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Autore: DatIcelandDude    16/02/2020    0 recensioni
[Hetalia]
[Hetalia]Fu proprio allora, quando lo tenne per la prima volta in braccio, che Emil riuscì a capire quanto fosse importante. Quanto tutto ciò valesse più di ogni altra cosa al mondo.
Doveva dare le sue forze, crescere. Tutto ciò per loro: la sua famiglia.
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Come ogni volta che qualcosa deve succedere quando meno te lo aspetti, tutto ciò che devi saper fare è mantenere la calma, valutare più opzioni e..scappare.

No! No..scappare non è la soluzione.

Devi saper assumerti le proprie responsabilità.
Ecco. Ecco cosa dovevano fare Emil e Lynn. 
Era un pomeriggio di metà Febbraio, la giovane coppia di adolescenti era rifugiata in camera dell'Islandese. O per meglio dire, lui era seduto sul proprio letto, i gomiti abbandonati contro le sue ginocchia, la schiena curva e lo sguardo fisso contro la porta.
Lei, la ragazza la quale Emil si era invaghito qualche anno prima, era in bagno. La porta chiusa dietro le sue spalle, lei seduta sul bordo della vasca da bagno.
Si mordicchiava ripetutamente il labbro inferiore, le dita non lasciavano via di scampo ai poveri capelli, torturati tra esse.

Ma cosa era successo di così tanto terribile, da tenere i due giovani così in ansia?

