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Autore: aloneintherain_    24/02/2020    4 recensioni
La Guerra di Magnolia si è conclusa e Juvia ha solo un desiderio: ricevere la tanto attesa risposta del suo dolce Gray. Ma cosa succederebbe se Gray partisse allontanandosi di nuovo da lei? I due maghi riusciranno a fare chiarezza sul loro rapporto?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray Fullbuster, Gray/Juvia, Lluvia
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo Tredici

Eravamo ormai in viaggio da qualche ora e probabilmente a momenti saremmo arrivati a destinazione. Guardai Gray Sama che, al mio fianco, era intento a fissare pensieroso ciò che ci circondava.

Poco dopo aver deciso di partire avevamo noleggiato una carrozza per raggiungere il Villaggio della Pioggia.

Il Villaggio della Pioggia.. era curioso che la nostra meta fosse proprio quella. Avevo vissuto lì per un anno quando la Gilda di Fairy Tail era stata sciolta.

Lì, mi dissi, avevo passato alcuni dei giorni migliori della mia vita. Non sapevo perché li ritenessi tali in realtà, non ricordavo nulla che potesse giustificare quel pensiero, ma al solo sentir nominare quel luogo provavo un'immensa nostalgia. Questo almeno per quanto riguardava i primi sei mesi della mia permanenza, ora che ci pensavo effettivamente non ne ricordavo la ragione ma l'ultimo periodo che avevo passato in quel posto era stato segnato da un'immensa tristezza. Era proprio a causa di quella tristezza che al Villaggio era valso il soprannome di "Villaggio della Pioggia". Per colpa mia, ricordai, la pioggia aveva invaso il suo cielo per mesi..

Era solo un lontano ricordo ma quel luogo ormai era diventato famoso in tutta Fiore per quello stesso motivo. Ciò però aveva contribuito al suo ripopolamento e a renderlo una meta per i curiosi che avevano sentito le storie che lo riguardavano.

"Siamo arrivati" Disse il dolce Gray ad un certo punto, distogliendomi dal flusso dei miei ricordi.

Mentre allungava delle monete al conducente della carrozza notai che aveva un'espressione strana. Era forse pensieroso? In effetti, mi dissi, lo era stato per tutta la durata del viaggio. Avrei voluto chiedergli se c'era qualcosa che non andava ma quando feci per aprir bocca mi bloccai subito. C'era effettivamente qualcosa che andava? Sarebbe stata una domanda stupida.

"Andiamo, il committente dell'incarico dovrebbe aspettarci poco più avanti" Mi disse facendomi cenno di seguirlo.

Feci come diceva e, nel mentre, notai che ad un certo punto Gray Sama aveva iniziato ad osservare il Villaggio con uno sguardo particolarmente attento.

Lo imitai e cominciai anche io a guardarmi attorno. Nel farlo notai con sorpresa che le voci sul Villaggio erano vere: non era più disabitato!

Alcune zone che prima erano ricoperte di vegetazione ora erano occupate da case e dove prima c'erano solo ciottoli ora c'erano delle strade ben curate. Ciò nonostante potevo comunque riconoscerne ogni centimetro.

Osservai per un attimo Gray Sama e notai che in quel momento anche lui mi stava fissando. Quando si accorse della cosa girò la testa dalla parte opposta e così feci io. Ero sicura di essere diventata tutta rossa.

"Oh! Voi dovete essere i maghi di Fairy Tail!" Disse ad un certo punto una voce che, quando puntai lo sguardo verso la sua direzione, mi resi conto appartenere ad un uomo.

L'uomo era un signore anziano che sventolava una mano per richiamare la nostra attenzione. Nel farlo la sua pancia, notai, ballonzolò su e giù.

"Si, siamo noi" Disse Gray Sama andandogli incontro.

Io mi limitai a seguirlo osservando curiosa il buffo signore che ci aveva accolti.

