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Autore: lagertha95    25/02/2020    2 recensioni
Saudade è una parola portoghese che non trova una traduzione in italiano e che rappresenta il nostalgico rimpianto misto a dolcezza e desiderio.
Questa raccolta di drabble percorre in modo disordinato la vita di Alberto e Diana ed è raccontata dalla voce di lei e dà voce a ricordi, sensazioni e attimi di vita vissuta insieme al suo grande amore.
Questa storia partecipa alla Challenge delle Mani indetta dal gruppo Facebook Il Giardino di Efp
Genere: Angst, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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LI. Infame
 

Prompt 51 – Taglio sulle dita
Prompt 52 – Baciare le dita di una mano

“MAMMA!”
Adele urla, come sempre.
“Che succede?” chiedo, continuando a tagliare le verdure.
“La carta è infame!” decreta, mostrandomi l’indice destro offeso.
Un sottile taglio attraversa il polpastrello di Adele, lasciando uscire piccole stille di sangue.
I tagli da carta frizzano e sono fastidiosi, ma Adele è decisamente tragica.
Alzo gli occhi al cielo e sospiro, Alberto arriva, la vede, le bacia il dito ferito, poi la porta in bagno e la cura.
Adele torna col ditino incerottato, mi guarda e sentenzia "Avrei subito dovuto cercare papà!"
Forse, sotto sotto, sta dicendo che ad essere infame non è solo la carta.

[101]

 

LIII. Vernice
 

Prompt 53 – Smalto

È quasi estate.
Sono in terrazza con mamma, un bicchiere di vino in mano, a parlare e a dare lo smalto alle sedie, scrostate dopo l’inverno.
Adele e Lorenzo, con i cugini, stanno giocando nel grande giardino dei nonni.
Mio padre è alla griglia insieme ad Alberto e a mio fratello, il profumo di carne si spande nell’aria.
Il sole di giugno asciuga la vernice, i bambini giocano felici.
Raggiungo Alberto, lo abbraccio, mio padre sorride, i bambini gli preparano un assalto, lui ride con quella sua risata profonda e vibrante, mia madre ci osserva, col pennello tra le dita e le mani sporche.

[104] In questa drabble ho inteso smalto come smalto da oggetti, vernice insomma.

 

LIV. Ansia
 

Prompt 54 – Dare l’ok con il pollice

Lorenzo, quindici anni, longilineo e altissimo, è seduto sulla seggiolina dietro al blocco di partenza.
È ansioso, lo vedo anche dagli spalti: si tortura le mani, stringe il nodo del costume, controlla gli occhialini.
È la finale regionale e mio figlio si gioca la qualificazione al campionato italiano.
Ci cerca con gli occhi, ci trova nella marea di gente sugli spalti della piscina.
Alberto sorride, io mando un bacio, Adele lo guarda seria e gli fa “ok” con il pollice.
Lorenzo abbozza un lieve sorriso.
Tre fischi, si alza. Due fischi, monta sul blocco.
"Take your marks." dello speaker, un fischio, parte.
Sono solo quattro vasche, metti la mano avanti.

[110]

 

LV. Intoccabile
 

Prompt 55 – Essere così vicini e non potersi toccare

Lorenzo non è un chiacchierone e io non sono una mamma impicciona: al bisogno, mi cerca.
È arrivato stamani, distrutto e senza che io dicessi nulla ha iniziato a raccontare di come lui e Bianca, la sua migliore amica nonché fidanzata di Marco, abbiano cominciato una specie di relazione.
Si sente in colpa, ma la sofferenza più grande è sapere che Bianca è lì, sempre vicino a lui, ad un soffio, ma che non può toccarla se non come amico.
“Che cosa faccio, mamma? Non ce la faccio più ad averla così vicina e a non poterla sfiorare neanche con la punta delle dita.”

[104]

   
 
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