Fumetti/Cartoni europei > Winx
Segui la storia  |       
Autore: Giadavnt    28/02/2020    2 recensioni
|| BloomxValtor ||
Il Grande Drago creò l'universo servendosi della sua Fiamma. In seguito la divise il 3 poteri con lo scopo di mantenere l'equilibrio tra il Bene e il Male.
Una nuova minaccia attenta alla pace e le Winx saranno costrette a collaborare con un vecchio nemico pur di vincere.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bloom, Valtor, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Diaspro chiuse la porta della sua stanza dietro le spalle, poggiandosi su di essa.
L'espressione neutra e impassibile che aveva sempre in volto, dettata dalla rigida educazione avuta fin dall'infanzia, mutò in un ghigno maligno. Poi scoppiò a ridere.

Ci era riuscita! 
Bloom era fuori dal Regno di Eraklyon e soprattutto lontano da Sky.

Oh Sky! Quanto aveva adorato il modo in cui si era posto contro Bloom.
Vedere la rossa cadere in mille pezzi sarebbe stata una delle immagini che avrebbe sempre portato in mente.

Poi... quel Valtor.

Al pensiero dello stregone, la sua risata si interruppe all'istante.

Portò una mano al collo, avvicinandosi allo specchio. Fortunatamente non aveva alcun segno.

Eppure aveva sentito chiaramente una mano stringerle il collo, mozzandole in respiro.

In quegli attimi era riuscita a distinguere delle urla, poi l'ossigeno era tornato ad entrarle in corpo e l'istinto di sopravvivenza l'aveva spinta solamente a scappare da lì il prima possibile.

Solo una volta sulla navicella, era riuscita a vedere, mentre il portellone si chiudeva, l'inconfondibile chioma rossa vicino allo stregone.

-So ciò che pensi, Principessa...-
Diaspro si voltò di scatto al suono della voce.
Egnins le stava a qualche metro di distanza, diritto e composto, con le mani dietro alla schiena.

-Come sei entrato qui?- gli chiese acida.

-Sei anche tu in grado di utilizzare la magia. Dovresti sapere che basta un incanto appena più complesso per generale un portale capace di superare una misera barriera come quella di questo castello.- disse ovvio.

Che faceva ora? Si prendeva gioco di lei?

-Non ti permetto di parlar...!-

-Shhhhh...-
Egnins la zittì portandosi l'indice davanti alla bocca.
Poi la fissò negli occhi.

-La tua supposizione è giusta.- le disse poi.

-Cosa?-

-Loro tengono l'uno all'altra. O almeno abbiamo la prova che la fatina riesce a portare lo stregone alla ragione anche se questo è imbestialito.- portò una mano al mento.
-Inoltre, pensando che quell'eccessiva rabbia fosse dovuta proprio alla sofferenza di Bloom...credo non ci siano dubbi nel pensare che lei sia il punto debole di Valtor.-

Diaspro sgranò gli occhi.

-Pensi possa essere...?-

-Mmh, forse. È comunque un'informazione da usare a nostro vantaggio.- l'uomo assottigliò gli occhi, ghignando soddisfatto.
-Sky è sotto il mio maleficio ma creare un po' di sano e vero odio in lui non potrà far altro che bene.-
Un sorriso malizioso si aprì anche sulle labbra di Diaspro.

-Qual'è il prossimo passo?-

-Continua con il tuo piano di mostrare che Bloom è un pericolo per tutti. Il resto verrà da sé.-

***
  
Flora si trovò ancora una volta a... ragionare sugli ultimi eventi...?

No, non era l'espressione esatta.
Pensare agli ultimi eventi?

Neanche.

Fatto sta che tentava di trovare un collegamento, una motivazione a ciò che stava accadendo alla sua compagna di stanza.
La stretta convivenza aveva reso Bloom un libro aperto per lei, così come tutto il suo mondo, eppure, ora come mai, non riusciva a decifrare tutto ciò che la circondava.

O meglio, la risposta era sulla punta della lingua ma, qualsivoglia volta provava ad esprimerla a sè stessa, la sua mente si rifiutava di farlo, respingendola nell'angolino buio dei suoi pensieri.

Valtor aveva, a modo suo -certo- preso le difese di Bloom.

