dei secoli.
-       Se proprio devo. -
Quella pazza scatenata infila una mano nello scollo del vestito e tira fuori un sacchettino di raso molto elegante e me lo porge. Non riesco nemmeno ad allungare la mano dall'emozione.
-       Danny, fratello. Come pensi di poterlo aprire se non allunghi la mano per prenderlo? Che ti succede oggi? Il criceto nel tuo cervello è più lento del solito, non pensavo fosse umanamente possibile. -
Le lancio un'occhiataccia e apro il mio regalo. Sono dei gemelli. Sono stupendi. Semplici, d'argento e ovali. Hanno due incisioni, sul primo la data di oggi e sul secondo due iniziali.
Non so come gestire questo fiume di emozioni che mi sta travolgendo.
-       Sono bellissimi. Grazie Mille! –
Mi madre sorride con un misto di tenerezza e nostalgia.
-       Erano di tuo padre, li abbiamo fatti incidere per questa occasione speciale, così abbiamo unito la cosa vecchia a quella regalata. -
La mia famiglia è bellissima, lo so, l’ho sempre saputo ma ogni giorno trova il modo per confermarmelo sempre di più.
-       Manca solo la cosa prestata e per quello avevo pensato di prestarti una mia giarrettiera... -
-
       Alice! -
-       Scherzo, scherzo, mamma mia, non si può nemmeno più fare una battuta oggi! -
Penso di avere ancora gli occhi fuori dalle orbite, per fortuna interviene mia madre per cercare di calmarmi.
-       Abbiamo pensato di prestarti l’orologio di Matt. In questo modo anche lui farà parte di questa giornata nonostante non possa essere fisicamente insieme a noi. -
Lucy mi porge una scatola che ricordo benissimo, è l’orologio che i miei hanno regalato a mio fratello il giorno del suo diploma. Ricordo di averlo scelto insieme a loro.
-       Non so cosa dire. Solo grazie, di tutto. -
Ci ritroviamo tutti in un grande abbraccio. Mi accorgo che Kono è rimasta in disparte, probabilmente per lasciarci un po’ di privacy, ormai però anche lei fa parte della grande famiglia che siamo diventati.
-       Kono, che fai? Ti vorrai per caso sottrarre ad un abbraccio stritolare da parte di quasi tutti gli Williams? Vieni qui con noi, è un ordine! -
Sentiamo alle nostre spalle una voce maschile che si schiarisce la gola.
-       Che succede qui squadra! Siamo in ritardo, qualcuno sta aspettando. Vorrete per caso farmi fare brutta figura e arrivare in ritardo? Non è così che vi ho addrestrati! -
Mancava solo lui. Mi è sembrato di scorgere nella sua espressione emozione e occhi lucidi. Noi uomini Williams abbiamo decisamente un problema con le lacrime.
Il momento è arrivato. Ci siamo. Qualcuno mi sta aspettando e non ho più voglia di farlo aspettare, lo ha già fatto per troppo tempo.



Steve POV



Chi avrebbe mai detto che avrei trovato la persona giusta per arrivare a fare questo passo. Fino a qualche anno fa non avrei mai immaginato che nel mio futuro ci sarebbe stata anche questa esperienza, non solo per quelle che erano le mie convinzioni e la mia vita ma anche e soprattutto, a causa di ciò che ho passato, le delusioni affrontate.

 

