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Autore: MusicAddicted    26/02/2020    11 recensioni
Adam ha un problema e chiede aiuto agli unici due che forse sono in grado di aiutarlo.
E se il favore venisse loro ricambiato?
Da prompt di Chappy Efp nel gruppo FB Good Omens- fan Group, che potete leggere nel prologo.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Adam Young, Aziraphale/Azraphel, Crowley, Warlock Dowling
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo II: Looking for you

Blu.
Ogni volta che Warlock chiude gli occhi rivede il blu cobalto di quel giovane cameriere così adorabilmente goffo e impacciato.
Non sono solo gli occhi a turbarlo.
Warlock rivede anche quel mezzo sorriso, troppo timoroso per essere mostrato appieno, e quei capelli biondi, che il gel cercava inutilmente di tenere in ordine,  con qualche ricciolo che faceva la sua ribelle comparsa.

Ormai sono passati cinque giorni e non riesce a pensare ad altro.

- Non so nemmeno come si chiama e se mai lo rivedrò. – rimugina, alzandosi dal confortevole letto per avviarsi tra i numerosi corridoi della sua sontuosa villa.

- Se solo sapessi chi è, potrei ingaggiarlo qui per un catering, chiedere a mamma il permesso di dare una festa e… -

Sua madre.
La Signora Dowling.
L’implacabile organizzatrice di ogni evento mondano.

Colto da un’improvvisa illuminazione, corre giù per le scale, sapendo che l’avrebbe trovata fuori, nei giardini, seduta su un dondolo con in mano un Long Island – poco importa siano a malapena le dieci del mattino – e in grembo una rivista.

Ed è fuori che si precipita, attraversando di fretta i prati, le aiuole i frutteti e i giardini.
Si ricorda quando, anni prima, il buffo giardiniere di famiglia si impegnava a insegnargli tutti i nomi delle varie piante e della fauna che popolava quelle aree verdi, ostinandosi, non si sa bene per quale motivo, a indurlo a compiere solo buone azioni.
Allo stesso modo ricorda anche la sua grottesca tata, le sue macabre ninne nanne e gli instancabili tentativi di condurlo su una cattiva strada.

A volte si chiede che fine abbiano fatto quegli ex dipendenti così bizzarri.

Non si sbagliava e sua madre la trova proprio dove aveva previsto, impegnata in quelle attività.

“Warlock, tesoro, qualcosa non va?” gli rivolge lo sguardo la Signora Dowling, con l’aria preoccupata, sgranando gli occhi.

Del resto, Harriet Dowling vive in uno stato nevrastenico costante, difficilmente suo figlio ricorda di averla mai vista rilassata.
“Nulla di che, mamma.  Ricordi il convegno diplomatico di qualche giorno fa?”

“Certo che sì…” risponde lei, continuando a dondolarsi distrattamente.

“Credi che sarebbe possibile avere una lista di tutto il personale di servizio che è intervenuto?” domanda casuale, lisciandosi una ciocca corvina con le dita.

“Non credo sia così facile, non sono stata io a organizzare quell’evento.” borbotta la padrona di casa.
“Lo so, ma tu conosci praticamente tutti… non puoi fare proprio niente a riguardo. Mi serve per… una ricerca di statistica.” si inventa all’ultimo momento il ragazzo.

“Certo che alla Kensington ve ne danno di compiti strani questi nuovi professori!” sbuffa la donna, sollevandosi il ciuffo di corti capelli fra il castano e il rossiccio. “Tu pensa pure alle altre materie, tesoro mio, e lascia fare a me!” ammicca, pronta ad agguantare il suo fido cellulare per un lungo giro di chiamate.

Nel primo pomeriggio, la Signora Dowling varca fiera la soglia della camera del figlio, consegnandogli un foglio stampato che reca tutti i nomi dello staff intervenuto.

“Mamma, sei sempre la migliore!” la adula il figlio, con un sorriso pieno di sincera riconoscenza.