"Benvenuti al Villaggio della Pioggia!" Esclamò per poi indicare la zona davanti a sé con un gesto della mano.

"O meglio dire bentornati" Sussurrò Gray Sama al mio fianco mentre seguivamo il committente.

Lo guardai confusa. Avevo capito male?

"Gray Sama hai detto qualco.." Iniziai ma l'anziano mi bloccò catturando di nuovo la nostra attenzione.

"Venite, possiamo parlare qui dentro" Disse invitandoci con un cenno ad entrare in quella che, dedussi poco dopo, essere casa sua.

Quando lo facemmo ci trovammo ad ammirare un piccolo ambiente riscaldato da un camino di pietra. Nonostante la modestia di quel posto pensai subito che fosse accogliente. Sotto certi aspetti mi ricordava molto la casa che avevo affittato quando anche io vivevo lì.

Mi guardai attorno e notai che a terra c'era una maglia. Spontaneamente mi chinai per raccoglierla e la passai all'uomo.

"Oh scusatemi! Deve essere stato quello scapestrato di mio nipote! Grazie mille cara" Mi disse per poi fare un inchino.

"Non deve scusarsi!" Mi limitai a dire, imbarazzata.

L'uomo mi sorrise per poi sparire per un attimo in una delle stanze a fianco.

Mi ritrovai a pensare, senza una ragione precisa, che anche nella mia vecchia casa c'erano spesso dei vestiti a terra. Sorrisi inconsciamente quando me ne ricordai.

"Prego accomodatevi!" Disse l'anziano che nel frattempo era tornato e ci stava facendo segno di prendere posto attorno al tavolo di fronte a noi.

"Ah che bello avere attorno dei giovani maghi!" Esclamò.

"Io sono Klaus Maeda, piacere di conoscervi!" Disse entusiasta per poi tendere la mano verso di me.

"Il piacere è di Juvia" Risposi con un sorriso, presentandomi.

"Gray" Replicò a sua volta il dolce Gray, al mio fianco, quando fu il suo turno di stringere la mano di Klaus.

Dopo averci salutato a suo modo e averci offerto del the, Klaus si sedette finalmente di fronte a noi.

"Beh.. veniamo alla richiesta ora se non le dispiace" Iniziò Gray Sama.

"Puoi darmi del tu o chiamarmi direttamente Klaus, giovanotto" Lo apostrofò l'anziano con un sorriso.

Divertita dal modo di fare di quel vecchietto, posai lo sguardo per un secondo sul dolce Gray e per un attimo lo vidi tentennare.

"Klaus nella sua.. nella tua richiesta non c'erano molti dettagli, si parlava solamente di recuperare un oggetto. Di che oggetto si tratta?" Domandò metodico.

"Beh vedete.." Iniziò l'uomo. Improvvisamente notai che l'espressione spensierata di poco prima se n'era andata e a sostituirla ce n'era una di puro sconforto.

"Vivo in questa casa con mia moglie e mio nipote. Suo padre, ossia mio figlio, è morto durante la guerra contro Alvarez" Spiegò per poi puntare lo sguardo alla sua destra. Sul ripiano c'era la fotografia di un uomo di circa quarant'anni dai folti capelli rossi. Suo figlio?

Al solo sentir nominare la Guerra di Magnolia per un attimo un brivido percorse il mio corpo. Probabilmente Gray Sama se ne accorse perché notai la sua reazione al mio sussulto involontario.

"Non è una casa molto grande ma è tutto quello che possiamo avere al momento. Molti degli oggetti che avevamo li abbiamo dovuti vendere per potercela permettere" Aggiunse puntando di nuovo la sua attenzione su di noi.

"Mia moglie ha conservato gelosamente un solo oggetto in tutti questi anni" Spiegò, la sua espressione si era ammorbidita.

"Si tratta di un libro" Aggiunse con un sorriso.

