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Autore: aloneintherain_    17/02/2020    3 recensioni
La Guerra di Magnolia si è conclusa e Juvia ha solo un desiderio: ricevere la tanto attesa risposta del suo dolce Gray. Ma cosa succederebbe se Gray partisse allontanandosi di nuovo da lei? I due maghi riusciranno a fare chiarezza sul loro rapporto?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray Fullbuster, Gray/Juvia, Lluvia
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo Dodici

Gray's POV

Dopo aver salutato la maga dell'acqua ero rimasto per qualche minuto di fronte l'entrata del Fairy Hills, non sapevo nemmeno bene io per quale ragione. Prima che se ne fosse andata avevo spiegato a Juvia che probabilmente la causa della sua amnesia era quell'ampolla vuota che le avevo trovato fra le mani ma lei, ovviamente, non sembrava ricordarsi nulla in merito.

Mi ero quindi ritrovato a doverla rassicurare che avremmo trovato una soluzione cercando di non dare voce alla mia reale preoccupazione. E se non l'avessimo trovata la soluzione? Si chiedeva una parte di me che cercavo di zittire. Non avevo avuto il coraggio di dire a Juvia che avevamo solo tre giorni di tempo per spezzare l'incantesimo, quando ci avevo provato mi ero bloccato.

A distrarmi dal mio stato ti trance ci aveva pensato l'ennesimo sguardo intimidatorio da parte della signora Hilda in seguito al quale avevo deciso di andarmene.

A casa tuttavia, nonostante non fosse molto lontana, ci arrivai all'incirca un'ora dopo. Avevo appositamente scelto la via più lunga, prendendo strade che di solito non utilizzavo e soffermandomi su particolari che normalmente non notavo, tutto perché l'unica cosa che desideravo era non pensare a quello che stava succedendo.

Ad un certo punto però mi ero dovuto arrendere di fronte all'evidenza che a casa, prima o poi, ci sarei dovuto tornare.

Mi chiusi la porta scricchiolante alle spalle per poi accendere la luce. Un bagliore soffuso illuminò l'ambiente mostrando una casa che era l'esatto specchio del suo proprietario: un casino.

Per la prima volta di fronte a tutto quel disordine mi sentii profondamente irrequieto. Raggiunsi il centro del salotto per poi raccogliere da terra un cuscino, nel farlo notai che anche altre cose erano a terra e che sopra il tavolino di fronte al divano c'erano un sacco di cartacce. Rimasi immobile ad osservare il tutto per qualche istante ricordandomi di come fosse ordinata la mia casa fino a qualche tempo prima, quando non c'ero io a prendermene cura.

Mi levai la maglia che era ancora leggermente bagnata sentendomi immediatamente più libero e feci per gettarla di riflesso a terra. Quando mi resi conto della cosa la fissai per qualche secondo, fra le mie mani, per poi andare a buttarla nel cesto dei panni sporchi.

Senza che me ne rendessi conto avevo iniziato a riordinare la casa non saltando nemmeno una stanza. Cercavo di renderla quanto più possibile simile a com'era stata fino a qualche tempo prima illudendomi che in quel modo, con il disordine, anche i miei problemi se ne sarebbero andati.

Quando ebbi finito, all'incirca due ore dopo, mi appoggiai con la schiena al muro e mi limitai ad osservare quello che mi circondava. Per un attimo mi sentii come se nulla mi toccasse: contro ogni mia aspettativa vedere la casa in ordine non mi faceva stare per niente meglio. Feci scivolare la schiena contro la parete fino a quando non sentii il contatto con il pavimento.

Era freddo, mi resi conto.

Ad un certo punto mi concessi per la prima volta di ripensare al pomeriggio appena passato e l'espressione confusa dipinta sul volto di Juvia s'impresse con forza nella mia mente. Lasciai i miei pensieri liberi di vagare e ad un tratto vidi un ombrello rosa, ormai a terra, e una ragazza dai capelli azzurri che si allontanava da me.

Trattenni inconsapevolmente il respiro per poi lasciarmi assalire dalla dura realtà..

