Questa storia partecipa alla Flash Challenge: Bacio indetta dal gruppo Facebook Il Giardino di Efp
 

• Prompt #59: "Ho desiderato baciarti per tutta la sera. In ogni secondo, in ogni momento, ad ogni tua smorfia. Ma adesso…"

 
Quella sera si sarebbero visti direttamente a casa Ozora. Koudai era rientrato dall’ultimo viaggio in America e Tsubasa aveva fatto ritorno dal Brasile, dove il campionato era in pausa invernale. Così i loro genitori avevano organizzato una cena, approfittando di ritrovarsi, dopo diverso tempo, tutti insieme.
Natsuko era una perfetta padrona di casa. Aveva tirato fuori il servizio migliore e preparato le pietanze più gustose e prelibate a lei conosciute. Voleva che quella serata fosse piacevole in tutto, a partire dal cibo.
I signori Nakazawa arrivarono senza tardare di un secondo. I primi ad accomodarsi furono i coniugi, seguiti dal giovane Eiji e da Sanae.
Raramente l’aveva vista indossare qualcosa di particolarmente stretto e attillato. Una di quelle volte era in quella occasione. Indossava dei pantacollant neri sotto un abito di maglina bordeaux che seguiva le sue forme, lasciando poco spazio all’immaginazione. Ed infine un paio di décolleté nere con un tacco che la slanciava un po’ più del solito.
«Allora Sanae, manca poco alla fine della tua università. Giusto?»
«Si, mi mancano pochi esami e poi prenderò la laurea in lingue. Non vedo l’ora.»
«E poi cosa farai, una volta laureata?» Il Sig. Ozora approfittò di quella cena per cercare di capire le aspirazioni future dei suoi ragazzi.
«Onestamente, non saprei… mi piacerebbe molto poter utilizzare i miei studi all’estero, fuori dal Giappone.» - nel dire questo rivolse uno sguardo malizioso verso Tsubasa - «Chissà se mi arriveranno proposte interessanti.». Sorrise.
 
Era difficile per lui non tenerle gli occhi addosso, un po’ perché le era seduto davanti ed un po’ perché quella sera Sanae indossava un ciondolo al collo a forma di goccia, regalatole da lui qualche tempo prima, che si posava esattamente sull’attaccatura del seno.
La cena andò avanti tranquillamente. I Sigg. Ozora e i Sigg. Nakazawa parlarono per tutta la sera e decisero che, non appena ci fosse stata l’occasione, avrebbero fatto un viaggio insieme. Tra adulti. A fine serata i coniugi Nakazawa ed Eiji lasciarono casa Ozora.
«Se volete voi ragazzi potete trattenervi un po’. Però mi raccomando Tsubasa, non riportarla a casa troppo tardi.»
«Assolutamente, Sig. Nakazawa. La riporterò entro la mezzanotte, cenerentola.»
Questa battuta finale gli valse una gomitata sul fianco da parte di Sanae. Sorrisero entrambi. Era da tanto che non passavano del tempo insieme. Soli.
«Mamma, papà, noi ci tratteniamo in salotto. Vorrei far vedere a Sanae le foto che ho scattato in Brasile. Anche dei miei compagni.»
«Va bene. Allora andiamo. Buonanotte Sanae. E tu, Tsubasa, non riportarla a casa troppo tardi mi raccomando.» Si congedarono così i suoi genitori.
Quando furono da soli le si avvicinò, la prese per la vita e la baciò con passione.
«Ho desiderato baciarti per tutta la sera. In ogni secondo, in ogni momento, ad ogni tua smorfia. Ma adesso…» le soffiò Tsubasa sulle labbra.
«Adesso?» ripeté Sanae.
«Adesso…» - Tsubasa l’afferrò per i fianchi e la mise cavalcioni su di lui sedutosi sul divano -«Adesso farò l’amore con te. Mi sei mancata troppo.» Ed iniziò baciando il pendente e risalendo lungo il collo.
«Ma… di sopra… ci sono…» ma le parole le si fermarono in gola. Ansimando.
«Shhh… non pensarci. Pensa solo a me, che sono qui davanti a te.»
E Chiuse le sue labbra su quelle di Sanae.
 
 
NdA: e niente… mi sono lasciata attirare da questa challenge. Non so perché, ma l’ho fatto. Comunque, buona lettura! XD