Provava le sue stesse emozioni.

In un modo poco chiaro, le sensazioni più intense della sua amica venivano sentite anche dallo stregone.

Per ora, sembrava essere una connessione unidirezionale e non sapeva se augurarsi che anche Bloom sviluppasse la stessa capacità o meno.

Gestire anche le emozioni altrui non era facile, specialmente quando anche le proprie sembrano incomprensibili.

Era questo ciò che le aveva detto Bloom, raggomitolata con le ginocchia al petto, sul suo letto.

-Non so cosa pensare. Non so neanche cosa provo veramente.-

Erano state queste le sue parole poi si era chiusa nel silenzio e Flora aveva deciso di non interferire, restando al suo fianco, abbracciata a lei, per mostrarle la sua vicinanza.
Dopo poco la rossa si era appisolata e la fata dei fiori aveva fatto finta di non notare Valtor affacciarsi appena dal balconcino della loro stanza, per poi volare via.

Dopo qualche minuto si alzò dal letto di Bloom.
Tra i tanti interrogativi, ripescò quell'unica risposta dall'angolino buio della sua mente, dandone una versione più leggera, ma che al momento le parve più che fondata:

Valtor voleva bene a Bloom. E ciò non era dovuto al suo ruolo di protettore.

***

Avete mai avuto quella sensazione di chiudere e aprire gli occhi per poi accorgervi che, tra un'atto e l'altro, fossero passate ore?
Fu esattamente ciò che provò Bloom quando si svegliò.

Si mise a sedere ancora intontita, guardandosi attorno. 
Si era fatta sera, aveva saltato il pranzo e forse anche la cena.

Non che le importasse tanto al momento.
Il ricordo della mattina tornò a colpirla in pieno petto e abbassò gli occhi.
La stanza era al buio se non per una luce soffusa proveniente dalla sua sinistra.

Flora era stesa sul suo letto con un libro tra le mani e la sua luce da scrivania ad illuminarle le pagine.

-Dormito bene?- le chiese gentilmente.

-Non come avrei voluto...che ore sono?-

-Le otto di sera.- 
Bloom annuì lievemente.

-Cosa leggi?-

-Un nuovo libro di pozioni. Tutti gli ingredienti sono piante e fiori molto comuni a Lynphea. Dosando le giuste quantità si possono amplificare notevolmente gli effetti. Se non riesci a dormire bene possiamo provare questo infuso di lavanda, camomilla, melissa e verbena.-

-Si, magari dopo.- le sorrise Bloom.
-Sai Flora, stamattina Valtor aveva con sé dei libri su Lynphea.- Flora la guardò interrogativa.
-Dice che forse ha trovato qualcosa che potrebbe tornarci utile.-

-Davvero?-

-Si, non so cosa sia. Gli ho detto di avvisarmi nel caso volesse tornare in biblioteca a studiare.- abbassò lo sguardo -Dopottutto, questo riguarda entrambi.-
Poi rialzò di nuovo il viso.
-Approposito, sai dove potrebbe essere?-

-No, non ne ho idea. Provo a sentire la sua aura.- Flora chiuse gli occhi.
-E' nell'area est, credo in biblioteca.-

-Bene! Allora devo andare anche io! Non capisco perchè non mi abbia chiamato!- 
Flora vide Bloom come risvegliarsi, tornare combattiva in un attimo, alzandosi con slancio dal letto.

-Probabilmente non voleva disturbarti...- provò a dire, ridacchiando, vedendola litigare con la felpa bianca che stava indossando.

-Non mi importa. Questa faccenda ha il primato su tutto. Non esiste il disturbo quando si tratta di salvare Magix!- finalmente il suo capo spunto dal colletto della maglia.
-E' non esiste contrattempo, tanto meno a causa delle faccende personali.- aggiunse poi, più lievemente e con gli occhi bassi.

Flora scivolò dal letto, raggiungendola a grandi falcate per poi stringerla per le spalle.

-Così mi piaci! Vengo anche io con te, magari posso esservi utile!- 
Magari tutta quella forza era solo apparenza ma era già un buon inizio voler buttarsi alle spalle gli eventi della mattina.

