Anime & Manga > Lady Oscar
Ricorda la storia  |      
Autore: LatazzadiTea    19/02/2020    19 recensioni
Dal Testo: La nuova Eloisa di Jean-Jacques Rousseau era un romanzo d'amore molto in voga fra il popolo in quegli anni, tanto da essere giunto alla sua settantesima edizione dopo la prima pubblicazione avvenuta nel 1761. E André, quel libro lo aveva letto tante volte, anche se mai come in quel momento si era sentito così affine al suo protagonista. Per quanto si fosse sforzato di prendere la cosa alla leggera, si era fatto nuovamente rapire da quella travagliata faccenda, trovando più similitudini fra se e il giovane Saint Preux di quanto avesse pensato prima. Ma se lo sfortunato amante di Julie era sempre stato ricambiato dalla donna, lui non lo era affatto. Ciò che li accomunava davvero era la stessa umile provenienza, quella plebea, e che Oscar, come Julie, sarebbe stata presto costretta a sposare un uomo che non amava scelto dalla propria famiglia.
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
OOC = Out of Character (Fuori dal personaggio) Di solito è un avvertimento che si aggiunge sempre se i personaggi descritti in una fan fiction divergono così tanto da quelli dell'opera originale da sembrare completamente stravolti. In questo caso però, noterete che l'avvertimento è assente. Questo perché il racconto si ispira totalmente a un episodio descritto solo nel manga, totalmente omesso nell'anime. Detto ciò, a chi non conoscesse il manga consiglio di approcciarsi al testo con cautela, perché in quest'opera i personaggi differiscono molto da quelli che abbiamo conosciuto nella trasposizione animata, in particolare quando si parla di Oscar e André. La differenza che ho notato è che, come Oscar, André sia molto più passionale e risoluto nel manga. Cioè, molto meno autocensurato e controllato, tanto che il manga è pieno di cose che non ci si aspetterebbero mai da lui. Sopratutto quando perde l'occhio sinistro e comincia a non vedere più anche dal destro, qui Andrè inizia a desiderare spasmodicamente il corpo di Oscar, in particolare da quando Girodel chiede la sua mano. Se nell'anime André rimane a bocca aperta, limitandosi solo a farsi pestare dai suoi commilitoni, nel manga getta addosso a Girodel una tazza di cioccolata calda, scappando in seguito su una collina, disperandosi perché non essendo nobile non potrà mai competere con lui. Il mio racconta si ispira per l'appunto a qualcosa di sconvolgente che André deciderà di fare, dopo essere arrivato alla conclusione che non potrà continuare a vivere senza la sua Oscar se si sposa. Credo che ciò che accade nel manga a tal proposito non sia mai stato raccontato, se sbaglio, correggetemi pure, ci terrei molto a leggere opere che trattano dell'argomento nel caso esistano. Concludo dicendo che, ora che mi sono alleggerita dal peso di poter in qualche modo urtare la sensibilità di qualcuno raccontando un André del tutto diverso da quello che tutti abbiamo conosciuto nell'anime, io possa davvero augurarvi buona lettura!





 Si poteva morire di un amore così immenso?

La trama del libro raccontava la storia della bella e aristocratica Julie, innamorata del povero e modesto Saint Preux ma costretta dai genitori a sposare un altro, un ricco proprietario terriero di nome Wolmar. Quest'ultimo però, buono e tollerante, intuendo la profonda sofferenza della moglie per via di quella forzata separazione, invita l'ex amante della donna a vivere con loro in qualità di insegnante privato. Passano gli anni, e i due compiono sforzi indicibili per non cedere ai loro istinti, riuscendo tuttavia a non commettere mai il peccato d'adulterio. Solo alla fine dei suoi giorni, Julie, ormai vedova e vecchia, prega dio di riunirla al suo unico e vero amore in paradiso, affinché lei e Saint Preux possano stare insieme almeno dopo la morte.