Un libro? Guardai per un attimo Gray Sama, anche lui fece lo stesso. Ripensai al valore della ricompensa impressa sul volantino che il dolce Gray mi aveva mostrato. Non era troppo per un semplice libro?

"Non ha nessun valore in termini di denaro ma per lei, per noi, è davvero prezioso" Si ritrovò a dire Klaus per poi alzarsi dalla sedia.

"Quindi la mia richiesta per voi è di riportarmi quel libro!" Aggiunse con un sorriso.

"Ha..hai idea di dove possiamo iniziare a cercarlo?" Chiese Gray Sama osservando l'uomo che aveva iniziato a camminare avanti e indietro di fronte a noi.

"Eh eh.." Iniziò grattandosi il mento.

"Qui viene il bello!" Disse per poi portarsi una mano alla testa.

"Non promette niente di buono.." Sussurrò il dolce Gray al mio fianco.

"Qualche giorno fa io e Marcus, mio nipote, siamo andati al lago qui vicino. Sapete Marcus vuole entrare in una Gilda di maghi quindi deve fare pratica con la magia!" Disse orgoglioso.

Si vantò del nipote per qualche altro minuto. A quanto pareva Marcus era un testardo ragazzino di dodici anni.

"Vedete da quando suo padre è morto si è chiuso in sé stesso, il suo unico scopo è diventare un mago. Anche suo padre lo era, sapete? Inoltre interessarsi alla cosa è il solo modo che conosciamo per parlare con lui.. solitamente tende ad allontanarci" Ammise l'anziano, sconfortato.

Io mi limitai a fissare l'uomo, rattristata dalla sua storia. Osservai per un attimo il dolce Gray e notai che, sebbene anche lui stesse guardando Klaus, sembrava come assorto nei suoi stessi pensieri. Che il racconto lo avesse turbato?

"..tuttavia Marcus non riesce ancora bene a controllare la magia" Ammise l'anziano.

"Vedete la magia di Marcus manipola il vento. Pensavo che portandolo in un luogo aperto non avrebbe fatto danni. Avevo portato con me il libro perché volevo mostrargli una cosa ma.. ecco.." L'anziano si bloccò per un secondo.

"Ehm.. come dire, lo ha spazzato via" Si limitò poi a dire.

Mi ritrovai a fissare il signor Klaus, a bocca aperta.

"Spazzato via?!" Esclamai.

"Eh si, ora il libro è sul fondo del lago!" Spiegò l'anziano facendo spallucce. Sembrava quasi fin troppo divertito dalla situazione.

"Ah assomiglia proprio a suo padre!" Si ritrovo a dire mentre rideva di gusto toccandosi la pancia tonda.

"Juvia non è sicura di aver capito, quindi dobbiamo recuperare il libro dal fondo del lago?" Chiesi confusa.

"Esattamente!" Replicò Klaus per poi sedersi sulla sedia che aveva lasciato vuota poco prima.

"Ma se si tratta di un libro non sarà ormai distrutto dopo essere stato per così tanto tempo in contatto con l'acqua?" Chiese Gray Sama, stranito.

"Mh no, non credo!" Si limitò a rispondere Klaus.

"E' sicuramente ancora integro. Noi lo abbiamo cercato per giorni ma non abbiamo trovato nulla. Inoltre diciamo che quel lago è particolare.. ma non credo voi dobbiate preoccuparvene" Aggiunse poi.

Rimanemmo in silenzio per qualche secondo, senza dire nulla. L'unico suono era lo scoppiettio del fuoco proveniente dal camino.

Guardai il signor Klaus mentre ripensavo alle sue parole e, subito dopo, mi figurai mentalmente sua moglie e a quel ragazzino che aveva da poco perso il padre ma che nonostante questo aveva un sogno che voleva realizzare a tutti i costi.

"Lasci fare a noi" Disse ad un certo punto Gray Sama. Nel frattempo si era alzato e si stava dirigendo verso l'uscita.

"Gray Sama e Juvia lo troveranno signor Klaus!" Esclamai per poi sorridergli e raggiungere il dolce Gray.