Juvia non ricordava nulla di me: non ricordava di quando ci eravamo conosciuti, non ricordava delle missioni portate a termine insieme, non ricordava nulla nemmeno dei sei mesi in cui avevamo vissuto sotto lo stesso tetto e non ricordava minimamente tutto il tempo passato al mio fianco.

Sentii il vuoto che gravava sul mio petto da quel pomeriggio farsi sempre più grande man a mano che realizzavo quante cose avevo perso in una sola giornata.

Ad un certo punto pensai che però, in fondo, insieme a tutto quello non avrebbe ricordato neanche del mio essere scostante, del dolore che ci eravamo lasciati alle spalle e dell'infinità di volte che l'avevo delusa. Le lacrime che la sera prima aveva versato sul suo letto e che tanto avevo desiderato cancellare, mi resi conto, in quel modo non avrebbero più avuto ragione di esistere. Per un momento pensai a tutte queste cose dicendomi che forse era egoista da parte mia volere che lei si ricordasse di me.

Eppure, mi dissi ad un certo punto, anche quel pomeriggio Juvia aveva pianto: anche se non ne sapeva la ragione e non aveva idea di chi io fossi, non appena le avevo rivelato che aveva dimenticato i ricordi legati a noi due, Juvia aveva pianto comunque.

In un modo o nell'altro, mi dissi, la stavo facendo soffrire.

Mi guardai le mani, senza sapere cosa fare, e quando lo feci notai che stavano tremando. Questo perché, sebbene sapessi che sotto un certo punto di vista sarebbe stato meglio per lei non ricordarsi di me, al solo pensiero che Juvia avrebbe per sempre dimenticato tutto quello che io custodivo così tanto gelosamente mi sentivo.. perso.

Senza che me ne accorgessi una lacrima aveva iniziato a scendere sulla mia guancia. Tuttavia, contrariamente a quanto avrei fatto di solito, lasciai che altre la seguissero con la speranza che forse dando voce a tutto il mio dolore avrebbe fatto meno male.

La verità, per quanto ci girassi attorno, era che non potevo perdere anche Juvia.

-

La mattina dopo mi svegliai sul pavimento, nella stessa posizione in cui mi ero addormentato. Mi strofinai una mano sugli occhi e, con uno sforzo non indifferente, mi alzai da terra.

Feci una doccia nel tentativo di sembrare un po' meno distrutto ed indossai i primi vestiti che mi capitarono a tiro.

Quando ebbi finito mi guardai allo specchio e decisi che forse sarebbe stato meglio non averlo fatto.

Mi affrettai a prendere una giacca per poi chiudermi la porta alle spalle e dirigermi alla Gilda.

La città sembrava particolarmente silenziosa quella mattina o forse, pensai guardando l'orologio del Campanile, era solo fin troppo presto.

Perso in quei pensieri poco dopo mi ritrovai a Fairy Tail.

Non appena entrai notai immediatamente, fra tutti, Levy e Lucy sedute nello stesso tavolo in cui le avevo viste l'ultima volta. La Scripter stava tracciando dei caratteri magici mentre Lucy era intenta a leggere un enorme tomo sfruttando il potere degli occhiali del vento.

Mi avvicinai a loro.

"Buongiorno" Mi limitai a dire per poi sedermi di fronte alle due ragazze.

"Non hai un bell'aspetto" Si limitò a dire la maga degli spiriti stellari lanciandomi un'occhiata.

"Hai dormito Gray?" Mi chiese invece Levy guardandomi preoccupata.

Le osservai, confuso, per qualche istante. Davvero ero io il loro più grande problema in quel momento?

"Si" Mi limitai a rispondere secco sebbene avessi dormito a malapena e per di più sul pavimento.

"Ci sono novità?" Chiesi subito dopo passandomi una mano fra i capelli. Tuttavia potevo già intuire la risposta dalle loro espressioni frustrate.

"Non abbiamo scoperto molto, Freed è andato alla Biblioteca della Magia per cercare altri indizi che ci possano dare una mano" Spiegò infatti Levy osservando sconsolata i libri davanti a sé.

"Natsu ed Happy invece sono andati a cercare delle informazioni in città. Dobbiamo capire dove Juvia abbia trovato quella pozione, se sia stato un caso oppure.." Disse Lucy senza però finire la frase.

