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Autore: padme83    16/02/2020    6 recensioni
Da mi basia mille, deinde centum,
dein mille altera, dein secunda centum,
deinde usque altera mille, deinde centum.

*
[Raccolta di flash e one-shot, omogenea ma non troppo - benché i baci, in qualche modo, c'entrino sempre. Arco temporale variabile, con una predilezione per il periodo a Godric's Hollow; alcuni capitoli partecipano a challenge o a eventi/attività di gruppi fb; POV alternati, si comincia con Gellert]
*
"La pioggia cade, cade, sottile, non si ferma e vi sommerge, vi travolge, vi protegge, testimone fidata e discreta del vostro amore. Sussurra favole di innamorati, prima di voi, fra le stesse lenzuola umide e vestiti sfatti dimenticati in un angolo. Racconta di notti insonni, di gemiti soffocati con furia tra i denti, di amanti felici e pazzi come voi, legati come voi, disperati come voi.
Ma nessuno è come voi."
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Silente, Gellert Grindelwald | Coppie: Albus/Gellert
Note: Lemon, Missing Moments, Soulmate!AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'We were closer than brothers'
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Ho attraversato gli oceani del Tempo per trovarti.
(Francis Ford Coppola – Dracula di Bram Stoker, film 1992)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
~ Skin Deep ~
 
 
 
 
 
 
 
Once I traveled seven seas to find my love,
and once I sang seven hundred songs.
Well, maybe I still have to walk

seven thousand miles
until I find the one that I belong.
 
 
 
 

 
«Alla buon’ora.»
Ostenti un’indolente noncuranza, gli occhi fissi dinnanzi a te, a sfiorare quasi con devozione la grande parete tappezzata da cima a fondo di mogano scuro e libri. La biblioteca – imponente e antica, austera e fornitissima – è l’unico ambiente della casa di tua zia in grado di esercitare su di te un fascino irresistibile.
Avverti lo sguardo di Albus pizzicarti la nuca, e non fatichi affatto a immaginare il cipiglio cupo che di sicuro gli adombra il bel volto, la smorfia frustrata e indispettita che inevitabilmente distorce la curva morbida del suo sorriso.
«Sono riuscito a liberarmi soltanto adesso. Ariana non ne voleva sapere di dormire tranquilla, e Aberforth… è Aberforth. Non perde mai l’occasione di rendersi insopportabile.»
Ti si avvicina a passi nervosi, deluso dalla tua sfacciata indifferenza. In realtà, sei scontento e arrabbiato quanto lui, ma non hai nessuna intenzione di voltarti – non ancora, almeno.
«Non importa, sono comunque riuscito a trovare qualche informazione interessante. Da solo» – ti premuri di sottolinearlo.
Cominci a inerpicarti su di una piccola scala malandata e traballante, nell’incauto tentativo di prendere due tomi polverosi dallo scaffale più alto della libreria. Potresti usare la bacchetta, naturalmente; tuttavia, per chissà quale assurdo motivo, senti l’impellente bisogno di muoverti, di mostrarti, e di portare a termine questa banale operazione senza l’ausilio della magia.
«Secondo te quanti anni ha questa scala, trecento, forse?»
«Anche di più, mi sa. E credo che tua zia si aspetti che venga trattata con il dovuto rispetto.»
È un attimo.
Un’impercettibile distrazione – una risata che affiora appena sulle labbra –, un piede in fallo, e l’urto con il pavimento che però non avviene.
Ma non è certo un incantesimo a impedirti di cadere.
Annaspi, ingoiando bolle d’aria rovente, la voce incastrata in gola, la pelle d’improvviso sensibile a tutto e percorsa da brividi caldi, travolgenti.
Sollevi le palpebre – piano, piano – e sei lì, proprio lì, stretto fra le sue braccia – dove ogni notte sogni di essere.
Immobile, Albus ti avvolge, ti sostiene – delicato come una piuma, ardente più del fuoco – e ti guarda fino a scavarti un buco nell’anima.
Per un momento sei tentato dal folle desiderio di girare la testa, e sorprendere così la sua bocca a pochissima distanza dalla tua, ma qualcosa ti trattiene. Una stella luminosa, abbagliante, divampa nelle sue iridi magnetiche, cristalline, tinte con l’azzurro di un limpido cielo d’estate. Da qualche parte, nelle profondità più intime e segrete del tuo corpo, una sottile vibrazione risponde, ed è intensa e sconvolgente e nuova – eppure inconfondibile, pervasiva, conosciuta. Arriva e passa, simile ad un frullo di ali prigioniere, talmente breve e fugace da lasciarti a stento sicuro di averla percepita davvero.
No, no. La verità è che non hai alcun dubbio.
Ora sai.
Quando, dopo minuti interminabili (apparsi tali sia a te che a lui, ne sei convinto), Albus si riscuote e ti posa con dolcezza a terra, un unico pensiero ti attraversa la mente, rapido come un lampo, terribile e meraviglioso ad un tempo.
Sei tu, sei tu, sei tu.
Finalmente ti ho ritrovato.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Once I crossed seven rivers to find my love,
and once for seven years I forgot my name.
Well, if I have to, I will die

seven deaths just to lie
in the arms of my eversleeping aim.

 
I will rest my head side by side
to the one that stays in the night,
I will lose my breath in my last words of sorrow.
And whatever comes will come soon,
dying I will pray to the moon
that there once will be a better tomorrow.
 
 
 
 
 
 
 
{Words Count: 508}
 
 


 
 
 
 
"Questa storia partecipa alla Flash Challenge: Bacio indetta dal gruppo Facebook Il Giardino di Efp".
Prompt 31: un quasi-bacio.


 
 
 

 
Nota:

 
Buon pomeriggio e buona domenica a tutt*!
 
Allora, l’avete riconosciuta? Ma sì, è proprio lei, l’iconica scena Rumbelle che appare in Skin Deep, l’episodio di Once upon a time che introduce per la prima volta Belle e la storyline de “La Bella e la Bestia”. Non sono riuscita a resistere alla tentazione, credo comunque che Belle non se ne avrebbe a male, anzi, immagino che ne sarebbe felice (e di sicuro adorerebbe sia Albus che Gellert, uno più dell’altro XD). Rumplestiltskin invece… beh, forse è meglio che lui non lo sappia. Confido nella vostra discrezione.
 
Spero che questa flash vi sia piaciuta, io mi sono emozionata molto a scriverla (unendo così due tra le mie più grandi OTP), e se vi va di farmi sapere cosa ne pensate, mi farete felice 😊
 
SoundtrackEversleeping, Xandria.
 
Grazie come sempre a chi leggerà – anche silenziosamente –, e a chi commenterà o inserirà la raccolta in una delle liste messe a disposizione da EFP.
 
Mi scuso veramente, VERAMENTE TANTISSIMO per essere rimasta così indietro con le risposte alle recensioni. Sappiate che ogni parola è letta e apprezzata e mi arriva dritta al cuore (non dubitatene mai!), ma quando dico che il periodo è difficile beh, è perché lo è sul serio. Vorrei davvero poterVi dedicare più tempo, faccio il possibile, ma non sempre ci riesco. Spero che possiate comprendere, metto molta passione in quello che scrivo, ma più di questo non riesco a fare. Mi dispiace.
 
Lagne a parte, vorrei tenere questa raccolta aperta almeno per un altro po’, anche a prescindere dalla challenge. Sta diventando una sorta di comfort-zone, e mi risulta difficile rinunciarvi.
 
Alla prossima, dunque!
 
Un bacio :*
 
 
padme
   
 
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