***

La biblioteca, nell'atmosfera serale, aveva sempre “quel non so che” in più.
Le luci sparse tra gli scaffali e i lumi non riuscivano ad illuminare interamente l'ambiente, lasciando angoli bui, appena visibili grazie alla generale luce soffusa.

Barbatea si spostava velocemente da una sala all'altra, rimettendo in ordine i libri lasciati in giro sulle scrivanie da studentesse distratte o poco ordinate.

Quando vide entrare dalla grande porta Flora e Bloom sperò per un attimo che fossero lì per una punizione, come era accaduto qualche volta in passato, e dovessero scontarla rimettendo in ordine la biblioteca.

Poi però ricordò che erano studentesse più che diplomate e il regolamento della scuola non le toccava minimamente. 
Sospirando, le salutò con lieve cenno della mano, subito ricambiato dalle due fate, poi tornò a lavoro.

-Credo sia di là.- la rossa sentiva chiaramente l'aura di Valtor. 
Come un ondata, come quando soffia il vento, la sua presenza diventava sempre più forte man mano che attraversavano le varie sale dai muri ricoperti di libri.

Lo trovò chino su un libro, il braccio piegato a sostenergli la testa mentre sfogliava il tomo che aveva davanti. Poi passò ad un altro fascicolo aperto di fianco, girando una pagina e soffermandosi per poco, come per avere la conferma di qualcosa che non ricordava perfettamente, poi riprese dal punto in cui aveva terminato la lettura.
Non sembrava essersi accorto della loro presenza, cosa ovviamente impossibile.

Bloom si avvicinò, ponendosi di fronte a lui e posando i palmi delle mani sul tavolo.

-Ti avevo detto di chiamarmi ne caso in cui avessi fatto altre ricerche.- gli disse, come se fosse una semplice costatazione. 
Si meravigliò lei stessa dell'assenza della anche minima accusa nella sua voce.

-Non posso fare ricerche se non capisco prima cosa cercare.- le rispose allo stesso modo.

-Per questo sono qui. In due faremo prima, anzi in tre.- lo stregone finalmente alzò il volto per guardarla in volto.
-Se stai facendo ricerche su Lynphea, Flora sicuramente potrà darci qualche dritta in più.-

Valtor si voltò verso la diretta interessata, rimasta a qualche metro dal tavolo, di lato.
Si alzò, prese il libro che stava leggendo e, mantenendo il segno della pagina con il pollice, le mostrò il titolo.

-Conosci questo libro?- 
Flora ne lesse la testata.

-”Il Cuore di Lynphea”?- 
La copertina era rovinata, varie cuciture chiaramente più recenti tenevano insieme le parti del libro.

Ad osservazione più attenta si accorse che il titolo, scritto in modo elegante e leggermente obliquo, non era stampato ma scritto a mano.
Lo girò leggermente sul lato per poterne vedere l'autore.

Floriana Marguerite.

L'immagine di un'anziana signora le comparve in mente.

Non un immagine vera, reale ma la figura di una donna dettata dalla fantasia infantile.

Quando si cerca di dare forma ideale a semplici fatti e storie raccontate, che col passare del tempo rimane nella mente fino a non distinguerla più tra il vero e l'immaginario.

-Si lo conosco. O meglio credo di conoscere l'autrice.- disse incerta.
-Almeno che non sia un omonimo.-
Bloom le si avvicinò e il suo sguardo interrogativo, unito a quello di Valtor, la spronò a continuare.

-E' una mia lontana parente. Se ricordo bene era la sorella della mia bisnonna. Mia madre me ne parlava spesso. Era una sacerdotessa di Lynphea, Guardiana del Cuore del Pianeta da cui scaturisce tutto il potere magico. Come il Vortice di Fiamme a Domino.- cercò di spiegarsi meglio.
-Ma non sapevo avesse scritto libri.- aggiunse poi.

-Più che un libro, sembra un diario.- la informò Valtor.
-Non ha una struttura ordinata. Semplicemente è scritto in prima persona. Ci sono descrizioni, riflessioni e anche veri e propri ragionamenti su ciò che evidentemente non le era chiaro.-

-Probabilmente risale al tempo dei suoi studi per diventare sacerdotessa.- provò la fata dei fiori.
-Ma non capisco a cosa potrebbe servire...-

-Mi hai parlato della connessione che hai con la vegetazione, no?- chiede Valtor con tono spazientito.
Flora annuì, ricordando la discussione sul balcone dell'infermeria.