"Tu ci hai parlato? Come ti sembra?" Chiese poi, cambiando argomento. Nel porre quella domanda era arrossita leggermente ma io finsi di non farci caso.

"Non ricorda assolutamente nulla di me. A parte questo sembra normale" Dissi posando lo sguardo lontano da quello della bionda cercando di non dare a vedere quanto la cosa mi turbasse.

"Vedrai che faremo in tempo" Mi consolò Lucy con un sorriso incoraggiante. La guardai per un secondo per poi voltarmi dalla parte opposta.

"Si" Mi limitai a rispondere, senza aggiungere altro.

Dopo di che nessuno di noi tre parlò per un po', ognuno rifletteva per conto suo. Solo dopo qualche minuto, non riuscendo più a sopportare il peso dei miei pensieri, mi decisi a rompere il silenzio.

"Come posso aiutarvi?" Chiesi ritrovandomi a fissare i libri sparsi sul tavolo. Non volevo starmene con le mani in mano mentre tutti si adoperavano per aiutare Juvia a riavere i suoi ricordi. Probabilmente non sarei stato d'aiuto, a capirci qualcosa di formule, caratteri e pozioni non ero certamente io ma non potevo limitarmi a restare a guardare.

"Per la verità.." Iniziò Levy osservando prima l'amica e poi di nuovo me.

"Sappiamo ancora troppo poco di questo incantesimo, sarebbe meglio che tu tenessi Juvia sotto controllo" Spiegò la Scripter.

"Sotto controllo?" Chiesi confuso alzando un sopracciglio.

"Non sappiamo se effettivamente questa pozione possa aver avuto altri effetti su Juvia o sui suoi ricordi, inoltre.." Disse Levy per poi fare una pausa. Guardò Lucy che le fece un cenno d'incoraggiamento.

"Io e Lucy abbiamo pensato che magari stare con te potrebbe aiutarla a ricordare qualcosa fino a quando non avremmo trovato una soluzione" Aggiunse speranzosa guardandomi con i suoi grandi occhi marroni.

La fissai per qualche secondo senza dire nulla.

Probabilmente Lucy scambiò il mio silenzio per una risposta negativa perché si affrettò subito ad intervenire.

"Anche se la situazione era diversa in fondo anche Gerard ai tempi di Nirvana ha perso la memoria, no? Tuttavia nel vedere Elsa e tutte le persone che erano state importanti per lui i ricordi pian piano solo riaffiorati. Magari succederà anche a Juvia!" Disse la bionda.

Io in risposta mi limitai ad osservare le due ragazze di fronte a me.

La mia mente mi proiettò vari scenari ed in tutti c'eravamo io, Juvia e la sua espressione confusa del giorno prima. Ce l'avrei fatta a sopportare quello sguardo sapendo che c'era la possibilità che lei non tornasse più quella di sempre? Ripensai a tutto quello che mi aveva tormentato la notte precedente e sentii di nuovo quell'intollerabile sensazione di vuoto. Tuttavia proprio quando la cosa stava per diventare insopportabile nella mia mente si fece strada una frase..

"Ti prometto che le cose saranno diverse"

Sembrava trascorsa un'eternità da quando la mia bocca aveva pronunciato quelle parole eppure, mi dissi, era passato appena poco più di un giorno.

Era davvero giusto cercare di mantenere le distanze da Juvia? Egoisticamente parlando probabilmente quella sarebbe stata la soluzione più facile e meno dolorosa per me. Ciò nonostante l'unica cosa a cui riuscivo a pensare in quel momento era che non volevo allontanarmi di nuovo da lei.

Una volta, tanto tempo prima, avevo detto a Juvia che le ero grato del fatto che mi fosse sempre stata a fianco. Ma glielo avevo mai dimostrato?

La verità era che volevo esserci per lei come lei c'era sempre stata per me nonostante tutti i miei rifiuti. Non importava quindi come mi sarei sentito io, l'unica cosa che contava davvero in quel momento era Juvia e se c'era anche solo una possibilità che lo stare insieme potesse farle tornare i suoi ricordi avrei messo da parte qualunque angoscia.

"Va bene" Mi ritrovai così a dire prima di alzarmi e allontanarmi dalle due ragazze di fronte a me.