Tuttavia non facemmo tempo a mettere mano alla maniglia che la porta si aprì di scatto davanti a noi finendo per colpire in pieno Gray Sama.

"Ti ho detto di lasciarmi stare!" Urlò qualcuno.

Dall'entrata vidi sbucare una massa di capelli rossi che, dedussi poco dopo, essere quelli di Marcus. Alle sue spalle una donna lo seguiva tendendo la mano verso di lui come se volesse richiamarlo a sé.

"Marcus!" Gridò per poi bloccarsi quando, una volta entrata in casa, si accorse della nostra presenza. Anche Marcus si era fermato e si limitava ad osservarmi, curioso.

Il dolce Gray nel frattempo richiuse la porta e notai che era leggermente arrossato in viso nel punto in cui questa lo aveva colpito. Si limitava a fissare il ragazzo con un'espressione accigliata.

"Oooooh chi è questa bella ragazza?" Chiese Marcus, di spalle rispetto a Gray Sama.

Quando mi resi conto che parlava di me arrossii.

"Porta rispetto insolente, questa è una maga ed è qui per recuperare il libro che hai scagliato nel lago!" Lo apostrofò Klaus per poi dargli un leggero schiaffo sulla testa.

"Se vuoi posso accompagnarti!" Disse Marcus rivolgendosi a me con sguardo malizioso, senza dare minimamente importanza alle parole di suo nonno.

"Ecco.. Juvia veramente.." Iniziai alzando entrambe le mani davanti a me.

"Ma guarda questo qui! Adesso vorresti uscire? Eppure quando ti ho chiesto di aiutarmi con le commissioni sei scappato via e ho dovuto rincorrerti!" Disse la moglie di Klaus guardando il nipote, furente.

"Zitta vecchiaccia, questa è una vera maga! Ed è pure bellissima!" Esclamò il ragazzo dai capelli rossi osservandomi di nuovo.

Rimasi immobile senza sapere cosa dire di fronte alle parole di Marcus. Vidi l'espressione della moglie di Klaus incupirsi nel sentire le parole del nipote.

"Ragazzino, non credi di dover portare più rispetto?" Sentii dire ad un certo punto.

A parlare era stato Gray Sama che, alle spalle di Marcus, si limitava a guardare la scena a braccia conserte.

"E questo qui chi è invece?" Chiese il ragazzo dai capelli rossi che nel frattempo si era voltato verso il dolce Gray. Lo stava squadrando da capo a piedi.

"Non dirmi che sei il fidanzato di questo bocconcino? No è impossibile.. è troppo per te!" Disse Marcus per poi fare un gesto con la mano, a sottolineare che per lui la questione era chiusa, e tornare a rivolgere la sua attenzione verso di me.

Io dal canto mio ero sicura di essere diventata tutta rossa di fronte alle sue parole.

"Tu.. piccolo bas.." Iniziò Gray Sama per poi essere interrotto dal dodicenne.

"E poi mi dispiace ma non accetto consigli da chi va in giro mezzo nudo" Aggiunse Marcus lanciando un'ultima occhiata al mago del ghiaccio.

Non avevo idea di quando fosse successo ma il dolce Gray era senza maglietta.

"Ma quando è successo?!" Esclamò Gray Sama.

-

Marcus era stato spedito nella sua camera da sua nonna che, poco dopo, era venuta a scusarsi con noi per il comportamento del nipote.

"Scusate ragazzi, mi dispiace tanto! Dovete sapere che Marcus non è una persona cattiva, è solo.." Iniziò la donna anziana per poi lasciare cadere lo sguardo a terra.

"Non si preoccupi, il signor Klaus ci ha spiegato tutto" Mi ritrovai a dire per poi posarle una mano sul braccio, incoraggiante.

