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Autore: Nickoku    19/02/2020    0 recensioni
Gli ex rangers della Zodiac Force vivono la loro vita come se niente fosse successo negli anni precedenti, tuttavia una minaccia si abbatte sull'Universo della Magna Terra. Saranno costretti a tornare ad essere dei rangers, ma stavolta con dei nuovi poteri ed una nuova missione: abbattere i Trenta Tiranni, chiunque essi siano.
La storia fa parte della Saga di Super smash Bros. E' necessaria la lettura almeno di "Dragon rangers: Avatar Adventure" per capire le caratteristiche dei personaggi qui citati.
Genere: Avventura, Azione, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Super Smash Bros. "Fase 1"'
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Magna Terra - nuova Atlantide- 3/ giugno/ 322 ab Planeta Invenuta (10322 d.C.) 
 
 
Un misterioso tizio coperto da una tuta bianca e verde, cammina all'interno di una struttura, circondato da decine di soldati suoi sottoposti, coperti da una tuta rossa. Sembrano esseri umani ad una prima vista, se non fosse per degli occhi completamente neri ed il loro sguardo assente; altro particolare molto strano erano una serie di tatuaggi, o comunque segni sulla loro pelle, somiglianti tra di loro. L'uomo che li guidava tiene in mano una spada di colore bianco sopra cui si trova una tigre, che ogni tanto alza contro altre persone coperte da tute colorate. Ne abbatte con un solo colpo ben due con un elmetto simile ad animali, uno giallo con un' aquila ed uno blu con uno squalo. Appena li colpisce a morte si vede che perdono quella condizione e tornano umani, rivelando essere due vecchi di aspetto di ottantenni. Lui allunga la mano, cercando come di afferrare qualcosa, ma che gli sfugge di mano. "Peccato Lord Drakkon." Dice una voce dietro di lui. Si erge in mezzo alla schiera di uomini un ragazzo, vestito di rosso, con in mano una spada che sembra illuminarsi ogni tanto: ha i capelli biondi, a caschetto, gli occhi marroni e un sorriso beffardo. L'uomo di nome Lord Drakkon si gira, come se non avesse fatto effetto alcuno quelle parole. Sull'elmo di Lord Drakkon c'era una faccia come di una tigre e qualche elemento di un drago, come dei denti. Al suo petto, un bustino color oro e verde con un simbolo di un'orma di drago circondava completamente la parte superiore del corpo, dandogli protezione dai colpi. Una cintura di color oro con al centro la solita orma di drago completava il quadro. "Sebastian." Esclamò il tizio "Dovresti dire ai tuoi amichetti di tornare sulla nave e di seminare un pochino il panico sulla Magna Terra. Qui basto solo io." "Si, per una volta hai avuto una buona idea, ma voglio divertirmi anch'io!" E detto ciò lanciò la sua spada nel vuoto, o meglio.. In ciò che sembrava vuoto mentre in realtà da quella parete ne fuoriuscì un uomo completamente vestito di bianco, con un bustino nero e delle strisce nere ai lati, ed un elmo che assomiglia ad un drago. "E bravo Sebastian." Iniziò a dire Drakkon. "Una mira perfetta: colpito appieno il White ranger dei Dino Thunder." L'uomo allungò la mano verso quello a terra, come a privarlo di qualcosa, ma ancora una volta ritrasse la mano con gesto infuriato. "Dobbiamo raggiungere la sala di veicolazione, altrimenti tutti i poteri saranno persi chissà dove." Esclamò a mezza voce Drakkon, mentre accellera il passo andando avanti nella struttura. Lui e Sebastian trovarono davanti a loro altri uomini e donne a cercare di fermarli, ma purtroppo per questi ultimi, vennero sconfitti con estrema facilità. In nessun caso però Drakkon riuscì effettivamente a prendere potere, qualunque cosa volesse dire. Si trovarono poi loro due davanti ad una porta. "Prego Shadow Hunter, a te l'onore di scardinare questa porta!" Esclamò Drakkon, quasi in maniera irriverente. Sebastian tirò fuori da una tasca come un pennino e tracciò una strana scritta sulla porta, che si aprì, anzi venne completamente spaccata in due appena la scritta si sbiadì. "Sempre spaccone tu eh?" Chiese laconico Drakkon. Davanti a loro si presentarono due uomini, nascosti anche loro sotto delle tute da ranger: uno di colore rosso, con l'elmo a forma di fenice, un mantello e una spada in mano, alla cui elsa c'era un cristallo a forma di fenice. L'altro di colore verde, aveva come una cintura gialla e un elmo come a forma di shuriken e una katana giapponese in mano. "Nick Russel, re dei Power rangers, la Luce, immagino." Disse laconico Drakkon al rosso. "E tu devi essere Cameron Watanabe." Esclamò di rimando sogghignando Sebastian. "Voi due siete dei Trenta Tiranni, di nome Lord Drakkon e Sebastian Morgenstern vero?" Chiese in maniera retorica il red ranger. "Il vostro controspionaggio, chiunque sia, vi ha informato bene." disse il ranger cattivo, mettendo la spada nel fodero. "Dunque saprete anche la mia vera identità." "No quella no, purtroppo." "Bene, questo ci permette di escludere che la talpa si trovi nella nostra cerchia più interna." Spiegò Sebastian, ponendo la spada angelica nel suo fianco. "Via, nel nome della nostra fratellanza che ci unisce come rangers consegnatemi la Corona e i poteri dei vostri amici, nonchè i vostri e salverò la vostra vita." Ordinò l'uomo. "Ma perchè dovremmo, da quando abbiamo scoperto la vostra esistenza state portando solo scompiglio nel nostro Universo e a quanto pare, anche in altri Universi Originali. Inoltre lo devo a Madison!" Esclamò Nick. "Chi?" Chiese Sebastian. "Mia moglie, la Blue ranger, che avete barbaramente assassinato per venire qui! Maledetti!" "Oh quella con l'elmo da sirena? Peccato! Aveva tenuto testa ai miei sottoposti e ne ha sconfitto qualcuno..Ohoh quanto mi spiace per la tua perdita!" Rise schernendo Sebastian. Scese il silenzio tra i quattro per un pochino, finchè Drakkon sbuffò. "Speravo di riuscire a consegnarmi tutto con le buone, ma a quanto pare.." Riprese la spada e si fiondò verso Nick. Lui mise la lama in protezione e rispose, creando un vortice di fuoco verso di lui. "Cam, metti al sicuro il progetto, non preoccuparti per me!" Esclamò il red ranger. "No io non mi muovo: e poi sai bene che affinchè sia pronto dobbiamo abbandonare anche i nostri poteri!" Esclamò di rimando Cam. Sebastian creò con il pennino sulla sua pelle una nuova scritta, poi dalla mano libera fece partire dei colpi di fuoco, diretti verso il green Samurai Ninja ranger, che però fu pronto, alzando il colpo verso l'alto e rispondendo togliendosi dal corpo un bustino di color oro, e girando il volto sull'elmo: "Modalità Super Samurai!" Esclamò, mentre correva verso Sebastian, con la spada puntata verso lo Shadow Hunter oscuro. Le lame dei due si incontrarono a mezza strada, mentre si misero a piroettare  nel bel mezzo della stanza. Drakkon intanto cercò di sferrare un pugno a Nick, colpendolo dritto al volto. "Immagino che nel tuo momento aureo saresti riuscito a fermarmi, ma ora non sei che un pallido ricordo di quel che eri, Luce." Esclamò Drakkon, mentre si scrocchiava la nocca. "Era troppo duro quel colpo, come hai fatto?" "Oh, poteri di altri rangers del mio Universo che sono riuscito ad assorbire, tali Flashman, ma dubito che tu possa conoscerli." Poi con la spada tentò un nuovo affondo, colpendolo al fianco. Nick si toccò dal dolore ma cercò di rispondere creando attorno a sè una barriera di fuoco usando i poteri della Magispada. Drakkon fece illuminare il suo casco di rosso completamente ed attraversò la barriera, mentre la sua pelle sembrò diventare come squame. "Potere del red ranger dei Liveman." Spiegò laconicamente Drakkon, mentre dava un nuovo pugno al red Mystic ranger al volto, facendogli rompere parte del casco, rivelando l'aspetto di un cinquantenne in quell'angolo del casco.  "Cam, ti ordino di lasciar perdere lo Shadow Hunter e di mettere al sicuro i morphers!" Quasi urlò Nick, mentre il Green ranger sembrò schifato dall'idea, ma, cogliendo un momento di sorpresa di Sebastian lo colpì al braccio, facendogli uscire del sangue, permettendosi di avvicinarsi ad un macchinario. "Nick i morphers sono pronti, mancano solo i nostri poteri!" Nick abbassò lo sguardo per qualche secondo triste, poi tornò normale, rivelando un volto coperto d'ansia, con i capelli neri corti e gli occhi azzurri. "Saprò fermarti anche così Drakkon o qualunque sia il tuo nome, tu và Cam, te lo ordina il tuo Re!" Poche volte Nick aveva usato quel tono, ma ogni volta che lo faceva, era per un pericolo. Cam annuì e prese sette oggetti in mano, correndo verso un corridoio segreto, posto dietro una macchina. "Sebastian, vuoi andare tu a fermare quel vecchiaccio?" "Perchè no? Mi stavo divertendo prima." Ribatte il ragazzo. "Fermo, dovrai passare su di me!" Continuò Nick, mentre un'energia rossa lo circondava. "Ali della Fenice!" Urlò, creando un vortice di fuoco, imitando la posa del suo antico alleato Ikki di Phoenix. Il colpo investì in pieno Drakkon, che però lo parò difficoltasemente, con la spada tigre, mentre Sebastian si dipinse una runa con il suo stiler, riuscendo a passare il fuoco creato dal colpo ed entrò dentro il corridoio. "I tuoi colpi sono molto interessanti, devo ammetterlo, ma adesso è il momento di finirla: Colpo del Vento!" Ribatte Drakkon, girando la sua spada vento il pavimento e, una volta conficcatosi lì dentro, si creò un vento che sollevò l'ex Red ranger verso il soffitto e, una volta investito da esso, ritornò carponi a terra, investito da un fendente del malvagio Ranger. Nick si girò dolorante: "Almeno.. Almeno permetti che questo volto veda chi è stato ad ucciderlo." Disse il Re dei Power rangers, mentre Drakkon si alzava il suo casco. "E sia: non si nega un ultimo desiderio ad un morente!" Mentre diceva ciò, Drakken si alzò l'elmo e l'espressione sul volto del red Mystic ranger si preoccupò fortemente: "E pensare che sembri così tanto lui." Detto ciò Nick serrò gli occhi in un ultimo sussulto di energia prima che la Morte lo prendesse completamente. Drakkon si rimise il casco, poi chiuse gli occhi all'ex re: "Si, probabilmente sono nato nell'Universo sbagliato. Se fossi stato del tuo chissà come si sarebbe evoluta la mia storia..." Ma non concluse la frase, dato che si ammutolì, sentendo sul suo volto scendere una lacrima. Poi tornò freddo come quando era entrato nella struttura e procedette verso Sebastian.