Mi viene in mente all'improvviso il periodo più buio che ho passato negli ultimi anni,la prima volta in cui pensavo di essermi veramente innamorato. Ho temuto per lungo tempo che la felicità che avevo provato fosse finita senza nemmeno avere la possibilità di iniziare. Mi sono sentito malissimo quando ho realizzato che tutto improvvisamente sarebbe svanito nel nulla. Pensavo che mai più avrei provato la sensazione di amare veramente qualcuno.
Ripenso a quelle interminabili ore, tornati dalla piccola visita in New Jersey, in cui Danny è completamente sparito dopo aver parlato con Rachel.
Non riesco a togliermi dalla mente la sua immagine con lo sguardo colpevole che mi viene incontro dopo ore di silenzio. Non l’ho lasciato parlare, per una volta nella vita credo si siano completamente invertiti i ruoli. Ero io la donna isterica, insicura ed irrazionale. Il mio leggendario super autocontrollo si è frantumato. Ho cominciato ad aggredirlo con una veemenza che mi appartiene solo in battaglia, ad accusarlo ingiustamente. Tutti i sentimenti che avevo accumulato durante la giornata sono esplosi. Ero fuori di me dalla preoccupazione, dalla rabbia e dalla frustrazione. Mentre lo accusavo di essere un debole, di aver ceduto all'ennesimo ricatto emotivo di Rachel, di non avere il coraggio di portare avanti ciò che avevamo deciso per noi, mi sono reso conto di non sapere nulla di quello che fosse successo nella realtà, di concretizzare solo le mie paure, ma non riuscivo a fermarmi. Ero un fiume in piena. Stranamente mi ha lasciato sfogare senza dire una parola, era come paralizzato. Si fissava i piedi ed incassava tutte le mie cattiverie.
Quando finalmente sono riuscito a calmarmi, siamo riusciti a comunicare come due persone adulte. Mi ha raccontato di aver avuto bisogno di stare completamente da solo per un po’. Era scioccato dalla notizia di avere forse un altro figlio di cui non aveva saputo nulla fino a quel momento. Rachel per l’ennesima volta lo aveva ingannato. Si sentiva tradito per l’ennesima volta da una persona che teoricamente avrebbe dovuto tenere a lui. Non sapeva cosa sarebbe successo nell'immediato futuro. Era confuso e spaventato.
Aveva solo una certezza. Mentre me la comunicava mi sono accorto che lo stava facendo con una freddezza e con un distacco fuori dal comune e soprattutto non da lui. Ho subito pensato fosse dovuto allo shock della giornata. Pensavo che sarebbe bastato tranquillizzarlo e supportarlo per fargli cambiare idea. Purtroppo non fu così.
In cinque minuti mi ha comunicato che per noi non c'era spazio, che non ci saremmo più dovuti avvicinare come era successo in quei giorni nel Jersey, che si sarebbe impegnato a non far cambiare nulla sul lavoro e per Grace. Avrei potuto continuare a vederla come prima ma che noi non saremmo stati null'altro che amici e colleghi.
Mi ha detto che avrei potuto scegliere ovviamente di non frequentarlo al di fuori dell'ufficio ma mi ha chiesto di trovare il modo di continuare ad avere un rapporto con sua figlia, avrebbe sofferto troppo di questo cambiamento repentino.
Detto questo se ne è andato e mi ha lasciato a casa mia da solo senza poter nemmeno ribattere o discutere della situazione.
Penso di non aver mai provato un senso di impotenza come in quel momento. Le emozioni successive sono state tante, contrastanti e completamente irrazionali, rabbia, delusione, ancora rabbia, incredulità. Non riuscivo a capacitarmi di tutto ciò che era successo. Come fosse possibile lasciarlo andare così senza lottare, arrendersi agli eventi. Sono stato addestrato a combattere e a non arrendermi. Non si abbandona mai la battaglia. Ero costretto a farlo. Mi era stato espressamente imposto.
Per settimane abbiamo avuto un rapporto strano e distaccato. Ogni volta che tentavo di affrontare il discorso per trovare una soluzione, non mi permetteva di farlo, in qualunque modo.
Abbiamo sofferto entrambi, nessuno al lavoro e fuori ci sopportava più, Danny era caduto in una sorta di apatia da cui sembrava non voler uscire. Io continuavo ad alternare scatti di rabbia, frustrazione, depressione e tristezza. Trattavo male chiunque cercasse di farmi ragionare e mi spronasse a pazientare, dicendomi che Danny avrebbe avuto bisogno di tempo.
Occupavo tutto il mio tempo libero rintanandomi in garage o allenandomi. Non so come Kono e Chin siano riusciti a sopportare la situazione. Ancora oggi penso che quella sia stata la prova d'amicizia più importante che avrebbero potuto darci. Rimanerci accanto nonostante tutto.