Osservai Gray Sama seduto vicino al camino, nel frattempo il signor Klaus gli aveva dato una maglietta nera da indossare: quella che aveva prima era ufficialmente scomparsa. Notai che gli stava decisamente stretta, probabilmente era di Marcus. Non potei fare a meno di pensare che però, in quel modo, potevo tranquillamente intravvedere il suo fisico ben delineato. Arrossii quando me ne resi conto.

"Non volevo ci conoscessimo così, io sono Ghyla" Disse la donna con un sorriso.

Io e Gray Sama ci presentammo a nostra volta.

"Non so davvero cosa dire per Marcus.. vedete lui è in un periodo un po' particolare della sua vita e si rivolge spesso così a noi ma è davvero un ragazzo d'oro" Si ritrovò a dire Ghyla.

"Sapete, quando suo padre era vivo era il bambino più educato e solare del mondo!" Aggiunse Klaus che nel frattempo si era posizionato al fianco della moglie.

Entrambi sorrisero nel ricordare i vecchi tempi. Di fronte alle loro parole sorrisi anche io quando mi resi conto dello sguardo pieno d'amore che avevano quando pensavano al nipote.

"Prima o poi quel ragazzino si stuferà di allontanare le persone" Disse Gray Sama ad un certo punto.

Sia io che i due anziani ci voltammo nella direzione del dolce Gray. Notai che stava ancora fissando il fuoco nel camino con quell'espressione indecifrabile. Che cosa gli prendeva? Perché era così.. triste?

"E quando capirà si avvicinerà di nuovo a voi" Aggiunse poi.

Rimasi a fissarlo per qualche altro secondo inclinando la testa pensierosa, fino a quando non lo vidi alzarsi.

"Andiamo Juvia, dobbiamo portare a termine la missione" Disse, come se niente fosse, per poi raggiungere l'uscita.

Mi voltai per un secondo nella direzione di Klaus e Ghyla e notai che stavano fissano Gray Sama con un sorriso.

Li salutai un'ultima volta per poi seguire il mago del ghiaccio che nel frattempo mi aveva preceduto. Mi affrettai ad affiancarmi al dolce Gray e quando lo feci lui voltò la testa nella mia direzione.

"Non ci resta che andare al lago" Disse.

-

Gray's POV

Per tutta la durata del tragitto verso il lago né io né Juvia parlammo molto.

Fin da quando eravamo arrivati quel posto mi aveva messo addosso una strana sensazione. Non sapevo se fosse perché mi rimandava alla mente tanti ricordi o se fosse che ero ancora incredulo di fronte all'idea che la stessa cosa non stesse succedendo a Juvia.

Quando avevo visto la richiesta di Klaus e Ghyla sulla bacheca delle missioni e avevo letto la meta non ci potevo credere, avevo immediatamente pensato che se c'era anche solo una vaga speranza che Juvia potesse ricordare qualcosa allora quel posto sarebbe stato la chiave. Tuttavia in lei non sembrava essersi smosso nulla: continuava a guardarsi intorno non avendo la minima idea che tempo prima avevamo già visitato quegli stessi luoghi, insieme.

Perso in quei pensieri per niente incoraggianti osservai Juvia e mi resi conto che anche lei era stranamente taciturna. Avrei voluto dire qualcosa per smorzare la tensione ma da quando avevamo lasciato la casa di Klaus non riuscivo, fra le altre cose, a non pensare a quell'irritante bambino. Forse lo trovavo così irritante perché in fondo, mi dissi, mi ci rivedevo sotto certi aspetti. Marcus stava sprecando così tante energie per allontanare i suoi nonni, incurante del fatto che così li stava facendo soffrire.. e, in fondo, non stava poi soffrendo anche lui? Quanto aveva senso quella situazione?

Stavo giusto ragionando su questo quando Juvia richiamò la mia attenzione.

"Siamo arrivati" Disse fermandosi ad ammirare la vasta distesa d'acqua davanti a noi. Mi ritrovai a fare lo stesso pensando che quando anche io vivevo lì quel lago non esisteva.