Una volta solo, si mette a studiare quella lista, armato di penna, depennando chi per sesso, età e altre caratteristiche particolari non può rientrare nel target di riferimento.
Non gli rimane che l’unico diciottenne presente.

“Uhmm diciottenne, strano, gli avrei dato la mia età…” commenta ad alta voce, prima di leggere quel nome tanto agognato e riempirsene la bocca, continuando a pronunciarlo.

“John Smith. John Smith. John Smith.” ripete come un mantra. “Questo nome è…”

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“Un falso!” gli sbatte in faccia la realtà Samson,  il suo migliore amico, quando, la mattina seguente, Warlock si confida con lui.

Samson è l’unico a conoscenza del segreto di Warlock: il suo orientamento sessuale.
Perché Warlock lo ha capito da almeno un paio di anni di sentirsi attratto solo dai maschietti, mentre nelle ragazze non vede altro che potenziali amiche.
Tuttavia, quando hai un padre integralista e dalla mentalità chiusa come Thaddeus Dowling, la verità è qualcosa che non può proprio affiorare.
Warlock riesce a prevederle facilmente le sue possibili reazioni:

‘Ho fatto di tutto per tirarti su come un vero uomo e mi ritrovo una patetica donnicciola?’
‘Come puoi farmi un affronto del genere?’
‘Davvero vuoi che dia una simile delusione al nostro amato Presidente?’

Queste fra le prime tre che gli vengono in mente.
Ecco perché si è sempre comportato come un donnaiolo senza scrupoli. Essere un bel ragazzo lo aiuta senz’altro ad avere così tanto successo fra il pubblico femminile, che si litiga le sue attenzioni. Warlock è alto, dagli occhi di un verde smeraldo intenso che rende il suo sguardo più magnetico, messi ancora più in risalto dai suoi capelli neri, lisci e perfetti, di media lunghezza, ha un fisico slanciato e un’aria da bel tenebroso che lo rende irresistibile.

“Come un falso?” sgrana gli occhi Warlock a quella notizia.
“Oh, ti prego, John Smith? Ci hai creduto davvero? Quello è il nome più inventato che possa esistere.? Lo hai mai visto Doctor Who? Il Dottore quando è sotto falsa identità dà sempre quel nome!” lo informa Samson, infervorandosi.

No, Warlock non lo ha mai visto Doctor Who, non ha idea di cosa gli stia parlando Samson.
Sa solo che quel nome è falso. Probabilmente come tutto il resto dei dati presenti su quella lista.
Si ritrova allo stesso punto di partenza e brancola di nuovo nel buio.
“Non riuscirò mai più a trovarlo.” sospira sconfortato, facendosi abbracciare dal suo miglior amico.



**************************** (Contemporaneamente)

Quello che non può sapere Warlock è che, a parecchi chilometri di distanza, l’oggetto dei suoi desideri si sta recando da un certo angelo, armato della sua stessa determinazione.


“Azi, così non va bene, mi devi aiutare di nuovo!” esordisce, facendo irruzione nella libreria aperta, trovandolo seduto su una delle poltrone, in compagnia di Crowley, che invece preferisce stare a cavalcioni a suo modo sul divano.

“Siamo arrivati già ad Azi?” brontola il demone. “Cos’è? Avete forse bevuto una cioccolata insieme?”
“In effetti, sì, caro, come ha fatto anche con te, circa sei giorni fa.” puntualizza paziente Aziraphale, andando incontro al gradito visitatore.

“Adam, mio caro,” fa una pausa, voltandosi verso Crowley per vedere come reagisce, ma sembra incassare quel colpo senza fare troppe storie. “Qual buon vento ti porta?”
“Un vento di insoddisfazione per lo più…  non è più successo nulla, perché non organizzate un altro convegno diplomatico?” li sprona il ragazzo.

Stavolta è Crowley ad alzarsi dal divano, per andargli incontro con la sua andatura ciondolante.

“Vacci piano, mocciosetto, cos’è? Pensi che si possano organizzare così, con uno schiocco di dita?”