Ora sono qui, davanti ad un arco pieno di fiori bianchi ad aspettare che la persona della mia vita mi raggiunga.
Sono nervoso come non lo sono mai stato.
Dietro di me sento il brusio felice e allegro degli invitati. Fisso concentrato l'oceano di fronte a me. Non riesco a girarmi ed ad interagire con nessuno.
Non avrei potuto pensare ad un posto migliore per questa cerimonia. Il luogo dove tutto è iniziato, anche se in modo piuttosto scontroso e burrascoso, lo ammetto.
Chin accanto a me, in abito elegante mi sorride rassicurante.
-       Steve rilassati. -
-       Sono rilassato. -
-       Come no, talmente tanto che hai tutte le scarpe piene di sabbia e hai già scavato due buche sotto di te. Vuoi cercare l'acqua per caso? -
Ci mettiamo a ridere entrambi, anche se la mia è più una risatina nervosa.
-      Tranquillo Steve, ho la certezza che forse non sarai tu la persona più nervosa oggi. Immagina cosa starà combinando all'interno. -
Questa volta si che scoppio a ridere di gusto. Mi immagino il caos che sicuramente ci sarà dentro casa, l'agitazione di qualcuno che non riesce a rilassarsi nemmeno dentro un idromassaggio, che non sta zitto un secondo, che polemizza anche mentre dorme e che riuscirebbe a far saltare i nervi anche al Dalai Lama.
I miei pensieri vengono interrotti dall'inizio della musica. Una melodia dolce, adatta all'occasione. Chin mi batte gentilmente una mano sulla spalla. Ci siamo. È arrivato il momento che stavo aspettando con tanta ansia. Non so se voltarmi o aspettare che arrivi qui a fianco a me.
Sempre che arrivi e non decida di fuggire a gambe levate. Per fortuna sono allenato. Non ho intenzione di lasciarmi scappare l'occasione di ufficializzare la nostra relazione. Questa volta non lascerò che si allontani da me.
Non resisto.
Mi volto.
Gli invitati sono tutti in piedi girati verso l'inizio del sentiero sulla spiaggia che termina sotto l'arco. Sono tutti elegantissimi, contenti e alcuni addirittura emozionati. Non eravamo i soli ad aspettare questo momento.
Vedo avanzare per prima uno splendore in un vestito lungo azzurro pastello. È stupenda. Non riesco a credere che sia diventata una giovane donna così bella. Ha in mano un bellissimo piccolo bouquet di fiori, rigorosamente tulipani bianchi, i suoi preferiti.
Dietro a lei li vedo avanzare piano. L'agitazione è palpabile, sta stritolando il braccio di sua mamma, lo vedo. Non riesco a staccare gli occhi dai suoi ma sento che sto sorridendo.
Non credo di aver mai visto tanta bellezza come in questo momento.
Dopo qualche secondo alza gli occhi e finalmente incrocia il mio sguardo. Da quel momento non ricordo più nulla, solo i suoi occhi.
L'unica cosa che ricordo è il momento fondamentale della giornata, il suo “Lo Voglio”.
Siamo finalmente sposati, non avrei mai pensato che prima o poi sarebbe successo davvero. Ora lo siamo. Penso di non essere mai stato più felice nella mia vita e spero sarà così non solo per me.
Non è questo il momento in cui cominceremo la nostra vita insieme perchè per fortuna quello è accaduto tanto tempo fa ma sicuramente cercheremo di continuarla, abbiamo già perso anche troppo tempo in passato.



Note:

 

Buongiorno a tutti, probabilmente sto scrivendo a me stessa perchè, giustamente, dopo tutti questi anni non so se ancora qualcuno sia presente su efp per leggere la conclusione di questa storia (o ne abbia voglia).
Ho sempre voluto concludere la mia prima e unica long (non credo che ce ne saranno altre), purtroppo in questi anni tante cose sono accadute e la voglia, il tempo e l'ispirazione per scrivere sono spariti.
In ogni caso, ecco qui, l'epilogo di questa storia, nata come un gioco, che mi ha fatto compagnia per tanto tempo.
Grazie infinite a tutti coloro che hanno letto in passato, che magari ancora leggono o che leggeranno in futuro, chi lo sa. Grazie di cuore.
Un Saluto a tutti!

G.

   
 
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