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Autore: Melanto    28/02/2020    7 recensioni
[Storia scritta per la FlashChallenge: bacio del gruppo facebook 'Il Giardino di EFP']
Una squadra di calciatori all'ultimo anno di liceo, tre manager e due giorni di ritiro in solitaria come regalo del loro mister prima che gli esami li assorbano del tutto e il diploma li catapulti nel mondo degli 'adulti'.
Due giorni per godere appieno di quella adolescenza che sta per tramontare. Benvenuta maturità... o quasi.
«Siamo soli, quindi?»
«Così pare.»
«E allora direi che possiamo scatenare l'inferno!»
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Kumiko Sugimoto/Susie Spencer, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Shingo Takasugi/Bob Denver, Yukari Nishimoto/Evelyne Davidson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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So, kiss me - #13

Note Iniziali:

Questa storia partecipa alla Flash Challenge: Bacio indetta dal gruppo facebook ‘Il Giardino di EFP’.

 

 

 

 

 

 

 

- Extra-1: Chiamami col mio nome -

(prompt #5: “Perché non mi baci invece di parlare?”)

 

 

 

 

 

 

 

«Ieri ho esagerato.»

«Me lo sono meritata. Non volevo farti arrabbiare.»

«In realtà, ero preoccupato. Non tutti sono brave persone; devi stare attenta, perché sarai la prossima senpai e toccherà a te badare ai più piccoli.»

Fuori dalla struttura, l’umidità dell’alba è fresca tanto da costringere entrambi a stare con delle maglie di cotone più pesante.

Usciti alla chetichella, la foresta stormisce nei primi colori del giorno che schiariscono il cielo e fanno scappare i baluginii delle stelle ritardatarie.

Per un po’, cadono nel silenzio dei propri pensieri, ma oltre la scogliera il mare continua a mormorare anche per loro. Sembra avere troppo da dire e nessuno che lo voglia ascoltare. Kumi si chiede se riusciranno mai a capirlo, seduta accanto a Takeshi nel tronco di quercia del cerchio dell’amicizia, davanti a un falò spento e con un telo da spiaggia sulle spalle che li tiene uniti e vicini.

«Mi mancherà. Tutti voi, tutto questo… mi mancherà. Mi mancherà stare insieme.»

«Ci saranno gli altri a cui pensare.»

«Ma non saranno voi.» Non sarai tu.

Una frase che però non dice perché, per una volta, le manca il coraggio. È una sensazione nuova, la fa sentire timida quando di solito è fin troppo arrembante.

Distoglie lo sguardo, sorride.

«E io vi mancherò? A te per niente, ammettilo.»

«Perché?!»

«Perché non credo di piacerti molto. Insomma, non c’entro granché con voi e poi sono più piccola…»

«Davvero pensi di non piacermi?!» La sua espressione stravolta la fa ridere. «È per colpa di quello che ho detto, vero? Per il tono. Non sono molto bravo con le parole…»

Kumi inclina il capo, stringendosi un po’ di più sotto al telo. «E in cosa sei bravo, Kishida-senpai?»

«…senza ‘senpai’.» Takeshi la guarda dritto negli occhi. Lei sente le guance bruciare d’improvviso, ma non abbassa lo sguardo.

«Kishida… kun

«Senza ‘kun’

«Kishida…»

Lui la osserva in un silenzio più lungo. «Chiamami Takeshi.»

Chiamami per nome.

E lo ha chiesto a lei, che adesso ha il cuore intrappolato nella gola come un passerotto, cerca di rimetterlo a posto ma non c’è verso.

«Quindi… in cosa sei bravo, Takeshi

«A far capire sempre il contrario di quello che penso; in quello sono un maestro.» Il ragazzo accenna un sorriso che addolcisce di nuovo lo sguardo.

Quella è l’occasione, l’unica, se non vuole essere solo un ricordo, se non vuole che lui la dimentichi e rimanga passeggera come la spuma sulla cresta di un’onda.

«Allora… perché non mi baci invece di parlare?»

Non è sorpreso dalla sua intraprendenza, perché ormai la conosce bene per tutte le volte che l’ha osservata, scortata e protetta. Anzi, Kumi è certa che un po’ se lo aspettava, per questo non ha timore di baciarla davvero.

Dalla gola, il passerotto vola via in un mulinare d’ali e loro stretti sotto al telo, incuranti dell’alba, del freddo, del sole e delle stelle. Sono loro a contare di più, e hanno capito il mormorio del mare coi suoi mille segreti, svelati dritti al cuore.

 

 

 

 

 

 

- Extra-2: Adolescemi -

(prompt #3: Baciamano)

 

 

 

 

 

Sta rimirando il menù da almeno dieci minuti, con un sorriso compiaciuto, e sente le occhiatacce degli amici seduti davanti a lui in quel famiresu.

«Guardalo com’è soddisfatto…» borbotta Sanae.

«Sta scegliendo come spennarci», rimarca Taro.

«Se avessi voluto spennarvi, non ve la sareste cavata con un ristorante per famiglie.» Bear appoggia il menù sul tavolo. «Avete perso, stateci.»

«Chi l’avrebbe detto che sarebbe stata proprio Kumi a cominciare?» Taro affonda il viso in una mano. «Sono cresciuti…»

«Ha parlato il vecchio.» Sanae lo pungola, poi si guarda attorno. «Non conoscevo questo posto.»