Adam affronta il suo sguardo impavido, senza scomporsi nemmeno quando lascia scoperte le iridi serpentine.

“In effetti è proprio così che avete organizzato il primo.” gli fa notare con tono calmo e controllato.

Aziraphale non può fare a meno di ridacchiare.

“In effetti, caro, il ragazzo ha ragione, non gli si può proprio dare torto.”


“Ma bene, Aziraphale, adesso ti metti anche a fare l’avvocato del diavolo!” sbotta Crowley, rinforcando gli occhiali scuri.
“Figlio del diavolo semmai, e soprattutto ex figlio del diavolo, grazie!” ci tiene a precisare Adam, incrociando le braccia al petto. “E poi si può sapere che ci fai sempre appresso ad Aziraphale, qui nel suo negozio? A te nemmeno piace leggere!”

Crowley sussulta, biascicando qualcosa di inintelligibile a quell’osservazione.

Solitamente lo farebbe anche Aziraphale, ma è troppo in collera con Crowley in quel momento.

“Avvocato del diavolo a me? Che cosa orribile da dire a un angelo!” rimbrotta Aziraphale. “E comunque Adam ha ragione, che ci fai qui se nemmeno leggi?” lo invita ad andarsene, indicandogli la porta.

“Ecco sì, da bravo, torna quando Aziraphale ed io avremo ideato un nuovo piano!” gli dà man forte Adam, che preferisce rimanere da solo con l’angelo, col quale si trova più in sintonia.

Crowley si incammina verso l’uscita, ma proprio quando è sulla soglia si volta in direzione di entrambi.

“Eh no, Riccioli d’Oro Senior e Junior! Prima di cacciarmi via, almeno volete starmi a sentire? Aziraphale, non mentivo quando ti dicevo di avere in mente un’idea più efficace!” li informa.

“Di che cosa sta parlando?” chiede in un bisbiglio il biondo adolescente al biondo millenario.


“In tutta onestà, piccolo caro, non lo so nemmeno io.” bofonchia Aziraphale, prima di rivolgersi al demone. “Crowley, ti spiace tornare qui e spiegarci di cosa di tratta?”

Soddisfatto di aver ottenuto la loro piena attenzione, il rosso torna ad appollaiarsi sul divano, dominando i suoi interlocutori dall’alto.


“Oh beh, è piuttosto semplice. Senza stare a d organizzare eventi inutili a cui farlo partecipare, perché è evidente che al ragazzino qui manchino le palle..”

“Hey!” si inalbera Adam. “No, aspetta… è vero.” riconosce, con aria mesta.

“Ma quello ci può stare!” fa spallucce Crowley. “Lo sai no? La confusione, il poco tempo a disposizione, la mancanza di opportunità per trascorrere un po’ di tempo in privato… metterebbero a dura prova chiunque.” gli riconosce il demone, sorprendendo sia Adam sia Aziraphale per la sua empatia. “Per te ci vuole una soluzione più stabile, che ti dia continuità, tipo… e se frequentaste la stessa scuola?” azzarda.

“Farai traslocare Warlock per fargli frequentare la mia scuola di Tadfield?” gli domanda entusiasta l’adolescente.

“No, citrullo, sarai tu a fare il salto di qualità e frequentare il suo prestigioso college a Londra con la tua borsa di studio.” gli spiega Crowley, portandosi le mani alle tempie e concentrandosi per visualizzare nella mente qualcosa di prezioso. “Alla Kensington Park School.” precisa.

“Aspetta, quale borsa di studio?” si acciglia Adam.

“Io credo… io credo che tu ne abbia ricevuta una proprio in questo momento!” accorre in aiuto dell’ingegnoso demone l’angelo, schioccando le dita.

“Ma come… io sono un disastro a scuola, non ci crederà mai nessuno!”