 
Cam correva più che poteva ma la sua età lo rallentava: ormai le scorte di acqua Neo-spaziale erano finite e gli anni correvano; non gli importava di morire, aveva vissuto una lunghissima vita, molto più di quanto si aspettasse, ma voleva dare un ultimo concreto contributo all'Umanità prima che morisse e sapeva bene che quelle sette scatole erano la risposta. Sentì un fulmine venirgli da dietro, ma riuscì ad evitarlo all'ultimo. *Ancora un passo!* Pensò, mentre si riusciva a mettere al sicuro nella stanza: era completamente circondata da un gigantesco computer, che conteneva dei vari simboli, che, ad un occhio più attento erano gli emblemi delle venti generazioni di Power rangers che erano parte della Lega delle Leggende: i grafici mostravano un ideogramma perfettamente al 100% per ogni generazione, eccetto nella sua, che mostrava un più misero ottantasei per cento: "Addio poteri! Power down!" Annunciò, mostrandosi vestito come si era vestito il padre quando era ancora in vita: assomigliava parecchio a lui, ma era di fisico più asciutto dato che si era sempre allenato in quei secoli, mentre si era fatto crescere la barba bianca, i baffi e i capelli, ormai completamente bianchi, visto l'esaurirsi dell'effetto dell'acqua Neo-spaziale. "Devo sbrigarmi" Disse, mentre scriveva qualche codice sul computer. I colpi di Sebastian si sentivano sulla porta blindata, mentre l'ex Green Samurai Ninja ranger si asciugava con una manica del suo kimono la fronte. "Dieci..Nove.." Contava. Alla fine, appena il contatore arrivò a tre, la porta venne sradicata, buttata verso l'alto e solo grazie ad un aiuto inaspettato dalla Fortuna, non andò ad impattare contro la macchina, ma verso il soffitto e si bloccò lì. "Adesso dove vorrai scappare Vecchio?" "Da nessuna parte Sebastian!" Ribattè Cam, mettendosi in ginocchio, mentre con la coda dell'occhio notò che il countdown era finalmente giunto al fatidico zero. Il fac totum della Lega si mise in posizione di meditazione, mentre Sebastian guardava inorridito il Computer: "Dannazione c'è riuscito!" "Pensavi davvero che non ce l'avrei fatta?" Chiese ad occhi chiusi il ranger. "Ho affrontato molti pericoli, molto più preoccupanti di un Ranger rinnegato e di un tipo vestito di rosso." Sebastian alzò la sua spada verso Cam, poi però sogghignò e l'abbassò:" Tu cerchi la morte, non è vero? Bè io con la Coppa Mortale ti manterrò in vita giusto per sapere dove si trovano i Morpher che hai creato, poi ti farò soffrire così tanto da bramare la mort.." Sebastian non riuscì a completare la frase dato che un colpo d'energia era partito dal corridoio verso Cam che lo travolse completamente, mentre andava a colpire con il suo corpo lo schermo del computer, rompendolo. "Drakkon! Cosa hai fatto!" "Anche se ci avesse detto dove si trovano i morpher, non saremmo riusciti mai ad acchiapparne il potere: come sai non si possono rubare semplicemente i poteri, ma bisogna privarglieli procurando la morte dei proprietari legittimi dunque possiamo solo ucciderne i possessori.. E se conosco come lavora questa Lega, la loro unica speranza sono gli ex Zodiac Force rangers, gli unici abbastanza giovani da potersi permettere di andare in battaglia, non è vero?" Cam con le ultime forze strabuzzò gli occhi, mettendosi seriamente paura: era veramente così prevedibile il comportamento che aveva la Lega? Cam strinse i denti, dicendo la parola: "Deflagrazione!" Una voce robotica annunciò: "Il Laboratorio esploderà tra cinque minuti!" "Dannazione, tutto andrà perduto!" Esclamò Sebastian. "Bè il nostro lavoro qui è finito." Annunciò Drakkeon, uscendo lentamente e solennemente dalla stanza. Sebastian lo seguì con fare incazzato, ma prima di andarsene lanciò un pugnale dritto al cuore di Cam, uccidendolo sul colpo. Almeno si era guadagnato la morte dell'ultimo ranger in vita della Lega, pensò. Il povero green samurai d'altra parte, pensò come ultima cosa che il suo compito era completo e che ora era tutto nelle mani di Mycene e degli altri, prima di spirare e di abbandonare questo mondo con lo spirito. 
Mycene si svegliò di colpo. Aveca di nuovo sognato quella cosa strana: era su una piana verde, che non sembrava erba, quantomeno il colore che era troppo coriaceo per essere considerate delle piante, era di nuovo un ranger, proprio come gli altri, ma stavolta era circondato da almeno altre mille persone, ad occhio almeno sembrava, che non aveva mai visto prima d'ora, ma che al contrario lo riconoscevano come capo. Aveva detto una serie di parole strane, deformate anzi, che gli impedivano di comprendere ciò che egli stesso diceva  e poi aveva iniziato a correre insieme a tutti quanti, verso l'altra parte del campo. A quel punto si svegliava sempre con una punta d'ansia. Sarà la ventesima volta che sognava una storia del genere? E recentemente erano aumentate le notti che aveva questo sogno. Erano comunque passati cinque anni dalla sconfitta di Erebo, e allora, come aveva predetto Arceus, nessuna minaccia grave si era mai mostrata. Mycene si alzò dal letto e guardò in direzione dell'orologio della sua cabina: le quattro e quarantacinque di mattina, giusto due ore prima della sua ora di turno di guida della nave: nei seguenti  anni alla sconfitta di Erebo, aveva infati fatto crescere e prosperare un'impresa di traghetti che unificava l'Alborea alla nuova Oceania e, sebbene fosse il capo, continuava a navigare quasi ogni giorno. Il Trent'enne si alzò e si diresse nel bagno e svolse i suoi doveri corporali, poi si accese la luce e si guardò allo specchio: oramai aveva dato un taglio ai suoi capelli lunghi, ormai era poco più di caschetto di crine bruno e nero, mentre le occhiaie solcavano il suo viso sotto gli occhi neri. Si diresse poi verso l'armadio e lo aprì: cosa si sarebbe messo, pensò. Prese i primi vestiti sotto mano, che, per puro caso, erano gli stessi che aveva il giorno della battaglia finale presso il Mondo che Non Esiste:  le scarpe rosse con una riga bianca, che lui adorava, i jeans strappati dalle cadute che si era sempre rifiutato di aggiustare per ricordo di quella battaglia, una camicia a quadri rossi e bianchi, leggeremente strappata ai lati per i colpi presi quel giorno. Probabilmente per lui era stato il momento più difficile e più soddisfacente della sua vita. L'ex red ranger si aprì un pezzo della camicia mostrando un pochino del suo petto villoso, mentre si aggiustava la sua piastrina con dentro la pallina di Lantanio. "Buongiorno amico mio." Disse, accarezzando ciò che rimaneva del suo amico. Ripeteva quel rituale ogni mattina, ed ogni sera prima di dormire gli augurava anche una buona notte. Subito dopo poi si toccava il cuore e ed aggiungeva: "Buongiorno Polaris." al suo Avatar*. A quel punto Mycene si era spostato in un angolo più lontano della sua cabina, ed aveva visto la spada di quando era diventato red Zodiac Battleiser Ranger, ossia di quando aveva salvato gli Universi da Erebo. Sorrideva al fatto che comunque i suoi amici avevano continuato a salvare altri mondi, come Sora con Loki, o Alex, Andrew e Riku contro il Corruttore, ma poi si ricordò di come non aveva più però loro notizie, a parte di Sora, in maniera concreta da ormai tempo. Fino a qualche anno fa si vedevano almeno una volta a settimana, poi diventò una volta a mese, poi una volta all'anno.. FIno a quasi silenzio. Sora appunto era l'unico che riusciva a contattare più spesso, ma poichè aveva il suo ben da fare come Apprendista del Keyblade, non poteva certo disturbarlo troppo. Mycene nel pensare ciò chiuse di nuovo la Spada nella cassaforte, poi uscì dalla stanza, recandosi al ponte di comando della nave che era a pochi metri dalla sua cabina. Entrato in cabina di comando si mise a toccare tasti sulla e guardò se c'era qualcosa di segnalare sul radar. "Capitano." Annunciò un suo ufficiale. "Buongiorno! Il mare è limpido ed ormai mancano poche ore al sorgere dell'aurora. Non era necessario che venisse così presto!" "Buongiorno Hubald, grazie per le informazioni, ma non riesco a dormire." "Sognato ancora quel fatto?" "Si Hubald." Rispose seccamente Mycene, girando il volto a fissarlo. Aveva di fronte a sè un uomo di circa sessanta anni, ormai gli mancava poco al raggiungere la pensione di anzianità, con capelli bianchi, una barba fitta anch'essa bianca, occhi neri e stanchi, segno che era passata la notte insonne, una divisa di colore blu e bianca, con un simbolo che sembrava essere Kyogre/ Federico II' di Svevia **. Era un ringraziamento per tutto ciò che aveva svolto durante la guerra contro Erebo. Ad Hubald Mycene non aveva mai raccontato di essere stato ranger, ma, in quanto suo vice, aveva accennato elementi del sogno, come l'essere a capo di tutti, dell'erba