"Era una valle, prima. Poi in seguito alla continua pioggia è diventata un lago" Spiegò Juvia quasi come se avesse letto i miei pensieri. Aveva lo sguardo puntato di fronte a sé, i capelli azzurri mossi dal vento che le accarezzava la pelle.

Mi ritrovai a fissarla profondamente colpito di fronte a quella rivelazione. Posai lo sguardo a terra e mi chiesi se Juvia si ricordasse che era stata la mia partenza improvvisa la causa di quella pioggia che lei stessa aveva generato. No, sicuramente non se lo ricordava o almeno non ricordava il mio ruolo nella faccenda. Sebbene fosse passato molto tempo e già avessi chiesto scusa a Juvia mi ritrovai a vergognarmi della cosa come se fosse accaduta il giorno prima.

Eppure, mi dissi, nonostante tutto poi me n'ero andato di nuovo..

"Gray Sama?" Mi richiamò Juvia. I suoi grandi occhi blu mi guardavano preoccupati.

"Si, andiamo" Mi ritrovai quindi a dire pensando che l'ultima cosa che desideravo in quel momento era turbarla più del dovuto.

Mi indirizzai verso la sponda del lago e osservai per qualche minuto ciò che stava attorno a me: non c'era anima viva. Eppure il Villaggio sembrava contare molti più abitanti rispetto a quello che ricordavo. Inoltre, constatai, era una bella giornata di sole. Perché non c'era nessuno?

Seppur ancora perplesso aprii il palmo della mano destra per poi congiungerlo con il pugno della mano sinistra.

"Ice Make: Boat!" Mi ritrovai ad esclamare per poi far comparire una piccola barca di ghiaccio sulla riva del lago.

"In questo modo faremo prima" Dissi per poi notare che Juvia mi stava fissando a bocca aperta.

"Juvia?" Cercai di richiamare la sua attenzione ma lei sembrò per un momento totalmente assente. Che fosse un altro effetto collaterale della pozione?

"S-Si" Si ritrovò a dire la ragazza dai capelli azzurri per poi salire sulla struttura di ghiaccio.

Diedi una spinta alla barca per poi fare lo stesso.

Juvia portò una mano verso l'acqua e qualche istante dopo sentii il vento fra i capelli. La barca, notai, si stava muovendo autonomamente grazie alla sua magia.

In quel momento, guardando Juvia sorridere mentre giocava con l'acqua, mi resi conto di quanto mi fosse mancato andare in missione con lei e vederla così rilassata.

Sorrisi senza accorgermene.

Dopo qualche istante, raggiunto ormai il centro del lago, la barca si fermò.

"Juvia crede che qui vada bene" Disse Juvia.

Mi alzai in piedi sporgendomi leggermente verso l'acqua. Non se ne vedeva il fondo.

Feci per togliermi la maglietta che mi aveva dato il signor Klaus.

"Gr-Gray Sama non c'è bisogno che tu vada in acqua. Può farlo Juvia con la sua magia!" Disse la ragazza dai capelli azzurri che, notai, mi osservava rossa in volto.

"Sicura? Posso venire anche io ad aiutarti" Mi ritrovai a dire fissandola a mia volta senza capire perché stesse reagendo in quel modo.

"Juvia può farcela!" Replicò lei, convinta, cercando di mettere da parte quello che sembrava imbarazzo.

Stavo quasi per insistere nel volerla aiutare quando mi bloccai di fronte alla sua espressione di pura determinazione. Per la verità non avevo il benché minimo dubbio che ce l'avrebbe fatta e, sebbene non ne capissi a pieno la ragione, non volevo negarle quella richiesta.

"D'accordo allora ti aspetterò qui" Mi ritrovai quindi a dire.

Detto questo vidi Juvia sorridere trionfante. Mi guardava come se fosse.. felice?

Non riuscii a studiare meglio la sua espressione perché poco dopo vidi la maga darmi le spalle.

