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Autore: DanceLikeAnHippogriff    23/02/2020    3 recensioni
Un breve inno alla creatività, su come ti prenda quando meno te lo aspetti e a quanto sia bello farsi rapire da lei.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Storie brevi'
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È strano trovarsi di fronte ad una pagina bianca e sentirsi improvvisamente pervasi dal desiderio di scrivere qualcosa. Ma non un racconto qualunque. Oh, no. Deve essere qualcosa di importante, dopotutto ci dovrai perdere del tempo quindi è meglio che sia qualcosa per cui ne valga la pena. Controllerai la grammatica, la punteggiatura, rileggerai le frasi scritte ancora e ancora, cancellando e migliorando, fermandoti per mettere su l’acqua per il tè, o forse il caffè se ti piace di più, sciabattare nuovamente in cucina perché come hai potuto non prendere i biscotti? dimenticando così quell’idea geniale che volevi inserire proprio in quel punto e maledizione, ci sarebbe stata così bene, ma eri intento a dimenticare quel pasticcio d’inchiostro che era scivolato fuori dalla punta della tua biro e quindi peccato, mi dispiace ma dovrai aspettare un altro colpo di genio.

Non è facile trovarla l’ispirazione. E spesso non è mai utile. Capita nei momenti sbagliati, quando dovresti fare tutt’altro. Prendi me, ad esempio. Dovrei scrivere una presentazione in inglese di vitale importanza per l’esito del mio esame e mi sono fatta ammaliare da una pagina bianca. Strana la vita, vero? Forse è ancora più divertente il fatto che io non stia raccontando niente e che tu stia ancora leggendo. Perché dovrebbero essere scritte solo le cose importanti, poi, non lo capisco. Di serietà ne sono piene le giornate. Lasciatemi divertire almeno con l’inchiostro. Libertà di scrivere, sbavare, P A STRO CCH I A R E, SCRIBACCHIARE e libera libera LIBERA TUTTO E TUTTI!

E le parole ti liberano davvero. Puoi dare vita a quello che vuoi nel tuo mondo di carta. La sfera della biro scivola morbida sul foglio, ne sgorgano fiumi in piena, gorgoglii di felicità, i primi vagiti del tuo pensiero: puri, profondi, azzurri. Così ti sorprendi a non odiare la scrittura e impari a non avere paura del bianco perché è quello che sei ed è tutto nelle tue mani. Hai la penna e sei foglio, sei la macchia perfetta, sei la parola cancellata, sei un mondo plasmato da linee e fonemi. Un universo di colori, disegni, parole, strappi e di nuovo parole mescolate nel bianco con un pennello dalla chioma ribelle, scelto sempre per ultimo dai bambini della classe di arte. A saperlo usare, il pennello, vedresti i mille riflessi che è capace di dare a una singola goccia nell’oceano.

Basta prenderli in mano. Il pennello, la biro, la matita. E lasciali andare, lasciati guidare. E libera libera LIBERA TUTTI!


Note dell'autrice:

A volte ripesco piccoli frammenti di storie incompiute che ho sparso qua e là per le cartelle del mio computer. Mi sembrava carino caricarla qui per tenere in ordine le mie storie e perché, a essere sincera, mi ha strappato anche un sorriso a leggerla. Spero che possa fare lo stesso con voi <3

  
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