che non sembrava essere appunto una normale erba, e tutte le restanti parti. Hubald comunque aveva intuito che il suo capitano era in pensiero per qualcosa, dato che, al solito si aspettava di vederlo guidare manualmente la nave, mentre a questo giro, oltre a vederlo in preda ad ansia ed inquietudini assurde, aveva inserito il pilota automatico e si era messo ad osservare la distesa del mare davanti a lui, incrociando le braccia avanti a lui. Il vice di Mycene prese due sedie e ne porse una al suo alto di grado; i due si sedettero e si misero a guardare il mare assieme, mentre l'anziano pensò come prendere il discorso partendo alla larga:" Come sta suo padre capo?" "Bene, sta a casa a godersi la pensione." "Ahahah, spero di raggiungerlo presto anch'io allora!" "Ricordami Hubald: quanto ti manca per raggiungere la pensione?" "Bè pochi giorni, capitano, circa dieci. Fà lo spiritoso?" "Ahahah si, ammetto che era quello lo scopo: volevo vedere se eri attento." Esclamò sorridendo l'ex red ranger. Notato lo scioglimento della tensione, Hubald decise di attaccare diretto: "Va tutto bene capitano?" "Non lo so Hubald." Rispose laconico Mycene, abbassando un pochino lo sguardo. "E' da quando mi sono alzato dal letto che mi sento così inquieto e non sò neanche il motivo, anzi è come se nel profondo sentissi che qualcosa non vada e che sta per accadere qualche gravità." Hubald cercò di rispondere alla meglio che poteva: "Magari è solo un pochino di stress, ha mai pensato di ritirarsi dietro una scrivania?" "Non mi sono mai trovato bene dietro una scrivania, sono un uomo d'azione, che si sporca le mani.. Mi sentirei un leone in gabbia se costretto seduto a fare scartoffie." "Anche io ero così alla sua età e la capisco, ma secondo me un periodo di riposo ci starebbe tutto. Magari una gita alle terme? Mi sembra che le piacessero." Mycene a quelle parole sembrò calmarsi un pochino. "Si, forse hai ragione Hubald." Mycene era contento di aver assunto Hubald : da quando aveva avviato la sua attività lui era stato il primo sottoposto e secondo lo stesso ex red ranger, il merito del successo maggiore era dovuto proprio grazie ai consigli saggi di Hubald. Decise di dargli ragione e rincarò dicendo: "Accendo la televisione al canali viaggi per vedere quale sarà la migliore destinazione possibile, che ne dici?" "Oh signore, è un'ottima idea!" Esclamò di rimando l'anziano alzando i baffi verso l'alto. Ormai era fatta, si disse Hubald, il Capo è tornato il solito ragazzo. Tuttavia il povero marinaio si ricredette quando vide Mycene sobbalzare gli occhi: alla televisione c'era un notiziario speciale, sul canale dei viaggi. "Cosa..Cosa significa?!" Esclamò impaurito Mycene, cambiando canale, mettendo il programma dedicato ai tg di tutta la Magna Terra: "Edizione straordinaria!" Annunciò il giornalista: "A Nuova Atlantide alle 15, ora locale, è avvenuto un attacco da parte di forze che si sono qualificate come forze dei Trenta Tiranni." "Tre...Trenta Tiranni!" Annunciò Mycene impaurito, facendo cadere senza volerlo la sedia a terra. "Co...Come aveva detto quel tipo misterioso e forte quasi cinque anni fa!" "Cosa? Cosa significa?" Chiese Hubald, altrettanto impaurito. "Fonti certe." Annunciò il giornalista, "Ci confermano la morte di tutta la casata regnante di Nuova Atlantide, compreso il re Nick Russel. Ci hanno lasciato un filmato che abbiamo il dovere di trasmettere, pena.." E si prese qualche secondo, abbassando lo sguardo, "la nostra morte." Annunciò infine digrignando i denti.  Detto ciò la telecamera si spostò di quindici gradi e rivelò davanti a sè un uomo: era vestito di un'armatura viola che aveva due ali nere dietro di sè. L'elmo era come di un drago, con due denti che coprivano parte del volto, impedendo di vedere i capelli e gli occhi, ma in compenso di vedeva bene la sua bocca muoversi. Il tipo sogghignò, mentre partiva una registrazione di una voce modificata: "Sono il maestro dei Maestri, capo dei Trenta Tiranni. Per anni la Lega delle leggende, anzi secoli, vi ha ingannato, nascondendo la verità: vi siete rammolliti e senza di loro ormai non potreste più nulla. Niente mi fermerebbe dallo scatenare i miei alleati sulla Magna Terra, ma, nell'alto della mia magnamità vi dò una chance di sopravvivenza." Detto ciò la voce fece una lieve pausa, mentre sullo schermo comparivano delle facce note a Mycene..Erano lui e l'intera ex Zodiac Force! "Trovatemi queste persone e io vi giurerò su Kingdom Hearts che non distruggerò niente e che sarete liberi di continuare a vivere. Avete tempo una giornata intera prima che i Chitauri vengano sguinzagliati. Consegnatemeli alla città di Mezzo entro le ore dodici del fuso orario di Alborea, altrimenti la mia ira si scaglierà su di voi." Detto ciò, la registrazione finì. Mycene si trovava atterrato ed impaurito, per qualche secondo rimase con il fiato sospeso. Sentiva di nuovo l'essere inerte come quando Erebo aveva distrutto i morpher ed ora non desiderava altro che scappare per aver salva la vita! Hubald si alzò dalla sedia e chiuse a chiave la stanza di comando. "Direi che è ora che ve la svigniate capitano." DIsse il vecchio. "Hubald tu.." "Dico che se volete sopravvivere, dovrete andarvene di corsa da qui." Un rumore di passi iniziò ad esserci nel corridoio e subito l'ex red ranger capì che era ora di levarsi da lì. "Capo, c'è già qualcuno che l'aspetta fuori dalla nave, al ponte quattro dove si fanno gli sbarchi." Detto ciò aprì un condotto dell'aria e Mycene, non trovando altrimenti il da farsi, decise di  credere ad Hubald e di prendere quella scomoda strada. Prima di andarsene lo abbracciò come si abbracciava un caro che si era certi di non rivedere più. Poi Mycene chiese: "Ma chi dovrebbe aspettarmi?" I colpi sulla porta diventavano sempre più forti, dunque Hubald disse che lo avrebbe riconosciuto sicuramente, che non c'era tempo e che doveva andarsene, alla svelta. I colpi iniziavano a scardinare la porta, dunque oramai il tempo era veramente finito. Mycene entrò nel condotto, e sperò che avrebbe fatto in tempo a raggiungere la sua cabina per recuperare tutto ciò che aveva. Si diresse nella direzione che pensava che portasse al corridoio da cui era venuto e, da una grata vide tutti i suoi marinai scardinare completamente la porta, e vedere Hubald trascinato via. Mycene strinse i denti, non potendo fare nulla per il suo amico. Aspettò qualche secondo che se ne andassero tutti, poi scese dal condotto, all'altezza della sua cabina e rapidamente entrò dentro. Prese uno zaino, ci infilò tutto quello che aveva (qualche vestito, una serie di souvenir e cartoline da parte dei suoi amici della Zodiac Force ) e poi prese anche la spada, quanto meno non sarebbe stato completamente disarmato. Le sue abilità dopo la perdita della trasformazione ovviamente erano calate ma comunque sperava che sapesse ancora usare dignitosamente una spada. Uscì dalla cabina, mentre sentiva rumore per tutta la nave. Decisamente più gente di chi si aspettava aveva visto il telegiornale, o magari è stato un tam tam di voci ad aver appunto suggerito questo svolgersi di evento. Decise di usare l'ascensore, nella speranza che non passasse nessuno. Certo, pensò, se anzichè in un posto così lontano come gli imbarchi, fosse stato un appuntamento in un posto più facile da raggiungere come, per esempio, il solarium, proprio vicino alla sua cabina di pilotaggio, si sarebbe risparmiato molta ansia e paura di morire. L'ascensore era occupato da due gorilla, che, insieme ai loro Avatar, rendevano impossibile la riuscita della sua fuga. *Direi che è il caso di usare il vecchio trucco della monetina* pensò. Prese il portafogli e lanciò verso le scale due monete, nella speranza che ci cascassero. Fortuna vuole che entrambi sentirono e si voltarono verso le scale per andare a vedere. L'ascesore ormai era libero! Mycene fece più velocemente possibile una corsetta, entrando. Sperò mentalmente che nessuno nella traiettoria dei due piani avesse chiamato l'ascensore e ancora una volta la dea bendata arrise all'ex red ranger. Arrivato al quarto ponte, lo trovò stranamente sgombero e anzi, un boccaporto era stranamente aperto, e da lì si intravedeva qualcosa galleggiare. Mycene pensò che era il momento giusto per svignarsela e, dopo aver dato un addio finale alla sua creatura, raggiunse il boccaporto aperto, trovandoci un suo amico: "Federico!" Esclamò Mycene. L'Avatar leggendario del mare lo invintò caldamente a salire sulla sua groppa e nel viaggio fino alla terra avrebbero parlato con calma. Mycene non se lo fece ripetere due volte e saltò, raggiungendo il suo amico Kyogre. Subito quello si staccò dalla scia del traghetto e si spostò in direzione nord-nord-Est. 