Mentre me ne stavo andando mi parve di aver visto Lucy sorridere con la coda dell'occhio.

-

Juvia's POV

Non appena aprii gli occhi notai la luce che filtrava debolmente dalla finestra.

Era ufficialmente mattina.

Non che avessi dormito molto, da quando il dolce Gray mi aveva accompagnata a casa non avevo fatto altro che pensare alle cose che mi aveva detto prima di andarsene. La verità era che sebbene non ricordassi minimamente i dettagli quando ripensavo a Gray Sama, e succedeva spesso, provavo una sensazione di familiarità destabilizzante.

"Gray Sama.." Mi ritrovai a sussurrare. Nel farlo le sue parole del giorno prima mi balzarono alla mente..

"Beh.. perché anche se tu non ti ricordi di me, io mi ricordo di te"

Al solo ripensarci il cuore aveva iniziato a battere più velocemente. Mi ritrovai a desiderare con tutta me stessa di sapere che cosa lui effettivamente ricordasse di me.. erano bei ricordi? In che rapporti eravamo noi due?

"Juvia che ti succede?" Sussurrai per poi portarmi le mani al viso.

Mi alzai per poi ritrovarmi a fissare di nuovo la mia stanza, come avevo fatto la sera prima. Osservai l'esorbitante quantità di pupazzetti che assomigliava a Gray Sama, la coperta su cui avevo dormito in cui era stampata la sua faccia e tutti gli altri oggetti che, in un modo o nell'altro, manifestavano la sua presenza.

Quando li avevo visti mi ero dovuta sforzare per non dare di matto perché la loro sola esistenza confermava ciò che il dolce Gray mi aveva detto: io non ricordavo niente di lui. Tuttavia la sola idea che si potesse dimenticare tutto di una persona mi risultava ancora lontana e difficile da realizzare.

Mi vestii cercando di non pensare a quella strana sensazione di vuoto che gravava sul mio petto e, prima che potessi impazzire, misi mano alla maniglia con l'intento di raggiungere Fairy Tail.

Poco prima di richiudermi la porta alle spalle, tuttavia, mi voltai in direzione del pupazzetto posato sulla poltrona e lo fissai per qualche secondo. Guardarlo in qualche modo mi tranquillizzava, tanto che mi ritrovai a sorridere senza rendermene conto.

"Ci vediamo stasera Gray Sama" Dissi per poi uscire dalla mia camera e immergermi nelle strade di Magnolia.

-

La città a metà mattina era già piena di vita e la pioggia del giorno prima era ormai solo un lontano ricordo che la gente si era già lasciato alle spalle.

Fra quei pensieri mi persi ad osservare i bambini che correvano fra la folla ridendo, gli anziani seduti nelle panchine del parco che davano da mangiare ai piccioni e le coppiette di fidanzati che passeggiavano tranquilli. Tutto sembrava perfettamente normale, come se il resto del mondo fosse indifferente a quello che occupava costantemente i miei pensieri in quelle ore. In fondo, mi dissi, era davvero così e sotto un certo punto di vista era addirittura rassicurante.

Sospirai per poi alzare lo sguardo che non mi ero accorta di aver posato a terra e nel farlo mi bloccai quando mi resi conto che c'era qualcuno che mi bloccava la strada.

"Sempre con la testa fra le nuvole, eh?" Mi canzonò con un sorriso la ragazza dai capelli rosa di fronte a me.

"Meredy!" Esclamai sorpresa.

"E' da tanto che non ci vediamo!" Disse Meredy che mi osservava con la sua solita espressione gentile. Quando ci feci caso mi ritrovai a pensare che mi era davvero mancata.

"Si, è vero" Mi limitai a rispondere. Effettivamente non ricordavo l'ultima volta in cui c'eravamo viste, sembrava trascorsa un'eternità.

"Se Lyon non fosse così idiota probabilmente ci saremmo viste alla festa dell'altro giorno! Anzi, a questo proposito.. volevo proprio scusarmi con te" Aggiunse la ragazza. Il sorriso di poco prima aveva lasciato spazio ad un'espressione dispiaciuta.