"Water Bubble!" Esclamò per poi farsi interamente avvolgere da una bolla d'acqua e gettarsi senza esitazione nel lago.

Io rimasi a fissare il punto in cui la ragazza era scomparsa, meravigliato, come ogni volta in cui la vedevo utilizzare i suoi incantesimi. Ero sempre stato incuriosito dall'apparente diversità che esisteva tra la Juvia di tutti i giorni e la Juvia che usava la magia. All'inizio avevo pensato fossero due persone diverse, solo dopo averla conosciuta meglio mi ero reso conto che la stessa sicurezza e determinazione che Juvia aveva quando usava la magia, l'aveva anche nella vita di tutti i giorni.

Perso in quei pensieri nemmeno mi resi conto dello scorrere del tempo.

Juvia ormai non si vedeva da un po'. Probabilmente trovare quel libro non sarebbe stato facile come avevo pensato all'inizio. In fondo quel lago, mi dissi, era enorme.

Stavo quasi per ignorare la richiesta di Juvia e gettarmi in acqua per aiutarla quando di fronte a me notai uno strano movimento dell'acqua.

All'improvviso vidi il corpo di Juvia spuntare dalla superficie per poi venire lanciato al di sopra della barca.

"Juvia!" Gridai sconvolto per poi venir distratto da una voce alla mia sinistra.

"Se c'è una cosa che odio sono gli estranei" Disse una voce femminile.

Quando mi voltai notai che si trattava di una ragazza dai capelli blu che stava pian piano sbucando fuori dalla superficie. Sgranai gli occhi quando mi resi conto che il suo stesso copro era completamente avvolto dall'acqua come se fosse una seconda pelle.

"Io sono Hydra, la Ninfa dell’Acqua. Voi chi siete intrusi?"

***

Buongiorno! 

Come state?

Sono immensamente felice di aver finalmente pubblicato il capitolo tredici! Come penso abbiate notato è un po' diverso rispetto al solito e per questo sono molto agitata nel presentarvelo. In realtà ogni capitolo ha sempre qualcosa che per un motivo o per un altro mi spinge ad essere "agitata" all'idea di leggere i vostri pareri quindi penso, a questo punto, che sia un problema mio HAHAHA 

Detto questo in questo capitolo troviamo Juvia ed il suo Gray Sama ormai giunti al Villaggio della Pioggia, luogo in cui i due hanno speso parecchio tempo insieme quando la Gilda di Fairy Tail è stata sciolta. Gray spera che in questo luogo Juvia possa ricordare qualcosa del loro passato ma d'altra parte la bella maga dell'acqua, sebbene abbia mantenuto le "sensazioni" relative al Villaggio della Pioggia, non sembra per ora in alcun modo ricollegarle a lui😭

I due maghi si ritrovano poi a parlare con Klaus, il committente dell'incarico, e con la sua famiglia. Il signor Maeda gli rivela che l'oggetto da ritrovare è un libro che pare sia stato scagliato per sbaglio da Marcus sul fondo del lago! Juvia e Gray Sama allora si apprestano a raggiungere il posto sebbene Gray sia perso nei suoi pensieri: da una parte è preoccupato perché Juvia non sembra ricordare nulla, dall'altra sembra essere rimasto molto colpito dal comportamento di Marcus! Tuttavia il mago mette momentaneamente da parte questi pensieri mentre Juvia con la sua magia è alla ricerca del libro. A questo punto però ecco che compare.. Hydra! 

Che ne pensate? Cosa succederà? Vi aspettavate questo risvolto?

I capitoli stanno diventando sempre più lunghi AHAHAHAHA Spero che la cosa vi faccia piacere Detto questo vi ringrazio per aver letto anche questo capitolo e per aver dedicato un po' del vostro tempo a questa storia! Ci terrei davvero a ricevere un vostro parere in merito!

Vi saluto, alla prossima!😘

  
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