 
"Si può sapere che succede Kyogre?" Chiese il ragazzo, seriamente confuso dalla situazione, mentre davanti a lui il Sole iniziava a sorgere. "Ne sò quanto te amico mio. Arceus stanotte ha ordinato a me ed a altri confratelli di andare a prendere tutti voi, perchè il pericolo dei Trenti Tiranni si affacciava sui Tredici Universi." "Tredici Universi?" "Oh non sono io la persona giusta per spiegarti tutto questo; nella mia vita terrena ho sempre cercato di raggiungere la conoscenza, ma non ci sono mai arrivato, limitato dalla tecnologia dei miei tempi. Dunque non mi sento così superbo da saperti spiegare cosa sono i Tredici Universi. Se avrai pazienza, sono certo che qualcuno te lo saprà dire meglio di me." Concluse l'ex Imperatore di Germania. Mycene rimase in silenzio, salvo poi parlare ogni tanto delle loro vite post Erebo. Doveva dirlo però, gli mancava la sua vecchia vita, per quanto fosse pericolosa. Erano circa le otto di mattina, quando erano arrivati nel vedere le coste dello stato della Terra di Mezzo. "La mia avventura con te finisce qui." Disse Kyogre, lasciandolo sulla spiaggia di sabbia. "In che senso?" "Hai sentito bene; Arceus ha decretato che noi della Confraternita dobbiamo tenerci fuori dalla Guerra Leggendaria e che è tutto nelle vostre mani, qualunque cosa significhi." ci fu una piccola pausa poi riprese: "Appena arrivato in spiaggia, lascia stare tutto e vai a cercare il bar dei Fratelli Denggeel, nella città di Mezzo." "Kyogre io vorrei che.." "Ti prego Mycene, non farmi richieste che io non posso esaudire, sai bene che il mio cuore vorrebbe essere lì con te, ovunque sia questo posto." Detto ciò Kyogre si girò ed iniziò a prendere il largo, salvo poi fermarsi un secondo e girarsi ancora verso l'amico: "Uh a proposito, hai fatto bene ad avere con te quella spada, non sò perchè ma sono sicuro che ti servirà..Ti voglio bene Mycene e possa avere sempre con te il favore di Arceus." Disse l'Avatar leggendario, mentre si inabissava. Mycene guardò la spada e poi si girò verso la spiaggia, notando un paesaggio urbano da incubo, tanto che persino il Sole sembrava essere oscurato dalle nubi: la città, baluardo della libertà e degli ideali, oramai era deserta così tanto che non si vedeva neanche una persona, ma solo rifiuti, devastazione, macchine distrutte, serrande distrutte nei negozi che una volta avevano vita. Al posto della ridente capitale, solo esseri strani, che facevano suoni metallici al solo camminare: erano di colore violaceo e avevano un caschetto di cristallo nella testa, che li copriva completamente. Avevano in mano un'arma simile ad una lancia e sembravano almeno all'apparenza calmi. Mycene rabbrividì al vederli: non gli davano neanche una buona impressione a vederli, anzi. Strinse la spada e accellerò il passo verso una via laterale, comunque non troppo vicina alla spiaggia. Uno di quegli esseri sembrò guardarlo ed insieme ad un'altra dozzina chiamata da lui, si mise ad inseguirlo. Mycene aveva capito: ce l'avevano con lui. Una parte dello squadrone si abbassò, puntando l'arma verso di lui, ma, non fecero in tempo a sparare dato che il ragazzo si spostò in una via più laterale rispetto alla traiettoria, non riuscendo a colpirlo. Se solo avesse avuto ancora il suo morpher.. Notò una porta di un negozio ancora in ottimo stato e la raggiunse, entrando dentro. Toccò la maniglia e notò che era aperto e corse dentro, riuscendo ad abbassarsi rispetto al vetro, un secondo prima che entrassero quelle macchine nella via. Si mosse silenziosamente nel buio, finchè una luce non si accese nella stanza successiva. Mycene si alzò così in piedi, sperando che non chiunque fosse non avesse cattive intenzioni. Corse lontano dalla vetrina per evitare di essere anche visto da fuori e raggiunse la luce. Non appena entrò nella stanza, si chiuse automaticamente una porta blindata dietro di lui e il pavimento iniziò a scendere verso il basso. Mycene provò ad aprire la porta, ma ovviamente era chiusa, almeno.. Finchè ovviamente l'ascensore non si fermò! Si riaprì rivelando una grande stanza, piena di computer sullo sfondo, e riconobbe..Voci familiari! Uscì dalla stanza ascensore e davanti a lui trovò altri sei ragazzi di sua conoscenza: "E così finalmente sei arrivato anche tu!" Esclamò un muscoloso ragazzo vestito di verde: capelli marroni e con strisce laterali bionde e occhi marroni. "Derek! Non sei cambiato di una virgola!" Urlò Mycene di gioia, correndo a salutarlo. "Ehy a noi non saluti?" Disse l'unica ragazza, anch'essa come gli altri, di circa trenta anni di età, vestita con un abito da sera elegante di colore blu a strisce gialle: capelli biondi lunghi e occhi marroni la facevano risplendere nella sala. "Brooke!" Continuò l'ex red ranger. Dietro di lui, una mano si posò sulla spalla libera dello zaino:" Sei l'ultimo sai?" "Alex! Amico mio!" Stavolta a salutarlo era stato un ragazzo trentenne con barba bionda fitta, capelli altrettanto biondi fitti e con gli occhi azzurri, vestito con un completo color cachi. Un altro ragazzo con i capelli biondi, un cappello verde militare, abbinato a vestito militare, maglietta e guanti neri, fece un cenno di saluto, alzandosi dal computer. "Emiliano." Salutò altrettanto calorosamente Mycene. Un altro ragazzo attirò la sua attenzione alla sua destra, toccandogli un braccio. Vestito con un abito nero, capelli corvini ed in parte bianchi, lo guardava felice. "Benvenuto Mycene!" "Francis! Un momento.." Si chiese Mycene "Ed Andrew? Dove sta?" "Eccomi" Rispose una voce, uscendo da una porta laterale, che era un bagno, visto che si vedeva il lavandino. Aveva i capelli mori, lunghi, pelle olivastra, ed era vestito con una tuta gialla a strisce rosse.  "Spero che hai lavato le mani!" Rise Mycene, mentre anche gli altri intorno a lui sorridevano. Era contento di essere lì; era incredibile come a caso era riuscito a raggiungere gli altri! "Come mai siete tutti qua?" "Come sarebbe a dire come mai?" Chiese Brooke. "Chi ti ha accompagnato in città?" "Kyogre, ma non è entrato, ha detto di cercare un bar e.." "E nel bar sei arrivato." Annunciò una voce robotica dietro di lui. Tutti si girarono a guardare il nuovo arrivato: era un giovane di circa venti anni, vestito con una giacca color cachi, una maglietta nera e un berretto verde. "Cyber Cam?" "Oh si, sono io! CI siete tutti!" Annunciò ridendo la versione ologramma di Cam. "Se ci sono io e non il vero Cam, significa che è morto." Tutti in sala si rattristarono; non poche volte Cam aveva aiutato, intrattenuto e anche allenato loro stessi quando erano ranger. "Cosa sta succedendo Cyber Cam? Perchè siamo qui?" Chiese Emiliano, mentre si alzava dal divanetto. "E Neos, Myde, Ludor, Sora e Riku?" Chiesero in coro Derek e Mycene "Bè, siete stati richiamati di nuovo a salvare il mondo, semplice no? Mentre gli altri non sò dove siano, non sono stato informato, non trovo nei miei dati nulla sulla loro posizione." Tutti fecero esclamazioni di stupore. "Che c'è non avete visto che casino che aleggia qua sopra?" "Spiegaci qualcosa te ne prego!" Sbottò Andrew. "Io ero tranquillo nel castello di Genovia con la mia ragazza, a vivere la vita di tutti i giorni, quando Tornadus mi è venuto a prendere, mentre Mya, la mia ragazza, mi intimava di scappare via, mentre veniva rapita da quei mostri." "Ed io ero in Parlamento a discutere sulla legge di abrogazione delle frontiere." Sbottò Brooke. "Ehm calmatevi tutti: ricordate quell'incontro di quel tipo strano che ha detto che avremmo affrontato una minaccia trenta volte più grande?"*** "Si certo, ce lo ricordiamo tutti!" Spiegò Francis. "E poi come dimenticarsi quel cavallo che parlava!" Esclamò schifato Andrew, mentre gli altri palesemente ignoravano questa frase. "Ebbene dopo quegli eventi, Nick e Cam decisero che era il caso di fare un nuovo progetto: lo chiamarono Pirate Armada e decisero di tenerlo al segreto da voi. Avevate troppe cose a cui pensare, non ci sembrava giusto che avreste dovuto preoccuparvi anche di questo, ma gli eventi di poche settimane dopo, ossia Axel che ci apriva un portale per il Mondo che non Esiste e la sconfitta di Erebo, li hanno distratti dal giungere ad una realizzazione del progetto." 