“Oh, non preoccuparti, l’avevo intuito già che eri una schiappa totale. Io e Azi ti miracoleremo ottimi voti, tu però un minimo di impegno metticelo!” si raccomanda il rosso, alzando gli occhi da dietro le lenti oscurate.

“Oh sì, il massimo dell’impegno.. qualsiasi cosa pur di rivedere Warlock!” si riaccende di speranza e motivazione Adam. “Solo che… chi lo convince mio padre?” si allarma subito dopo.

“Ehmm, a questo proposito credo di potervi essere utile io. Avrei una mezza idea in merito…” alza la mano Aziraphale.
“Del tipo?” indaga Crowley, con fare sospettoso.
“Beh, immagino che il Signor Young sarà piuttosto sorpreso per quello che troverà nella posta oggi. Poniamo che un’istitutrice di quella prestigiosa scuola andasse a fargli visita per chiarirgli i motivi per cui suo figlio dovrebbe prendervi parte…” espone Aziraphale.

“Ma è geniale!” si congratula Adam, con un piccolo applauso.

“Ottimo, allora ci penso io e…” si propone Crowley, ma Aziraphale lo ferma subito.

“Eh no, caro il mio demone maniaco delle luci della ribalta! Tu hai fatto la tata per anni; se permetti, ma anche se non lo permetti, io farò l’istitutrice per un giorno!” si impone l’angelo.

“E va bene, mi sembra giusto, e poi sono curioso di vederti all’opera. Verrò anch’io, solo che mi renderò invisibile.” decide il demone.

“Anch’io voglio vedere! Potete rendere invisibile anche me?” domanda Adam.

“Ma nemmeno per sogno. Anzi, in tema di invisibilità, vedi di sparire dalla nostra vista!” ribatte Crowley con la sua solita cordialità.

Sbuffando, ma comunque grato per quanto stanno facendo per loro entrambi, Adam se ne va.

“Bene, bene, veniamo a noi…” mormora Crowley, andando verso il bancone per avere una più completa visuale del suo angelo. “Vediamo quest’istitutrice all’opera.”

“Ti accontento anche subito. Per prima cosa serve un appuntamento.” e dicendolo Aziraphale estrae il cellulare, eseguendo le stesse azioni precedenti di Crowley per visualizzare nella mente il numero che gli serve.

Sì, certo, basterebbe consultare un banalissimo elenco telefonico, ma è un angelo che ama le comodità.

Aziona il vivavoce, cosicché Crowley possa essere reso partecipe di ogni momento.

“Pronto?” esordisce la cavernosa voce del Signor Young.


“Parlo con il Signor Arthur Young?” domanda Aziraphale, camuffando il suo tono di voce nel modo più femminile che gli è possibile.

“Sì, ma chi parla?” domanda l’altro, già addolcito da quella voce di miele.

Anche Crowley ne è stregato, ma continua a osservarlo in silenzio.

“Sono Mrs. Felly, del Kensington Park School.” si presenta Aziraphale.

- Mrs. Felly? – si ripete divertito il demone.

“Immagino che le sia arrivata una lettera da parte nostra stamattina.” prosegue l’angelo, interpretando il suo personaggio

“Sì, ecco, appunto, vi avrei chiamati io. Deve esserci sicuramente stato un errore.” borbotta l’uomo.
“Oh no, nessun errore. Siamo realmente interessati ad avere suo figlio Adam fra i nostri studenti e se accetta un incontro a quattrocchi le spiegherò perché … vogliamo fare magari oggi pomeriggio da Lei, per l’ora del tè?” si accerta Aziraphale.
“Huh, ma sì, certo, la aspetto, allora!” risponde un po’ frastornato il suo interlocutore, prima di riattaccare.

“Ma bravo il mio angelo… ora vediamo un po’ questa Mrs. Felly..” lo esorta.

L’angelo ci pensa un po’, poi schiocca le dita e si ritrova a indossare un lungo abito color grigio scuro, abbottonato dalle caviglie al collo dolcevita con bottoni tondi dorati, con scarpe nere da colf e un cappellino rosa attraversato da un nastro nero che termina in un fiocchetto naturale.