"Scusarti con Juvia? E perché mai?" Mi ritrovai a chiedere, confusa. Perché mai Meredy avrebbe dovuto scusarsi con me? E perché aveva dato dell'idiota a Lyon?

"Mi dispiace di aver trattenuto Gray l'altra sera, ho saputo solo dopo che voi due avevate un appuntamento. Immagino quanto tu ci tenessi.. non so come scusarmi!" Disse Meredy unendo le mani in segno di scuse per poi abbassare la testa.

Io in tutto questo mi limitavo a guardarla, confusa.

Io e Gray Sama ci eravamo dati appuntamento? DOVEVAMO ANDARE ALLA FESTA INSIEME?!

"E' stato molto gentile ad aiutarmi a trovare Lyon, ero molto agitata e la sua presenza mi ha fatto forza" Spiegò la ragazza con ancora la testa abbassata.

Cercai di collegare le cose che mi frullavano per la mente, invano. Ovviamente non ricordavo niente di tutto questo ma Meredy non poteva saperlo.

Ricordavo della festa, ricordavo anche di aver bevuto troppo e ricordavo, sebbene non nei dettagli, di essere andata a casa abbastanza presto.. ma non ricordavo nulla del dolce Gray.

"N-Non preoccuparti.." Mi limitai a rispondere invitandola ad alzare la testa, imbarazzata.

Stavo giusto pensando se fosse o meno il caso di raccontarle della situazione in cui mi trovavo quando sentimmo una voce richiamare la nostra attenzione.

"Meredy!" Chiamava.

Ci voltammo entrambe per poi vedere Lyon in lontananza che agitava una mano per farsi riconoscere fra la folla.

"Ah sei con Juvia! Hey Juvia!" Esclamò sorridente.

Risposi a mia volta al saluto osservando l'espressione buffa del ragazzo dai capelli bianchi.

"Meredy siamo in ritardo, dobbiamo andare!" Si ritrovò a dire il mago.

"Oh è vero! Scusa Juvia ma dobbiamo incontrarci con la Master di Lamia Scale. Sarà meglio sbrigarci, non me la sento di far arrabbiare quella donna!" Disse Meredy.

"Oh non preoccuparti, Juvia capisce!" Mi affrettai a rispondere per poi salutare la ragazza che subito dopo con un sorriso si diresse verso il suo fidanzato.

Li salutai di nuovo entrambi con la mano. Al che Lyon si voltò per un'ultima volta nella mia direzione.

"Salutami Gray!" Disse per poi darmi le spalle e sparire insieme a Meredy fra le vie di Magnolia.

Io rimasi immobile senza dire nulla, pensierosa.

"Gray sama.." Sussurrai portandomi le mani sul viso.

"Juvia è così confusa!" Mi ritrovai a dire, forse a voce fin troppo alta dal momento che una bambina di fronte a me mi fissò con gli occhi sgranati.

"Ecco Juvia.." Iniziai imbarazzata.

Stavo giusto per dirle che non ero pazza quando sentii una voce famigliare alle mie spalle.

"Juvia" Disse.

Deglutii lanciando un ultimo sguardo di scuse alla bambina per poi voltarmi lentamente in direzione della voce, già con il cuore che minacciava di uscirmi fuori dal petto.

"Gray Sama!" Esclamai.

Che mi avesse sentita poco prima? Pregai con tutta me stessa che non lo avesse fatto.. avrebbe pensato anche lui che ero pazza?

Persa in quei pensieri inizialmente nemmeno mi resi conto della strana espressione dipinta sul viso di Gray Sama.

"Ti stavo giusto cercando" Iniziò il dolce Gray ad un certo punto.

Notai che faticava a guardarmi. Che avessi avuto qualcosa che non andava? Con la coda nell'occhio controllai che i miei vestiti fossero a posto.

Solo dopo qualche secondo capii il significato delle sue parole. Gray Sama mi stava cercando?!

"Sei libera oggi?" Mi chiese ad un certo punto.

Mi ritrovai a fissarlo a bocca aperta. Le mie mani, notai, avevano iniziato a sudare per l'agitazione. Che fosse.. un appuntamento?! Ripensai all'"appuntamento" a cui aveva accennato Meredy poco prima e al solo pensiero il mio cervello andò in tilt. Nonostante questo mi sforzai comunque di rispondere in modo quanto più possibile normale.