"Dopo qualche tempo, approssimativamente quando Alex, Andrew e Riku ci raccontarono le loro avventure come Cavalieri dello Spirito**** tre anni fa, avevano capito che il tempo stava per scadere e che la minaccia era alle porte. Dunque hanno stretto alleanze con altre organizzazioni di questi Universi in cui avevamo prova di attività dei Trenta Tiranni e hanno deciso di creare questi morphers." Mentre diceva ciò Cyber Cam, da degli sportelli uscirono fuori sette simil cellulari: sei di essi erano neri a conchiglia e ci stava sopra disegnato un logo di due sciabole che si incrociavano, mentre al centro una specie di oggetto simile ad una chiave, rimaneva incastrato al centro tra le due armi. Uno solo, di colore argentato invece aveva uno sportellino solo e aveva una tasteria su cui c'erano disegnati tutti gli elmi dei vari "sesti rangers" delle precedenti generazioni (Green ranger dei Mighty morphin, Magna defender dei Lost Galaxy, e così via). "Prego prego, andate pure a prenderli, secondo il colore che avevate prima." Invitò Cyber Cam, facendo una piccola pausa. "La specialità di questi morpher è tanto semplice quanto interessante: vi invito a prendere ora questi cilindri alla destra dei morpher." Nel mentre che lo diceva, Cyber Cam fece apparire appunto dei cilindri di plastica, al cui interno c'erano come dei piccoli pupazzetti, di ranger, con chiara ispirazione a dei pirati. "Quelle sono le Rangers Keyes e saranno le vostre migliori amiche: trasformandovi al grido di Pirate Change, potrete essere esattamente quel ranger disegnato sopra." "Ma perchè tutto questo tema di pirati?" Chiese Alex, figliastro di Poseidone. "Semplice: siete ormai ai limiti della legge; siete braccati da tutti i Magnaterrestri, quale migliore ispirazione? Modestia a parte ho dato io il tocco finale, fino all'ultimo non sapevano come fare di design le vostre tute!" Esclamò l'ologramma. "Adesso possiamo andare a fermare quelle macchine!" Esclamò Derek, toccandosi i pugni. "Chi? I Gormin?" Chiese Cyber Cam. "Ma ancora non sapete cosa altro possono fare queste chiavett..." Ma ormai l'ologramma era sparito via per i ragazzi: i rangers avevano preso i morpher e le rangers keyes erano tornati all'ascensore, mentre Mycene aveva lasciato la spada e lo zaino lì su un divano. "Oh cielo!" Esclamò Cyber Cam, quando ormai era rimasto solo. 
La salita sull'ascensore sembrò durare un'eternità ed il silenzio riecheggiava tra le lamiere: principalmente Mycene era arrabiato con tutti loro, visto che erano ormai quasi anni che non si sentivano in maniera fissa. D'un tratto sbottò: "Ma perchè non ci siamo più cercati ragazzi?" Chiese alterato, ma cercando di rimanere tranquillo. "Bè io dovevo allenare i miei allievi.." Iniziò a giustificarsi Derek. "E non hai trovato il tempo neanche per una chiamata?" "Senti, chi parla però, potevi cercarci tu per primo." Ribattè Brooke, un pochino alterata. "Già, che fine avevi fatto tu?" Chiese  di rimando Francis. "Bè lavoravo avevo una compagnia di navi da mandare avanti e dopo tutto il tempo in cui ci ritrovavamo sempre solo io e Sora mi sono  stufato e non ho più organizzato nulla." Rispose bruscamente Mycene. "Ma ragazzi, non è meglio che rimandiamo la discussione a dopo?" "No Alex, ce ne ho anche per te: da quando hai scoperto di avere origine divina***** sei sparito." "Non è vero, ho abbandonato anche il mio cristallo a mio fratello, rendendolo un Cavaliere. Non credo di essere.." "Scusate se vi interrompo, ma a proposito di cristalli, quei robot hanno portato via il mio cristallo della Determinazione, impedendomi di riprenderlo. Non sò perchè ma ho come l'impressione che avremmo dovuto portarceli appresso." Sentenziò Andrew, fermando il litigio, visto che tutti si girarono verso di lui. Per qualche secondo ancora tutti rimasero in silenzio, finchè Emiliano, aprì la porta dell'ascensore: "Ne parleremo dopo, dunque. Sconfiggiamo quei mostri e poi risolveremo tutto." Tutti e sei annuirono, mentre uscivano dal bar. I sette camminarono in maniera solenne, verso la piazza centrale e vennero scortati da alcuni di quei robot, che, avendoli visti, si misero in formazione dietro di loro; non si sentiva volare neanche una mosca, tanta era la tensione nell'aria. Davanti a loro si trovavano anche dei civili, chiusi all'interno delle gabbie, come se fossero in ostaggio. Un essere mostruoso, eretto, con la pelle simile a quella di un insetto, nero di carnaggione e dei lunghi capelli fino al petto, stava parlando con l'uomo visto in televisione, che continuava a tenere il volto nascosto. Altro dettaglio inquietante era che aveva due paia di occhi anche sulle sue spalle, che erano parecchio sporgenti verso l'alto. "Imperatore, abbiamo visite." Disse l'uomo con l'armatura viola, che fece girare completamente l'essere mostruoso: "Ohoh! Guarda guarda! La Zodiac Force è venuta al completo ad offrirsi in sacrificio per la salvezza della loro Terra." "Non sò chi tu sia, nè che cosa vogliate, ma sappiate che questo mondo non sarà terra di conquista di nessuno." Iniziò a dire Emiliano. "I Magnaterrestri ne hanno vissute tante, lasciateli stare." Rincarò Brooke. "Ma noi infatti vogliamo lasciarli perdere, vogliamo solo che quello vestito di giallo e quello vestito di blu vengano con noi, senza fare storie." "E per quale motivo dovremmo io ed Alex venire con noi? Avete rapito la mia ragazza!" Ribattè alterato Andrew. "Ma chi lei?" Chiese l'uomo con l'armatura viola, mentre prendeva una ragazza dalla gabbia. "lasciami andare bruto!" Urlò la ragazza, cercando di divincolarsi, ma era trascinata come un abbacchio sulle spalle e sembrava che non facesse neanche lo sforzo di trasportarla. "Mia!" Urlò lo Yellow Ranger. "Andrew!" rispose la mora, mentre si toglieva i capelli dal viso. "Imperatore Mavro." Disse l'uomo mentre metteva la ragazza tra le braccia dell'alieno. "Grazie Radamante." Rispose l'alieno. "Avanti non è un difficile scambio ragazzo: tu per lei!" "Io..Io.." "Andrew non ti azzardare nemmeno! Ti uccideranno!" "Sta zitta!" Fece Mavro, dandole uno schiaffo. "Adesso è troppo." Ribattè Mycene, stringendo un pugno. "Direi che il tempo dei convenevoli stà per finire." Ribattè Radamante, togliendosi l'elmo; si rivelava un ragazzo di circa trenta anni di età, con i capelli biondi, gli occhi marroni e due sopracciglia molto folte di colore biondo. "Radamante della Viverna è il mio nome, della Stella del Cielo Furioso, uno dei tre Giganti degli Inferi." "Gigante degli Inferi?" Si chiese Derek, un pochino stupito. "Si siamo a servizio del Sommo Ade." "Ade? Ma sta marcendo nel pozzo delle anime, lo ha spedito Ercole circa cinque anni fa!"****** Ribattè il green ranger. "Si, è vero, ma è stato liberato e adesso trama vendetta. Ha anche liberato le armature di noi 108 Spectre e ci siamo uniti ai Trenta Tiranni per sterminarvi." "Spectre..I cavalieri di Ade! Li ricordate? Li abbiamo studiati a scuola dei rangers anni fa, ma nessuno della Lega li aveva mai affrontati!" Fece Brooke, molto stupita. Radamante si rimise l'elmo, poi aprì le ali della sua armatura: "Dunque..Vogliamo cominciare?" "Fermo Radamante, ci penseranno i Gormin a fermarli. Gormin, all'attacco!" Ordinò Mavro, leccandosi i baffi.
I robot si accesero di colpo e iniziarono a marciare compatti verso i rangers. Di rimando loro si rimisero in cerchio, in posizione d'attacco, pronti ad attaccare battaglia, non appena quei mostri si fossero avvicinati di più. Ad inagurare il combattimento fu Mycene, che, alzato un braccio per parare il colpo del robot, con l'altro inflisse un pugno al corpo del Gormin, che fu costretto a fare un bel po' di passi indietro, mentre anche gli altri iniziavano ad attaccare i nemici che si trovavano vicini a loro. Derek era quello che faticava di meno dato che aveva continuato a combattere in questi anni, per via del suo lavoro e sistemava i nemici, con un gioco di leve. Anche Emiliano e Francis se la cavavano, assestando bei calci. Brooke, Andrew ed Alex d'altro canto rimanevano a galla, visto che tutti e tre erano parecchio arrugginiti rispetto ai loro precedenti standard. La battaglia infuriava, ma comunque il numero dei Gormin risultava sempre superiore, per quanto tutti e sette ce la mettessero tutta; uno dopo l'altro vennero trascinati in un angolo della piazza, lontani da Mavro e da Radamante che sembravano sogghignare a quella vista. "La situazione ci sta sfuggendo di mano." Disse Mycene, messo all'angolo, con ferite lungo il corpo. "Direi che è ora di combattere con queste." Propose Brooke. "Ottima idea." Rincarò Francis. Mavro alzò un sopracciglio incuriosito dalla vista della chiavetta, mentre Radamante sembrava molto più preoccupato. "Cosa sono quelle?" Chiese Mavro. "Ho un brutto presentimento." Ribattè lo Spectre, mentre avanzava verso i rangers, facendosi strada per i Gormin.