-Riesci ad immedesimarti nei fiori e loro in te. Così riesci a vedere come dal loro punto di vista.-
Flora annuì ancora.

-Come se fossimo un unico essere.- nel momento stesso in cui lo disse, si rese conto di ciò a cui puntava Valtor.
-Ma certo!- esclamò poi entusiasta. 
-Potrebbe esservi d'aiuto!-

Bloom, dal canto suo, conosceva il potere di Flora e, anche se non aveva compreso perfettamente tutto il discorso, ne aveva capito il fine.

-Come possiamo fare, quindi?- chiese ad entrambi.

-Qui dentro non c'è scritto nulla su come creare questo incantesimo. E' come se fosse qualcosa di scontato, di ovvio.- disse Valtor, posando il libro sulla scrivania, affianco agli altri tomi.
Quindi Bloom guardò Flora in cerca di risposta.

-Mi dispiace.- abbassò lo sguardo lei di risposta.
-Non saprei come insegnarvelo. E' qualcosa con cui sono nata. Non l'ho mai imparato.-

-Allora, è tutto inutile?- disse con un filo di voce.
Qualche secondo di silenzio poi Flora schioccò le dita, illuminandosi.

-Io non posso ma forse Floriana si! A Lynphea esiste un luogo, la Fontana Cristallina, dove sono convervati tutti gli spiriti delle sacerdotesse, in modo tale che la loro saggezza sia conservata e accessibile a chiunque abbia bisogno.-
Anche Bloom si rianimò e corse ad abbracciarla.

-Ma è fantastico! Quando possiamo andarci?-

-Anche domani. Non c'è lezione quindi abbiamo tutto il tempo necessario.-

-Allora è deciso.- concluse Valtor.
-Domani mattina andremo a trovare questa Floriana Marguerite.- continuò poi riguardando il libro.
La fata dei fiori si stiracchiò leggermente mentre copriva uno sbadiglio con la mano.

-Allora io vado a riposare. Bloom, vieni?-

-No, credo...credo rimarrò a leggere qualcosa. Ho dormito tutto il pomeriggio. Costringermi nel letto mi farebbe solo passare ancora di più il sonno.-
Flora sorrise leggermente, osservando come gli occhi di Bloom passassero dal diario della sacerdotessa a colui che lo teneva nuovamente tra le mani.

-Come vuoi. Non fare tardi però.- le diede un bacio sulla fronte per poi avviarsi fuori dalla biblioteca.

***

La fata dai capelli lilla si rigirò nel letto, destandosi dal sonno.

Il suo cellulare suonava, segno di una chiamata in arrivo.
Si mosse velocemente per prenderlo, sperando di non aver già svegliato la sua compagna di stanza.

Accettò la chiamata per poi leggere distrattamente il mittente sullo schermo, senza neanche realizzare pienamente chi fosse.

-Pronto?- chiese a voce bassa e ancora intontita.

-Principessa Krystal. Mi dispiace disturbarla a quest'ora ma ci sono importati questioni da risolvere ed è richiesta la sua presenza a Palazzo.-
Riconobbe la voce del consigliere di sua madre e tentò di dare maggior contegno principesco alla sua voce mentre rispondeva.

-Domani mattina sarò lì.-

-No, Principessa. È necessario che lei venga immediatemente. Una navicella è già in arrivo ad Alfea.- il tono allarmato del consigliere la destò completamente..
Annuì alzandosi dal letto.

In pochi minuti si ritrovò a volare fuori dalla finestra della sua camera, avvolta nel suo completo magico verde e giallo pallido, per raggiungere l'overcraft atterrato fuori al cancello della scuola.

***

-Osserva bene il posto che vuoi raggiungere. Devi essere capace di immaginarlo e averlo nitido in mente.- Valtor le indicava un angolo della grande sala in cui si trovavano.

Era rimasta lì in biblioteca con lo stregone.