«È lontano dai quartieri che frequentiamo di solito.»

«E tu come lo hai scoperto?» incalza la manager.

«Sai che mi piace mangiare bene.»

«E tanto.»

«Hai visto la mia stazza?» Bear allarga le braccia. «Non posso mica tenermi in piedi con le briciole. E comunque sono tutti muscoli.»

«Sì, certo...»

«Però non è solo per il cibo che vi ho portato qui.»

Taro e Sanae sono perplessi, ma prima che possano chiedere una cameriera li anticipa.

«Benvenuti da Doki-Doki Factory

Bear studia le reazioni degli amici nel momento in cui alzano il viso. La sorpresa di Sanae è così palese da farlo ridere e Fawziya gli molla il notes sulla testa; solo allora lui cerca gli occhi della ragazza. Un colore insospettabilmente chiaro, tra nocciola e verde, che le accende lo sguardo.

«Se me lo avessi detto prima, avrei indossato uno shayla più carino.» Lo ammonisce, sistemando il velo che le copre parte dei capelli. «Siete i primi amici di Shingo che conosco di persona, ma lui parla sempre così tanto di voi…»

«Davvero?! I primi?!» Sanae gongola, sbattendo le ciglia.

«Sì, e se continuate così anche gli unici.»

«È un vero piacere per noi», aggiunge Taro.

Mentre parlano, Bear resta a guardare il sorriso di Fawziya, le fossette che si avvallano nelle guance e come rigira il blocchetto tra le mani. Anche se può trattenersi pochissimo, si capisce che vorrebbe restare, conoscere meglio i suoi amici. Ancora poco, si dice, e la presenterà a tutti per smettere di vivere nell’ombra e abbracciare il sole. Distrattamente, le prende una mano; nella sua è piccola, ma conosce la forza che nasconde. Sono due orsi, anche se di statura diversa, e sono disposti a tutto per proteggere ciò che amano. Sempre distrattamente, mentre Fawziya risponde a Sanae che le sta già dando il tormento, porta quella mano alle labbra, ne bacia il dorso e crea un momento di silenzio e sorpresa.

«Sei impazzito!» Fawziya si guarda attorno, mentre ridacchia. «Scemo! Torno subito con gli ordini.»

«Ehi, a me non hai chiesto nulla!»

«Tanto lo so già!»

Shingo sorride, poi guarda gli amici dalle schiene dritte e i sorrisi trattenuti allo stremo. Aspettano il momento giusto per dire una cretinata e allora tanto vale servirgliela, così sospira.

«Che ne pensate?»

Taro e Sanae scambiano un’occhiata d’intesa, poi lo guardano ed esclamano in coro, con tanto di pugnetti stretti sotto al mento. «Kawaii neeee!»

Shingo scuote il capo. Sono proprio degli adolescemi.

 

 

 

 

 

 


 

 

Note finali: Ora sì, ora Fine. :3 Stavolta possiamo dirlo.

 

Queste due flash (da 500 parole tonde ciascuna) non ci sarebbero dovute essere ma una è un regalo e una è una sfida! XD

La prima flash è un regalino per Sissi149 che ha appena terminato di leggere e recensire tutta ‘Malerba’!!! *_* *applaude* (oh, arrivare alla fine di quella storia merita molto di più di un ringraziamento! Soprattutto quando uno fa partire il recuperone! XD)

Mentre la seconda è una sfida con Micenedisagitter che mi aveva chiesto se un giorno ci sarei riuscita a scrivere una flash e visto che mi aveva dato la possibilità di scegliere o Taro o Shingo… ne ho approfittato e ho aggiunto questo momentino! XDDD

Piccola nota sulla prima flash: in Giappone, le persone si chiamano raramente con il 'nome proprio', e solo quando hanno rapporti molto stretti di amicizia o affetti (noi nelle fic siamo molto più scialli su questo punto). Il fatto che Takeshi le chieda di chiamarla per nome, quindi, è un qualcosa di davvero moooolto forte.

 

E poi: grazie. :3

Grazie a tutti voi che avete letto, seguito e recensito “So, kiss me…”! :D

Come spesso mi capita, doveva essere una cosa da due, tre capitoli e via… ma poi m’è sfuggita di mano, però è stato davvero divertente scriverla e leggere che vi ci ritrovavate in un sacco di cose e di ricordi. Anche per me qui ci sono ricordi e situazioni e sensazioni vecchie come la ruggine; rispolverarle insieme è stato bellissimo :3

Spesso dico che detesto scrivere storie tanto corali perché è difficile stare dietro a tutti, epperò alla fine sono quelle che adoro di più <3

Sono felice che sia piaciuta anche a voi e non mi aspettavo tutto questo entusiasmo e calore e parole stupende che le avete riservato. <3

 

Infine, grazie a ‘Il Giardino di EFP’ per questa challenge stra-carina che non pensavo mi avrebbe tirato fuori così tanto in così poco tempo.

XD Sto diventando esperta della scrittura rapida a tempo di record! LOOOOOOOOOL

E, per chiudere: grazie, stupidi adolescemi. <3

 

Con alcuni di voi ci si rilegge lunedì per l’ultima shot della raccolta ‘Family…’ e poi… e poi verso Aprile dovrebbe arrivare ‘Roots’ l’ultima della serie legata a Malerba che pubblicherò. :D

I’ll keep writing <3

 

 

   
 
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