"Siete tutti pronti?" "Pronti Mycene!" Risposero in coro. "Pirate Change!" Dissero, deformando la ranger key, rendendola da una figurina di ranger una chiave usando la mano sinistra; successivamente mentre tenevano il morpher con il braccio destro, usando il sinistro fecero un giro sopra la loro testa, facendo combaciare la chiavetta in una serratura presente nel morpher stesso, che si aprì all'altezza dello schermo superiore, rivelando degli sportellini segreti, che formavano il logo delle sciabole incrociate. Quindi tutti insieme porsero il morpher verso i nemici. Francis invece inserì la chiavetta nella forma di ranger, chiudendo lo sportellino, mentre recitava la frase di trasformazione. Successivamente uno scanner analizzò la ranger key, identificando la trasformazione, fino a che anche lui imitò i suoi compagni nella posizione. Da lì una voce proveniente dai morpher disse:"Pirate Armada!" facendo apparire i simboli delle sciabole incrociate intorno a loro; esse si scontrarono una per volta sul corpo dei nostri eroi, rendendo prima una tuta nera, al primo colpo, poi il secondo colpo formò i colori corrispondenti, infine un terzo colpo fece mettere l'elmo. "Pirate Red!" "Pirate Blu!" "Pirate Green!" "Pirate Yellow!" "Pirate Pink!" "Pirate Silver!" "Pirate Black!" "Power rangers.." Iniziò Mycene. "...Pirate Armada!" Urlarono tutti assieme. "Wow! Era da tanto che non sentivo tutto questo potere in me." Fece Derek, contemplandosi la tuta nuova. Alla cintura Mycene notò di avere da un lato una pistola, e dall'altra parte una sciabola, mentre Francis si trovò un tridente. "Noi siamo i Pirate Armada e non permetteremo che voi possiate far del male alla nostra gente! All'attacco!" Urlò il red ranger, con la spada sguainata, seguito a ruota da tutti, che corsero verso i Gormin. Mentre correva, Alex notò i particolari delle sue armi:  la pistola sembrava una di quelle dei pirati del 1600, di colore rosso e nero, con il simbolo dei Pirate Armada sul lato della canna, mentre sembrava aver una serratura sul lato di caricamento della canna stessa. La sciabola invece, sempre nera e rossa, aveva sull'elsa il simbolo solito, mentre nell'estremità sinistra dell'elsa aveva un'altra serratura. *Probabilmente le Rangers Keyes avranno qualche ruolo in queste armi* Ipotizzò il Blue ranger, mentre colpiva con un fendente una di quelle macchine robotiche. Francis invece aveva dei colori più argentati e blu sul tridente e la solita serratura era sul centro di congiunzione delle tre punte. Interessante notare, pensò la Pink ranger che il loro morpher era alla cintura, sul lato sinistro di entrambi, affianco alla pistola, come se servisse a qualcos'altro. "I rangers avanzano Imperatore Mavro." Sentenziò Radamante, in parte molto colpito da come era capovolta la situazione completamente. Tuttavia le parole riecheggiarono nel vuoto, dato che l'Imperatore sembrava essersi volatilizzato, mentre anche Mia, stava aprendo le gabbie per far scappare tutti. "Ehi tu sgualdrina, lascia stare quelle gabbie." Disse Radamante, sparando un colpetto di Cosmo dalla mano destra, colpendola al braccio. Mia cadde a terra, addolorata del colpo subito, accarezzandosi. Andrew vide tutta la scena ed iniziò ad accellerare dando colpi sempre più forti con la sciabola, così forti da addirittura spaccare a metà un Gormin. Subito nuovi robot, si misero in fila dietro ai loro compagni e, usando le loro armi, iniziarono a sparare proiettili laser verso i rangers. Francis si mise in prima linea ed usando il suo tridente, lo roteò così velocemente da far deviare tutti i colpi verso il lato dei bersagli. "E' impressionante!" Esclamò Radamante, alzando un sopracciglio, poi si mosse verso i rangers: "Tsk questi robot sono inutili e mi rallentano dalla battaglia, li distruggerò così i rangers dovranno vedersela subito con me. Potrò finalmente farmi un combattimento come si deve." Disse a voce bassa lo Spectre distruggendo qualche robot sulla sua strada, solo usando emanazione del suo Cosmo. "Mycene, stà attento, quel Radamante mi preoccupa tanto!" Esclamò Alex vedendolo venire verso di loro, spaccando i robot solo con l'energia intorno a sè. Per un secondo Mycene puntò lo sguardo contro Radamante e ringraziò mentalmente Alex per averglielo fatto notare; sarebbe stato duro per lui altrimenti evitare un suo attacco. Radamante spalancò le ali e planò con le sue mani artigliate contro il red ranger, che riuscì a schivare. Mycene poi rispose con un colpo di blaster contro il Gigante degli Inferi, che però colpì le ali senza fargli effetto. "Povero illuso: le armature spectre sono pressochè indistruttibili." Successivamente Radamante si girò, alzando l'indice destro verso il red ranger: "Seiski Mekaiha!" Urlò, creando un circolo di energia violacea che iniziò a girare su sè stesso in una spirale contro Mycene. "Attento!" Urlò Derek, spingendolo via dalla traiettoria. "Grazie, senza di te non sarei mai riuscito ad evitare quel colpo." Fece Mycene, rialzando sè stesso e Derek.  "A proposito quel colpo mi è stranamente familiare." RIbattè il green ranger, pulendo dalla sciabola dei resti di Gormin. "Ma si!" esclamò Brooke, schioccando un dito: "E' il colpo dei cavalieri d'oro del Cancro, ma non capisco perchè lui lo conosce." "Visto che vi interessa tanto saperlo" Iniziò Radamante. "Vi spiegherò che è effettivamente lo stesso, ma a differenza di quello dei cavalieri d'Atena, vi può trasportare con tutto il corpo e non solo con lo spirito alle porte dell'Ade." "Oh no, se dovessimo cadere nel Pozzo delle Anime.." "Esatto Yellow ranger, non vi uscireste mai più." Poi si mise con le braccia a 180°, creando attorno a sè un'aura violacea, poi riunì le mani in una posa simile alla Kamehameha che i Sayan in passato tanto usarono. "Castigo infernale!" Urlò, creando davanti a sè un colpo che aveva il muso di una viverna, che colpì a cerchio propagandosi davanti a lui ed investendo tutti e sette i rangers! Loro urlarono e vennero sballottati via, qualcuno colpì anche gli edifici dietro di sè, per poi cadere subito a terra. La trasformazione reggeva, ma era evidente che fosse stato un duro colpo per loro. "Mi è stato promesso un buon combattimento e spero che lo otterrò, prima di finire voi che siete inutili e portarmi via voi due." Disse indicando Alex ed Andrew. Poi allargò le braccia e aprì le ali, caricando di nuovo il colpo con le unghie, cercando di investire qualcuno sulla strada. Usando il Tridente, Francis cercò di colpirlo da sotto, ma il fendente si scontrò con la spallina della Cloth della Viverna, bloccandone il colpo. "Ti sarebbe piaciuto se si fosse rotta, vero?" Fece Radamante facendolo volar via di nuovo con un colpo di unghia. Da quattro angoli diversi Derek, Andrew, Brooke  ed Alex tentarono un colpo con le sciabole, venendo respinti indietro da un'emanazion di Cosmo del Gigante dell'Inferno, facendo perdere loro l'equilibrio.  Mycene ed Emiliano sfruttarono il momento di distrazione di Radamante per tentare un nuovo affondo, stavolta mirato alla testa, ma entrambe le sciabole vennero bloccate dalle mani dello Spectre, usando i suoi artigli, poi roteò così velocemente su sè stesso, usando le ali come spuntoni, facendo ingenti danni ai due, che caddero di nuovo. 