Non sapeva neanche cosa l'avesse spinta a farlo. Dopotutto avrebbe avuto una giornata impegnativa l'indomani. Perchè rimanere fino a tardi in biblioteca a leggere enormi volumi?

In qualsiasi altra situazione avrebbe rinunciato e sarebbe tornata a letto.

L'aveva fatto molte volte in passato, come quando arrivava al punto di fregarsene altamente di qualsivoglia verifica avrebbe avuto la mattina dopo, desiderando solo avvolgersi nelle lenzuola e riposare.

Ma stasera era diverso.

Aveva preso il diario della Sacerdotessa di Lynphea dalle mani di Valtor e si era immersa nella lettura, alla ricerca di indizi, di una qualsiasi infomazione utile per loro magari sfuggita all'uomo. 

Peccato che tutta la buona intenzione fosse sfumata una decina di pagine dopo.
Giocherellare con la matita e disegnare piccoli scarabbocchi sul taccuino che aveva affianco sembrava decisamente più interessante.

Aveva provato a riconcentrarsi un paio di volte, alzando la testa e respirando profondamente.

All'ultimo tentativo di riconcentrazione, aveva incontrato lo sguardo di Valtor che la guardava seccato.

-Cosa?-

-Non combinerai nulla su quel libro in questo modo.-

-Io ci sto provando.-

-Lo vedo...- ma si sentiva chiaramente il tono sarcastico nel tono mentre tornava alla sua lettura.

-E tu? Come fai a rimanere concentrato così a lungo?- Valtor la guardò di nuovo, gli occhi leggermente aperti di sorpresa.

-Forse perchè mi interessa arricchire le mie conoscenze in incantesimi.-disse, quasi fosse ciò di più ovvio al mondo.

-Insinui forse che a me non piaccia imparare nuove magie?-rispose lei a tono.

-Assolutamente.-

Assolutamente cosa? Assolutamete si o no?
E quella vena di sarcasmo ancora presente?

Era una sfida? Bene!

Sorrise soddisfatta alzandosi dalla sedia.

-Bene! Allora insegnami a creare i portali per teletrasportarmi.-
Lo stregone aveva ricambiato lo sguardo di sfida, alzandosi anche lui.
Solo il tavolo tra di loro.

-Io ti insegno quello della pizza. Vince chi impara più velocemente l'incantesimo dell'altro. Ci stai?-

-Ci sto.- e si erano stretti la mano, sorridendosi furbi l'un l'altro.

E così ora era lì, concentrandosi sul luogo della stanza in cui avrebbe dovuto teletrasportarsi.

Nulla di così difficile, a detta di Valtor. 
Aveva in luogo perfettamente davanti ai suoi occhi. Non avrebbe neanche dovuto sforzarsi di ricordarlo.

La base minima del teletrasporto, un gioco da ragazzi.
Si certo.

Bloom rimpianse di non aver mai chiesto informazioni a Stella su questo potere che lei era capace di usare in forma Enchantix.

Inspirò, chiudendo gli occhi e immaginando la sala in cui si trovava.

Forza, doveva solo riuscire a spostarsi di qualche metro!

Alzò il braccio davanti a sé, lì dove doveva apparire il portale. Le mancava solo dire la formula. Col tempo avrebbe imparato a farlo non verbalmente.

-Animo portatio.-

Sentìì una magia nuova concentrarsi dal palmo della sua mano. Aprì gli occhi ritrovandosi un vortice davanti a sé. 
Era di un blu scuro che andava a incupirsi sempre di più verso il centro. 
Sembrava quasi magia nera ma Bloom sorrise comunque soddisfatta verso Valtor. Lui le restituì un'occhiata beffata, inconcrociando le braccia.
-Visto? Ci sono riuscita, e al primo tentativo.-

-Ah si? E dimmi, se entrassi in quel portale, dove spunteresti esattamente?- disse guardandosi attorno.
-Non vedo alcuna apertura.-

Bloom guardò oltre il vortice davanti a lei.
Nulla. Assolutamente nulla.
L'unico portale era quello che aveva creato.

-Se entrassi in quel portale, nel migliore dei casi, ti rispedirebbe indietro. Nel peggiore...-

-Nel peggiore?-

-Rimarresti bloccata lì dentro.-
A queste parole Bloom si allontanò violentemente dal vortice per paura di essere risucchiata.
Valtor prese a ridere e la fata rimase per un attimo a fissarlo.