"S-Si, Juvia è libera!" Mi ritrovai quindi a dire, sorpresa.

Imbarazzata, e sicuramente con la faccia tutta rossa, concentrai l'attenzione su Gray Sama che nel frattempo mi osservava a sua volta, incerto.

"Ecco vedi.." Iniziò. Il mio cuore aveva iniziato a battere sempre più veloce.

"Poco fa ho accettato un incarico ma credo di aver bisogno di una mano.. ti andrebbe di aiutarmi?" Mi chiese.

Quando sentii quelle parole mi fu immediatamente chiaro che non era un appuntamento romantico quello a cui alludeva il dolce Gray ma ciò nonostante, sebbene non ne sapessi la ragione, al solo pensiero di andare in missione con Gray Sama mi sentii improvvisamente emozionata come se fosse una cosa che non capitava spesso. Inoltre, mi dissi, ero lusingata dall'idea che il dolce Gray avesse chiesto aiuto proprio a me.

"A Juvia farebbe molto piacere!" Mi ritrovai a dire con un sorriso.

Mi parve che dopo aver sentito la mia risposta Gray Sama si fosse rilassato ma forse era solo una mia impressione.

"In che cosa consiste la missione?" Chiesi curiosa.

Alla mia domanda Gray Sama mi porse il foglio che doveva essere stato appeso alla bacheca delle missioni. Impiegai qualche secondo per leggerne il contenuto e, quando giunsi alla fine, un'informazione fra tutte catturò la mia attenzione.

"Il Villaggio della Pioggia.." Sussurrai quando la meta della nostra missione mi balzò all'occhio.

***

Ciao a tutti ❤ 

Come state? 

Siamo giunti al capitolo dodici che, credo, sia uno dei più lunghi scritti fino ad ora! Ancora fatico a credere che siamo già arrivati a questo punto della storia, devo dire che mi sta dando molte soddisfazioni e che mi diverto molto nello scriverla😍 

Veniamo ora al capitolo in sé!

In una prima parte troviamo il POV del nostro Gray Sama che beh.. credo si commenti abbastanza da solo. Inizialmente Gray cerca con tutte le sue forze di distrarsi e di non pensare, per quanto possibile, alla situazione in cui si trova ma non appena si concede di ripercorrere mentalmente il pomeriggio appena trascorso le sue emozioni prendono il sopravvento e.. succede quel che succede😭❤ 

Dall'altra parte troviamo invece Juvia che è ancora, comprensibilmente, confusa dalla situazione in cui si trova. La sua stessa stanza le risulta un pugno nello stomaco perché prova lampante della sua amnesia. Fra questi pensieri cerca di raggiungere Fairy Tail ma nel farlo si trova di fronte Meredy che si scusa con lei per qualcosa che Juvia nemmeno comprende a fondo! 

Fra questi pensieri travagliati e lotte interiori giungiamo poi alla parte finale del capitolo in cui Gray Sama chiede alla bella Juvia di andare in missione con lui e beh, diciamo non in un posto qualunque! 

Ve lo aspettavate questo risvolto? Vi è piaciuto il capitolo? 😁 

Io ovviamente spero con tutto il cuore di si e non vedo l'ora di leggere alcuni vostri pareri❤ Invito quindi anche i lettori silenziosi a lasciare una recensione per capire qual'è il loro pensiero in merito al capitolo e ad "Ice Make: Love", mi renderebbe molto felice!❤ 

Ringrazio inoltre le persone che sono arrivate a questo punto della storia e che trovano sempre il tempo/la curiosità per andare avanti. Non mi stancherò mai di dirvi grazie! Vedere che le letture aumentano mi riempie il cuore di gioia, spero che la storia vi stia lasciando qualcosa

Arrivati a questo punto vi saluto e vi auguro una buona settimana! I capitoli man a mano sono sempre più lunghi e causa sessione il tempo per scrivere e revisionare le varie parti è quello che è ma cerco sempre di ritagliarmi un po' di tempo per farlo perciò aggiornerò il prima possibile❤ 

A presto😘

  
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