"Tutta qui la forza dei difensori della Magna Terra?" "Ra..Radamante! Non li sottovalutare! Loro hanno sconfitto Erebo e tutte le minacce precedenti, molto, molto più forti di te!" Esclamò Mia, alzatasi e tentò di dare con il braccio buono uno schiaffo allo Spectre. Lui di tutta risposta, le prese il braccio e glielo storse, senza romperglielo, ma facendo pressione. "Non provocarmi donna, o ti schiaccerò come un moscerino. " "Mia!" Urlò Andrew, alzandosi di corsa e a spada sguainata, tentando di di colpire Radamante. Il Gigante degli Inferi era troppo impegnato a fare il prepotente sulla principessa, così non si accorse di Andrew che arrivava, subendo un colpo alla testa, che gli fece cadere l'elmo. Radamante venne riportato alla realtà proprio grazie al pezzo della sua armatura che cadeva dalla sua testa. "Maledetto! Nessuno può ammaccare la mia armatura." Poi con la mano destra libera, creò un altro Castigo Infernale che rilasciò su Andrew, facendolo volare di nuovo verso i suoi amici. "Andrew!" "E ora sciocca ti farò vedere io che cosa succederà se riproverai a rimetterti in mezzo." Fece, aumentando ancora di più la presa su di lei. Le sue urla di dolore crescevano e più diventavano forte e più Radamante sogghignava, più lui stringeva la presa.  I rangers a terra si sentivano impotenti e pensavano che ormai fosse già finita. "Abbiamo tradito la fiducia di Nick." Disse Mycene, togliendosi l'elmo, rivelando il viso pieno di contusioni e di sangue che gli colava in un lato del volto. "Non siamo degni di essere rangers, non più almeno." "Chi sei tu? Che ne hai fatto di Mycene?" Chiese Derek, molto alterato, cercando a fatica di rialzarsi. "Lui non si sarebbe mai arreso, avrebbe continuato a combattere a rischio della sua vita!" Aggiunse Emiliano, copiando il green ranger. "Ci ha guidato attraverso cento battaglie e non si è mai arreso!" tuonò anche Brooke. "Coraggio, sconfiggeremo quel tirapiedi di Ade e lo riporteremo nell'oltretomba!" Continuò Andrew. "Ad ogni costo." Sentenziò Francis. "Sei con noi?" Chiese Alex, porgendo la mano a Mycene. Lui lo guardò, attraverso l'elmo, poi si rimise il suo e prese la mano dell'amico. "Avete ragione ragazzi: non ci siamo arresi quando Erebo ha distrutto i nostri vecchi morphers, non ci arrenderemo ora!" Urlò così forte Mycene, da far girare Radamante, che lasciò la presa su Mia, facendola cadere a terra di nuovo. "Adesso si che si ragiona!" Fece in maniera contenta Radamante, finchè una riga di ansia apparve sul suo volto. Intanto nei caschi risuonava una voce familiare: "Ragazzi sono finalmente riuscito a mettermi in contatto con voi!" Tuonò Cyber Cam. "Ve ne siete andati via senza farmi finire di spiegare." "Scusaci Cyber Cam, ma la foga.." "Red ranger adesso pretendo che tu mi faccia finire di spiegare: avete notato la vostra cintura?" Chiese l'ologramma. "In realtà ho notato uno sportellino, ma non saprei a cosa serve." Parlò Brooke. "Ottima osservazione Pink ranger: quello è il nostro più grande risultato! Avete con voi l'energia e l'aiuto di tutte le precedenti forze della Lega delle Leggende!" "In che senso?" Chiese Andrew, più confuso che altro. "Pensate intensamente ai Mighty Morphin e schiacciate quel pulsante." "D'accordo, facciamolo." Ordinò Mycene, cliccando la fibia della sua cintura. All'improvviso uno sportellino si girò, rivelando un'altra ranger key, differente per forma e a quella usata per trasformarsi. "Adesso prendete il vostro morpher ed inserite la chiavetta, dicendo Modalità rangers del passato Mighty Morphin!" Ad uno ad uno tutti presero la chiavetta e la resero appunto modalità chiave. "Modalità rangers del passato Mighty Morphin!" Fecero tutti assieme inserendo la chiavetta nella serratura del morpher. Subito si illuminò, diventando circolare e.." Non è possibile! E' il morpher  dei Mighty morphin!" Fece Brooke, notando che c'era persino la power coin dello pterodattilo al centro e la scritta Power rangers sui lati. "Adesso dite la formula di trasformazione di quella generazione!" ordinò Cyber Cam "Oddio e chi se la ricorda!" fece Derek, smemorato. "Per fortuna che all'epoca io ho studiato. Venite tutti dietro a me." Fece la Pink ranger. "Cosa sta succedendo?" Si chiese ad alta voce Radamante. "Succede che stai per essere sconfitto!" "Trasformazione!" Iniziò Brooke. "Dragonzord! Forza Mammut! Pterodattilo! Triceratopo! Vai così Spinodonte! Tirannosauro!" Fecero in tutti, in ordine tranne Emiliano, che rimase in silenzio attento a guardare i suoi amici. Intorno a loro dei flussi di energia si crearono, finchè al loro rilascio, ne emersero con la tuta da Mighty morphin! "E'..E'.." Iniziò Derek, guardandosi le mani. "Incredibile!" Concluse Mia. "Adesso Emiliano, ripeti dopo di me: Titanosauro!" "Titanosauro!" Fece, facendo la stessa posa di trasformazione dei Mighty Morphin, e, come agli altri, un lampo d'oro lo circondò, fuoriuscendone con una versione dorata; "Non ho mai visto questo ranger." "Ci credo Brooke, abbiamo creato per Emiliano solo dei poteri di rangers mai esistiti." "Interessante che ora sono io il black ranger." Notò Derek. "Dopo ripresentatevi al bar, devo comunicarvi un bel po' di notizie. " "Potrete cambiare le vostre tute in qualunque colore o modo, ma sarò sempre io a vincere!" Fece Radamante, lanciando un Seiski Mekaiha molto grande nella loro direzione. "Scudo del  Titanosauro!" Annunciò Emiliano ponendosi davanti a tutti e parando il colpo con uno scudo coloro oro che aveva il volto del possente Titanosauro. "Preparati Radamante è la tua fine!" annunciò Mycene, prendendo la spada che fu di Jason.  Corse così tanto da trovarsi davanti allo Spectre in pochi secondi ed affondò un fendente al lato sinistro dell'armatura. "Come te lo devo dire? L'armatura di Ade è molto resistente, non riusciresti a scalfirla in nessun modo." Rispose il Gigante degli Inferi, caricando un colpo di Castigo infernale con la mano destra, pronto a lanciarla contro Mycene. L'energia della mossa segreta di Radamante venne fermata da una freccia che colpì la mano. "Grazie Brooke." "Di nulla, ma sta più attento." Ribatte la ragazza, abbassando l'arco. Alex caricò con la sua lancia l'altro fianco di Radamante, mentre Derek da dietro all'altezza delle ali provò a tendere un fendente con l'ascia. "Devo dirlo, sapete giocare bene di squadra! Ma questo non vi darà la vittoria!" E nel dire questo roteò così velocemente su sè stesso da investire i tre rangers. "Daghe!" Annunciò Andrew, mentre saltava sulla schiena di Radamante appena si era fermato sul posto, per tentare un colpo direttamente sul petto del Gigante. "Ehy tu.." Fece l'uomo afferrandolo dalla collottola e scaraventandolo davanti a sè. "Andrew!" Strillò Mia. Lo Yellow ranger credette di essere giunto alla fine, ma una spada si mise a bloccare il colpo di piedi di Radamante. "Dovrai prima passare su di me!" Fece Francis, mostrando orgoglioso la spada del Green Ranger. "Quella..Quella spada.." Andrew approfittò della distrazione per alzarsi e scappare via dove stavano gli altri. "Ragazzi che ne dite, assestiamo un colpo finale a questo bestione?" "Ottima idea Brooke!" Ribatte Francis, mettendosi in posizione. "Uniamo le nostre armi!" Annunciò Alex. Subito ricordandosi di ciò che avevano studiato a scuola, unirono tutte le loro armi, formando il cannone finale. "Emiliano poggia lo scudo sotto!" Ordinò Mycene, facendo così poggiare anche l'arma dell'attuale Gold ranger dei Mighty Morphin. "FUOCO!" Urlarono tutti e sette, facendo partire il colpo laser su Radamante, che ne venne investito, fuoriuscendone tutto furente di rabbia. Alla sua testa, ancora una volta, l'elmo era stato rimosso. "Maledetti! La  mia armatura!" I sette tornarono così in modalità Pirate Armada. "Cyber Cam, quel colpo era forte, ma non come l'originale." "E' normale, abbiamo dovuto indebolire parte del potere delle armi originali per poterle rendere assimilabili dal morpher, ma non vi preoccupate: prendete le vostre Sciabole ed inserite le vostre Ranger Keyes originali, subito entrerete in modalità Impeto Finale!" Rispose l'ologramma. "E sia! Avete sentito Cyber Cam, no?" Chiese retoricamente Derek. "Impeto Finale!" Dissero tutti assieme, posizionando le proprie ranger Keyes nelle varie serrature, aperte ai lati dell'elsa. Francis rimase a guardarli stupito; non pensò minimamente di attivare la sua chiavetta. Ogni Sciabola si mise ad illuminare di luci ad intermittenza in una sequenza che era rosso, blu, verde, giallo, rosa e nero, fino a quando un'energia si creò sulle lame. L'onda d'urto venne rilasciata in contemporanea, creando un colpo così forte da investire completamente Radamante. "Sii! Ce l'abbiamo fatta!" Disse Emiliano, riponendo nel fodero la Sciabola. Appena la polvere si dissolse però Radamante era ancora in piedi e sembrava più stupito di prima. "Devo dirlo..Quel colpo era davvero potente: non fosse stato per la vostria inesperienza e per il mio Cosmo, probabilmente sarei morto." Poi si girò verso i prigionieri. "Visto che avete fatto la vostra scelta, adesso io metterò in atto la mia minaccia." Detto ciò creò un Castigo Infernale usando entrambe le mani. "Oh no! Gli ostaggi!" Urlò Francis, cercando di correre verso le gabbie, ma..Sulla strada si vide Mia alzarsi e si pose esattamente all'inizio delle mani di Radamante, assorbendo con il suo corpo esattamente tutto il colpo! "MIA!!!" Urlò Andrew. "Cosa hai fatto stupida baldracca!" Urlò Radamante, facendo finire il colpo, mentre assisteva inerme al corpo morto della Principessa di Genovia che cadeva. Detto questo riprese l'elmo da terra ed entrò in un varco oscuro, creato aprendo una mano. 