Quella non era una delle risate malvagie che ricordava. 
Per niente.
Sembrava puro e semplice divertimento.
A suo discapito certo, ma pur sempre divertimento. 
Aveva il volto rilassato, una delle poche volte in cui lo vedeva senza cipiglio.

Si ritrovò a pensare che fosse quasi carino.

Sbarrò gli occhi, resasi conto di quel pensiero solo pochi secondi dopo.
Si sentii avvampare e passò i palmi, improvvisamente sudati, lungo la felpa bianca che indossava.

-Tranquilla. È quasi impossibile riuscirci al primo tentativo.- la riprese Valtor nel frattempo, vedendo come avesse cominciato a confondersi con i suoi capelli.

-L'errore che hai fatto è aver immaginato uno spazio generale. Devi visualizzare esattamente il luogo in che vuoi raggiungere. Essere cosciente di dove si trovi ma allo stesso tempo concentrarti esclusivamente su quello.- e dicendo questo, con un movimento del braccio, riassorbì il vortice blu.

Voltandosi, si ritrovò di fronte a Bloom, ancora col capo basso, presa dalla vergogna.

-Ehi...- Valtor si ritrovò a spostarle un cuffo dal viso mentre lei alzava lo sguardo.
Entrambi provarono una strana sensazione di deja-vù.

Per Bloom fu come rivedere per la prima volta l'uomo di fronte a lei.
Su Solaria lo aveva visto solo di sfuggita.

Il primo momento in cui l'aveva davvero guardato in quegli occhi color ghiaccio era stato su Andros.

Risentì la paura di quel momento, la spostatezza della precedente perdita di conoscenza e lui che lei diceva di stare tranquillo e di non avere paura.

Ricordò che per un attimo aveva davvero pensato di essere al sicuro.

Poi gli ingranaggi del suo cervello avevano ripreso a girare e si era resa conto di chi fosse davvero.

Un nemico.
Un ormai ex- nemico.
Un suo alleato.
Il suo protettore.

Che quella iniziale sensazione di sicurezza fosse dovuta a un qualche strano collegamento tra loro due già risvegliato allora?

Anche Valtor ricordò quel momento.
Su Solaria era solo nato il sospetto che lei fosse quella bambina, ormai cresciuta.
La certezza era arrivata solo su Andros e in quel momento aveva sentito il dovere di salvarla dall'annegamento.

Era stato solo un lieve eco di quel patto stretto anni prima, momentaneamente sospeso dalla quasi-morte di Oritel.

Le aveva accarezzato i capelli anche allora, come a verificare che fossero reali.

Poi la spaventata e debole fata era diventata un'abile guerriera e aveva visto chiaramente la forza della Fiamma del Drago.

Nessun altro dubbio.

Da quanto stavano lì fermi a fissarsi?
Secondi? Minuti?
Cosa stavano cercando di capire l'uno dell'altro?
Chissà...

A risvegliarli fu il ticchettio dei tacchi di Barbatea.
Apparì improvvisamente nella sala, coperta dall'alta torre di libri che portava tra le braccia.
Così quando si affacciò di lato, i due ospiti della biblioteca avevano già ripreso una distanza ragionevole, onde evitare incomprensioni.

Barbatea li osservò mentre sembravano molto impegnati nella lettura di qualche libro.
Bloom ne teneva uno in mano e seguiva con l'indice il rigo che stava leggendo.

Si appuntò mentalmente di rivederlo. 
Okay che la biblioteca custodiva tomi molto antichi ma addirittura la rilegatura al contrario!
Evidentemente qualcuno lo aveva distrattamente riparato in modo sbagliato.

Solo quando la donna ebbe attraversato la porta, Bloom abbassò il libro, preso completamente a caso nella fretta.
Gli diede un'occhiata rendendosi conto solo allora di tenerlo rovesciato.
Lo poggiò sul tavolo sospirando.

-Vuoi riprovare?- Valtor la guardava a braccia incrociate.

-Volentieri.- e sorrise.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Winx / Vai alla pagina dell'autore: Giadavnt