La nuova Eloisa di Jean-Jacques Rousseau era un romanzo d'amore molto in voga fra il popolo in quegli anni, tanto da essere giunto alla sua settantesima edizione dopo la prima pubblicazione avvenuta nel 1761. E André, quel libro lo aveva letto tante volte, anche se mai come in quel momento si era sentito così affine al suo protagonista. Per quanto si fosse sforzato di prendere la cosa alla leggera, si era fatto nuovamente rapire da quella travagliata faccenda, trovando più similitudini fra sé e il giovane Saint Preux di quanto avesse pensato prima. Ma se lo sfortunato amante di Julie era sempre stato ricambiato dalla donna, lui non lo era affatto. Ciò che li accomunava davvero era la stessa umile provenienza, quella plebea, e che Oscar, come Julie, sarebbe stata presto costretta a sposare un uomo che non amava scelto dalla propria famiglia.

Che fosse un altro o il conte di Girodel poco importava, qualunque nobile avrebbe potuto chiedere la mano di Oscar, chiunque tranne lui. Un privilegio a cui un uomo della sua estrazione sociale era negato da sempre, per quello si era sentito del tutto impotente di fronte alla notizia di quel matrimonio, al punto da arrivare a pensare che vivere senza Oscar gli sarebbe stato impossibile. Era stato allora che quel pensiero gli aveva sfiorato la mente, e visto che l'amava più di qualunque altra cosa sulla terra, l'idea di affogare nel veleno le sofferenze di entrambi gli era sembrata l'unica via di fuga possibile. L'avrebbe accompagnata verso la morte senza farla soffrire, tenendola fra le braccia fino al suo ultimo istante.

Poi, chiedendo perdono a lei e all'onnipotente, l'avrebbe seguita.

Ma dove? Lei sarebbe andata in paradiso di sicuro. Mentre lui, dopo un gesto tanto vile e disperato sarebbe certamente sprofondato all'inferno, ne era certo.

Tuttavia, ripensando a quegli anni passati, con la mente ottenebrata dal dolore André rimuginò ancora e ancora su quello che aveva perso e sacrificato per lei. Privarsi dell'occhio sinistro non era bastato ad averla, e ora che anche il destro lo stava abbandonando, non riusciva più a darsi pace. A cosa era servita la sua vita? Per cosa era vissuto sino a quel momento? Aveva continuato a chiedersi. Per scivolare da solo nel buio mentre la donna che amava diventava di un altro? Di qualcuno che l'avrebbe avuta, posseduta e tenuta con se per sempre, senza aver mai dovuto far nulla per lei?

" Se non posso averla, allora, nessuno potrà... ", si era detto fra le lacrime.

In tal modo, offuscato da quella momentanea follia André si preparò, mettendo a tacere quella parte di lui che ancora gli gridava di fermarsi. Aprì l'armadio, indossando con determinazione il suo abito più bello, poi versò la morte nei due bicchieri di vino a loro destinati. Avrebbe colmato la distanza che lo separava da lei compiendo solo pochi passi, così, malgrado si sentisse scosso si fece coraggio, cercando di tenere più saldamente quel vassoio d'argento fra le mani.

"Oscar, perché stai piangendo?", le chiese entrando nella stanza.

"Non so neanch'io perché! So solo che la prima volta che sfogliai La nuova Eloisa, lo trovai un libro pessimo, mentre ora, rileggendolo mi si stringe il cuore. E le lacrime beh, sgorgano da sole...", gli rispose Oscar con un singhiozzo trattenuto.

"Già, nemmeno a me è mai piaciuto! Ti ho portato del vino, ti spiace se lo bevo insieme a te questa sera?", le mentì, cambiando spudoratamente discorso.

"Ma naturalmente, è strano che tu me lo chieda così espressamente, visto che lo facciamo ormai da anni..." accettò lei, cercando di scherzarci sopra con l'intento di sdrammatizzare un po'.