 
La morte di Mia, per quanto coraggiosa e salvifica, aveva comunque lasciato un impatto molto negativo su tutti e sette, in particolare su Andrew, che si mise a piangere sul corpo deformato dal Castigo Finale della ragazza. Il silenzio incombeva su tutti: avevano fatto scappare via gli ostaggi, perciò erano anche tornati normali, ma comunque anche se quella era la loro prima vittoria da Pirate Rangers, erano comunque stati sconfitti. Andrew poi decise di portarla a mare, caricando il corpo esanime della Principessa sulle sue spalle; arrivato in spiaggia creò una buca nella sabbia, molto profonda, riuscendo tutto questo in un'ora, poi la seppellì lì dentro. "Addio amore mio; sei stata così coraggiosa.. Ma la colpa è tutta mia, avrei dovuto proteggerti io, invece ora tu stai lì." Gli altri sei si erano messi poco lontano, abbastanza distanti per lasciargli privacy del momento. "Questa non ci voleva proprio." Disse a voce bassa Derek. Francis era vicino a Brooke. Forse era il caso, si disse, di rivelarsi. La morte era tornata dietro ad ogni angolo. Il Silver ranger stava per aprire bocca quando.. "Lei è la prima vittima civile della Guerra Multiversale." Fece Cyber Cam, comparendo affianco a loro, abbassando la testa. Francis capì che non era quello il momento; sarà stato meglio rimanere in silenzio e raccontare tutto quando le acque sarebbero state più calme. Dopo un secondo ecco comparire anche Andrew: "Cosa dobbiamo fare?" Chiese lo Yellow  Ranger, asciugandosi il volto con una mano. "Entriamo nel bar e vi spiegherò tutto." Mentre tutti lasciavano la spiaggia, non notarono una serie di sei persone, trasformate anche loro in rangers, ma di colore nero, sebbene con il design simile ai Mighty morphin, seguirli con lo sguardo. Non sembrava che avessero buone intenzioni.
"Come sapete, dopo che abbiamo incontrato quel tipo strano circa cinque anni fa, che ci predisse una grande sventura******* , Nick e Cam ci hanno sempre pensato e, dopo che Camena ed Erato******** ci hanno comunicato che alcune nostre vecchie conoscenze erano ancora in giro, hanno deciso di riprendere in mano la situazione e hanno creato quei morphers. La situazione è diventata ancora più grave dopo che un tale chiamato Vittorio da Vesryon********* ci ha comunicato che una cellula dei Trenta Tiranni era molto sviluppata nel suo Universo e che era in atto la conquista del suo mondo. Dunque quando tutti i poteri erano pronti, o meglio ne mancavano veramente pochi, siamo stati attaccati a Nuova Atlantide e solo il sacrificio di ogni membro sopravvissuto della Lega delle Leggende ci ha permesso la consegna a voi di questi poteri. Trattateli bene, perchè sono l'ultimo lavoro di Cam e di Nick." "A quali poteri possiamo disporre Cyber Cam?" "A tutti Brooke, dai Mighty Morphin ai Samurai." "Oh quindi.." "Si Mycene, quelli della Zodiac Force non ci sono; Cam non aveva più modo di accedere alla Griglia di Trasformazione dopo che Erebo ha distrutto quei morpher." "Fa nulla, i nostri antichi poteri vivono in questi pezzi sopravvissuti." Fece Alex, mostrando palesemente la moneta di trasformazione, palesemente l'ex apertura del Pandora Box, del Cigno per Alex e così fecero gli altri. "Vi consiglio di allenarvi molto con questi nuovi poteri, dato che de facto state controllando 140 trasformazioni in totale." Annuì Cyber Cam, posandosi poi su una plancia. "Ehy Cyber Cam, ma perchè sono diventato il Black Ranger prima, quando ero nel combattimento?" Chiese Derek. "Bè la risposta è molto semplice: nella Griglia di Trasformazione, a parte qualche raro caso, il Green Ranger ed il Black Ranger sono sempre sullo stesso piano di ordine; siccome nella Griglia dei Pirate sei nel terzo posto, accederai appunto a seconda della Generazione ai poteri del Black o del Green." "Grazie amico." Fece Derek, alzandosi e prendendo la sua roba. "Adesso, se non abbiamo altre domande.." "Oh si, io ce ne ho una: cosa sono i tredici Universi?" "Mi spiace Brooke, ma non ho questo dato nei miei files. Temo che dovrai fartelo rispondere da qualcun altro. " "Qualcun altro? E chi?" Chiese Emiliano. Detto ciò sullo schermo comparve un altro simbolo: un cerchio con una croce che si incontrava in fondo a sinistra. "Questo è il progetto Smash Brothers, o Smash Bros, se preferite. Qui dentro sarà riunito il fior fiore delle organizzazioni dei Tredici e noi abbiamo avuto il privilegio di averlo fondato." Detto questo, Cyber Cam aprì dei portali di colore rosso. "Adesso, vorrei che, vi mettiate davanti a questi portali; farete una prova con altri Smash Brothers e il vostro obiettivo sarà quello di scappare dalla situazione in cui vi trovate, collaborando. Poi ricordate ogni domanda che avrete, la potrete chiedere direttamente a Nick Fury il capo attuale del progetto." "Nick..Fury." Disse a voce bassa Francis per ricordarselo. "Fidatevi lo riconoscerete sicuramente." concluse Cyber Cam.
 
Andrew si alzò per primo dal divanetto: "Dimmi solo una cosa Cyber Cam: incontreremo di nuovo Radamante vero?" Cyber Cam abbassò lo sguardo, poi ribattè: "Quasi certamente: è uno dei più forti tra tutti i sottoposti dei Trenta." "Bene." Rispose secco Andrew, piazzandosi davanti ad un portale. Mycene, stava alzandosi e prendendo le sue cose e la spada, quando un'esplosione si percepì dal piano superiore. "Siamo stati scoperti! Presto!" Il red ranger, a malincuore dovette abbandonare la spada del Battleiser lì e corse davanti ad un portale.  Al suo fianco si trovò il muscoloso Emiliano, mentre Alex, Brooke e Francis si erano posti in quest'ordine in altri portali. Chiudevano la fila Derek ed Andrew all'ultimo. Come si posero davanti, il portale, come dotato di vita propria, iniziò ad assorbirli, facendoli sparire in pochi, pochissimi secondi. "Rangers, possa il potere proteggervi sempre!" Annunciò infine l'ologramma di Cam, sparendo nell'esplosione che si stava creando. 
Mentre si trovava in uno strano corridoio, trasportato da una misteriosa energia, Mycene si mise a pensare, fino a quando la sua memoria, divagò in un giorno, ormai lontano nel tempo e nello spazio rispetto a dove stava lui..
 
*Avatar: In questo universo le anime delle persone sono fuori dal corpo ed hanno aspetto di pokèmon. Alla fine della battaglia contro Erebo, gli avatar dei rangers si sono sacrificati, entrando dentro il corpo, per evitare la loro morte.
** Gli Avatar leggendari sono anime rimaste sulla Magna Terra di personaggi particolarmente importanti in vita. Kyogre infatti era in realtà l'Imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Sicilia Federico II' di Svevia, vissuto tra il 1194 ed il 1250 d.C. sull'antico pianeta Terra.
*** Attendere la prossima Fan Fiction per scoprire cosa intende Cyber Cam con questa frase.
*** *Potenti duellanti, in grado di riuscire a comandare le dodici creature dei cristalli, esseri originati dalla Creatura leggendaria, distruttrice dell'Innominato durante la "Battaglia per la Luce" in un altro universo. Per ulteriori informazioni, leggere "Yu-gi-oh!! Over the nexus".
*****Alex in "Yu-gi-oh!! Over the Nexus" ha scoperto di essere figlio del dio Poseidone, re dei mari, e di Anfitride, rendendosi così de facto, un semidio.
****** Vedi "Dragon Rangers: Avatar Adventure- Saga dei Mondi"
******* Aspettare la prossima fan fiction, per capire bene la spiegazione di questa frase.
******** Figlie del dio della creazione dell'Universo di Duel Monsters, Horackty.
********* Campione della regione di Vesryon nell'Universo Pokèmon.
 
Personaggi apparsi: 
- Mycene: https://funkyimg.com/i/32qeS.jpg
- Derek: https://funkyimg.com/i/32qeP.png
- Andrew: https://funkyimg.com/i/32qeL.jpg
- Brooke: https://funkyimg.com/i/32qeN.jpg
- Alex: https://funkyimg.com/i/32qeK.jpg
- Francis: https://funkyimg.com/i/32qeR.png
- Emiliano: https://funkyimg.com/i/32qeQ.jpg
- Cam: https://funkyimg.com/i/32qeT.jpg
- Cyber Cam: https://funkyimg.com/i/32qeU.jpg
- Nick: https://funkyimg.com/i/32qfw.jpg
- Mia di Genovia: https://funkyimg.com/i/32qf2.jpg
- Imperatore Mavro: https://funkyimg.com/i/32qf1.png
- Radamante di Viverna: https://funkyimg.com/i/32qeZ.jpg
- Pirate Armada Rangers: https://funkyimg.com/i/32qf3.png
- Emiliano, black Pirate Ranger con Ranger Key: https://funkyimg.com/i/32qeV.jpg
- Gormin: https://funkyimg.com/i/32qeY.jpg
- Mighty Morphin Rangers: https://funkyimg.com/i/32qf4.jpg
- Gold Mighty Morphin Ranger:
- Lord Drakkon: https://funkyimg.com/i/32qfu.jpg
- Sebastian Morgenstern: https://funkyimg.com/i/32qfv.jpg
 
 
 
 
Ci vediamo prossimamente nella sezione "Cross-over" con "Dragon Rangers Avatar Adventure - A Fragmentary Passage." 
  
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