“Com’è?” chiede un parere Aziraphale, mentre fa comparire uno specchio a grandezza naturale per osservarsi. “Troppo sbarazzino?”

Per poco Crowley non gli scoppia a ridere in faccia.

“Troppo sbarazzino?! Ma se sembri Miss Rottenmeier!” lo sbeffeggia, con uno sguardo di disapprovazione, potenziato dal pollice il giù e la bocca storta

“Chi?” si acciglia Aziraphale, continuando ad osservarsi.

In effetti anche lui ne è poco convinto.

“Mai sentito parlare di Heidi?” lo guarda basito Crowley. “Strano, e dire la tua gente ci va matta per i monti e i canti … e tutta quell’allegria ingiustificata in mezzo alle tragedie!” brontola, confondendo l’amico ancora di più, prima di rendersi davvero utile.

“Avrei in mente due o tre modifiche, angelo. Permetti?”

“Oh! Beh, sì, fa’ pure, ma non farmi diventare la Monaca di Monza!” si raccomanda Aziraphale.

“Chi?”


Stavolta è il turno di Crowley di rabbuiarsi.

“Tu mi fai guardare quell’ I-E-D di cui blateravi prima e io ti faccio leggere i Promessi Sposi, così ognuno imparerà qualcosa.” gli propone il biondo.

- Heidi ha un’infinità di puntate e… boh, questi sposi che si promettono qualcosa non lo so, ma Azi legge sempre dei tomi assurdi, questo significa un lunghissimo periodo di tempo da passare insieme! – contempla il bel demone.

“Caro, ho detto qualcosa che non va?” lo distoglie l’angelo, preoccupato per il suo silenzio.

“Huh? No, tutt’altro, mi piace la tua proposta. Ora però veniamo a quello che avevo pensato per te…” mormora Crowley, sorridendogli dolcemente, prima di schioccare le dita.

L’austero abbigliamento precedente di Aziraphale muta in una gonna lunga plissettata color pesca, abbinata a una camicetta blusante che cangia dal grigio perla al celeste, leggermente sbottonata, su un petto reso completamente glabro e sapientemente imbottito con del cotone nel reggipetto.

Gli  stivaletti grigio perla, con un principio di tacco riprendono in parte i colori della camicetta.
I capelli, ora resi più lunghi, sono raccolti in un morbido chignon basso con dei boccoli ai lati che incorniciano il volto, mettendo in risalto i suoi occhi color cielo rannuvolato.

“Wow!” esclamano all’unisono Crowley e Aziraphale, mentre il primo guarda il secondo e il secondo il proprio riflesso dentro lo specchio ancora presente.

“Hai fatto davvero un buon lavoro… cioè, scusami, uno cattivo!” si corregge Aziraphale, facendolo ridere. “Ma buono per me.”

“Sei incantevole.” gli si avvicina Crowley, camminandogli attorno con fare da predatore.

“Sicuro che al tuo incontro di oggi non vuoi che con te venga… che ne so, anche il Direttore della scuola, Mr. Leycrow? Guarda che mi vestirei elegantissimo!” mormora, accarezzandogli quella mano che nemmeno si è reso conto di aver preso fra le sue.

Però se ne è accorto Aziraphale, che lo fissa imbambolato.

“Io… io… no, caro, mi basterà averti lì, invisibile a tutti.” si riprende in tempo, liberando la mano.

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Crowley rimpiange il suo stato invisibile, perché, da come il Signor Young sta apertamente flirtando con l’affabile e formosa Mrs. Felly, il tè che le ha appena versato lo prenderebbe per gettarlo sul viso del capostipite.
Solo Aziraphale può vedere l’espressione costantemente contrariata della sua adorata nemesi e udirne i ringhi e gli sibili.

