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Autore: cartoonkeeper8    17/02/2020    1 recensioni
Soho, 1960. Un momento difficile tra due entità soprannaturali.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley, Shadwell
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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-          Tu sei uno che corre troppo per me, Crowley.

Una frase che può significare tutto… e non voler dire niente. Le luci rosate di Greek Street non riescono a rasserenare l’abitacolo della Bentley, come se l’auto comprendesse la serietà del momento, lasciando i suoi passeggeri nella semioscurità. Non c’è spazio per la gioia in questo momento. Un angelo e un demone, due amici, due compagni di vita, si guardano negli occhi per qualche secondo. Azraphel è il primo a distogliere lo sguardo, come se le sue iridi cerulee fossero incapaci di sostenere il peso della propria affermazione, come se volesse nascondere l’ansia e il rimpianto sul suo viso. Anche Crowley abbassa lo sguardo, gli occhi nascosti dalle lenti scure. Eppure il suo stato d’animo è chiaro: i suoi pensieri si leggono sulle sue sopracciglia aggrottate, sulla bocca sghemba, sulle mani contratte sul thermos.

TAC

Le parole che gli si attorcigliano in testa gridano nel suo silenzio. Il demone Crowley ha sempre la risposta pronta: che sia una battuta sarcastica, una rassicurazione o un’altra domanda,  Crowley ha sempre qualcosa da dire. Eppure… silenzio.

TAC TAC TAC

Dove ha sbagliato stavolta? È per qualcosa che ha detto? … Perché gli ha chiesto quel benedetto favore?

-          Ahem… Crowley?

Un sussulto. Un lieve movimento di spalle, come di chi si aspetta una bastonata. Fisica o verbale.

-          … Sì, angelo? Hai altro da dire, o…

-          No! Cioè, sì, ma non… ah, se potessi, ma io… il momento non è giusto, la… oh, disdetta, non riesco a uscire!

Azraphel cerca di lisciare il tessuto dei pantaloni, se non altro per tenere a bada il tremore della mano, mentre l’altra… qualcuno direbbe sia quasi artigliata alla maniglia della portiera. Ma quel qualcuno evidentemente non sa nulla di angeli, o di questo angelo in particolare, perché altrimenti saprebbe che Azraphel non avrebbe mai un contegno così poco angelico e dignitoso, nossignore. Crowley finalmente  volta la testa per guardarlo, confuso.

-          In che senso non-

-          Dannazione Crowley, ho per caso balbettato? Non si apre la portiera!

-          Ok, angelo, calmati, respira, uno, du-

-          Sai benissimo che non abbiamo bisogno di ossigeno, Crowley, quindi chiudi il becco e fammi uscire di QUI!

Il tono quasi – un quasi che aggiungiamo solo per lasciare un minimo di dignità al Principato – isterico di Azraphel comincia a preoccupare anche Crowley che, spalancata la portiera con violenza – evitando per miracolo un passante – si scapicolla dall’altra parte dell’auto, rischiando di inciampare nei suoi stessi piedi.

-          Allora? Mi fai uscire?

Crowley deglutisce a fatica. Gli trema la mano.

-          Azraphel… quando sei entrato in macchina… come hai chiuso la portiera?

-          Come chiunque altro, che domande! … forse ho impiegato più forza del solito, devi capire, il thermos e…

-          Più forz- angelo, la portiera è bloccata! L’hai completamente ammaccata, per forza non si apre! Qui ci vuole un fabbro, o almeno un piede di porco…

Dall’esterno, sembra che qualcosa di orribile abbia praticamente risucchiato la portiera verso l’interno dell’abitacolo… o che il guardiano dell’Eden abbia calcato un po’ troppo la mano. Il metallo si è addirittura fuso, le varie parti della portiera unite in un unico pezzo… qualcuno potrebbe dire arte, anche se ancora forse è un po’ presto. Insomma, un lavoro da saldatore professionista. Ubriaco, ma pur sempre professionista.

-          È BLOCCATA?!?

Azraphel batte le mani sul finestrino, come un cane in un trasportino; Crowley non ha cuore di dirgli che li aveva fatti lavare la mattina.

-          Oh santo cielo, Crowley, non respiro non… sto discorporando!

Ora. Il povero angelo ha passato una giornata tremenda. È più che plausibile che la sua reazione sia un po’ sopra le righe… a chi non prenderebbe un attacco di panico se bloccato in auto con una persona appena fastzonata? Del resto, Crowley potrebbe perfettamente riportare con un miracolo l’auto allo stato originale… problema risolto, giusto? E le cose sarebbero anche andate così, se solo Azraphel, in preda all’ansia, non avesse pronunciato le paroline magiche.

-          CROWLEY, AIUTAMI!

Se già l’apprensione aveva cominciato a farsi strada nel cuore del demone dal momento in cui l’amico aveva iniziato ad alzare la voce, quelle due parole, sei sillabe e quattordici lettere instillano puro panico nel Primo Tentatore.

-          ANGELO CAZZO ORA TI TIRO FUORI DI LÌ, STAI- NON- FOTTUTA PORTIERA DI-

Dopo qualche imbarazzante tentativo da parte di Crowley di aprire l’auto – apparentemente puntare i piedi sulla portiera mentre la si cerca di aprire non dà i risultati sperati – mentre Azraphel cerca di sventolarsi con una mano, la soluzione arriva di furia, come un’anatra di fronte a una baguetteria.

-          ANGELO, SO COSA FARE! ALLONTANATI DAL FINESTRINO!

-          Crowley, cos-

BAM!

I riflessi da combattimento di Azraphel gli permettono di coprirsi il viso in tempo per evitare la pioggia di vetri esplosa dal finestrino.

-          … ACK! PORCA PUTT-

Nei film, spaccare finestrini a cazzotti sembra sempre così figo e semplice. Nessuno ti dice quanto diamine faccia male, anche se sei un’entità occulta. Crowley si morde il labbro per trattenere un guaito di dolore: la missione di salvataggio non è ancora terminata.

-          OK, FORZA ANGELO, AGGRAPPATI A ME!

-          Aspetta che- COSA STAI FACENDO IDIOTA LASCIAMI ANDARE!

-.-

Dalle ombre di Soho, il caporale Shadwell fuma una sigaretta. Davanti a lui, il figlio illegittimo di Al Capone e John Lennon sta cercando di trascinare una recalcitrante vittima fuori dal finestrino di una Bentley nera come la pece. Le urla dei due non attirano l’attenzione di nessuno – siamo a Soho, cosa vi aspettate? Solo il caporale, spegnendo il mozzicone col piede, quasi si dispiace per il povero pezzente caduto tra le grinfie della mafia…

-          ANGELO NON TEMERE, CI SONO IO QUI! ORMAI SEI- però smettila di contorcerti, sto cercando di tirarti fuori!

-          Crowley ti giuro non metterò più piede in questa trappola infernale! CASCASSE IL MONDO!”

Lo vedremo, Azraphel, lo vedremo…

  
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