Emil e Lynn si sono conosciuti ad un congresso in Inghilterra, qualche anno prima. Entrambi diciassettenni, con fratelli maggiori e delle famiglie..non tanto apposto.
Lynn rappresenta Hong Kong, appartiene a Cina ma da ormai non si sa quanto tempo è sotto la custodia di Arthur, Inghilterra.
Emil invece rappresenta l'Islanda, fa parte dei "Nordici" ed ha un fratello, a detta sua, inquietante ed abbastanza rompipalle.
Da quel giorno, dopo svariate ore rimasti seduti ad ascoltare altre Nazioni urlare a destra e manca cosa assurde, hanno legato molto. Hanno scoperto di essere bensì uno diverso dall'altra, ma con molte cose in comune che racchiude ciò che sono. 
Inutile dire che non è tardato molto il primo appuntamento, quello vero. Quello organizzato da Mathias, Danimarca, uno dei "fratelli" di Islanda, che ha chiamato Lynn proprio nel momento in cui Emil aveva la febbre alta.
L'Islanda è una terra così bella quanto imprevedibile, e così era la febbre del giovane: alta a livelli estremi che, se non fosse stato immortale, ci avrebbe di sicuro lasciato le penne.
Il resto dei Nordici doveva uscire, presentarsi ad un meeting molto importante per le nazioni del nord. Di conseguenza non potevano mancare.
All'inizio si era offerto Lukas, Norvegia, il vero fratello di Emil, a badare il proprio fratellino. Ma Danimarca aveva dedotto, dallo sguardo angosciato e quasi supplichevole del piccolo Islanda, che forse non era una buona idea.
Ma allora quale altra idea potrebbe mai funzionare? Ma certo! Chiamare Lynn, la ragazza della quale Emil è innamorato.
C'è da dirlo: Islanda stava per saltare addosso a Mathias per riempirlo di pugni, se solo non fosse stato così debole e privo di forze ci sarebbe pure riuscito.
Lynn ha accettato subito, senza pensarci su due volte.
Ci teneva tantissimo ad Emil, si preoccupava. Lo dava a vedere nei suoi modi di fare una volta lì, da sola con Emil, mentre lo aiutava a dargli la zuppa di verdure preparata con tanto amore. Oppure quando gli sistemava le coperte e si accertava che la febbre fosse scesa.
Ed è stato forse quel giorno che Emil ne ebbe la conferma: era innamorato di Lynn. Era perso di Lynn. Lei era premurosa, forte e bella. E lui non poté fare altro se non darle un bacio di sfuggita, mentre lei gli stava sistemando le coperte.
Oh no. 
Cosa aveva fatto.. 
Se ne rese conto solo dopo, il suo viso divenne ancora più rosso se è possibile. Balbettava qualche scusa pressoché inesistente, dato che dalla sua bocca non uscivano altro che lamenti poco comprensibili.
Lynn, d'altra parte, aveva apprezzato, e non poco.
Anche se era durato un istante, per lei era stata la conferma di ciò che pensava: Era innamorata di lui.
Dopo aver confermato al povero ragazzo, che nel frattempo era diventato un miscuglio di "mi dispiace", "non so che mi sia preso" e "è stata la febbre..", che tutto andava bene, i loro occhi si erano dimenticati di tutto ciò che vi era attorno. Esistevano soltanto quelli ametista di lui per lei e quelli color ambra di lei per lui.
E dopo questo "appuntamento", azzardiamoci a chiamarlo così, il loro rapporto era ormai alla luce di tutti.
Erano così carini agli occhi di molte persone, un adorabile coppietta di adolescenti.
E si sa come sono gli adolescenti, vogliono esplorare. Vogliono capire il mondo, la vita e l'amore, da soli. O insieme, in questo caso.
Ed è stata una sera di qualche settimana prima, Emil aveva invitato Lynn a stare da lui. Ormai la ragazza conosceva quella casa condivisa dai cinque Nordici come le sue tasche.
Il resto dei Nordici non c'era: erano tutti ad una serata tra amici con altre Nazioni, alla quale Islanda non voleva partecipare. Non voleva più andare da qualunque parte andassero gli altri quattro. Voleva la sua calma, pace e quiete.
Lynn pure. Arthur e Alfred, la rappresentazione dell'America, erano andati anch'essi a quella serata e, se non fosse stato per il messaggio di Islanda che la invitava da lui quella sera facendole presente che a quella festicciola non ci sarebbe andato, molto probabilmente la giovane non sarebbe neppure uscita.
Quella sera era per loro. Solo loro due, finalmente dopo tanto tempo.
In camera del ragazzo, seduti sul letto. Si raccontavano cose a vicenda, si perdevano di nuovo uno negli occhi dell'altra, si tenevano per mano. Non solo questo gesto, godendosi anche il momento tutto per loro, era abbastanza importante e sincero per i due, ma c'era qualcosa dentro di loro che chiedeva di più. Volevano di più.
Passarano ad accarezzarsi, contemplarsi, perdersi tra baci mano a mano più intensi e pieni di significato. Finirono sdraiati, abbracciati, senza mai interrompere quei baci.
E poco a poco quei baci si trasformarono in qualcosa di più, ed ancora più intenso. Sembrava avessero acceso un fuoco dentro loro, e non sapessero come spegnerlo se non con gesti come questi. Baciarsi, toccarsi, esplorarsi.
Baciarsi, toccarsi ed esplorarsi ancora. Ben presto quel fuoco divampó, stavano facendo l'amore, si sentivano bene. Eccome.
Era la prima volta per entrambi, qualcosa di estraneo, qualcosa di nuovo ma di estremamente piacevole. Qualcosa di importante, bello ed Unico.
Entrambi con i volti rossi, con gli occhi socchiusi e sognanti, per non perdere questa emozione.
Per non perdere ciò che stavano provando, ignari di tutto il mondo che, in quel preciso istante, era scomparso ed aveva lasciato i due alla mercé della passione.
Era stato bellissimo. 
Era stato tanto intenso, ma era successo in fretta? Avevano aspettato, avevano provato, erano contenti ed ancora più innamorati.
Ma c'era qualcosa che non avevano calcolato? C'era qualcosa di sbagliato?
È da quel momento che poi si arriva a questo. 

Una porta che si apriva aveva riportato alla realtà il giovane Emil, che per tutto quel tempo aveva tenuto gli occhi fissi sulla porta. Chiuse per un istante gli occhi, per poi alzarsi. Lynn chiuse nuovamente la porta, poi lentamente si giro verso il suo ragazzo. Lui la guardava, mille domande gli scorrevano nella mente, prima che lei potesse porgergli quell'aggeggio. Titubante, l'Islandese prese tra le mani tremanti e fredde quel piccolo oggetto, rimase per qualche attimo ad osservarlo per poi posare lo sguardo sulla sua amata che, come se l'avesse letto nel pensiero, annuì con sguardo perso.

"sono incinta.."
   
 
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