A dispetto di tutto, nonostante la sua mano avesse tremato nel farlo, porgerle il bicchiere e carpire la sua fiducia per André non fu difficile.

"Già, ormai sono anni che lo facciamo quasi ogni sera..." , assentì lui, ritrovandosi davvero a pensare al passato.

"Non so, ma ultimamente, mi capita spesso di ripensare a quando eravamo più giovani. Ti ricordi, André? Ricordi quanto mi sforzassi di apparire più adulto e sicuro di quanto non fossi? Sembra passata un'eternità da quando diventai capitano della guardia reale per proteggere l'allora principessa Maria Antonietta. Sai, a volte, tornare con la mente a quei giorni lontani mi riempie di nostalgica tristezza, a te non succede mai? ", volle sapere Oscar, avvicinando finalmente il calice alle labbra.

"Oh beh, ecco, devo ammettere di pensare al passato sempre più raramente ormai... In particolare, mi viene in mente il giorno dell'incidente alla principessa, quando il cavallo s'imbizzarrì e lei cadde. Ti feristi per salvarla, e io fui incolpato. Se tu non avessi pregato sua maestà di risparmi la vita oggi non sarei certo qui a raccontarlo...", rammentò André, aprendo improvvisamente gli occhi sull'insanità del gesto che stava per compiere.

Che stava facendo? Non poteva toglierle la vita, non era giusto!

Non ne aveva il diritto, e mai l'avrebbe avuto, nemmeno se l'amava al punto da soffrire fisicamente per lei. Ciò che aveva fatto in quegli anni lo aveva fatto senza aspettarsi mai nulla in cambio, che gli era passato per la mente? Proteggerla dal male e ogni sorta di pericolo era stata l'unica ragione della propria esistenza, com'era arrivato a tanto?

"Oscar, non bere! Non devi berlo, ho detto! ", gridò disperatamente, strappandole via il bicchiere dalle mani con la forza.

Dopo quel gesto inconsulto, entrambi caddero a terra. L'espressione enigmatica di Oscar - che ancora una volta lo guardava spaventata e incredula - lo fece vergognare così tanto di se stesso, da farlo irrimediabilmente cedere alle lacrime.

"André, ma che ti prende?", volle sapere lei preoccupata.

"Perdonami ti prego, è solo che ho assaggiato il vino, ed è davvero disgustoso! Dev'essere andato a male credo, te ne porto subito dell'altro, dammi solo il tempo di pulire questo disastro...", si giustificò lui.

Tremante e col cuore in subbuglio, nel tentativo di raccogliere tutti i pezzi di vetro caduti sul pavimento, André si tagliò.

"Aspetta André, la tua mano!", lo avvertì Oscar, provando ad aiutarlo.

"No, non ti avvicinare! Rischieresti di tagliarti anche tu... Non è niente di grave, Oscar, credimi...", le rispose, cercando di sbrigarsi a pulire.

Faceva male quel taglio, il vetro gli aveva ferito la pelle pungendogli l'anima come una lama rovente conficcata nella carne viva. Ma quella piccola e stillante goccia di dolore non era nulla di fronte a ciò che avrebbe dovuto sopportare se l'avesse uccisa davvero, per fortuna Oscar era ancora con lui, e mai come in quell'istante gli sembrò più bella. Con la stessa gioia di sempre, André avrebbe potuto continuare a sentire sangue vivo scorrerle nelle vene, ne avrebbe ammirato ancora le dita di rosa e le ciocche dorate, splendide e lucenti come fili di luce intrecciati ai raggi del sole al mattino. Era viva più che mai la sua Oscar. Ora sapeva che l'avrebbe protetta per sempre, esattamente come aveva promesso di fare tanti anni prima, quando aveva giurato a Dio che un giorno, se glielo avesse chiesto, avrebbe dato la propria vita per la sua.

Si poteva morire di un amore così immenso?

Sì, si poteva, e glielo avrebbe dimostrato.
   
 
Leggi le 19 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: LatazzadiTea