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Autore: Juriaka    20/02/2020    11 recensioni
Questa storia partecipa al contest 'Perle di Storia', indetto da Mystery_Koopa sul forum di EFP.
Drabble ambientata nel Giappone durante l'epoca Tokugawa, in cui verrà descritto l'ultimo momento fra due amanti che non potrebbero esseri più diversi: un attore di teatro Kabuki e una dama di corte.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Epoca moderna (1492/1789)
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Contesto storico: Giappone, periodo Tokugawa (questa drabble nello specifico è ambientata fra il 1600 e il 1650 d.C.)
Prompt: bacio
Parole: 110



Seta e fango



Ti avvolge le labbra con foga, stringendoti i polsi sottili. E' un bacio pieno di vita che promette un futuro, profuma di cipria bianca e libertà. Gli zigomi del giovane attore sono ancora imbrattati di trucco, gli occhi scuri animati da un fuoco ribelle che non hai mai avuto il coraggio di abbracciare, mentre vivevi a corte.
«Andiamo, mia signora.»
Sull'orlo del precipizio, il wakashu ti sfiora la veste di seta che gli era proibito indossare. Dovresti aver paura, ma il fiume sottostante scorre placido, l'acqua sembra gentile.
Gli stringi forte le dita, il vento vi spinge nel vuoto.
Il tempo di un respiro e sbocciano due gigli ragno rosso.



Note d'autore
Salve a tutti! Preparatevi perchè queste note saranno lunghissime, ma ci tenevo a spiegarvi bene la situazione. Innanzitutto, 'wakashu' significa 'giovane' (i giovani che recitavano a teatro venivano chiamati 'wakashu'), e 'il giglio ragno rosso' è una specie di fiore che si chiama proprio così (non avrei potuto scrivere, per esempio, 'giglio rosso' e basta). E' un fiore collegato ai morti, nella cultura giapponese (ed è meraviglioso, correte a vedere le foto su google!). 
Passiamo ai personaggi: un attore di teatro (teatro Kabuki, nello specifico, era il teatro tipico dell'epoca Tokugawa) e una dama di corte. Gli attori di teatro, durante quel periodo, venivano visti come dei 'fuoricasta' (praticamente feccia), erano esclusi dalla gerarchia sociale, dovevano vivere in zone circoscritte e avevano tante altre limitazioni (per esempio: la loro casa doveva essere umile, non potevano indossare tessuti pregiati come la seta, per questo nel testo scrivo 'seta che gli era proibito indossare'). Venivano davvero discriminati dal governo, da qui il titolo della drabble. Il fango rappresenta l'attore, la seta la dama di corte (ovviamente dal punto di vista del governo Tokugawa). Gli aristocratici (dame di corte comprese, ovviamente) il teatro non avrebbero dovuto neanche guardarlo da lontano (infatti era un luogo frequentato in teoria solo da mercanti, altra classe letteralmente 'schifata' dal governo Tokugawa), figuriamoci avere una relazione amorosa con un attore Kabuki! Eresia pura. Tuttavia, questo è ciò che accade in questo scritto, e che è accaduto anche storicamente parlando. Ci furono diversi scandali di relazioni amorose fra dame di corte e attori (oppure samurai e attori, l'omosessualità era normalissima), e la soluzione era sempre e solo una: il suicidio. Una delle scene teatrali Kabuki più rappresentate era quella del doppio suicidio, chiamato shinjuu, in cui una coppia che non poteva vivere in libertà la propria passione amorosa sceglieva di farla finita ammazzandosi. Il teatro ebbe così tanta influenza nella vita reale dei giapponesi, che questo shinjuu, questo doppio suicidio, divenne praticato al punto che il governo Tokugawa fu costretto a intervenire e a vietarne la rappresentazione nei teatri!
In questo caso, ho voluto riportare questo shinjuu fatto da un'aristocratica e da un giovane attore. La scelta di scegliere il fiume, come morte, non è stata casuale: gli attori, dato che erano disprezzati, venivano appellati spesso in maniera offensiva, come  'mendicanti' o 'mendicanti del fiume'. Ah, poi nomino il trucco perchè gli autori di Kabuki si truccano pesantemente durante gli spettacoli, il trucco è fondamentale per riconoscere il ruolo di un personaggio. Poi, passiamo alla frase finale, i due gigli ragno rosso che sbocciano. In questo caso, i gigli ragno rosso fungono da metafora per indicare ovviamente la morte dei due personaggi, l'impatto dei loro corpi sul fiume (il rosso richiama il sangue), ma non soltanto. Il fatto che ci siano questi due gigli a sbocciare, è anche relativo alla reincarnazione. Quando si muore, secondo il buddhismo, l'anima può reincarnarsi in qualunque cosa, anche fiori o animali (o demoni, o divinità, eccetera). Anche per questo il suicidio veniva praticato così spesso e in maniera così 'leggera', perchè dopo la morte c'è la reincarnazione ad attendere lo spirito umano. In questo caso, quando questi due personaggi sono morti, li ho immaginati reincarnarsi in due gigli ragno rosso, che sono appunto sbocciati. Bene, ci sarebbero centinaia di altre cose da dire, ma credo di avervi tediato abbastanza. Grazie mille per essere arrivati sin qui, e scusate il papiro! Ringrazio Mystery per il contest, non avevo mai pubblicato nulla di genere storico, son contentissima! Ho cercato di essere molto generale, nella speranza che arrivasse qualcosa pur senza conoscere il contesto storico nello specifico. Un abbraccio a tutti, alla prossima. ^^
  
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