“Mrs. Felly, io proprio però non riesco a spiegarmelo, insomma, mio figlio rischia sempre di essere rimandato in ogni materia, ogni anno…” ribadisce un Signor Young doppiamente confuso: dall’interesse che quella scuola prestigiosa sembrava avere verso suo figlio e… dall’interesse ingiustificato che lui sembra avere verso la bella e dolcissima Mrs. Felly.

- Insomma, io amo la mia Deirdre, sono un uomo sposato! – si impone, dandosi un contegno.

“Ma è proprio questo il punto, Mr. Young, “ gli spiega l’istitutrice, con voce zuccherosa. “Lo scarso rendimento di Adam è provocato dalla sua totale assenza di stimoli. Nella scuola dov’è adesso è tutto troppo facile, troppo scontato, troppo banale per lui. Lo lasci venire da noi, non gli tarpi le ali. Suo figlio ha un così grande potenziale e non le chiediamo altro che di lasciarglielo esprimere.” rincara la dose, rendendosi quanto più convincente possibile.

“E sia!” si arrende il Signor Young. “Farò in modo di portare Adam alle vostre lezioni a partire da lunedì, mi dia solo il tempo di sistemare alcune faccende.”

“Oh, lunedì è perfetto, Mr. Young, la ringrazio per la sua comprensione. Sono certa che Adam si troverà ottimamente.” sorride Mrs. Felly, congedandosi.

Appena fuori dal campo visivo dei Young e di chiunque altro, Crowley riacquista la propria condizione visibile e Aziraphale il proprio consueto aspetto.
“C’era bisogno di fare tutti quegli occhi dolci ed essere così svenevole con quell’uomo insopportabile?” brontola Crowley.

“Se alla fine ho ottenuto quello che volevo, evidentemente, sì c’era!” ribatte sagace Aziraphale, sorprendendolo. “E smettila di mettermi il muso lungo, ho capito, sei geloso perché l’istitutrice l’ho fatta io e Mr Young avresti voluto abbindolarlo tu!” ridacchia, superandolo mentre camminano.

- No, Angelo, non hai capito un accidenti di niente, probabilmente nemmeno se ti facessi un disegno lo capiresti! – solleva gli occhi al cielo uno sconsolato Crowley.

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L’inizio della settimana seguente, un euforico Adam scende dalla macchina del padre e dopo aver sistemato le sue cose nel suo alloggio si reca alla Kensington Park School.
A passi lenti e incerto si avvia per gli scalini che conducono all’ingresso, sentendosi un po’ inscatolato in quella divisa fatta di pantaloni color cachi e giacca blu, con camicia azzurra corredata di cravatta.

Osserva lo stemma a quadrati arancioni e blu sparso un po’ ovunque, mentre continua ad aggirarsi, alla ricerca dell’aula che gli è stata indicata, ma così con la testa per aria finisce per andare a sbattere contro qualcuno, vestito in modo identico al suo, com’è normale che sia.

“Scusami, io non…” mormora desolato il riccioluto, prima di accorgersi di chi si tratta.

Ancora più inspiegabile è il sorriso radioso che gli sta rivolgendo.

“Tu!”

TBC


Beh, io direi che ci siamo quasi, non dovrebbero mancare più di due capitoli, almeno credo ^^’

Beh, con tutti gli eastereggs presenti nella serie su DW dovevo mettercene uno anch’io, spero non vi sia dispiaciuto ;)

Quella diatriba su Heidi e I Promessi Sposi non era nemmeno prevista negli appunti… personaggi che ti sfuggono di mano e fanno come vogliono, parte 245mllesima XD

Mrs Felly dev’essere qualcosa di adorabile, siete d’accordo? ;)

Spero vi sia piaciuto, ma liberi di dirmi quel che vi va. ^^

Se volete avventurarvi in un crossover fra gli Ineffabili e Jessica e Kevin di ‘Jessica Jones’ (che io chiamo gli Inevitabili <3 ) , vi aspetto qui :

https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3885773

su questi lidi invece, non so quando, ma il prossimo aggiornamento sarà ‘Run, baby, run!’



alla prossima ^^
   
 
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